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OGM: parliamone

Von Meinkpot

Aspirante Giardinauta
Discutiamo degli OGM:


Prima di tutto bisogna avere coscienza di cosa sia un OGM.

Un organismo geneticamente modificato è un organismo definito tale poichè ha ricevuto modificazioni del proprio corredo genetico indotte tramite l'"ingegneria genetica".
Vi faccio un bel copia incolla della definizione della definizione e della storia degli OGM da wikipedia cosi sulla definizione si fa prima:p
poi passaro' a descrivervi personalmente cosa è un ogm in agricoltura e perchè è ottimo anzichè nocivo:)

Citazione da wikipedia:
Nonostante le modificazioni ed il trasferimento di materiale genetico avvengano in natura in molteplici occasioni e tali processi "naturali" siano all'origine della diversità della vita sulla terra, con il termine Organismo Geneticamente Modificato si intende solamente un individuo le cui modificazioni genetiche siano state operate dall'uomo attraverso moderne tecniche di ingegneria genetica.

Gli OGM vengono spesso indicati come organismi transgenici: l'associazione tra i due termini è imprecisa: infatti si parla di transgenesi esclusivamente nel caso di inserimento di geni esogeni all'interno di un dato organismo, mentre risultano essere OGM anche quegli organismi la cui modifica non prevede l'inserimento di materiale genetico esterno. Ad esempio inserendo un gene di banano in un banano con le tecniche del DNA ricombinante si genera un OGM cisgenico; viceversa inserendo ad esempio il gene di un animale o di un batterio in un vegetale si ha un OGM transgenico. Stesso discorso per l'eliminazione, tramite tecniche di biologia molecolare, di un frammento di DNA dal genoma di un organismo.

Tecniche principali [modifica]

Ai fini della definizione di OGM data dalla Direttiva 2001/18/CE, sono considerate tecniche che hanno come risultato un organismo geneticamente modificato:

1. tecniche di ricombinazione del materiale genetico che comportano la formazione di nuove combinazioni mediante inserimento in un vettore di molecole di DNA, RNA o loro derivati, nonché il loro inserimento in un organismo ospite nel quale non compaiono per natura, ma nel quale possono replicarsi in maniera continua;
2. tecniche che comportano l'introduzione diretta in un organismo di materiale ereditabile preparato al suo esterno, tra cui la microiniezione, la macroiniezione e il microincapsulamento;
3. fusione cellulare (inclusa la fusione di protoplasti) o tecniche di ibridazione per la costruzione di cellule vive, che presentano nuove combinazioni di materiale genetico ereditabile, mediante la fusione di due o più cellule, utilizzando metodi non naturali.

Sono esclusi dalla definizione gli organismi ottenuti per mutagenesi o fusione cellulare di cellule vegetali di organismi che possono scambiare materiale genetico anche con metodi di riproduzione tradizionali, a condizione che non comportino l'impiego di molecole di acido nucleico ricombinante.[1]

Miglioramento genetico tradizionale ed ingegneria genetica [modifica]

La modificazione del genoma è stata operata per secoli, prima dell'avvento dell'ingegneria genetica, tramite diverse tecniche. Una delle tecniche di modifica del DNA che sta alla base della selezione (sia naturale che operata dall'uomo) è la mutazione casuale, un fenomeno che è presente in tutti gli esseri viventi, anche se a una frequenza molto bassa. Tale frequenza può essere aumentata dall'esposizione a radiazioni o a agenti chimici mutageni.

Le mutazioni hanno portato nel tempo ad evidenti modifiche geniche - non solo attraverso mutazioni puntiformi (ossia riferite a brevissimi tratti di cromosoma o a singoli nucleotidi), ma anche attraverso delezioni e traslocazioni di intere regioni cromosomiche - che nei secoli hanno permesso all'uomo di costituire e selezionare molte varietà agrarie e popolazioni animali oggi utilizzate nel comparto agro-alimentare.

Un esempio storico di mutazioni indotte dall'uomo ai fini del miglioramento genetico è rappresentato dalla varietà di frumento "Creso", ottenuto per irradiazione dall'ENEA. Esso è stato negli anni ottanta una delle varietà di punta per la produzione di pasta (circa 1 spaghetto su 4) ed è oggi uno dei genitori delle attuali varietà commerciali[2].

Un'altra tecnica di miglioramento genetico molto diffusa è l'incrocio, non solo tra individui della stessa specie, ma tra specie per le quali è possibile riscontrare una compatibilità riproduttiva o per le quali è comunque possibile rimuoverne le barriere. In tal modo si sono prodotti il mulo o il bardotto, ma anche gli ibridi oggi utilizzati per le produzioni animali e vegetali. Il vantaggio di tale tecnica è la possibilità, una volta identificata fenotipicamente una caratteristica di interesse in una specie (ad esempio la resistenza ad una malattia), di trasferirla in un'altra attraverso incroci mirati.

La differenza sostanziale tra le tecniche di miglioramento genetico tradizionale e l'ingegneria genetica (alla base dello sviluppo degli OGM) sta nella predittività dei risultati. Nel caso della mutazione o dell'incrocio viene effettuata una selezione fenotipica, in base a caratteristiche visibili, all'interno di popolazioni molto grandi (alcune decine di migliaia nelle piante e alcune centinaia negli animali), mentre l'ingegneria genetica "progetta" la modifica da effettuare e poi seleziona genotipicamente, ovvero in base alle caratteristiche genetiche, gli individui che presentano le caratteristiche desiderate.

Storia [modifica]
Immagine al microscopio elettronico a scansione di E.coli, il primo batterio modificato tramite tecniche di ingegneria genetica
Immagine al microscopio elettronico a scansione di E.coli, il primo batterio modificato tramite tecniche di ingegneria genetica

Il primo OGM moderno fu ottenuto nel 1973 da Stanley Cohen (Stanford University School of Medicine) e Herbert Boyer (University of California, San Francisco). I due ricercatori, grazie all'uso combinato delle nuove tecniche di biologia molecolare che si stavano sviluppando in diversi laboratori, come l'uso dell'enzima ligasi (1967), degli enzimi di restrizione e della trasformazione batterica (1970-72), riuscirono per primi a clonare un gene di rana all'interno del batterio Escherichia coli, dimostrando che era possibile trasferire materiale genetico da un organismo ad un altro tramite l'utilizzo di vettori plasmidici in grado di autoreplicarsi, abbattendo di fatto le barriere specie-specifiche[3] [4].
 

Von Meinkpot

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Questi risultati ebbero un tale impatto da indurre la comunità scientifica ad autoimporre nel 1974 una moratoria internazionale sull'uso della tecnica del DNA ricombinante per valutare la nuova tecnologia ed i suoi possibili rischi. Quello stesso anno fu la Conferenza di Asilomar, tenutasi a Pacific Grove (California)[5][6] a concludere che gli esperimenti sul DNA ricombinante potessero procedere a patto che rispettassero severe linee guida, poi redatte dai National Institutes of Health (NIH) ed accettate dalla comunità scientifica. Queste linee guida, pubblicate per la prima volta nel 1976[7] e successivamente aggiornate, sono tuttora seguite dai laboratori che effettuano esperimenti di trasformazione genica [8].

