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non leggiamo più come un tempo

Waves

Master Florello
Domanda: voi che leggete in e.book, vi capita di rileggere più volte lo stesso libro?

Io ho riletto su ebook diverse volte alcuni libri, di solito perchè non ne avevo di nuovi in quel momento e non mi ricordavo quelli vecchi... :)


Commelina: ma come hai fatto a rinunciare alle sottolineature? alle note a margine, alle orecchie sulle pagine? alle macchie di caffè, ragù di carne, tracce di marmellata che condiscono i passaggi più significativi?...non è romanticismo...è vita! (e fame:LOL:)

riguardo alle macchie niente da fare, quelle non le puoi fare :D però le sottolineature e le orecchiette si. anche se è più scomodo che su carta..

a me leggere sul kindle non dispiace, ma quando compro un libro nuovo..beh, è davvero "grazioso" l'odore di libro nuovo e vedere le pagine tutte..."belle" e "ordinate"...così lisce.. così bianche...
 

Olmo60

Guru Master Florello
metti di aver bisogno di ritrovare un certo passaggio in un libro che hai letto: come fai a ritrovarlo in cento libri elettronici dei quali, immagino, si fa fatica anche a ricordare titolo di ognuno o il colore della copertina?
e se ti rubano il p.c o si rompe? pensa che dramma perdere in un colpo la biblioteca di una vita!
in questo forum c'è una bella discussione su parti di libri che ci sono rimasti impressi....credo sarebbe impossibile ritrovarle se non fossero ancora li, a disposizione su una mensola...
 

Olmo60

Guru Master Florello
chi ha seguito lo speciale "Iperconnessi" a Presadiretta?
avete visto come è stata rilevata scientificamente la differenza nel modo di lettura a livello cerebrale tra lo schermo dei p.c e la carta stampata?
e le interviste ad alcuni personaggi che hanno collaborato con Zukerberg?
non sapevo dei suoi studi di psicologia che a detta dei suoi collaboratori è stata fondamentale per il "successo" di facebook e dei social in generale. Orribol.
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Non ho seguito la trasmissione e mi dispiace perché questa differenza mi avrebbe interessato molto.
Io mi sono posta il problema, ovviamente da profana, di come incidessero il "cartaceo" e l'"elettronico" sulla memoria molto tempo fa. Ed era quando si iniziò a parlare del troppo tempo che i ragazzi occupavano al PC e quanto alla lettura anche rispetto alla differenza generazionale fra "noi" e i "nuovi ragazzi" a parità di età.

Sono più svegli di noi perché più sollecitati e informati
era l'affermazione più diffusa.
Io, però, non ero molto d'accordo - e credo se ne sia parlato parecchio tempo fa anche in queste pagine - perché ritenevo che quanto appreso da uno schermo (PC o altro supporto) andasse a confluire in una memoria che mi veniva da definire"di passaggio" mentre quanto letto nei libri in una memoria di "archiviazione" (non trovavo definizioni diverse che rendessero la mia idea) dove c'erano i famosi "cassetti" della memoria che si aprivano e chiudevano e dai quali attingere secondo l'esigenza del momento.

Mi sono appena registrata su RAI Play per vedere la trasmissione per conoscere come sia stato trattato questo argomento nel corso della trasmissione.
Da parte mia sono convinta che l'importanza del contatto diretto mentale con il libro - i cui contenuti vanno a diventare un "bagaglio" personale che si confronta e integra quotidianamente con il carattere, la sensibilità e il vissuto di ciascuno - sia fondamentale per l'apprendimento e la formazione in senso completo di una persona.

Tra me e me lo esemplificavo come l'osservare un bel quadro dal "vivo" o in una immagine; nel primo caso pensavo che oltre alla semplice visione andassero a mettersi in moto altri fattori come la percezione vivida dei colori e delle sfumature, la prospettiva degli elementi (sia nel figurativo che nell'astratto), lo spessore delle pennellate là dove l'artista aveva inteso magari dare più forza e incisività ad un particolare, come la luce potesse variare la dinamica del dipinto a seconda di come lo colpisse.. .....
Tutto questo non lo ritrovo in un'immagine su carta o su schermo e mi sento privata di una partecipazione emotiva e "tecnica".

Più tardi seguirò la trasmissione e vedrò....
 
