ragazzi non si parla di luoghi comuni sono dati di fatto non discutibili...al nord non ci sono montagne di rifiuti per strada,non c'e' la gente che picchia i poliziotti ,non ci sono comuni interi dove in massa la gente non paga il tiket firmando autocertificazioni false-in sicilia-notizia di ieri..
non me le invento io queste cose..
allora finiamola di fare i perbenisti e diciamo quello che e'...
non neghiamo l'evidenza suvvia...
non si puo' dire anche al nord...non si puo'..
perche' il rapporto e' uno a 100..
non si puo' dire 'io alla televisione non credo'...e quei rifiuti cosa sono
logrammi?
la gente che picchia i poliziotti cosa sono ?comparse?
diciamo quello che e' :la verita'.
mi auguro solo che vinca la legalita' e il rispetto reciproco...
saluto
Caro Mauro, sono una cittadina del nord e vengo dal nord est, ma più a nord di dove stai tu e mi stupisce enormemente leggere queste righe.
Sai perchè? Perchè noi eletti, abbiamo avuto la possibilità di non essere dominati sempre e solo dai Lanzichenecchi, ma anche dagli austro-ungarici che, come per ogni dominatore, tanto si è preso ma anche tanto ha lasciato.
Perchè ti dico questo? Semplice, perchè quando un territorio viene solo saccheggiato per secoli e quando il saccheggio viene perpetrato dallo stato stesso che agevola, favorisce, crea le condizioni perchè la malavita organizzata se ne appropri ancora, c'è poco da dire "qui al nord è diverso".
Facile facile questa affermazione, dato che il nord non è stata terra di saccheggi e terrore dal dopoguerra ad oggi, anzi, è stata un riserva, una fonte per il paese, ma anche in questo c'è un preciso disegno politico.
Non è cosa che mi invento io o quelli che hanno un certo modo di pensare ma affermazioni e rivelazioni documentate di personaggi che hanno fatto la storia di questo paese durante l'ultima guerra.
Recentemente si sono aperti archivi e spie dell'epoca hanno confermato che l'insediamento e il rafforzamento della mafia, della camorra, della sacra corona unita e della n'drangheta, è stato voluto e non è stato casuale che sia avvenuto al sud, così come non è stato casuale lo sbarco in Sicilia degli americani e non solo da un punto di vista strategico-militare.
Questo paese, come molti altri in Europa, aveva bisogno di un suo sud da depredare, in cui poter rubare da parte degli stessi organismi statali e parastatali, questo paese aveva bisogno di dare alla mafia il tributo che le era stato promesso poco prima della fine della guerra, affinchè nel dopoguerra, non ci fosse la possibilità di far emergere in questi territori, una parte fortemente democratica del paese e la strage di Portella della Ginestra, soprattutto alla luce delle ultime rivelazioni e alle notizie avute con l'apertura degli archivi degli allora servizi segreti, ne è la prova.
Che ruolo ha avuto la mafia? Semplice, mantenere il terrore, conservare l'omertà, mantenere la condizione di bisogno come voto di scambio, soffocare e reprimere un movimento di socialisti che voleva cambiare la storia di questa terra.
Sapevi Mauro che nel '48 ci fu chi passava al setaccio i quartieri più poveri di Napoli consegnando una scarpa e dicendo che se avessero votato per quel tal partito, dopo le elezioni, dopo la conta dei voti e delle preferenze, avrebbero avuto l'altra?
Mi dispiace, ma sparare sempre su chi sta già a terra da secoli, è troppo comodo, specialmente se la pistola la impugna chi ha avuto sì doveri, ma anche diritti riconosciuti.