Ho seguito la trasmissione e mi ha un po’ inquietata, spero che l’assoluta dipendenza dallo smartphone o i problemi gravi di astinenza da esso non siano così generalizzati come emerge dalle informazioni fornite perché si prospettano scenari finora confinati nella fantascienza, nei quali la razza umana da “soggetto” diventa “oggetto”.
Per quanto riguarda la crisi di astinenza da telefono cellulare, l’ho avuta già con il vecchio telefonino ma solo nei casi nei quali lo dimenticavo a casa e mi trovavo in macchina. Il problema che nasceva era che avendo demandato al mezzo la memoria dei recapiti telefonici di amici e parenti questi erano spariti dalla mia (processo irreversibile, purtroppo causa mancanza di allenamento): se fossi rimasta per strada? Anche con il cortese aiuto di qualcuno che mi avesse permesso di chiamare, chi avrei chiamato? Ma ho risolto dotandomi nuovamente di un formato mini della vecchia, cara rubrichetta degli indirizzi!!!!!
Tornando al presente, comunque, per quanto riguarda, l’uso smodato dello Smartphone non mi ci ritrovo assolutamente!
Se non avessi avuto problemi di connessione e fossi stata costretta ad acquistarne uno che mi permetteva di connettermi io userei ancora esclusivamente il mio vecchio Nokia.
Per me lo Smartphone è ancora il “telefonino” e come tale lo uso: fare/ricevere chiamate, vedere l’orario (non porto orologio), sveglia; unica differenza l’uso di WhatsApp al posto dei messaggi visto che la maggior parte dei miei interlocutori lo usa ed è più immediata la risposta.
Per comodità sto pensando di utilizzare Waze (per chi non lo conoscesse ha funzione di navigatore) perché con le strade sono un’imbelle: di certo so solo che parto ma non quando, come o se arrivo!!!
Non mi trovo d’accordo con l’affermazione che sia inevitabile e automatico non interrompere quello che si sta facendo per rispondere al telefono o leggere una notifica. Almeno per me non lo è; a volte quando il telefono squilla e sono occupata o non mi va di rispondere gli dico:
suona, suona che ti fa bene, apre i polmoni se ce l’hai!!!!
Mentre invece sono d’accordo con le leggi già applicate o allo studio negli altri Paesi per vietare il libero ingresso degli smartphone nelle scuole e io aggiungerei nei luoghi di lavoro: per comunicazioni urgenti c’è la segreteria della scuola o il telefono fisso del luogo di lavoro perché tenere lo smartphone acceso.? L’ultimo periodo in cui ho lavorato c’era questa abitudine e sembrava di stare nel “paese dei campanelli”!!!
C’è anche il problema della sicurezza al volante se è vero, come indicato nella trasmissione che già solo lo squillo del telefono o il “bibip” di una notifica alterano il ritmo cardiaco e il livello di attenzione.
Personalmente non collego mai lo smartphone via bluetooth e non rispondo alle chiamate mentre guido (a meno che non aspetti chiamate di “vitale” importanza, in quel caso mi accosto dove possibile per vedere chi chiama ed eventualmente richiamare!).
Un mio amico aveva un piccolo televisore in dotazione all’auto: io avrei fatto arrestare lui, l’azienda costruttrice del veicolo, chi ne aveva dato l’OK per la messa su strada …………..!
Penso che istintivamente il mio cervello mi faccia comportare in modo tale da usare gli strumenti tecnologici e non subirli (forse è per questo che ho un rifiuto istintivo per Facebook, Twitter o simili?
![Stick Out Tongue :p :p](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
). Facendo questo difende anche se stesso dal pericolo di atrofia: con la semplificazione estremizzata alla quale le nuove tecnologie improntano la vita delle persone il cervello, e si evince anche dalle interviste nel programma, non ha più sfide (che lo rigenerano), è sempre meno sollecitato e diviene meno reattivo, “sonnecchia”.
Conclusione? Sarò sciocca ma voglio faticare, soprattutto mentalmente!
![ciao :ciao: :ciao:](http://www.officinabartolini.it/faccine/ciao2.gif)
![ciao :ciao: :ciao:](http://www.officinabartolini.it/faccine/ciao2.gif)