Ultima modifica:

Datura rosa

Guru Master Florello
Ho seguito la trasmissione e mi ha un po’ inquietata, spero che l’assoluta dipendenza dallo smartphone o i problemi gravi di astinenza da esso non siano così generalizzati come emerge dalle informazioni fornite perché si prospettano scenari finora confinati nella fantascienza, nei quali la razza umana da “soggetto” diventa “oggetto”.

Per quanto riguarda la crisi di astinenza da telefono cellulare, l’ho avuta già con il vecchio telefonino ma solo nei casi nei quali lo dimenticavo a casa e mi trovavo in macchina. Il problema che nasceva era che avendo demandato al mezzo la memoria dei recapiti telefonici di amici e parenti questi erano spariti dalla mia (processo irreversibile, purtroppo causa mancanza di allenamento): se fossi rimasta per strada? Anche con il cortese aiuto di qualcuno che mi avesse permesso di chiamare, chi avrei chiamato? Ma ho risolto dotandomi nuovamente di un formato mini della vecchia, cara rubrichetta degli indirizzi!!!!!

Tornando al presente, comunque, per quanto riguarda, l’uso smodato dello Smartphone non mi ci ritrovo assolutamente!
Se non avessi avuto problemi di connessione e fossi stata costretta ad acquistarne uno che mi permetteva di connettermi io userei ancora esclusivamente il mio vecchio Nokia.

Per me lo Smartphone è ancora il “telefonino” e come tale lo uso: fare/ricevere chiamate, vedere l’orario (non porto orologio), sveglia; unica differenza l’uso di WhatsApp al posto dei messaggi visto che la maggior parte dei miei interlocutori lo usa ed è più immediata la risposta.
Per comodità sto pensando di utilizzare Waze (per chi non lo conoscesse ha funzione di navigatore) perché con le strade sono un’imbelle: di certo so solo che parto ma non quando, come o se arrivo!!!

Non mi trovo d’accordo con l’affermazione che sia inevitabile e automatico non interrompere quello che si sta facendo per rispondere al telefono o leggere una notifica. Almeno per me non lo è; a volte quando il telefono squilla e sono occupata o non mi va di rispondere gli dico: suona, suona che ti fa bene, apre i polmoni se ce l’hai!!!!

Mentre invece sono d’accordo con le leggi già applicate o allo studio negli altri Paesi per vietare il libero ingresso degli smartphone nelle scuole e io aggiungerei nei luoghi di lavoro: per comunicazioni urgenti c’è la segreteria della scuola o il telefono fisso del luogo di lavoro perché tenere lo smartphone acceso.? L’ultimo periodo in cui ho lavorato c’era questa abitudine e sembrava di stare nel “paese dei campanelli”!!!

C’è anche il problema della sicurezza al volante se è vero, come indicato nella trasmissione che già solo lo squillo del telefono o il “bibip” di una notifica alterano il ritmo cardiaco e il livello di attenzione.
Personalmente non collego mai lo smartphone via bluetooth e non rispondo alle chiamate mentre guido (a meno che non aspetti chiamate di “vitale” importanza, in quel caso mi accosto dove possibile per vedere chi chiama ed eventualmente richiamare!).
Un mio amico aveva un piccolo televisore in dotazione all’auto: io avrei fatto arrestare lui, l’azienda costruttrice del veicolo, chi ne aveva dato l’OK per la messa su strada …………..!


Penso che istintivamente il mio cervello mi faccia comportare in modo tale da usare gli strumenti tecnologici e non subirli (forse è per questo che ho un rifiuto istintivo per Facebook, Twitter o simili? :p). Facendo questo difende anche se stesso dal pericolo di atrofia: con la semplificazione estremizzata alla quale le nuove tecnologie improntano la vita delle persone il cervello, e si evince anche dalle interviste nel programma, non ha più sfide (che lo rigenerano), è sempre meno sollecitato e diviene meno reattivo, “sonnecchia”.

Conclusione? Sarò sciocca ma voglio faticare, soprattutto mentalmente!