Dal 1976 ad oggi gli OGM sono passati dallo stato di mera possibilità tecnologica ad una realtà. Si sono dovuti attendere infatti solo due anni da Asilomar per avere il primo prodotto ad uso commerciale derivato da un OGM. La Genentech, fondata da Herbert Boyer, è riuscita infatti a produrre attraverso E. coli importanti proteine umane ricombinanti: la somatostatina (1977) e l'insulina (1978), il farmaco biotecnologico più noto, che è stato commercializzato a partire dal 1981[9]. La commercializzazione dell'insulina ha segnato un cambiamento epocale per l'industria del farmaco, aprendo il settore biotecnologico (precedentemente confinato nei laboratori di ricerca) all'industrializzazione, e rivoluzionando il processo di drug discovery e lo sviluppo di nuove terapie non invasive.

Poco dopo lo sviluppo dell'insulina ricombinante, nel 1983 si ebbe negli Stati Uniti la prima battaglia sul rilascio nell'ambiente di organismi geneticamente modificati. Al centro del dibattito la sperimentazione dei cosidetti batteri ice-minus, una variante di Pseudomonas syringae incapace di produrre la proteina di superficie che facilita la formazione dei cristalli di ghiaccio. I ricercatori della Advanced Genetic Sciencies e della University of California, Berkeley svilupparono questa variante allo scopo di introdurla nel terreno per proteggere le piante dal gelo. La richiesta di effettuare esperimenti in campo aperto con questo OGM scatenò una forte contestazione da parte degli ambientalisti. Solo dopo una battaglia legale durata tre anni, nel 1986 i batteri ice-minus furono i primi OGM ad uscire dai laboratori ed essere introdotti nell'ambiente. Pochi anni dopo si scoprì che questa variante esisteva anche in natura e l'azienda detentrice del brevetto, visto il contesto non favorevole agli OGM, decise di proseguire gli esperimenti solo sulla variante naturale. Gli ice-minus ricombinanti non vennero mai commercializzati [10].

Dopo più di 30 anni dalla Conferenza di Asilomar, all'alba del XXI secolo si conoscono molte delle potenzialità e dei limiti di questa tecnologia e, in molti casi, si dispone dei protocolli di gestione necessari a consentirne una applicazione in sicurezza. In particolare il Protocollo di Cartagena, ratificato nel 2000, si pone come strumento internazionale per la protezione della biodiversità dai possibili rischi derivanti dalla diffusione dei prodotti delle nuove tecnologie.

Ad oggi la tecnica del DNA ricombinante è stata utilizzata non solo per la produzione di nuovi farmaci, ma anche di enzimi per ridurre l'impatto ambientale dell'industria, piante e animali con caratteristiche migliorative in termini di resistenza alla malattie o di performance produttive e ambientali, ma anche organismi quali l'oncotopo, usato nella ricerca sul cancro, che hanno portato con sé importanti quesiti etici oltre ad aver aperto la strada a dispute per l'uso a fini sperimentali o commerciali delle innovazioni scientifiche[11]. La possibilità di brevettare gli OGM ha acceso un forte dibattito sulla proprietà intellettuale delle risorse genetiche del pianeta e sulla liceità di una ricerca e di un'industria che non si ponga anche dei limiti etici o che non sappia mettersi in ascolto delle domande presenti nell'opinione pubblica creando consenso attorno alle proprie iniziative di ricerca e business.

Applicazioni [modifica]

Gli OGM sono oggi utilizzati nell'ambito dell'alimentazione, dell'agricoltura, della medicina, della ricerca, e dell'industria.
Agricoltura Alimentazione Medicina Industria
Batteri

* batteri che introdotti nel suolo ne migliorano le caratteristiche (es. batteri azoto-fissatori) o proteggono le piante dal gelo (batteri ice-minus)



* produzione di sostanze medicinali come l'insulina



* biorimedi (es. batteri che degradano idrocarburi)

Miceti

* produzione di enzimi usati nell'industria alimentare, miglioramento dei processi di fermentazione (es. produzione della birra)



* produzione di biomedicine


Piante

* miglioramento delle pratiche agronomiche: es. piante tolleranti allo stress idrico o salino, colture tolleranti a specifici erbicidi
* introduzione di caratteri di resistenza specifica: es. piante resistenti agli insetti o ai virus
* produzione di energia: varietà con più elevato potere calorico e minori richieste di input chimici utilizzabili anche su aree marginali



* miglioramenti nelle qualità nutrizionali e organolettiche: es. riso ad elevato contenuto in beta-carotene, pomodoro a maturazione rallentata



* produzione di farmaci/composti in pianta (molecular farming): produzione a basso costo di sostanze farmaceutiche e chimiche, riduzione degli scarti chimici industriali (es. vaccino contro l'epatite, produzione di amilasi).



* miglioramento delle caratteristiche richieste a livello industriale delle materie prime (es. pioppo con un tasso di lignite inferiore per facilitare il processo di fabbricazione della pasta da carta)
* fitodepurazione (es. piante capaci di estrarre metalli quali oro, rame e uranio, piante in grado di degradare il tritolo o di segnalare la presenza di radiazioni)

Animali

* produzioni animali con migliori caratteristiche nutrizionali o organolettiche: es. latte con più alto contenuto in caseina, latte senza lattosio
 

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* produzione di biomedicine
* modelli per la ricerca su malattie umane (es. l'oncotopo)
* animali donatori di organi per xenotrapianti



Produzione di OGM [modifica]
Animazione della struttura a doppia elica del DNA.
Animazione della struttura a doppia elica del DNA.

Le tecniche per ottenere gli OGM sono relativamente recenti. Oggi sono presenti sul mercato unicamente OGM che presentano modifiche circoscritte a caratteri di natura mendeliana, ovvero caratteri facilmente controllabili tramite l'inserimento di uno o pochi geni che servono a fornire direttamente una data caratteristica (es. resistenza a una malattia). L'esponenziale aumento di informazioni rese disponibili nell'ultimo decennio dalla genomica consente però di mettere a punto organismi che presentino modifiche genetiche molto complesse su caratteri quantitativi (es. resistenza agli stress, produzione).

Gli OGM vengono ottenuti attraverso l'uso di tecniche di ingegneria genetica che permettono di inserire, all'interno del genoma di un organismo, frammenti di DNA provenienti anche da altri organismi. Il DNA così ottenuto è definito DNA ricombinante. I frammenti di DNA da inserire vengono estratti dal genoma di origine attraverso l'uso di enzimi di restrizione, che funzionano come vere e proprie forbici molecolari, e inseriti in un vettore ricevente grazie ad un altro enzima: la DNA ligasi. I vettori possono essere sia piccole molecole circolari di DNA, i plasmidi che possono accogliere frammenti fino a circa 15.000 paia di basi, sia alcune strutture derivate da virus, in grado di contenere quantità maggiori di materiale genetico (fino a circa 70.000). Esistono inoltre vettori che rappresentano dei veri e propri cromosomi artificiali ad esempio in lievito (noti come YAC, dall'inglese Yeast Artificial Chromosomes) o in batteri (BAC, Bacterial Artificial Chromosomes) che permettono l'inserimento di oltre 300.000 paia di basi - cioè oltre lo 0,01% del genoma di un mammifero.

Classi di OGM [modifica]

Procarioti [modifica]

Per inserire nuovi frammenti di DNA negli organismi si usano dei "vettori". I vettori sono generalmente piccole molecole circolari di DNA, i plasmidi, o strutture derivate da virus in grado di immagazzinare materiale genetico.

Sono tre i processi attraverso cui è possibile modificare il genoma batterico.

* La trasformazione batterica è un processo, osservabile in natura, attraverso il quale alcuni procarioti (detti competenti) sono in grado di ricevere del DNA esterno in grado di produrre nuove caratteristiche di fenotipo. Questo fenomeno fu scoperto nel 1928 da Frederick Griffith ma venne confermato solo nel 1944. La biologia molecolare si è servita dei batteri competenti per studiarne i meccanismi. Oggi sono state sviluppate alcune tecniche, per quanto molto empiriche, in grado di rendere competenti anche batteri che non lo sono naturalmente. È stato dimostrato, infatti, che l'ingresso di DNA è ampiamente facilitato dalla presenza di certi cationi, come Ca2+, o dall'applicazione di una corrente elettrica (tecnica detta della elettroporazione). I vettori utilizzati nelle trasformazioni sono essenzialmente plasmidi: in seguito all'ingresso, i plasmidi non si integrano nel genoma, ma rimangono autonomi (in uno stato detto episomale).

* Nella coniugazione batterica, il DNA è trasferito da un batterio all'altro attraverso un pilum (concettualmente un tubo che può collegare per breve tempo i due batteri). Un plasmide può essere così trasferito da un organismo all'altro. La coniugazione, molto frequente in natura, è poco sfruttata come tecnica di modificazione genetica.

* La trasduzione è infine l'inserimento di materiale genetico nel batterio attraverso un virus batteriofago.

Per inserire il segmento di DNA che codifichi il gene voluto, è necessario conoscere la funzione dei geni su cui si sta operando. Nei batteri, è relativamente semplice identificare la funzione di un gene specifico: i ricercatori a tale scopo sono soliti realizzare dei ceppi batterici cosiddetti knock out. In questi ceppi viene eliminato il DNA relativo al gene d'interesse: osservando le conseguenze sulla vita del batterio, è possibile identificare la funzione del gene stesso.

L'uso di knock out è molto diffuso, non solo per i procarioti. È possibile realizzare knock out in numerosi organismi modello. Il gene responsabile della fibrosi cistica, ad esempio, è stato individuato in topi knock-out: una volta individuato il presunto gene della fibrosi cistica (chiamato CFTR) nell'uomo, i ricercatori hanno individuato l'omologo nel genoma del topo, ne hanno fatto un knock out verificando poi che senza tale gene il topo presentava tutti i sintomi clinici della malattia.

Piante [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Piante transgeniche.
La scorticatura su una radice generata da Agrobacterium tumefaciens
La scorticatura su una radice generata da Agrobacterium tumefaciens

La principale tecnica di modificazione genetica per le piante è legata alla capacità naturale del batterio Agrobacterium tumefaciens di infettare piante e causare una crescita paragonabile a quella tumorale presente negli animali, tale patologia è nota come "galla del colletto". A. tumefaciens è in grado di infettare la pianta trasferendo un plasmide che è in grado di integrarsi nel genoma dell'ospite. Il plasmide contiene diversi geni che, una volta "letti" dalla pianta, generano la galla e producono nutrienti per il batterio consentendone la crescita. Diversi scienziati, a partire dalla seconda metà degli anni sessanta, hanno contribuito a comprendere il meccanismo e le condizioni attraverso cui tale plasmide viene trasferito ed integrato nel genoma della pianta: tra questi Jeff Schell, Marc Van Montagu, Georges Morel, Mary-Dell Chilton e Jacques Tempé. Grazie a tali scoperte, a partire dal 1983 è stato possibile trasformare le conoscenze biologiche acquisite, in tecniche biotecnologiche e quindi sviluppare versioni del plasmide "disarmate", ovvero senza i geni che davano origine alla malattia, in cui erano invece presenti geni di interesse, permettendo così di produrre le prime piante transgeniche, oggi molto utilizzate per fini di ricerca o agro-alimentari.

Un altro processo largamente utilizzato per produrre piante OGM è il metodo biolistico (anche detto gene gun o particle gun), che permette di "sparare" microproiettili ricoperti di DNA all'interno delle cellule vegetali. Tale metodo è stato utilizzato, ad esempio, per la produzione del più comune cereale OGM, il Mon810.

Le tecniche biolistiche sono spesso utilizzate per piante monocotiledoni, mentre A.tumefaciens ed altri agrobatteri sono utilizzati per modificare dicotiledoni, anche se recentemente sono stati messi a punto ceppi di questo batterio in grado di trasformare anche le monocotiledoni.

Queste tecniche sono in generale complementari e non sostitutive di quelle, più empiriche, già sviluppate all'interno del millenario processo di "umanizzazione" delle piante di interesse agro-alimentare che oggi si trovano sulle nostre tavole: il loro patrimonio genetico ha infatti subito nel corso del tempo modifiche genetiche rilevanti con tecniche convenzionali (oppure, si potrebbe dire, biotecnologie classiche), che hanno dato origine alla stessa agricoltura: selezione artificiale o, più recentemente, l'induzione di mutazioni per mezzo di raggi X o raggi gamma.

Animali [modifica]

Diverse tecniche sono utilizzate per la produzione di animali transgenici. Il primo esperimento di successo di transgenesi animale fu ottenuto utilizzando un retrovirus [12]. Questa tecnica si ispira a un fenomeno che avviene in natura: durante le infezioni virali, l’RNA dei retrovirus entra nella cellula dell’animale infetto, viene modificato in DNA e integrato nel genoma dell’ospite. Questa proprietà fa del retrovirus un buon vettore per materiale genetico, anche se questa tecnica presenta alcune limitazioni. Altri esperimenti hanno usato cellule staminali embrionali o germinali, ma il trasferimento nucleare (la tecnica utilizzata per la produzione della pecora Dolly) associato alla manipolazione in vitro di colture cellulari è attualmente la tecnica più in uso [13].
 

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Gli scopi principali della transgenesi animale sono i seguenti:

* Produzione di biomedicine. Sebbene la produzione di biomolecole da parte di batteri o lieviti sia più economica, queste tecniche presentano alcuni limiti dovuti alle differenze metaboliche delle cellule batteriche rispetto a quelle animali. Per questo motivo si è sviluppato un grande interesse per lo sfruttamento di tecniche di transgenesi per far produrre agli animali grandi quantità di molecole utilizzabili in terapia e prevenzione, quali farmaci, anticorpi o vaccini. La produzione di biomolecole può avvenire attraverso diversi liquidi biologici, di cui quello di più facile sfruttamento sarebbe il latte, che viene prodotto in grandissime quantità. Tra le biomolecole prodotte da animali transgenici già ad uno stadio avanzato di sviluppo (alcune già in fase di approvazione per la vendita negli Stati Uniti) ci sono anticorpi policlonali e lattoferrina prodotti da bovini, fattore antitrombina III prodotto da capre e calcitonina prodotta da coniglie. Alcuni effetti non desiderati sono tuttavia stati riscontrati a volte negli animali impiegati a questi scopi, come per esempio inferiori produzioni di latte o inferiore durata della lattazione e infertilità.

