danielep
Florello Senior
Ti rendo l'approvazione espressami qualche messaggio fa.
Ma non farne un'abitudine
Ti rendo l'approvazione espressami qualche messaggio fa.
ussignur, 'sagerato!non siamo nè giovani nè vecchi, siamo noi. chi è vivace di solito resta vivace chi è 'ricordati che devi morire' rimane una tassa. (...) con gli anni il vaso da spostare peserà di più, ma se dobbiamo e vogliamo spostarlo lo faremo con la stessa passione. (micia dixit).
Grazie, non la conoscevo....Il tuo concittadino in "Sogna ragazzo sogna" canta:
La vita è così grande
Che quando sarai sul punto di morire
Pianterai un ulivo
Convinto ancora di vederlo fiorire
Forse ti ricorderai di quel vecchio che seminava ancora alberi in età avanzata . Non prendere il testo di Vecchioni alla lettera. "In punto di morte " è una figura retorica, meglio un po' prima...Memento Mori accomuna tutti noi. Per fortuna non sappiamo né quando né dove e come. Non so se, in punto di morte, avrò la forza di piantare un ulivo.
è così bello che ne ho fatto un aforisma con immagine....non siamo nè giovani nè vecchi, siamo noi. chi è vivace di solito resta vivace chi è 'ricordati che devi morire' rimane una tassa. (...) con gli anni il vaso da spostare peserà di più, ma se dobbiamo e vogliamo spostarlo lo faremo con la stessa passione. (micia dixit).
potrei montarmi la testaè così bello che ne ho fatto un aforisma con immagine....
da pensierino della sera, insomma..... Vedi l'allegato 725712
con amore, per tutti, per Micia di più!
Non condivido neanche una parola di quello che hai scritto sulla pensione, ma rispetto nel modo piu' assoluto la tua opinione ed apprezzo il fatto che tu sia arrivato ad un equilibrio che soddisfa appieno le tue aspettative di qualita' della vitaLa pensione ....ho detto di no alla mia d'invalidità quasi totale ...mi sono alzato dalla sedia rotelle, TAAAANTI TANTI dolori nel far qualsiasi cosa, ma questo è il punto nel far ancora quella qualsiasi cosa e sporcarmi le mani ...non riesco a farne a meno...beh certo ora non riesco più a far niente negli stessi tempi di prima ...mi DEVO prendere il mio PIÙ tempo...oh, lo sapete, non è per eccesso di vecchiaia...diciamo che quel poco che mi è rimasto sano riesce gran poco a calmierare il resto che si è rotto...
Devo anche dire che per mia fortuna anche prima come assoluto padrone di me stesso potevo scegliere i miei tempi e non mi correva dietro nessuno
In pratica vivo come un pensionato anche se non lo sono ....e a chi mi chiede perché non voglio o quando ci andrò, in pensione, rispondo "spero di arrivare, e lo voglio, a lavorare sino alla fine" ...
Anche in "pensione o non pensione" la vita è quella che decidi tu...se ci si tiene attivi se lo si vuole ...fai davvero poco di diverso da prima... perche sei o non sei in pensione quello che ti deve preoccupare davvero è solo un problema economico... dato che in Italia mooolto raramente si riesce a vivere SOLO di "emolumenti pensionistici"....ma tutto il resto è solo "testa nostra e volontà"
fondamentale... tu sia arrivato ad un equilibrio che soddisfa appieno le tue aspettative di qualita' della vita
Almeno motivarne il perché...Non condivido neanche una parola di quello che hai scritto sulla pensione, ma rispetto nel modo piu' assoluto la tua opinione ed apprezzo il fatto che tu sia arrivato ad un equilibrio che soddisfa appieno le tue aspettative di qualita' della vita
Sono dei grandi. Ognuno deve fare quello che gli piace e che si sente di fare.Conosco diverse persone che continuano a lavorare anche se potrebbero fare i pensionati, e non per problemi economici.
Uno è il muratore che mi ha ristrutturato la casa, ha 70 anni e si alza alle 5 per andare nell'orto o nella vigna, poi alle 8 è sul cantiere, fino alle 8 di sera, quando confessa che si sente un po' stanco!
Altri sono due fratelli che hanno un emporio nel paese, il più vecchio ha 90 anni e con il carrello movimenta sacchi di concime e scatole di pasta tutto il giorno e alla sera con il camion consegna a domicilio.
