kiwoncello
Master Florello
Segue da QUI.
Avevi agito molto bene con la tua pianta: spesso le soluzioni "eroiche" sono le più efficaci a patto di agire a tempo debito, intorno a marzo quando le camelie sono pronte a rivegetare ed emettere nuove radichette in breve tempo.
solito probelma non ben identificabile già capitato a molti quà dentro anche con rododendri.
Io ti dico la mia in base alla mia esperienza sul fatto.
Ci sta anche che sia una patologia da fungo per la quale c'è poco da fare, ne portò notizie qualcuno su questo topic tempo fa e mi pare di ricordare che ci fossero ben poche soluzioni se non sacrificare la pianta per salvare le altre vicine, che verrebbero inevitabilemnte contagiate.
Ripeto, sempre che si tratti del fungo.
Per quanto riguarda, invece, quel che è capitato a me ti dico che ho risolto rinvasando la pianta, controllando e tagliando le radici sul fondo.
Spesso, infatti, capita che in vasi troppo piccoli le radici di fondo vadano ad intricarsi con il materiale drenante.
Ho notato che in questo caso le radici soffrono e la conseguenza visiva è prorpio la decolorazione delle foglie di un ramo, il conseguente appassimento e disseccamento delle foglie e poi del ramo stesso.
Questo mi è capitato alla mia camelia japonica mrs tingley che adesso si è ripresa
Ho risolto togliendo la pianta da vaso, le radici erano in apparenza sane (bianche) ma sul fondo erano attorcigliate al materiale drenante non proprio idoneo (argilla espansa), quindi ho tagliato di netto le radici sul fondo portandole all'altezza della fine del pane, o prearato un nuovo strato drenate meno spesso fatto di ghiaia, pezzi di polistirolo, pezzi di corteccia di pino ecc ecc., sopra allo strato drenante ho messo uno strato di buon terriccio per acidofile mischiato ad aghi di pino sminuzzati, e ho rimesso la pianta in vaso evitando in questo modo di tenre le radici a contatto con il cocci di fondo.
Fatto questo non c'è più stato alcun problema.
Però, ripeto, potrebbe essere anche un fungo e se è un fungo secondo me, ricordandomi di che fungo si tratta, vale la pena di sacrificare una pianta per salvare quelle che stanno vicine.
Venendo al pratico la parte secca la taglierei subito alla base applicando sul taglio un po di mastice per impedire infezioni o anche il vinavil mischiato alla poltiglia bordolese come fa kiwo.
Se fai una ricera su questo forum e/o su questo stesso topic troverai altre discussioni su questo problema
Avevi agito molto bene con la tua pianta: spesso le soluzioni "eroiche" sono le più efficaci a patto di agire a tempo debito, intorno a marzo quando le camelie sono pronte a rivegetare ed emettere nuove radichette in breve tempo.
Ultima modifica di un moderatore: