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la mia solitudine

Olmo60

Guru Master Florello
La mia solitudine è stare da sola. Ma non sola come se non ci fosse nessuno, sola come se ci fosse solo un gatto.

la mia solitudine è cambiata con il tempo: all'inizio ero come spaesata dentro casa: sembra quasi un ossimoro invece è proprio così: mi alzavo e guardavo con terrore le scale, il pavimento..tutto quel pavimento...era qualcosa che mi opprimeva..poi..

La mia solitudine mi ha dato a poco a poco dei super-poteri: adesso riesco a vedere una mollica nel pavimento a distanza di dieci metri.

La mia solitudine è diventata la stessa del mio gatto: una solitudine doppia, una bis-solitudine: lui guarda me e io guardo lui (e il pavimento) e a volte lo confondo con il pavimento, dato che è roscio anche il gatto...meno male che a me non mi confonde con la cassettina della terra...

La mia solitudine è diventata a poco a poco un pozzo di scienza: studio tutto il giorno, mi sono fatta mettere una doppia antenna per captare la BBC: spero di poter presto imparare l'inglese via cavo: ma il mio gatto sarà altrettanto capace?

La mia solitudine ha acuito i miei sensi: nel silenzio totale della mia casa, posso avvertire una macchina a due chilometri di distanza e capire dal motore di chi si tratta: ho sviluppato l'udito come un cane: posso andarmi a rassettare se sento avvicinarsi una persona gradita ma posso togliere la chiave dalla porta se sento avvicinarsi un intruso: così ho risparmiato sulla telecamera.

Com'è la vostra solitudine, se la conoscete? (ovvio) :Saluto:
 

Elysa

Giardinauta Senior
Mi ci ritrovo abbastanza, solo che io studio il francese perché l'inglese è già acquisito da tempo; ci ho aggiunto anche un po' di canto e pittura che non guastano e la lettura è di routine e non fa testo!! :Saluto:
 
Ultima modifica:

Olmo60

Guru Master Florello
Mi ci ritrovo abbastanza, solo che io studio il francese perché l'inglese è già acquisito con un po' di canto e pittura!

io di francese prendo solo France Confidential e tele Bretagne: nella prima ci sono solo chiacchiere sulla premiere dame e sul secondo parlano solo di caciotte...interessante il canto: mi piacerebbe, ma se mi metto a cantare poi spavento il gatto che non è abituato ai rumori...che tristess...
 

elisa83

Giardinauta
La mia solitudine non è legata alla casa; sono sempre stata un tipo a cui un pò di solitudine domestica fa piacere, nel senso che mi permette di dedicare un pò di tempo a me stessa e alle mie passioni, che sono moltissime ed eterogenee. La mia solitudine è legata più che altro allo spazio sociale. Sono nata e cresciuta a Montefiascone, in provincia di Viterbo, e da circa 10 anni sono fidanzata con un ragazzo di Bagnoregio, un paesino che dista circa 15 km dal mio paese natale e che ho iniziato a frequentare assiduamente proprio per stare con il mio fidanzato. Poco più di un anno e mezzo fa sono andata a convivere in questo paese, ma nonostante siano ormai anni che lo frequento, che conosco le persone che vi abitano, mi sento sempre una "forestiera", non mi sento accettata... E alla chiusura dei bagnoresi nei miei confronti, poco a poco si è venuta a sommare una sorta di repulsione da parte mia. Le persone di questo paese sono (con le dovute eccezioni) grette, ignoranti (nel senso che non solo non hanno studiato, ma hanno poca cultura generale, non s'interessano di niente, non s'informano su niente), vivono di pregiudizi e frasi fatte, hanno una mentalità ferma al medioevo su moltissime cose. E questo non ha fatto che peggiorare la considerazione che ho di loro. Perciò mi sento sola: in questo paese, che è quello che mi sono scelta per amore, in cui dovrò passare (si spera) il resto della mia vita, in cui cresceranno i miei figli, non ho un'amica, o un gruppo, in cui mi senta a mio agio, con cui sia felice di trascorrere il mio tempo. Ogni volta che esco mi sento giudicata per come sono vestita, per come parlo, per ciò che dico; è un esame continuo... e questo mi spinge ad uscire sempre meno. Le mie amicizie abitano in altri paesi, e se esco qui diciamo che sto abbastanza bene solo con i ragazzi, con cui mi sento molto meno in competizione. E questo tipo di solitudine sociale mi sta facendo sentire sempre più inadeguata, sempre più timida, ai limiti della fobia sociale. E io al contrario sono sempre stata un tipo espansivo, allegro, sincero e spontaneo; adesso quasi non mi riconosco più, e questo mi pesa tantissimo. Se non ci fosse il mio ragazzo e la mia gatta mi sentirei terribilmente isolata.
 