:ciao::ciao:
 

giallocrema

Giardinauta Senior
Diciamo che sono migliorate alcune performance e altre son peggiorate.
Chi ne trarrà vantaggio saranno i più accorti e intelligenti o bene educati che ricaveranno i vantaggi minimizzando i danni. Gli altri soccomberanno o sprecheranno tempo o l'intera vita, ma non è forse così da sempre la storia dell'umanità?
Chissà cosa si disse quando fu inventato il telefono, l'auto, la televisione.
Mi ricordo che da bambina il tabù era non guardare troppa televisione, eppure ho letto anche e molto, ho usato insomma tutto quello che avevo a disposizione. Io ho dato la stessa educazione a due figli, uno è un panzer che studia, legge,viaggia , l'altro no e dipende troppo dal web leggendo poco e ubriacandosi quasi con queste cose.
Nel libero arbitrio di ciascuno c'è la scelta catastrofica di passare la vita sprecando tempo o di farlo fruttare.
Molte persone lo hanno fatto in passato anche senza web, mi vengono in mente quelli che ciondolavano al bar, giocando e passando il tempo a fare cose di bassa qualità.
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Nel libero arbitrio di ciascuno c'è la scelta catastrofica di passare la vita sprecando tempo o di farlo fruttare.
Molte persone lo hanno fatto in passato anche senza web, mi vengono in mente quelli che ciondolavano al bar, giocando e passando il tempo a fare cose di bassa qualità.

Quello che mi preoccupa è che il libero arbitrio si forma anche sulla scorta di esperienze, di conoscenza, di esempi ma a 7-8-9 anni un/una ragazzino/a è in grado di scegliere da sé come agire e pensare in questo campo magari in una famiglia e in un ambiente nei quali lo smartphone la fa da padrone?
E in passato a ciondolare al bar, giocando e passando il tempo a fare cose di bassa qualità c'erano così tanti ragazzini di quell'età?
 

giallocrema

Giardinauta Senior
Beh ci son sempre stati...basta leggere i dati sull'abbandono scolastico.
Soprattutto in certe aree depresse del pianeta. Persone senza obiettivi precisi che vivono un po' alla giornata fanno parte della quota fragile di ciascun paese.
Adesso siccome lo stato fa il biscazziere c'è pure una bella quota di ludopatici tra giovani e meno giovani.
 

giallocrema

Giardinauta Senior
Tornando al discorso educazione direi che nel mio caso con uno è stato sin troppo facile.
Metto in atto sempre la stessa strategia: fodero la cameretta di libri.
Mi infilavo nei negozi e studiavo tutte le edizioni possibili, sceglievo la difficoltà per gradi, a volte compravo le edizioni per ragazzi. Sono già suddivisi per fasce di età d'altra parte. Li mettevo sotto l'albero a Natale o li regalavo, ogni ricorrenza era una buona scusa.
Se eran svogliati partivo da quelli sottili con caratteri grandi, poi alzavo il tiro.
Il grande ingoiava tutto senza batter ciglio.
Scrive stupendamente in italiano.
Poi li trascinavo in giro a far cose interessanti. Ci sono tante cose da inventarsi,sempre.
Potendomelo permettere li ho fatti viaggiare, perché il viaggio attiva i neuroni. Ho fatto pure una vacanza studio con loro per dare il buon esempio, insomma anche io facevo lezione come loro. Poi dopo le lezioni andavo in giro con loro e andavamo a scoprire luoghi che richiamavano a volte contenuti di libri o fatti storici.
Insomma travasavo ciò che poteva esser letto nella vita vera.
Con uno ha funzionato, con l'altro no.
Infatti gli dico sempre che parla come Cetto Laqualunque.
Tuttavia penso che anche quel poco che ha assorbito comunque gli rimarrà.
Soprattutto spero che capisca che leggere aiuta a vivere.
A vivere non a sopravvivere.
Non si è mai soli, mai. Le parole e le esperienze di chi ha scritto vivono di nuovo attraverso di noi.
Nessuno dei due mi ha mai detto che con me ci si annoia a ben vedere.
Spero di far altre esperienze con loro ma ormai son grandi
 

