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La Misticanza

Datura rosa

Guru Master Florello
Le schede di questa sezione hanno illustrato alcune delleerbe spontanee che ci regala la terra e qualcuno si sarà, forse, chiesto: sì sono edibili ma come si preparano? Ilmodo più semplice è crude, condite in insalata e l’insalata più famosa, inpressoché ogni regione, è la Misticanza.
LA MISTICANZA

La misticanza è un piatto che fa gola
L'armonia de' l'odori più perfetta
Er crispigno, l'ojosa, la riccetta
L'acetosa, er crescione, l'indiviola
La cariota, un'inticchia de' ruchetta
Co' quella grinta sua che c'ha lei sola
L'erba noce du' fronne d'ascarola
Er piedigallo, un po' de' cicorietta
E metti caccialepre, lattughello
E piede de papavero e porcacchia
E metti bucalossi e pimpinella.

Fra tutte ‘ste verdure er monno è un prato
E tu te ce scaprioli tra la pacchia
De ‘ste ghiottonerie che Dio c'ha dato.

Romeo Collalti


Un ”piatto” della tradizione in pressoché ogni regione. Un miscuglio di erbe spontanee – ogni regione ha, infatti, il suo - che raccoglievano le donne al ritorno dai campi, come al Supermercato della Natura, o i Frati Cappuccini che ne facevano dei mazzetti e andavano offrendole di casa in casa in cambio di qualche offerta dopo averle coltivate negli orti dei conventi.
E’ una tradizione popolare che risale alla notte dei tempi ma, soprattutto, una gioia del palato con i suoi mille profumi e sapori.
Veniva condita con olio, aceto e sale, e nel Lazio, anche col pistacchio come le famose Puntarelle: aglio, filetti di acciuga pestati insieme con aggiunta di sale (poco per via dell’acciuga), olio ed aceto. La tradizione vuole che venisse girata con le mani per amalgamare e condire bene le varie erbe.
Ed ecco le erbe indispensabili (sine qua non………………..è la Misticanza romana
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).

Il massimo sarebbe (il condizionale è d'obbligo in quanto le stagioni e, oggigiorno, le difficoltà di reperimento di alcune erbe ormai rare o l’inquinamento dirompente che ne sconsiglia la raccolta ne fanno un’utopia) poter disporre almeno di:
giovani rosette basali di Cicoria (Cichorium intybus),Tarassaco (Taraxacum officinale), Crescione (Lepidium sativum), Cicerbita o Crespigno (Sonchus sp.), Pimpinella (Sanguisorba minor),Piattello (Hypochaeris radicata), Crestadi gallo (Crisantemum segetum), Papavero o Rosolaccio (Papaver Rhoeas L.), Porcacchia (Portulaca Oleracea), Caccialepre (Reichardia picroides), Erba dolcettao soncino (Valeriana), Pimpinella o Erba noce e foglie di Ruchettae(Diplotaxistenuifolia, Erica sativa).

Consiglio vivamente a chi ama la Natura ed il Verde di prepararla almeno una volta raccogliendo personalmente le erbe perché sedersi a tavola e gustarla è la tappa finale di un percorso che coinvolge tutti i cinque sensi.

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un blog interessante da visitare
 

nicola22

Giardinauta Senior
Che buona!!! Carboni..... du sarcicce,du costarelle e bruschetta,e...1/2 di quello rosso.
Ciao.
__________
nicola
 

MaryFlowers

Fiorin Florello
Magnifica datura! In maniera di facile e semplice comprensione di scrittura riesci a coinvolgere veramente a tutti. . .e come non si fa a non riuscir di trovar e provar queste belle e buone erbe ?( risorse della natura) :hands13: :hands13:
 

rocco.co

Guru Giardinauta
Che nostalgia letto adesso !
Indivia e monogusto invernali che orrore..ridatemi l'uovo sodo con la misticanza e il soncino!!!!!
 
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