hermioneat

Florello
La mia solitudine è di notte al buio, mentre il marito russa e io penso. Penso a storielle, racconti o più semplicemente riepilogo gli accadimenti della giornata cercando di renderne qualcuno più chiaro. Capire dove è stato lo sbaglio. Mio o no. Più che solitudine si potrebbe chiamare momento di ...... mentali. In fondo, in quello sono proprio in gamba e coì finisco per non dormire o alzarmi col mal di testa.
Di giorno non esiste. Nemmeno quando cerco di isolarmi col pc a leggere, chattare o scrivere. Ho una radio sempre accesa nelle orecchie.... mia mamma....
 

milutao

Guru Master Florello
La mia solitudine è quando sono in mezzo alla gente, quando per non apparire asociale cerco di dire qualcosa inerente al discorso, ma le altre voci mi sovrastano. sfruttano il mio spunto, per colorire la conversazione, senza sentire la mia versione.Se mi viene fatta una domanda e non coincide con le risposte dei più tanti, mi massacrano, io non desisto e porto avanti il mio concetto e quando l'argomento giuge al termine, la frase consueta..tu sei strana...maaaa de cheèèè
La mia solitudine è anche nell'analizzare me stessa,mi sento sola perchè altri non colgono sfumature, piccole cose, che a mio parere distinguono la persona, e chi ha la compiacenza di capire il mio disagio ammette anch'egli di aver avuto la stessa sensazione, ma fa finta di niente per stare nel gruppo. La mia solitudine ed io ci facciamo tanta compagnia......
 

Elysa

Giardinauta Senior
io di francese prendo solo France Confidential e tele Bretagne: nella prima ci sono solo chiacchiere sulla premiere dame e sul secondo parlano solo di caciotte...interessante il canto: mi piacerebbe, ma se mi metto a cantare poi spavento il gatto che non è abituato ai rumori...che tristess...
E' l'ultima volta che vado in OT: i mie gatti scappano quando ascoltano i miei vocalizzi!
 

Olmo60

Guru Master Florello
La mia solitudine non è legata alla casa; sono sempre stata un tipo a cui un pò di solitudine domestica fa piacere, nel senso che mi permette di dedicare un pò di tempo a me stessa e alle mie passioni, che sono moltissime ed eterogenee. La mia solitudine è legata più che altro allo spazio sociale. Sono nata e cresciuta a Montefiascone, in provincia di Viterbo, e da circa 10 anni sono fidanzata con un ragazzo di Bagnoregio, un paesino che dista circa 15 km dal mio paese natale e che ho iniziato a frequentare assiduamente proprio per stare con il mio fidanzato. Poco più di un anno e mezzo fa sono andata a convivere in questo paese, ma nonostante siano ormai anni che lo frequento, che conosco le persone che vi abitano, mi sento sempre una "forestiera", non mi sento accettata... E alla chiusura dei bagnoresi nei miei confronti, poco a poco si è venuta a sommare una sorta di repulsione da parte mia. Le persone di questo paese sono (con le dovute eccezioni) grette, ignoranti (nel senso che non solo non hanno studiato, ma hanno poca cultura generale, non s'interessano di niente, non s'informano su niente), vivono di pregiudizi e frasi fatte, hanno una mentalità ferma al medioevo su moltissime cose. E questo non ha fatto che peggiorare la considerazione che ho di loro. Perciò mi sento sola: in questo paese, che è quello che mi sono scelta per amore, in cui dovrò passare (si spera) il resto della mia vita, in cui cresceranno i miei figli, non ho un'amica, o un gruppo, in cui mi senta a mio agio, con cui sia felice di trascorrere il mio tempo. Ogni volta che esco mi sento giudicata per come sono vestita, per come parlo, per ciò che dico; è un esame continuo... e questo mi spinge ad uscire sempre meno. Le mie amicizie abitano in altri paesi, e se esco qui diciamo che sto abbastanza bene solo con i ragazzi, con cui mi sento molto meno in competizione. E questo tipo di solitudine sociale mi sta facendo sentire sempre più inadeguata, sempre più timida, ai limiti della fobia sociale. E io al contrario sono sempre stata un tipo espansivo, allegro, sincero e spontaneo; adesso quasi non mi riconosco più, e questo mi pesa tantissimo. Se non ci fosse il mio ragazzo e la mia gatta mi sentirei terribilmente isolata.
vedo che il tuo post è qualcosa di serio, che va oltre l'ironia, quindi ti rispondo seriamente: non sottovalutare l'aspetto sociale, se tu sei una persona espansiva e aperta. Se sei giovane, come credo, sarebbe un peccato doversi ritrovare tra 20 anni a rimpiangere di non esserti allontanata per cercare spazi adatti a te. Fossi in te ci rifletterei bene e magari affronterei questo aspetto con il mio ragazzo..ma cerca anche di non illuderti: gente così ce n'è più di quello che si crede anche in grandi città. poi, boh...non vorrei spingermi troppo oltre..qui in internet, si dice sempre troppo o troppo poco. Auguri.:):Saluto::flower:
 

