Approfitto di una cosa letta in un post di green-ray e di una mia curiosità latente per esporvi questo argomento.
Adoro i bonsai alti (chumono, tra i 40 ed i 90 cm) con i tronchi molto larghi, tutti quelli che ho io però sono degli shohin più bassi e, nonostante mi piacciano tantissimo, ogni volta che li guardo mi diverto a sognare e immaginarli "cresciuti".
So che il bonsai è di per sè una pianta che soffre, costretta in un vaso piccolo per rallentarne la crescita e permetterne la modellazione. Mi è stato inoltre detto da molti che, continuando a tenerli in piccoli vasi sempre delle stesse dimensioni, queste piante non si svilupperanno mai più di tanto, come se quelle che ho avessero ormai raggiunto il loro limite.
Quello che non voglio è avere una pianta da "mantenere", io voglio che crescano e voglio seguirle in questo processo.
Il mio primo bonsai, un ficus retusa di 30 cm, quando lo acquistai aveva circa 8 anni, ora sono quasi 17 anni che lo mantengo e la sua dimensione è più o meno sempre la stessa (a parte le abominazioni subite nel corso degli anni).
Mi si sono illuminati gli occhi quando poco tempo fa un simpatico vecchietto delle mie parti che ho scoperto essere appassionato di bonsai (ne ha circa 300) mi ha detto che basta piantare la piantina in piena terra e continuare a potarla per qualche anno per ottenere ingrossamenti notevoli. Mi ha mostrato un suo acero che dice di aver trattato così per un paio d'anni con un tronco bellissimo (se solo potessi passerei con lui metà delle mie giornate per imparare qualcosa, ma per raggiungerlo devo impiegare un'ora di macchina
).
Girando sui forum ed esponendo questo sistema mi è stato poi detto di lasciar perdere, di tenere i bonsai che ho così come sono e di curarli...
Mi può star bene mantenere ciò che ho, ma voglio riuscire ad avere un chumono (senza comprarlo, ovviamente), dovessi persino allevarlo da seme.
Ecco quindi dunque delle riflessioni a riguardo che spero vogliate commentare:
1) allevare un bonsai da seme in "piena terra": in questo modo si dovrebbe ottenere una pianta eccezionale, farla crescere quanto la si vuole per poi metterla in vaso una volta raggiunte le dimensioni desiderate. Sono però totalmente inesperto in questo ambito...
2) spostare un bonsai dal vaso alla "piena terra": seguendo il consiglio del simpatico vecchietto, ma anche qui ho delle perplessità dovute sia agli scoraggiamenti fattimi su altri forum, sia alla mia inesperienza. Se dovessi farlo ovviamente lo farei solo con essenze resistenti ed adatte al clima esterno (pino, olivo, acero, zelkova?).
3) rinvasare di volta in volta in vasi sempre più grandi: la crescita della pianta è legata allo sviluppo delle radici, fornendo loro uno spazio maggiore probabilmente anche la parte "esterna" potrebbe diventare più grande.
Avete mai provato una cosa simile? Che ne pensate?
Sorry per il post un pò lungo, ma avevo voglia di scrivere
Adoro i bonsai alti (chumono, tra i 40 ed i 90 cm) con i tronchi molto larghi, tutti quelli che ho io però sono degli shohin più bassi e, nonostante mi piacciano tantissimo, ogni volta che li guardo mi diverto a sognare e immaginarli "cresciuti".
So che il bonsai è di per sè una pianta che soffre, costretta in un vaso piccolo per rallentarne la crescita e permetterne la modellazione. Mi è stato inoltre detto da molti che, continuando a tenerli in piccoli vasi sempre delle stesse dimensioni, queste piante non si svilupperanno mai più di tanto, come se quelle che ho avessero ormai raggiunto il loro limite.
Quello che non voglio è avere una pianta da "mantenere", io voglio che crescano e voglio seguirle in questo processo.
Il mio primo bonsai, un ficus retusa di 30 cm, quando lo acquistai aveva circa 8 anni, ora sono quasi 17 anni che lo mantengo e la sua dimensione è più o meno sempre la stessa (a parte le abominazioni subite nel corso degli anni).
Mi si sono illuminati gli occhi quando poco tempo fa un simpatico vecchietto delle mie parti che ho scoperto essere appassionato di bonsai (ne ha circa 300) mi ha detto che basta piantare la piantina in piena terra e continuare a potarla per qualche anno per ottenere ingrossamenti notevoli. Mi ha mostrato un suo acero che dice di aver trattato così per un paio d'anni con un tronco bellissimo (se solo potessi passerei con lui metà delle mie giornate per imparare qualcosa, ma per raggiungerlo devo impiegare un'ora di macchina
Girando sui forum ed esponendo questo sistema mi è stato poi detto di lasciar perdere, di tenere i bonsai che ho così come sono e di curarli...
Mi può star bene mantenere ciò che ho, ma voglio riuscire ad avere un chumono (senza comprarlo, ovviamente), dovessi persino allevarlo da seme.
Ecco quindi dunque delle riflessioni a riguardo che spero vogliate commentare:
1) allevare un bonsai da seme in "piena terra": in questo modo si dovrebbe ottenere una pianta eccezionale, farla crescere quanto la si vuole per poi metterla in vaso una volta raggiunte le dimensioni desiderate. Sono però totalmente inesperto in questo ambito...
2) spostare un bonsai dal vaso alla "piena terra": seguendo il consiglio del simpatico vecchietto, ma anche qui ho delle perplessità dovute sia agli scoraggiamenti fattimi su altri forum, sia alla mia inesperienza. Se dovessi farlo ovviamente lo farei solo con essenze resistenti ed adatte al clima esterno (pino, olivo, acero, zelkova?).
3) rinvasare di volta in volta in vasi sempre più grandi: la crescita della pianta è legata allo sviluppo delle radici, fornendo loro uno spazio maggiore probabilmente anche la parte "esterna" potrebbe diventare più grande.
Avete mai provato una cosa simile? Che ne pensate?
Sorry per il post un pò lungo, ma avevo voglia di scrivere