Topi geneticamente modificati possono essere usati per la ricerca sul cancro
Topi geneticamente modificati possono essere usati per la ricerca sul cancro

* Modelli per la ricerca su malattie umane. Molte malattie hanno un’origine genetica, o hanno nel genoma fattori predisponenti. Lo studio di alcune malattie può essere estremamente facilitato usando modelli animali sperimentali che riproducano alcuni tratti del genoma umano che sono alla base di alcune patologie. L’uso di animali da laboratorio (specialmente topi e ratti) geneticamente modificati è già diffuso per lo studio di una serie di malattie, principalmente il cancro [14].
* Xenotrapianti. Uno dei settori di ricerca delle biotecnologie riguarda lo studio di animali che possano essere donatori di organi per xenotrapianti. Gli xenotrapianti sono trapianti di organi da una specie non umana all’uomo, e potrebbero essere una nuova frontiera, considerando che la disponibilità di organi per gli allotrapianti (da uomo a uomo) è sempre inferiore alle richieste. Il suino è considerato la specie più adatta a questo scopo, perché presenta delle somiglianze dal punto di vista anatomico. Il maggiore ostacolo è tuttavia quello immunologico, cioè che l’organismo ricevente rigetti il trapianto producendo anticorpi contro l’organo trapiantato. In questo senso gli approcci transgenici puntano a inibire le reazioni ancticorpali responsabili del rigetto [15]. Altri studi hanno invece puntato sul trapianto di cellule o tessuti transgenici, che potrebbero offrire interessanti possibilità per la cura di diverse malattie, ad esempio il morbo di Parkinson [16].
* Miglioramento delle produzioni animali. Tra le ricerche sulla transgenesi animale, alcune hanno il fine di aumentare la redditività dell’allevamento puntando sulla modificazione genetica volta a migliorare la qualità di alcune produzioni (ad esempio latte, lana), ad aumentare la produzione di carne, la prolificità o la resistenza alle malattie. Un esperimento del 2003 ha dimostrato che è possibile modificare geneticamente le vacche in modo che producano un latte a più alto contenuto in caseina, una proteina importante nel processo di produzione del formaggio [17]. Altri ricercatori hanno studiato, nel topo, la possibilità di produrre un latte a ridotto contenuto in lattosio, che potrebbe essere assunto anche da soggetti intolleranti



definizione di ingegneria genetica:

Con il termine generico di ingegneria genetica (più propriamente tecnologie del DNA ricombinante) si fa riferimento ad un insieme molto eterogeneo di tecniche che permettono di isolare geni, clonarli, introdurli e esprimerli in un ospite eterologo (differente dall'ospite originale). Queste tecniche permettono di conferire caratteristiche nuove alle cellule riceventi. Le cellule così prodotte sono chiamate ricombinanti. L'ingegneria genetica permette anche di alterare la sequenza del gene originale e di produrne uno più adatto a rispondere ad esigenze specifiche, come avviene ad esempio per quanto riguarda gli OGM.
Indice
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* 1 Cos'è l'ingegneria genetica
* 2 Applicazioni
o 2.1 Ingegneria genetica e ricerca
+ 2.1.1 Le sfide della post-genomica
+ 2.1.2 Il ruolo dell'ingegneria genetica nella post-genomica
o 2.2 Applicazioni industriali
* 3 Voci correlate
* 4 Collegamenti esterni
 

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Cos'è l'ingegneria genetica [modifica]

Le tecniche dell'ingegneria genetica coinvolgono spesso l'isolamento, la manipolazione e la reintroduzione del DNA all'interno di cellule eterologhe o, più nello specifico, in organismi modello. Il fine può essere, ad esempio, quello di esprimere una proteina all'interno di un organismo diverso da quello di origine (la proteina è detta per questo eterologa), sfruttando i ribosomi e la sintesi proteica dell'organismo ospite. Tale processo è noto come espressione eterologa.

Le applicazioni più fini dell'ingegneria genetica permettono non solo di selezionare un gene al fine di produrne la proteina eterologa, ma di modificare l'informazione genetica stessa, al fine di ottenere una proteina finale parzialmente modificata.

Il primo passo di tali tecniche di manipolazione dei geni è stato certamente la scoperta degli enzimi di restrizione, per la quale Werner Arber, Daniel Nathans ed Hamilton Smith ricevettero il Premio Nobel per la Medicina nel 1978. Tali enzimi, in grado di tagliare il filamento di DNA in sequenze ben determinate, associati ad una classe di molecole note come ligasi, costituiscono il primo vero kit delle tecnologie del DNA ricombinante. Tale espressione è spesso usata per intendere le varie tecniche utilizzate dall'ingegneria genetica.

Il termine più corretto per identificare un organismo con informazioni genetiche di provenienza esterna è organismo transgenico. Nel linguaggio comune sono utilizzati anche organismo geneticamente modificato o geneticamente ingegnerizzato.

Applicazioni [modifica]
Due rappresentazioni della molecola di insulina, oggi prodotta interamente in organismi eterologhi
Due rappresentazioni della molecola di insulina, oggi prodotta interamente in organismi eterologhi

Se da un punto di vista di ricerca pura queste tecniche sono molto importanti per comprendere a fondo la funzione di una determinata proteina, dal punto di vista della ricerca applicata, il fine ultimo è quello di conferire a determinati organismi caratteristiche importanti per svolgere determinati scopi. Tali scopi possono essere applicati ai campi più svariati, come ad esempio quello agricolo (ad esempio la produzione di linee di cereali resistenti agli erbicidi) o quello biomedico (la produzione di insulina attraverso batteri).

Ingegneria genetica e ricerca [modifica]

Sebbene la conclusione del Progetto Genoma Umano abbia portato una vera e propria rivoluzione nel mondo delle scienze biologiche, ponendo fine di fatto all'era della genomica, rimangono tuttora numerose sfide che attendono la ricerca in questo campo. Il sequenziamento dell'intero genoma umano, oltre a quello di numerose altre specie viventi, ha infatti reso estremamente semplice, se non banale, ottenere informazioni sulla composizione di un gene o di un segmento di DNA: i miliardi di nucleotidi finora sequenziati, infatti, sono largamente disponibili nelle banche dati presenti su internet.

Le sfide della post-genomica [modifica]

La sfida più grande che la ricerca sta raccogliendo in questi anni di post-genomica consiste nell'individuazione e nella caratterizzazione dei prodotti proteici di ogni gene. Quello della cosiddetta proteomica, dunque, è un compito ben più complesso, essendo meno meccanico del mero sequenziamento del DNA. La rivisitazione che il dogma centrale della biologia molecolare ha subito in questi anni, complica ulteriormente le cose. Oggi appare infatti chiaro che la classica definizione "un gene, un trascritto, una proteina" appare quantomeno insufficiente, se non sbagliata. Esistono infatti numerosi geni che, trascritti, vanno incontro a splicing alternativo. Esistono numerosi trascritti di RNA che non vengono a loro volta tradotti. Non esiste nemmeno una cifra certa dei geni presenti nel genoma umano: le stime proposte al termine del sequenziamento del genoma (circa 30-40 mila geni) sono state ridotte a circa 25 mila.

Per tutti questi motivi, l'era post-genomica si sta notevolmente specializzando. Oltre alla già citata proteomica (che studia il proteoma, l'incredibile numero di proteine e le loro interazioni), si stanno diffondendo la trascrittomica, la metabolomica ed una gran quantità di -omics (dall'originale inglese della terminazione -omica).

Il ruolo dell'ingegneria genetica nella post-genomica [modifica]
Cellule staminali embrionali di topo in coltura
Cellule staminali embrionali di topo in coltura

L'ingegneria genetica è oggi il gold standard nella ricerca sulle proteine. Tra gli strumenti di base che essa mette a disposizione figurano i seguenti.
 