Olmo60

Guru Master Florello
La mia solitudine è di notte al buio, mentre il marito russa e io penso. Penso a storielle, racconti o più semplicemente riepilogo gli accadimenti della giornata cercando di renderne qualcuno più chiaro. Capire dove è stato lo sbaglio. Mio o no. Più che solitudine si potrebbe chiamare momento di ...... mentali. In fondo, in quello sono proprio in gamba e coì finisco per non dormire o alzarmi col mal di testa.
Di giorno non esiste. Nemmeno quando cerco di isolarmi col pc a leggere, chattare o scrivere. Ho una radio sempre accesa nelle orecchie.... mia mamma....
la tua non è solitudine, è insonnia!!:lol::lol: manda il marito nello stanzino! :ciglione::lol:
 

Citrodora

Apprendista Florello
La mia solitudine é un po' prigione e un po' rifugio. Perché vorrei socializzare con facilità ma la mia indole diffidente e la mia stramba unicità non me lo consentono :lol: :lol: però... quando sto da sola non mi annoio mai (a differenza di quel che succede in certe compagnie), ho sempre tante cosw da fare, nessuno mi irrita e non litigo con nessuno!!!! :lol: :lol:

Credo che solo il mio ragazzo e poche, pochissime persone AMICHE conoscano quanto é ricca la mia solità!!

:lol:

Inviato dal mio U8650 con Tapatalk 2
 

hermioneat

Florello
La mia solitudine è quando sono in mezzo alla gente, quando per non apparire asociale cerco di dire qualcosa inerente al discorso, ma le altre voci mi sovrastano. sfruttano il mio spunto, per colorire la conversazione, senza sentire la mia versione.Se mi viene fatta una domanda e non coincide con le risposte dei più tanti, mi massacrano, io non desisto e porto avanti il mio concetto e quando l'argomento giuge al termine, la frase consueta..tu sei strana...maaaa de cheèèè
La mia solitudine è anche nell'analizzare me stessa,mi sento sola perchè altri non colgono sfumature, piccole cose, che a mio parere distinguono la persona, e chi ha la compiacenza di capire il mio disagio ammette anch'egli di aver avuto la stessa sensazione, ma fa finta di niente per stare nel gruppo. La mia solitudine ed io ci facciamo tanta compagnia......


Come concordo Milutao!
 
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hermioneat

Florello
la tua non è solitudine, è insonnia!!:lol::lol: manda il marito nello stanzino! :ciglione::lol:

Ma sai Olmina, dopo quasi trent'anni di matrimonioil suo russare è un sottofondo a cui non rinuncerei mai. Ormai è tamente tanta l'abitudine...
la cosa peggiore è non aver un momento di silenzio durante il giorno.... un momento in cui ascoltare se stessi, in cui dedicarsi a se stessi.
 

