miciajulie
Fiorin Florello
prendo spunto, ma vado a parare ben altrove, da un grave fatto di cronaca accaduto ieri qui nella mia città, l'ammazzamento di due persone; tg ecc ne hanno parlato assai.
stamattina apro il sito corriere.it, e vi leggo una frase che mi ha lasciato basita. e chi mi conosce bene sa con quanta fatica io mi mostri polemica verso questa testata, ma non riesco ad esimermi:
"Ci sono altre domande a cui la polizia deve dare risposta. Per esempio: che ci facevano i due con la bambina in via Muratori se abitano in via Mecenate, dall'altra parte di Milano? "
cosa stanno cercando di fare passare, in maniera più o meno subdola/subliminale?/strisciante, i media? non so chi fossero questi due uccisi, non so nulla della loro vita e non mi interessa. ciò che mi preme capire, invece, è: se ci si muove nella propria città e si finisce in un'altra zona è comportamento da stigmatizzare? siamo tutti in attesa del chip sottocutaneo per essere controllati persino se andremo in bagno o se ci rotoleremo in un letto col coniuge e va bene a tutti così?
io mi reco spesso a cena in un ristorante proprio lì, dov'è accaduto l'episodio, in via muratori e sono sempre stata convinta che fosse legale. che ci voglia l'obbligo di firma quando ci si sposta dal proprio isolato?
questo mi pare solo l'ennesimo tassello liberticida, il grande fratello è con noi, sopra di noi e ci guarda da tempo. e con sguardo maligno. da me ferocemente ricambiato
ci impediscono di prelevare oltre un tot di contanti, ci dicono che è per scoraggiare 'il nero', la malavita e quant'altro. per raggiungere 1 colpiscono 1000. strano rapporto costo/beneficio
peccato che sia sempre più convinta che quei contanti fisicamente non ci siano, e ci illudano di averli ancora sostituendoceli con una card. la solita storia che da 100 euro che entrano in banca questa, magicamente, ne crea 100.000, facendo grandi disastri che poi noi dobbiamo pagare
ho seguito un filo logico un po' personale, scusate. ma il nocciolo quello resta: in un modo o nell'altro ho la netta sensazione che ci limitino sempre di più
che ne dite?
stamattina apro il sito corriere.it, e vi leggo una frase che mi ha lasciato basita. e chi mi conosce bene sa con quanta fatica io mi mostri polemica verso questa testata, ma non riesco ad esimermi:
"Ci sono altre domande a cui la polizia deve dare risposta. Per esempio: che ci facevano i due con la bambina in via Muratori se abitano in via Mecenate, dall'altra parte di Milano? "
cosa stanno cercando di fare passare, in maniera più o meno subdola/subliminale?/strisciante, i media? non so chi fossero questi due uccisi, non so nulla della loro vita e non mi interessa. ciò che mi preme capire, invece, è: se ci si muove nella propria città e si finisce in un'altra zona è comportamento da stigmatizzare? siamo tutti in attesa del chip sottocutaneo per essere controllati persino se andremo in bagno o se ci rotoleremo in un letto col coniuge e va bene a tutti così?
io mi reco spesso a cena in un ristorante proprio lì, dov'è accaduto l'episodio, in via muratori e sono sempre stata convinta che fosse legale. che ci voglia l'obbligo di firma quando ci si sposta dal proprio isolato?
questo mi pare solo l'ennesimo tassello liberticida, il grande fratello è con noi, sopra di noi e ci guarda da tempo. e con sguardo maligno. da me ferocemente ricambiato
ci impediscono di prelevare oltre un tot di contanti, ci dicono che è per scoraggiare 'il nero', la malavita e quant'altro. per raggiungere 1 colpiscono 1000. strano rapporto costo/beneficio
peccato che sia sempre più convinta che quei contanti fisicamente non ci siano, e ci illudano di averli ancora sostituendoceli con una card. la solita storia che da 100 euro che entrano in banca questa, magicamente, ne crea 100.000, facendo grandi disastri che poi noi dobbiamo pagare
ho seguito un filo logico un po' personale, scusate. ma il nocciolo quello resta: in un modo o nell'altro ho la netta sensazione che ci limitino sempre di più
che ne dite?
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