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* Studi di loss of function (dall'inglese, perdita di funzione). Si tratta di esperimenti, genericamente chiamati di knock-out, che permettono di ingegnerizzare un organismo in modo tale da eliminare l'attività di un determinato gene. Ciò permette di studiare il difetto causato da questa mutazione, e può essere utile come screening iniziale della funzione di un gene. Spesso viene utilizzato in biologia dello sviluppo. Un esperimento di knock-out viene messo a punto attraverso la manipolazione in vitro di un costrutto di DNA che, nelle versioni base di un esperimento di knock-out, consiste nel gene di interesse modificato a sufficienza per perdere la funzione originale. Questo costrutto può essere poi inserito in una cellula in coltura, all'interno della quale sarà in grado di sostituire la versione originale (detta wildtype) del gene. Se le cellule che ricevono tale costrutto sono cellule staminali, esse possono essere inserite in una blastocisti, a sua volta inserita nell'utero di madri surrogate. Con questa tecnica, chiamata Embryonic Stem Cell Transfer (dall'inglese, trasferimento di cellule staminali embrionali), è possibile realizzare un organismo transgenico. Un metodo più semplice per lo screening di knock-out, che tuttavia può essere applicato solo ad animali meno complessi, consiste nell'induzione di mutazioni casuali in una popolazione molto ampia (ad esempio di Drosophila melanogaster, il moscerino della frutta). La progenie verrà strettamente analizzata alla ricerca della mutazione che si intende studiare. Tale metodo è correntemente utilizzato per gli organismi unicellulari, specialmente prokaryota, e talvolta per le piante.

La GFP e la BFP (Blue Fluorescent Protein) evidenziano la disposizione delle proteine componenti il fuso mitotico (GFP) e lo scaffold dei cromosomi (BFP) durante una mitosi
La GFP e la BFP (Blue Fluorescent Protein) evidenziano la disposizione delle proteine componenti il fuso mitotico (GFP) e lo scaffold dei cromosomi (BFP) durante una mitosi

* Studi di gain of function (dall'inglese, acquisizione di funzione). Si tratta della logica controparte della produzione di knock-out. Sono spesso portati avanti insieme ai knock-out per valutare in modo più fine la funzione dei geni in esame. I procedimenti che vengono svolti per introdurre una mutazione ''gain of function sono molto simili a quelli utilizzati per produrre knock-out. In questo caso il costrutto porterà con se alcuni accorgimenti tali da incrementare l'espressione della proteina (come ad esempio un promotore forte).
* Studi con traccianti. Permettono di individuare l'esatta localizzazione e l'interazione della proteina in esame. Un metodo per ottenere ciò consiste nella sostituzione del gene wildtype con un gene di fusione, contenente il gene originale fuso con una terminazione visibile dall'operatore. Un esempio di tali terminazioni visibili è la GFP, (dall'inglese Green Fluorescent Protein, proteina fluorescente verde). Tale proteina è molto utile perché permette nella maggior parte dei casi un corretto funzionamento della proteina originale con cui è fusa: uno dei principali problemi legato a questo tipo di tecnica consiste infatti nell'instabilità della maggior parte delle proteine di fusione. Il desiderio dell'operatore in questo tipo di saggi, infatti, è quello di seguire la proteina, non di modificarne i parametri strutturali e funzionali. Una strategia attualmente in sviluppo per migliorare la stabilità dei prodotti di fusione è la possibilità di realizzare code facilmente riconoscibili attraverso la somministrazione di anticorpi.

Applicazioni industriali [modifica]

Il primo farmaco ottenuto ingegnerizzando un sistema vivente (batterico) è stato l'insulina, approvato dalla FDA nel 1982. Anche l'ormone della crescita umano, precedentemente estratto dai cadaveri, fu rapidamente ingegnerizzato. Nel 1986 la FDA approvò il primo vaccino umano ricombinante, contro l'epatite B. La produzione industriale di farmaci utilizzando i sistemi viventi come bioreattori si è da allora largamente diffusa, diventando attualmente la via preferita di sintesi di numerosi farmaci, in particolare per il costo di produzione relativamente basso.

La produzione di molecole attraverso sistemi biologici è oggi ampiamente sfruttato anche nell'industria alimentare: per la produzione di alimenti nutraceutici, arricchiti cioè con alcune molecole, si può servire di sistemi biologici modificati di specie vegetali e animali.
 

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Aspirante Giardinauta
DAto questo ampio spazio a wikipedia cominciamo a parlare delle biotecnologie in campo agrario.

Le biotecnologie possono essere sfruttate in campo agricolo, quindi in piante erboree ed erbacee sia in campo ortoflorovivaistico.
Gli ogm possono rivoluzionare l'intera agricoltura poichè grazie ad essi possiamo creare:
1)completamente nuovi organismi,
2)usarli per il biorisanamento
3)creare agricoltura a ridotto impatto ambientale
4)limitare o eliminare l'impiego di fitofarmaci e pesticidi
5)rendere coltivabili zone inaccessibili all'agricoltura
6) aiutare popoli con carenze alimentari migliorando apporto proteico e vitaminico delle piante o la loro assimilibilità
7)creare migliori prodotti alimentari per l'allevamento
8)migliorare la maturazione e l'approccio di essa al consumo
9)produzione di principi attivi della medicina senza ricorrere all'industria farmaceutica
10)uso industriale delle biotecnologie
11)banche egnetiche
e decine di altri esempi ma questi sono gli usi principali.
Poi ce ne sarebbero tantissimi altri, ma veramente molti ad esempio: miglioramento delle caratteristiche organolettriche di olio, vino, latte.
Miglioramento delle sostanze polifenoliche ecc del vino e tanti altri ancora.
Guardiamo adesso punto per punto gli impieghi principali delle biotecnologie
In ultimo spieghero' perchè è sbagliato credere nella coltivazione classica o biologica....


1)Partendo da organismi rpesenti in natura si possono creare organismi completamente nuovi ed inventati dai biotecnologici che sul mercato avrebbero grande successo commerciale.Sicuramente non quello italiano che è contrario:D
Pensate a una banana che sa di limone: Uno mi puo' dire, che stupidaggine io se voglio il sapore di limone mi ciuccio il limone e se voglio la banana mangio la banana.
NO! il frutto nuovo avrebbe la consistenza, resistenza e compattezza della banana e le sue qualità ma il sapore del limone, è un frutto completamente nuovo e molto particolare.
In altri casi invece si avrebbero proprio caratteristiche diverse, aad esempio un frutto completamente nuovo che è fisicamente diverso da tutti gli altri e con sapere completamente nuovo, ancora piu semplice da comprendere ed accettare visto che le abbiamo gia ora in commercio ma giocando sulla legislazione bioetica vengono fatti spacciare per tecniche non ogm:)
2) biorasanamento: fare piannte ogm, tipo alghe ecc che assorbino, metabolizzino e distruggano reflui organici ed inorganici delle aziende e delle industrie pesanti che inquinano i nostri fiumi ed i nostri mari devastando l'ambiente.
3)Prodotti agricoli derivanti da piante allevate con caratteristiche che permettano loro di aver bisogno di meno sostanze nutritive, che sfruttino al massimo macro e micro nutrienti che vengono dati loro e evitare cosi' la desertificazione, impoverimento del terreno ecc ecc che viene dato da una agricoltura intensiva.
4)se facciamo painte resistenti a vari fattori biotici e abiotici che le danneggiano non avremo più bisogno di dare loro prdotti fitoiatrici e eviteremo cosi' l'inquinamento dato da quest'ultimi.
Eviteremo l'uso dei portainnesti della vite europea che ha bisogno epr forza di quella americana per sopravvivere alla metcalpha pruinosa che distrugge la vite europea. e altre coltivazioni creando focalai indicibili.
5) Si possono creare piante che crescano nel deserto, in terreni con fortissime dosi di sodio, di calcio.
Si possono rendere alofile e calcidofile piante che invece morirebbero in simili terreni, portare piante da basilofile ad acidofile e viceversa, per poter la massima varietà.
Immaginatevi una azalea che vi cresce a ph 9 di terreno, sarebbe squisita:p
6)Penso che questa neanche debba essere commentata. Sarebbero la panacea di tantissime popolazioni che muoiono di fame ogni giorno eprchè non riescono ad avere tutte le sostanze nella loro dieta.
7)Creare prodotti zootecnici che contengano le migliori sostanze e nmelle migliori quantità per ogni singola specie zxootecnica allevata.
8)Miglioramento dei periodi di amturazione rendendo frutti accessibili epr piu tempo allo stesso gusto di sempre.
Pensate alle ciliege, o alla frutta fuori stagione in generale, quante volte capita di dire che è meno buona perchè fuori stagione?con questo non succederebbe più.
9)Si produrrebbero piante con principi attivi che servono a curare le persone. Niente piu apsticche con i relativi eccipienti ecc, basterà amngiare un mandarino e rpendersi al tachipirina quando si ha la febbre.
10)Pante utilizzate a livello industriale con caratteristiche migliorate tipo piu carboidrati piu lignina ecc ecc.
Uso di piante per rilevare i campi minati(ad esempio la pianta cambia colore dove si trova la mina nel terreno), degrado del tritolo o degli altri resti che lascia la guerra a giro per il mondo,
piante che eliminano dal terreno o vi estraggono oro argento piombo uranio ecc ecc.
11)le banche genetiche sono banche in cui si conserva il dna delle specie in via di estinzione e si reimpianta in semi di altre piante per ricreare piante che stanno scomparendo