Federica

Master Florello
La mia solitudine non è legata alla casa; sono sempre stata un tipo a cui un pò di solitudine domestica fa piacere, nel senso che mi permette di dedicare un pò di tempo a me stessa e alle mie passioni, che sono moltissime ed eterogenee. La mia solitudine è legata più che altro allo spazio sociale. Sono nata e cresciuta a Montefiascone, in provincia di Viterbo, e da circa 10 anni sono fidanzata con un ragazzo di Bagnoregio, un paesino che dista circa 15 km dal mio paese natale e che ho iniziato a frequentare assiduamente proprio per stare con il mio fidanzato. Poco più di un anno e mezzo fa sono andata a convivere in questo paese, ma nonostante siano ormai anni che lo frequento, che conosco le persone che vi abitano, mi sento sempre una "forestiera", non mi sento accettata... E alla chiusura dei bagnoresi nei miei confronti, poco a poco si è venuta a sommare una sorta di repulsione da parte mia. Le persone di questo paese sono (con le dovute eccezioni) grette, ignoranti (nel senso che non solo non hanno studiato, ma hanno poca cultura generale, non s'interessano di niente, non s'informano su niente), vivono di pregiudizi e frasi fatte, hanno una mentalità ferma al medioevo su moltissime cose. E questo non ha fatto che peggiorare la considerazione che ho di loro. Perciò mi sento sola: in questo paese, che è quello che mi sono scelta per amore, in cui dovrò passare (si spera) il resto della mia vita, in cui cresceranno i miei figli, non ho un'amica, o un gruppo, in cui mi senta a mio agio, con cui sia felice di trascorrere il mio tempo. Ogni volta che esco mi sento giudicata per come sono vestita, per come parlo, per ciò che dico; è un esame continuo... e questo mi spinge ad uscire sempre meno. Le mie amicizie abitano in altri paesi, e se esco qui diciamo che sto abbastanza bene solo con i ragazzi, con cui mi sento molto meno in competizione. E questo tipo di solitudine sociale mi sta facendo sentire sempre più inadeguata, sempre più timida, ai limiti della fobia sociale. E io al contrario sono sempre stata un tipo espansivo, allegro, sincero e spontaneo; adesso quasi non mi riconosco più, e questo mi pesa tantissimo. Se non ci fosse il mio ragazzo e la mia gatta mi sentirei terribilmente isolata.

elisa parla del tuo disagio con il tuo ragazzo, condivido quello che ti ha scritto Olmo, auguri! :love_4:
 

elisa83

Giardinauta
Il mio ragazzo conosce il mio disagio, nemmeno lui ci si trova benissimo in questo paese, però almeno lui qui ha le sue radici, i suoi affetti... spostarci quando abbiamo qui una casa di proprietà è un pò dura oggigiorno, poi considerate che lui è figlio unico e vuole stare accanto ai suoi genitori per aiutarli un domani quando saranno anziani. Che vi dico, per amore si fa tutto, ma che fatica... comunque almeno posso contare su una piccola rete di amiche vere che abitano in paesini limitrofi e con cui ci vendiamo ogni tanto, con loro mi ricarico le pile dell'amicizia e sono pronta ad affrontare il paesello :lol:
 

miciajulie

Fiorin Florello
ho avuto una solitudine per ogni fase della vita. bambina solitaria, un'unica amichetta persa perchè i suoi divorziarono e andò a vivere altrove. a scuola: elementari tristi, nessuna amica, solo compagne. ero brutta, grassa, antipatica. ovviamente bravissima. l'unica ragazzina cui ero simpatica non la sopportavo. perchè di fondo non ci credevo. perchè mia mamma faceva la colf a casa sua. e vivevo la sua attenzione come pietà. medie terrificanti, alle gite e alle feste l'unica che non ballava, anzi che nessuno invitava a ballare. e la mia solitudine mi pesava da impazzire, ma la tenevo dentro, in casa sembravo serena, che i miei di guai ne avevano già abbastanza (azz, sto già coi lacrimoni). superiori iniziate da schifo, con mi madre che cominciava ad accorgersi delle mie difficoltà, anche di restare sola, visto che non mi piaceva. poi l'incontro con quello che sarebbe ancora il mio più caro amico se non fosse morto, improvvisamente, pochi anni fa. persona inarrivabile, che mi ha coinvolto e con lui sola non mi sono più sentita. al lavoro rapporti decisamente buoni, ma certo non da riempire una vita. l'incontro con mio marito, ci siamo sposati. ma ho ripreso a sentirmi sola. lui lavorava di giorno, io di notte, anni e anni di scarne telefonate, spesso nervose, perchè si sentiva solo pure lui. una gatta, meravigliosa, a farci da 'governante', a lui di sera a me di giorno. menomale che era una gatta anche 'chiacchierona'. ora sono in pensione, con la scelta di viverci in due (economicamente), quindi marito a casa (è una lunga storia), 24h24 insieme spesso solo noi. forse mi ci sto abituando, ma anche no: passare da niente a tutto mi sta imponendo una nuova solitudine, quella di due che si vogliono bene ma non sanno come si fa a vivere insieme. lui più paziente di me. gli amici comuni li vediamo nei fine settimana, le mie amiche, non colleghe, di lavoro, le vedo a pranzo o in giro, o per un aperitivo ma senza di lui. le cerco poco, se mi coinvolgono ci sono, se no difficile che le cerchi. una lenta trasformazione in orso, oddio, neanche tanto trasformazione. mica mi vedo più socievole di quando avevo 7 anni... a parte il luogo comune che si nasce e si muore da soli (non perchè fisicamente non si abbia accanto nessuno, ma perchè siamo esclusivamente noi a fare i conti con quanto, di enorme, ci sta accadendo) che condivido, sono convinta di essere profondamente sola sempre e comunque, con i miei pensieri, con le mie contorsioni mentali, sicura di non condividere ciò con alcuno. perchè nessuno può mai davvero profondamente e completamente. e non lo trovo del tutto sbagliato. però non mi piace.
 