Perche' dal contenuto del tuo messaggio, mi sembra tu stia parlando della pensione come di un momento per scegliere, per indirizzare l'esistenza. Rimarchi il concetto dell'essere attivi con un cliche' che non mi appartiene, proprio perche' lo esprimi come io lo esprimevo quando ancora stavo lavorando. Anche l'ipotetica continuita' fra l'epoca del lavoro e quella successiva al lavoro, dal mio punto di vista non esiste : e' cambiato tutto, e tutto e' molto meglio di come pensavo fosse durante il conto alla rovescia negli ultimi anni della mia attivita' lavorativa. Capisco che eventi cosi' importanti nella vita di una persona siano soggetti a valutazioni assolutamente soggettive, dettate dal fatto che ognuno ha un suo vissuto, una sua storia personale ma ti devo dire che nonostante io abbia amato il lavoro che facevo, mai e poi mai tornerei a quelle logiche, il solo pensiero che il cliente aveva sempre ragione e la sua ragione era parte integrante dell'entita' dei miei guadagni mi da' la misura dell'inebriante liberta' dei giorni che sto vivendo adesso. Sara' che non ho problemi economici, che alla fine del mese mi arriva il doppio dei soldi che mi servono per vivere per cui anche quell'aspetto, che tu metti al centro di tutta la questione, per me e' invece di una marginalita' imbarazzante.Almeno motivarne il perché...
Che abbia interpretato e capito male i quesiti posti da @ironbee ???Perche' dal contenuto del tuo messaggio, mi sembra tu stia parlando della pensione come di un momento per scegliere, per indirizzare l'esistenza. Rimarchi il concetto dell'essere attivi con un cliche' che non mi appartiene, proprio perche' lo esprimi come io lo esprimevo quando ancora stavo lavorando. Anche l'ipotetica continuita' fra l'epoca del lavoro e quella successiva al lavoro, dal mio punto di vista non esiste : e' cambiato tutto, e tutto e' molto meglio di come pensavo fosse durante il conto alla rovescia negli ultimi anni della mia attivita' lavorativa. Capisco che eventi cosi' importanti nella vita di una persona siano soggetti a valutazioni assolutamente soggettive, dettate dal fatto che ognuno ha un suo vissuto, una sua storia personale ma ti devo dire che nonostante io abbia amato il lavoro che facevo, mai e poi mai tornerei a quelle logiche, il solo pensiero che il cliente aveva sempre ragione e la sua ragione era parte integrante dell'entita' dei miei guadagni mi da' la misura dell'inebriante liberta' dei giorni che sto vivendo adesso. Sara' che non ho problemi economici, che alla fine del mese mi arriva il doppio dei soldi che mi servono per vivere per cui anche quell'aspetto, che tu metti al centro di tutta la questione, per me e' invece di una marginalita' imbarazzante.
Faccio quello che voglio e se voglio non faccio neanche quello. La tua idea di "lavorare fino alla fine" e' semplicemente raccapricciante per il mio modo di vedere le cose, ma ripeto, sono davvero contento che tu riesca a trovare la tua dimensione in quello che fai e che vuoi continuare a fare nel tuo futuro. La mia non voleva assolutamente essere una critica ma solo la constatazione che la via che porta nella direzione di una specie di felicita' personale puo' avere orizzonti molto diversi fra loro.
Nel mio caso ...anche noSono dei grandi. Ognuno deve fare quello che gli piace e che si sente di fare.
E' proprio vero che: "fai ciò che ami e non lavorerai un giorno della tua vita".
Hanno anche salute di ferro e fisici ancora vigorosi.
Attento, leggi bene !Ora invece ho ben capito come ti stai godendo la TUA pensione ...ma decidere ed avere la volontà di viverla come invece ho scelto io dove sta scritto che sia peggio (o meglio) addirittura "raccapricciante" in confronto alla tua scelta di vita ?
Non è una critica? ...definiscila pure come vuoi, e ne sei liberissimo, ma stringi stringi, (neanche tanto) ma a me pare di si...
Ma forse come ho già scritto non ho capito na cippa ......
...
A beh certoAttento, leggi bene !
Non ho detto che e' peggio o meglio, ho solo affermato senza ipocrisia che io sono diverso da te e che quello che tua hai deciso per la tua vita, se lo dovessi immaginare per la mia sarebbe un incubo insopportabile, e non solo il tornare al lavoro, che non ci voglio neanche pensare, ma soprattutto avere la necessita' di fare qualcosa e rinunciare alla mia liberta' mettendo il lavoro come perno centrale attorno al quale far girare il tempo che mi rimane. Decisamente no ! Non farebbe per me e se questa ti pare una critica evidentemente non sei cosi' convinto di quello che stai affermando
Detto sacrosanto.E' proprio vero che: "fai ciò che ami e non lavorerai un giorno della tua vita".
Sei un mito. Averne di persone così...io 01 05 2023 certificato, dopo 43 anni e passa di lavoro..
hobby?' ne ho tanti che non mi basteranno i giorni di 24 ore..
200 bonsai, circa 800 mq di giardino, una grande collezione di francobolli da riprendere, fotografia, pescare, andare a funghi, mi costruisco tavolini per bonsai e ristrutturo mobili... e perchè no, oziare magari leggendo un libro o una rivista del settore.... attendo trepidante!!