Facciamo ora delle considerazioni e smentiamo le accuse che si fanno spesso agli ogm che sono infondate.

1)Il dna delle piante gm contamina quelle non gm loro vicine.
Impossibile vengono rese sterili, e non credo che se una di voi donne castra il marito, lui possa andare a ingravidare la vostra vicina di casa:p
2) il dna delle piante gm si trasmette all'animale che le mangia o all'uomo.
Quando ho sentito dire a beppe grillo questa oscenità tra un po' cado dalla sedia. E' la cosa piu stupida che possa esistere per vari motivi:
Quando il cibo raggiunge lo stomaco che ha ph 1.8 2 qualsiasi cosa viene degradata ad elementare e il dna denaturato come in qualsiasi altro cibo.
Se no se fosse cosi anche il dna di qualsiasi pianta, anche coltivata nel vostro orticello a casa potrebbe entrarvi dentro e farvi spuntare le foglie sulla schiena ahahah scusate se rido ma è stato inventato una miriade di oscenità pur di dare contro agli ogm che fanno paura ahahah
3) si pensa che le proteine inserite nel cibo possano dare allergia e shock anafilattico.
Assurdo, perchè le piante vengano testate anche a questo ma è solo a livello cautelativo visto che neanche servirebbe dato che i geni esogeni che vengono inseriti non sono mai causa di allergia.
se sei allergico alle arachidi resti comunque allergico ad esse se ci emtto dentro il gene della gallina.
Anzi si puo' togliere le allergie grazie agli ogm visto che si potrebbero produrre piante a cui sono state tolte le sostanze che creano allergia:)
4)Si distrugge la biodiversità.
NOn è vero eprchè semmai la si aumenta creando piante semrpe piu nuove e semrpe diverse. NOn è che si crea un tipo solo di grano che va bene dalla groellandia al sudan, è assurdo se ne fa tantissimi diversi, catagolati e con rigide discipline di controllo.
5)Gli ogm hanno bisogno di maggiori controlli:
non è vero ne hanno anche troppi e sono troppo rigidamente controlalti, e anzi alcune ottime piante non sono potute uscire subito in commercio perchè le lagnosità della burocrazia hanno rallentato al ricerca.
6)Si distrugge la biodiversità: assurdo anzi al si aumenta usando e crenado piante sempre nuove ecc
7)non si seguono i cicli anturali:
non esiste piu in agricoltura il termine naturale: NEANCHE IN QUELLA BIOLOGICA.
Ci sono persone che sono pagate per creare di giorno in giorno piante sempre migliori senza ingneria genetica ed hanno un nome:genetisti.
Questi uomini mescolano a acso le piante migliori di ogni raccolto cercando a caso di trovare quelle sempre migliori e migliori per ottenerne sempre di meglio. E questo che differenza ha dagli ogm?una soltanto, e sostanziale: il biotecnologo sceglie il gene specifico e rende la pianta migliore in totale sicurezza e controllo genetico in laboratorio.
Il genetista no, spera nel caso e enllafortuna e il che è estremamente pericoloso, se prende un seme di una pianta che ha subito una mutazione naturale e che la ha resa velenosa, ditemi se è più sicuro di un OGM.


Tutto questo poi è in campo agricolo, in campo biomedico poi le opzioni sono ancora maggiori, creare in laboratorio organi completamente dal nulla, migliorare e correggere i feti evitandogli malattie genetiche ecc, e se poi estremiziamo la cosa si puo' anche scegliere colore degli occhi capelli statura ecc del figlio, ma questa è scienza disutile. Evitare al figlio malattie come la cri du chat , quello si che è portentoso.


Spero che questo sunto degli ogm possa aiutare tanti di voi a capire meglio cosa siano gli ogm.
Io non pretendo che la gente gli ami come il sottoscritto, assurdo, ma che si abbia piena coscienza di cosa sono veramente e di non credere alle favolette dei vari grillo, greenpeace ecc che ci propinano assurdità scientifiche.


Consiglio a chiunque voglia farsi un'idea ancora più ampia un libro:gli ogm sono davvero pericolosi di Francesco Sala, un botanico molto esperto che tira le fila e fa un sunto del perchè e del eprcome gli ogm sono utili e cosa c'è di sbagliato in cosa vi viene detto contro. E non è neanche uno di parte.


Se nel thread vi sono imprecisazioni o e(o)rrori ortografici me ne dolgo ma sto scrivendo di fretta e mi pare di aver scritto almeno un bel po' data la velocità con cui lo ho fatto, chiunque abbia domande risponderò più che volentieri o se vi è da chiarire altre cose oltre quelle dette sarà il benvenuto:)

Ad insulti ecc non rispondero', non credo sia il caso di questa comunità ma in altre mi è gia successo di ricevere insulti solo per avere detto di studiare gli ogm:)
Buona giornata a tutti
 

aseret

Florello Senior
L'ho letto con interesse e sono d'accordo con quello che dici, ma ti avviso che ti sei avventurato su un terreno minato: temo di essere l'unica, o quasi, favorevole agli ogm qui nel forum...le informazioni date dai mass media sono spesso di parte e poco scientifiche.
 