elisa83

Giardinauta
Non so se sia una stupidaggine o una frase fatta, ma ho notato che spesso le persone più sole sono anche le più sensibili ed artistiche... forse perché nella marea di superficialità in cui navighiamo ogni giorno, l'essere capaci d'introspezione e profondità ci rende tacciabili di "stranezza". Ma forse ho detto una cavolata :lol:
 

rocco.co

Guru Giardinauta
La mia solitudine è noia
Sca77o del già sentito
Sbadiglio per lo scontato: le lamentele…i giudizi…i luoghi comuni…gli schemi preordinati…i sistemi chiusi
Ma anche vizio peggiore della dipendenza da sostanza perché m' induce a credere di essere diversa e poi migliore
Porta a spasso un orgoglio smisurato per praterie fiorite e valli segrete ….dove l’eco rimbomba tra paesaggi sterili ..non v’è confronto né competizione …nessuna ansia né discussione:
regina indiscussa della terra che calpesto
La mia solitudine è consapevolezza che l’umiltà è gioia ....accettazione del diverso.... ma non è possibile piegare il capo...rassegnarsi a non essere unici
 

Pianta carnivora

Giardinauta Senior
La solitudine che cerco è quando riesco a trovare il tempo per accendere l'impianto delle musica.......
le spie azzurro intenso che segnalano l'accensione di ogni singolo apparecchio....
aspettare che tutto vada in temperatura.....
il luccichio delle valvole che prendono vigore.....
l'estrazione dei dischi in vinile dalle copertine anche vissute, che emanano il cartatteristico odore sintomo degli anni trascorsi.....
una veloce spazzolata ed infine.....
la discesa della puntina sul solco.......
un buon brandy o whisky da meditazione......
il rilassamento totale sul divano.........
questo necessariamente in assoluta e rigorosa solitudine. :sleep2:
 

elisa83

Giardinauta
La mia solitudine è noia
Sca77o del già sentito
Sbadiglio per lo scontato: le lamentele…i giudizi…i luoghi comuni…gli schemi preordinati…i sistemi chiusi
Ma anche vizio peggiore della dipendenza da sostanza perché m' induce a credere di essere diversa e poi migliore
Porta a spasso un orgoglio smisurato per praterie fiorite e valli segrete ….dove l’eco rimbomba tra paesaggi sterili ..non v’è confronto né competizione …nessuna ansia né discussione:
regina indiscussa della terra che calpesto
La mia solitudine è consapevolezza che l’umiltà è gioia ....accettazione del diverso.... ma non è possibile piegare il capo...rassegnarsi a non essere unici

Verissimo, spesso mi rispecchio in quello che dici; ma per me questa sorta di "illusione di essere migliore perché diversa" è anche una sorta di mantra, che mi ripeto per tirarmi su di morale quando non mi sento accettata, e questo è già di per sé, sotto sotto, una specie di sconfitta, perché presuppone il fatto di non essere sicuri in sé...
 

catacateta

Giardinauta Senior
io sono capace di sentirmi sola anche immezzo a tanta gente...adoro i miei spazi,la mia casa...il mio balcone in questo periodo con tutte le mie grasse incicciottite dalle piogge...quel silenzio che a volte puo' infastidire ma che riesce a darmi pace....spesso la mia e' una solitudine per scelta,giusto perche' non amo sempre la compagnia....
 
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