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Olio nuovo

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Mi sono appena rifornito da un giovane imprenditore che conosco del primo olio di stagione, almeno di quello taggiasco (Liguria di Ponente), fresco fresco di frantoio.
Le industrie chimiche non sono la mia materia, ma mi interessava vedere la lavorazione delle olive per la questione del dimetoato, l'insetticida elettivo contro la mosca olearia, che praticamente non si trova mai come residuo nell'olio, in quanto la sua molecola è insolubile nei grassi mentre lo è nell'acqua che viene in effetti usata durante la lavorazione così che eventuali tracce ancora presenti vengono in pratica lavate vie (una ricerca condotta nel 2007, per iniziativa del MIPAF, ha mostrato che su 351 campioni di olio analizzato solo 9 hanno evidenziato presenza di dimetoato e comunque tutti ben entro i limiti massimi ammessi).
Ecco le foto con commento (spero giusto):

1) le olive sono pronte per essere risucchiate nella macina (come si vede ce ne sono ancora parecchie verdi, ma come detto sono le prime raccolte)
olivepronte.jpg


2) la frangitura (il frantoio dove sono stato è riammodernato, ma svolge la lavorazione ancora secondo i metodi tradizionali)
frangitura.jpg


3) la fase successiva si chiama gramolatura, e consiste in una lavorazione della pasta ottenuta con la frangitura (ho messo una foto di una parte delle macchine, perché questa fase non era direttamente visibile)
gramolatura.jpg


4) la pasta viene quindi spalmata su appositi dischi circolari, detti fiscoli, che vengono impilati su una sorta di perno: solitamente ogni tre o più fiscoli (come in questo frantoio) viene frapposta una lastra di acciaio
estrazionepastasuifiscoli.jpg


5) ecco la cosiddetta torre con i mazzetti di fiscoli
torreconleteme.jpg


6) segue la fase della premitura, e ciò che ne esce viene immesso in un recipiente
premitura.jpg


7) nel contenitore, al succo estratto si aggiunge acqua tiepida, poi il tutto viene separato mediante centrifugazione, così che l'olio scende da una parte e l'acqua di lavaggio da un'altra
centrifugaepercolamentio.jpg


7) l'acqua di risulta con le eventuali tracce di dimetoato (quest'anno c'è stata per fortuna poca mosca: negli oliveti da cui viene l'olio che si vede nella foto precedente sono stati necessari solo due trattamenti intorno a settembre)
separazioneacqua.jpg


8) non può mancare l'assaggio: l'olio uscito dal frantoio non è filtrato, si presenta denso e non trasparente, praticamente è succo di oliva, ma anche se è il primo, al palato si offre dolce, a bassissima acidità...insomma...buonissimo!
bruschetta.jpg
 
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verdiana

Esperta Sez. Identificazioni
:hands13: Wowww che foto interessanti!
Io ho già finito di molire le olive di quest'anno, ma le parti interne delle macchine non le avevo mai viste così ben dettagliate.
Grazie delle foto e della lezione :D
 

Commelina

Master Florello
ti adoro sempre Alessandro.... sto passando per quelle stradette anche io in questi giorni. Ma qui i fiscoli e la pressa sono solo un lontano ricordo..... invece la vasca con il gramolato è visibile...... e l'acqua di risulta no, perchè viene convogliata direttamente nella vasca di recupero.
Le mie olive sono miracolosamente sane quest'anno (per il secondo anno consecutivo) perciò niente dimetoato. Il mio olio è perfetto (c'era bisogno di specificare? :lol:)
 
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Mor@

Moderatrice Sez. Cactacee e Succulente
Membro dello Staff
Grazie anche da parte mia Alessandro, non sono mai stata in un frantoio a vedere la lavorazione dell'olio di oliva, e il tuo reportage capita proprio a fagiolo! E belle foto anche! Grazie! :hands13:
 

pm940

Aspirante Giardinauta
Ciao Alessandro,
molto interessanti le foto. Io visto solo frantoi con macchinari moderni Alfa-Laval.
Ho franto le olive alla fine di ottobre a Levanto. Sono un olivicoltore in erba... Solo da qualche anno ho un piccolo uliveto. Nella mia zona, vicino al mare, mi dicono che la mosca è endemica. Io però temo i trattamenti con dimetoato e dallo scorso anno applico le trappole con risultati non ottimali, inoltre tratto con solfato di rame. Ottengo però rese più basse degli altri (quest'anno del 12%), questo fatto può essere causato dalla mosca?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Ciao Alessandro,
molto interessanti le foto. Io visto solo frantoi con macchinari moderni Alfa-Laval.
Ho franto le olive alla fine di ottobre a Levanto. Sono un olivicoltore in erba... Solo da qualche anno ho un piccolo uliveto. Nella mia zona, vicino al mare, mi dicono che la mosca è endemica. Io però temo i trattamenti con dimetoato e dallo scorso anno applico le trappole con risultati non ottimali, inoltre tratto con solfato di rame. Ottengo però rese più basse degli altri (quest'anno del 12%), questo fatto può essere causato dalla mosca?

Il 12% mi sembra effettivamente un po' poco.
Nel caso che ho mostrato, di ritorno dal frantoio con tre taniche da 20 litri, abbiamo fatto il calcolo della resa, e in pratica è stato ottenuto, se ben ricordo, poco meno del 20%, molto buono per primo raccolto (qui le olive vanno a "misure" che valgono mi pare 12,5 kg, ma con i sistemi fuori dal decimale mi confondo sempre).
Mi vien da pensare che la causa di una bassa resa possono anche, ma non solo e non tanto, dipendere dalla mosca: aspetta che arrivi Kiwoncello che è un eccellente produttore di olio, del Levante per di più, e ti spiega tutto.
Io ti posso dire che le trappole attract&kill funzionano solo se applicate su superfici molto estese (praticamente a livello o quasi di comprensori di produzione); circa il rame, ci sono studi e prove in base alle quali si ha ragione di ritenere che possa indirettamente ridurre la pressione della mosca (in quanto la femmina in particolare si nutre di flora batterica, presente sulla fillosfera, flora il cui sviluppo viene frenato dal rame appunto).
Ciao
 
La resa delle olive è principalmente data dal tipo di cultivar ,dalla molatura ,pressione, temperatura ecc.
Partecipa a ciò anche i periodo di raccolta delle olive che se ritardato frutteranno di più in quanto a quantità olio ,venendo meno con l'abbassamento delle temperature l'acqua contenuta nelle stesse.
ciao
vincenzo
 

olito

Aspirante Giardinauta
Invidio quel frantoi , da noi sono spariti e li rimpiango , quando facevo l'olio con quelli era migliore . Il rame va bene ma non dopo il mese di giugno poiche altrimenti si ritrova nell'olio a differensa del dimetoato , che se usato nelle giuste giuste dosi e nel periodo giusto , non lascia residui , per la resa delle olive dipende oltre che dalla varieta dalla carica , se l'olivo e ben potato si avra meno rami a frutto ma piu resa , ma vi è anche una curva che va crescendo dal mese di ottobre per incominciare a decrescere a dicembre , quando la pianta comincia andare a riposo si riprende sostanza dal frutto.
 

peppone69

Esperto in Macchine agroforestali e da giardino
tutto molto molto interessante.....ora però a causa dell'ultima foto ciò una voglia di bruschetta ......

pure io...anzi, come la chiamano qui in Piemonte di "sòma d' ài" che sarebbe solo pane con olio e aglio strofinato. e nient'altro.
bravo alessandro per l'interessante reportage.
 
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