Von Meinkpot

Aspirante Giardinauta
eh lo so:\ proprio per questo ho cercato di dare delle nozioni VERE a chi leggesse. poi ognuno è libero di vomitare ogni qualvolta sente il termine OGM ma almeno che sappia di cosa si tratta e non che sia detto da dei fanatici integralisti del biologico
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
mi pare più un OT, visto che questa è la sezione tecniche e varie di giardinaggio... a parte ciò
mi pare molto semplicistica la soluzione di un argomento molto complesso, che coinvolge molteplici discipline, che spesso entrano in antitesi proprio per la loro origine di studio.
Non è tutto così semplice, non si conoscono e nn si possono immaginare gli effetti degli OGM, sicuramente argomento che sarà sempre discusso e studiato (per fortuna).
E' da dividere ENORMEMENTE ciò che si scopre per vie naturalmente classiche (genetista) e ciò che viene artificiosamente creato in vitro (OGM), la natura ha delle regole ben precise e la biodiversità sicuramente nn è un argomento che ti è ben chiaro, nn è che creare delle "specie" nuove e immetterle in natura significa creare più biodiversità, anzi queste potrebbero essere più forti e soppiantare quelle spontanee e farle sparire. Sterilità sul grande numero... e così torniamo alle mutazioni che sul grande numero potrebbero rendere fertile anche una sola pianta, produce milioni di pollini....etc
oppure un seme di un ogm che si ritrova a crescere perchè perso per strada, che variabilità avrà e cosa accadrà? il suo polline che fenotipi creerà? e il genotipo cosa svilupperà? nessuno può dirlo perchè creare un ogm tra una pianta e un animale è cosa nuova dunque può causare qualunque cosa come nessuna.
Non sono a favore ne contro gli OGM, ma è giusto che siano controllatissimi, molte delle ricerche effettuate hanno scopi sconosciuti, nel mondo di cibo ce n'è tanto, il problema è la sua distribuzione etc...
La digestione nn è un processo perfetto, nn tutto è degradato, nn tutto è digerito, nn è così semplice, le nitrosammine sono cancerogene e sono un prodotto "naturale", come puoi escludere a priori che la buccia di un pomodoro transeginico nel mio stomaco diventi una bombabiologica? che ne sai di cosa accadrà alla microflora/fauna del mio intestino?

Ciao
 

Von Meinkpot

Aspirante Giardinauta
beh allora devo chiamare la direzione dei libri di "ecologia" che danno definizioni sbagliate di biodiversità.
Ogni nuova specie da biodiversità. e creare specie nuove da biodiversità.
La specie nuova non puo' invadere e far sparire le altre eprchè è sterile e solo coltivata.
La mutazione a cui alludi te che fa tornare la pianta fertile è impossibile poichè si elimina proprio il gene della fertilità non lo si sopprime che allora si in qeul caso la renderebbe di nuovo fertile una mutazione.
l'esempio che fai della digestione è molto fuorviante.
Qualsiasi cosa se digerita male puo' essere nociva, perchè allora proibire gli ogm quando anche una caciotta biologica puo' uccidermi?:)
guarda che comunque le reazioni che avranno gli ortaggi nello stomaco vengono seguite da intere equip di chimici e biochimici proprio per evitare quello che dici tu:)

inoltre c'è poco di semplicistico, io mi sono limitato a spiegare cosa sono gli ogm e perchè vanno sfruttati visto l'innumerevole quantitativo di persone che sono contrarie e non sanno neanhce cosa sono.
 
Ultima modifica:

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
nn è la sua definizione il punto, ma è l'uso fuorviante che fai, nn ha nulla di ecologico creare un mais transgenico o altro animale che sia, che miglioria all'ecosistema ha?.
"L'importanza della biodiversità è data principalmente dal fatto che la vita sulla terra, compresa quella della specie umana, è possibile principalmente grazie ai cosiddetti servizi forniti dagli ecosistemi che conservano un certo livello di funzionalità."
http://it.wikipedia.org/wiki/Biodiversità
Secondo la tua anlisi anche la varietà di petunia che trovi in vivaio aumenta la biodiversità, questo è assurdo.
Le piante si riproducono in tanti modi, la sterilità nn sempre sarà possibile, un genoma modificato con un gene animale può determinare nel grande numero qualsiasi cosa, è un campo sconosciuto perchè la genetica è ancora alla ricerca del vero significato del DNA.
Nn si sà tutto sul DNA anzi...
La digestione è un esempio perfetto e semplicissimo, mangia dei pomodori, delle ciliegie o delle olive tutto rigorosamente intero, i semi e le buccie nn vengono digerite, nemmeno la cellulosa, le cere, etc... la digestione nn è solo l'aggressione chimica dell'ingerito, è ben altro.
Un organismo, un uomo o altro è una cosa complessa che nn può mai ridursi a una reazione chimica o biochimica e a nessuno studio di laboratorio, anche se lo fai su tutte le cavie possibili.
La verità è che l'unico vero studio lo faranno sull'uomo per sapere i risultati.
Di semplicistico c'è il risultato dell' articolata spiegazione degli OGM, come Grillo in modo provocatorio (ricordati che è un comico) ha sollevato dei dubbi, nessuno potrà mai dire che è tutto chiaro e facile, cos'è la scienza si divide in stupidi e intelligenti solo perchè ci sono domande a cui nessuno sa ancora rispondere.
L'opinione pubblica si fa un'idea su quello che i giornalisti urlano più forte, poi ognuno con la propria cultura si farà un'idea; resta chiaro che prodotti OGM vengono mangiati da tutti, si trovano già in tracce nei prodotti comuni e questo nn è corretto.

Ciao
 

Von Meinkpot

Aspirante Giardinauta
grillo non solleva dubbi, dice che le proteine passano dallo stomaco alle cellule, e queste è IMPOSSIBILE. Se mi dici che questo è possibile, allora punto e a capo, non si puo' discutere.
Quello che non si capisce pero' è perchè se fai una pianta cambiando un suo singolo gene senza aggiurne di nuovi, quindi è cisgenica, mi dici che possa anche solo essere pericolosa... perchè potrebbe?
Uguale è il dna di piante normalmente coltivate a cui è cambiato un solo gene, la stessa identica cosa, in laboratorio pero' so quale è in natura no. Mi dici perchè l'ogm è piu pericoloso?su che base?
si parla di un gene solo e della pianta stessa cambiando sulo una sequenza nucleotidica , anzi va una tripletta nucleotidica, mi dici come mai l'ogm è piu pericoloso di quella naturale su che base?a questo rispondimi per favore.
 
Ultima modifica:

pa0la

Florello
L'ho letto con interesse e sono d'accordo con quello che dici, ma ti avviso che ti sei avventurato su un terreno minato: temo di essere l'unica, o quasi, favorevole agli ogm qui nel forum...le informazioni date dai mass media sono spesso di parte e poco scientifiche.

due, siamo almeno in due.
Ma devo confessare che non ho ancora letto tutto. Mi riprometto di farlo con calma, non è un post da prendere alla leggera, e grazie Von Meinkpot per averlo inserito
ciao
pa0la
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
scusa ma le proteine vengono assorbite dall'organismo e poi vengono metabolizzate, non ho mica capito come puoi avere dubbi, almeno nn ho colto il tuo punto. La proteina viene trasportata dal sangue nel corpo, poi arriverà al filtro che si chiama fegato!
http://it.wikipedia.org/wiki/Digestione
Ma ciò che viene fatto con la selezione "naturale" darà sempre un risultato naturale, cioè compreso in quelle molteplici casistiche che sono possibili.
Aggiungere "un gene o più pezzi" di una pianta diversa o di un animale in una pianta o altro è cosa che nn è naturale, dunque apre una nuova casisitica nn conoscibile alla natura. Dunque alla faccia di cosa si sa, il tecnico che fa ingegneria genetica sa cosa va a inserirema nn sa con certezza cosa risulterà. Non dire che è lapalissiano il prodotto, perchè nessuno sa con certezza a priori cosa verrà codificato dal nuovo DNA.
Questo è un punto chiaro, solo dopo vedi il risultato, infatti nella genetica classica il FENOTIPO= GENOTIPO+AMBIENTE dunque sempre indecifrabile a priori.
Io nn dico che è più pericoloso dico "nn è tutto oro ciò che luccica", è una nuova frontiera da studiare da applicare, ma nn da gettare nell'ambiente come se fosse tutto programmato o programmabile, guarda quanti casini l'uomo ha combinato solo con le cose "natuarli", conigli in australia, petrolio, la bomba atomica, l'energia nucleare....
tutte cose che sono positive ma anche negative.
Si sa sempre da dove si parte, ma nn si sa mai dove si arriva.
Io dico prudenza, molta.

