"Coccolare" un prato autoctono non è difficile tutt'altro basta applicare a lui meno della metà delle attenzioni che si hanno per un prato seminato passo ad un elenco:
Tagliare regolarmente, massimo una volta a settimana
Concimare periodicamente (almeno due volte l'anno anche con prodotti non prorpio "nobili")
Bagnare con un giusto apporto di acqua con cadenza regolare (più o meno gli stessi livelli di un prato di microterme nel periodo di maggior sviluppo poi puoi diminuire) ( i prati autoctoni hanno di solito un apparato radicale più approfondito)
Piccoli trucchi alzare il taglio all'approssimarsi del caldo e dell'inverno pedr ridurre l'evaporazione.
Ora come ora non avrai grandi risultati, un prato decorticato ha delle resistenze obbiettive a ricoprirsi di vegetazione nei mesi più caldi ma nulla che non potrai risolvere in autunno o primavera prossima, ovvio che poer le zone con il muschio dovrai provvedere a renderle acide con apporto o di zolfo o di solfato di ferro ma soprattutto il ferro è ben voluto dalle piante in genere.
Per tutto quanto riguarda il resto, trattamenti vari, con le piante autoctone te ne puoi bellamente fregare gli interventi umani servono per bilanciare gli squilibri che noi stessi creiamo altrimenti non esisterebbero i prati di montagna!
meglio un bastardino i sintonia con la natura che un prato bellissimo ma completamente artificiale!
Tagliare regolarmente, massimo una volta a settimana
Concimare periodicamente (almeno due volte l'anno anche con prodotti non prorpio "nobili")
Bagnare con un giusto apporto di acqua con cadenza regolare (più o meno gli stessi livelli di un prato di microterme nel periodo di maggior sviluppo poi puoi diminuire) ( i prati autoctoni hanno di solito un apparato radicale più approfondito)
Piccoli trucchi alzare il taglio all'approssimarsi del caldo e dell'inverno pedr ridurre l'evaporazione.
Ora come ora non avrai grandi risultati, un prato decorticato ha delle resistenze obbiettive a ricoprirsi di vegetazione nei mesi più caldi ma nulla che non potrai risolvere in autunno o primavera prossima, ovvio che poer le zone con il muschio dovrai provvedere a renderle acide con apporto o di zolfo o di solfato di ferro ma soprattutto il ferro è ben voluto dalle piante in genere.
Per tutto quanto riguarda il resto, trattamenti vari, con le piante autoctone te ne puoi bellamente fregare gli interventi umani servono per bilanciare gli squilibri che noi stessi creiamo altrimenti non esisterebbero i prati di montagna!
meglio un bastardino i sintonia con la natura che un prato bellissimo ma completamente artificiale!
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