Olmo60

Guru Master Florello
se fosse vero (e per ora non ho letto nessuna smentita, nessuno studio mirato che dica il contrario, ma se ne avete sarebbe molto importante poterlo leggere) che dietro ai social ci sono algoritmi "personalizzati", costruiti da psicologi oltre che da fisici informatici, (che a questo punto sarebbero solo le braccia) che mirano a formare le opinioni, indirizzare certe scelte, manipolare lo spazio privato ecc....e tutto inconsapevolmente da parte degli utenti ...ci troveremmo di fronte a un nuovo potere di portata inimmaginabile...non per niente è venuto fuori lo scandalo delle elezioni americane....se il pericolo di condizionamento inconscio fosse reale, bè, mi sembra che questo vada ben oltre al semplice "uso e abuso" del virtuale, ben oltre persino le fake che circolano: quelle si, i più accorti e intelligenti hanno più strumenti per identificarle..ma qui si parla di persuasione occulta...almeno ne parlano gente che ha collaborato alla nascita del web...certo è che sta cosa non gira...non gira come girano le vignette o le fake . E' vero che anche la televisione è stata criticata, ma il discorso è tutto su un altro piano...mi viene in mente Pasolini che la vedeva come un mezzo "autoritario" perchè l'utente assorbiva le notizie in modo passivo e la tv non gli forniva altri strumenti di verifica..il web che ha rivoltato come un calzino questa critica è andato oltre, fornisce tutte le verifiche e il loro contrario, di tutto e il contrario di tutto, al punto che ci sono così tante informazioni che succedono due cose: chi non sa niente o solo un po' ha l'illusione di poter sapere tutto, e chi sa molto, nell'indifferenziato del virtuale, scompare, non trova più uno spazio privilegiato...ecco perchè il web ha la massima utilità per chi sa già cosa cercare e dove...per gli altri diventa come "il vestito del re nudo"....la persuasione occulta della tv non è poi così "occulta" dal momento che viene data la possibilità di rendersene conto, c'è uno stacco e si decide cosa guardare, sul web passa anche in forma criptata...pare..no...non vedo molte somiglianza con il passato.
 
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Datura rosa

Guru Master Florello
Una volta la persuasione occulta veniva operata a mezzo di messaggi subliminali, segnali o messaggi progettati per passare al di sotto dei normali limiti della percezione, veicolando dei contenuti ad un ascoltatore al di sotto della soglia della sua coscienza, scavalcando le sue difese e inducendolo ad agire in un determinato modo.
A quel che si è sentito a Presadiretta quel sistema è da considerare oggi un giochino di bambini dell'asilo.
 

Commelina

Master Florello
Domanda: voi che leggete in e.book, vi capita di rileggere più volte lo stesso libro?
Commelina: ma come hai fatto a rinunciare alle sottolineature? alle note a margine, alle orecchie sulle pagine? alle macchie di caffè, ragù di carne, tracce di marmellata che condiscono i passaggi più significativi?...non è romanticismo...è vita! (e fame:LOL:)

assolutamente si, leggo e rileggo. Per quanto riguarda il libro "vissuto" ... il cerchio della tzzina ecc... ora va via con una passata di panno umido, le note e le sottolineature si possono fare elettroniche. il brano che ti interessa lo puoi estrapolare in una nota a margine.... e inoltre io non ho proprio più posto dove mettere i libri e non vorrei assolutamente che finiscano in cantina come molti fanno. Mi tengo quelli di carta e però leggo molto di più di prima perchè posso ingrandire il carattere anche nei libri economici nelle quarte e quinte edizioni in brossura che - quando acquistavo la carta - finivano inesorabilmente non letti per mancanza di vista buona.
 

giallocrema

Giardinauta Senior
Va bene siamo manovrabili, ok, vorrei saperne di più e con argomentazioni un minimo serie e scientifiche altrimenti sembra che stiamo parlando di magia nera.
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Per quanto riguarda le argomentazioni serie non mi sembra che finora si siano raccontate barzellette; per quelle scientifiche, al mio livello, posso solo scrivere di quel che ho sentito o letto (detto scritto dal prof. Tal dei tali o Tal'altro) in questa o quella trasmissione o testo sull'argomento e non lo spaccerei per scientifico anche se da scienziati (di diversi orientamenti, peraltro) proviene.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Va bene siamo manovrabili, ok, vorrei saperne di più e con argomentazioni un minimo serie e scientifiche altrimenti sembra che stiamo parlando di magia nera.
hai ragione se ritieni che il termine "persuasione occulta" sia quantomeno ambiguo, ma per ora non ce ne sono altri che si avvicinino..Ti posso dire che sul tema sono stati fatti studi scientifici negli anni '50 che però riguardavano solo la pubblicità, se non sbaglio ( ora non so se ne sono stati fatti altri e su quali altri campi ), Allora furono bocciati dal CICAP ma non so fino a che punto, il metodo scientifico possa "verificare" il funzionamento del cervello e quindi i comportamenti umani, mancando la conoscenza complessiva del funzionamento del cervello stesso...Le argomentazioni serie di Presadiretta non mancano, se vuoi puoi sempre rivederla, anzi, la consiglio.
 
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