Ciao
 

Al Thor

Aspirante Giardinauta
Ciao
scusa ma le proteine vengono assorbite dall'organismo e poi vengono metabolizzate, non ho mica capito come puoi avere dubbi, almeno nn ho colto il tuo punto. La proteina viene trasportata dal sangue nel corpo, poi arriverà al filtro che si chiama fegato!
CIao sono in parte d'accordo con te ma questo è proprio sbagliato!
Le proteine vengono convertite in amminoacidi e poi vengono assorbite al massimo come dipeptidi.
Ciò che dice Von è che il risultato della digestione della parte proteica di qualsiasi vegetale è identico: gli edifici vengono smontati in mattoncini e sono solo 20 i possibili tipi di mattoni.
E li trovi nella carne come nelle proteine vegetali.
Mi riservo più tempo per intervenire sugli altri aspetti cmq era una precisazione doverosa!
Complimenti per il post!
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
i dipeptidi sono comunque piccole proteine, voi comunque date per scontato che tutto venga digerito, cioè che venga tutto demolito alle poche sostanze utili, forse dovreste fare uno sforzo di immaginazione e pensare alle feci cioè alla loro composizione.
Solo una parte del cibo viene metabolizzato nel disegno semplice della digestione, mentre ci sono tantissime sostanza che nn lo sono. Riporto nuovamente l'esempio delle nitrosammine, senza contare che le medicine nn sono sostanze metabolizzate per il nutrimento, nn vengono disgregate a 4 elementi utili, eppure le ingeriamo e vengono assorbite e vanno nel sangue.... talquali. Perchè volete pensare che gli OGM nn possono dare molecole più o meno complesse nn contemplate nel gruppo dei 4 mattoncini? Gli organismi multicellulari nn sono una scatola del biochimico, dove ci si mette 4 reagenti e il risultato è matematico, questo è l'abisso tra la biochimica e un organismo complesso.
Questo mio dubbio è plausibile.

Ciao
 

Von Meinkpot

Aspirante Giardinauta
Ciao
i dipeptidi sono comunque piccole proteine, voi comunque date per scontato che tutto venga digerito, cioè che venga tutto demolito alle poche sostanze utili, forse dovreste fare uno sforzo di immaginazione e pensare alle feci cioè alla loro composizione.
Solo una parte del cibo viene metabolizzato nel disegno semplice della digestione, mentre ci sono tantissime sostanza che nn lo sono. Riporto nuovamente l'esempio delle nitrosammine, senza contare che le medicine nn sono sostanze metabolizzate per il nutrimento, nn vengono disgregate a 4 elementi utili, eppure le ingeriamo e vengono assorbite e vanno nel sangue.... talquali. Perchè volete pensare che gli OGM nn possono dare molecole più o meno complesse nn contemplate nel gruppo dei 4 mattoncini? Gli organismi multicellulari nn sono una scatola del biochimico, dove ci si mette 4 reagenti e il risultato è matematico, questo è l'abisso tra la biochimica e un organismo complesso.
Questo mio dubbio è plausibile.

Ciao

nu:( tutto viene scomposto.quello che resta nelle feci è appunto SCARTO e quindi non assimilato.quello che si assimila è PER FORZA SCOMPOSTO. altrimenti nella cellula non puo' essere assimilato.
Esistono appositamente i microvilli che sono estroflessioni citoplasmatiche per aumentare la quantita delle sostanze assimilate ma non la loro grandezza.
quello dei medicinali non ci azzecca neitne perchè sono PRINCIPI ATTIVI, ed è tuttta un'altra cosa, sono fatti apposta per non essere scomposti e sono tremendamente semplici a livello molecolare:)
spero che sia esauriente. altriemnti mi ci impegnero' un po' di piu' a descriverlo passo passo.
 

Al Thor

Aspirante Giardinauta
L'argomento è complesso è ho letto solo parte del materiale però posso dirti la mia posizione.
Non vedo negli OGM nulla di così demoniaco come tanti qui ed altrove. Il progresso ci pone e ci porrà sempre davanti a nuove sfide e a problemi anche etici il cui spessore andrà via via aumentando.
Se vuoi dirla in modo semplice: "Da grandi poteri derivano grandi responsabilità".
Gli OGM solo uno dei tanti modi che l'uomo ha trovato per usare i meccanismi della natura.
Nello specifico il materiale genico è molto meno stabile di quanto si pensi: gli errori di copiatura e gli scambi di materiale sono comunissimi per esempio tra batteri di specie diverse e secondo molti avvengono o almeno sono avvenuti anche tra le cellule eucariote.
Il problema che di tutte queste mutazioni sono pochissimissime hanno un risultato positivo mentre le altre portano a apoptosi cellulare.
Con gli OGM si sta cercando di accellerare il processo a velocità 10000 volte superiore al naturale. Gli effetti dell'immissione di queste nuove specie sono del tutto imprevedibili ed è giusto essere prudentissimi.
Pensa per esempio allo sconquasso in vari ecosistemi portato dall'introduzione di speci non endogene semplicemente portate da altri continenti con le navi.
Il problema è: abbiamo veramente bisogno di accellerare tutto questo? I vantaggi superano gli svantaggi?
Credo bisognerebbe vedere caso per caso.
Se per esempio si riuscirà a produrre un mais resistente alla segale cornuta farò i salti di gioia pensando a tutti quelli che si potranno evitare un tumore al fegato!
Sarò anche contento se queste piante permetteranno di ridurre l'uso di certi pesticidi il cui significato eziologico in molte malattie è ormai certo.
Però sinceramente non mi interessa mangiare pomodori più gustosi o altre amenità del genere!
Non vorrei che si corra il rischio di avere una ripetizione di quanto avvenuto per gli antibiotici!
Per sopravvivere abbiamo inventato questo modo geniale di difenderci andando a recuperare in competitori dei batteri delle sostanze anti cellule procariotiche.
Abbiamo in questo modo aumentato in modo esponenziale l'esposizione dei batteri a queste sostanze e dato che i ladri son sempre più furbi dei poliziotti sono nate le resistenze.
Il problema non è stata l'invenzione in sè che ha salvato la vita a miliardi di persone, direi per questo forse una delle principali invenzioni della storia dell'uomo, ma l'uso spropositato e inopportuno di queste sostanze.
Oggi ci troviamo a corto di munizioni e con i nemici alle porte (la TBC multiresistente sarà la prossima grande sfida medica).
Insomma la prudenza e gli studi non saranno mai troppi.
E poi credo che bisogna puntare all'utilità e non all'aumento delle qualità organolettiche dei frutti (è un po' come dare le tetracicline ai bovini).
Riguardo alla questione delle proteine i dipeptidi non sono proteine e per definizione non fanno male.
Per quanto riguarda il resto però non è completamente vero: a livello ileale vengono assorbite la B12 e gli acidi biliari non proprio molecoline.
E poi i farmaci (concedilo ad uno che sta studiando farmacologia) non hanno una struttura molto semplice.
benzos6.jpg

Non sono "pesantissime" però esistono sostanze oncogeniche più piccole come alcuni derivati benzenici.:Saluto:
 
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