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Libri deludenti

Tabby

Aspirante Giardinauta
certamente no: mi è stato sufficiente subire 12 minuti di uno dei film e ritrovarmi spossato e depresso. Non è roba per me, lo riconosco: rimanere fossilizzato e/o imbalsamato su ciò che è riuscito ad emozionarmi, lo trovo più rassicurante del deprimermi nel tentativo di legittimare uno pseudovampiro pubescente ed effeminato che agisce da bimbominkia...



non esattamente, anche se la nuova manovra finanziaria si può inserire tranquillamente nel genere.
Nel narrare storie o scrivere sceneggiature ci sono regole, temi e fonti che sono ormai assunte come fondamenta del genere e che lo rendono credibile donandogli nel tempo un substrato "storico" reale... che poi vengano trasgredite arbitrariamente per mandare a spasso aborti e/o giustificare improbabili artifici narrativi è un altro discorso. Di solito si costruisce la vicenda attorno al tipo di personaggio, non viceversa. Questa è un'abitudine che si è assunta negli ultimi 30 anni e proviene direttamente da quel laboratorio frankensteiniano che è Hollywood, capace di creare mostruosità senza precedenti e di riuscire ad imporle al pubblico millantandone la novità.

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Non si parla di bene o male, attenzione, si parla di usare dei "tipi" di personaggio in maniera impropria e caotica: distaccarsi è un conto, arrogarsi il diritto di smontare e rimontare un tipo di personaggio per questioni di mercato, un altro. Un vampiro che non si disintegra alla luce del sole e che si innamora di qualcuno non è un vampiro, è un pupazzone pallido con i canini posticci. E' normale che anche la vicenda cambierà modi spazi e tempi di essere narrata. Le storie di vampiri devono essere per forza crepuscolari, altrimenti è come permettere ad una coppia di tonni dalle pinne gialle di passeggiare in bicicletta per il centro di Roma alla ricerca della Principessa Cozza e obbligarli a combattere contro Capitan Findus sulle rive del Tevere per la salvezza del genere ittico.



Di certo non è stata scritta per lasciare un'impronta indelebile nella storia del cinema nè tantomeno della letteratura:sono storie post-adolescenziali costruite su blocchi narrativi ormai standardizzati e collaudati dai risultati di vendita (come i film-libri di Brown, pronti per essere convertiti in film o viceversa), e si pongono sullo stesso piano di roba tipo Harry Fotter, destinata ad un range di pubblico il più vasto possibile. Le storie sono ipertrofiche, movimentate, dinamiche, senza dubbio avvincenti, non lasciano il tempo di pensare: non è certo il ritmo della classica storia di vampiri. Infatti vengono dimenticate in breve e non diverranno mai classici perchè non hanno aggiunto nulla di nuovo o di particolarmente memorabile al genere.

noto comunque quanti si dedichino alla "letteratura" derivata dal cinema: oggigiorno chi si avvicina al Signore degli Anelli, ad esempio, è perchè prima ha visto il film. Accidenti, in 20 anni le cose sono cambiate completamente.

Ecco..ti chiedevo se li hai letti proprio per questo motivo. Anche a me i film non entusiasmano più di tanto,ma i libri sono decisamente meglio....Trovo sbagliato giudicare un film dal libro e viceversa..ci possono essere casi in cui entrambi sono fatti bene,ma anche altri in cui non è così. Per esempio rimanendo sul genere fantasy,non ho trovato bello Eragon...il Libro si,mi è piaciuto molto,ma il film...lasciamo perdere.... Parli di letteratura derivata dal cinema,ma non è sempre così,che uno vede il film e poi legge il libro. Twilight è stato scritto prima dei film...volevo provare a leggerlo dato che ad alcune mie amiche era piaciuto (quando ancora non era uscito il primo film,nè tutti i libri)...Poi tra una cosa e l'altra sono riuscita a comprarlo solo dopo aver visto il primo film...e via di seguito ho letto tutti e 4 i libri e dopo ho visto l'altro film (il secondo mi manca...l'ultimo deve ancora uscire) ...Quindi vedi che non sono certo stati i film ad "incuriosirmi" verso i libri..E se davvero vuoi dare un giudizio dovresti almeno provare a leggerli,anche io probabilmente ora come ora dopo tutti i film e questa "mania" dei vampiri(passo in libreria e me ne vedo una pila) ,se non avessi letto i libri,avrei dato il tuo stesso giudizio.
Comunque hai ragione...è decisamente più lenta la trama dei vampireschi tradizionali...me ne accorgo con Dracula (tra l'altro letto in inglese...quindi ci ho messo ancora di più!!XD) ....Sarà come dici tu che le trame così piene di avvenimenti non ti lasciano il tempo di pensare...Comunque sempre piacevoli da leggere..

"Nel narrare storie o scrivere sceneggiature ci sono regole, temi e fonti che sono ormai assunte come fondamenta del genere e che lo rendono credibile donandogli nel tempo un substrato "storico" reale..."
Senz'altro...ma se io dovessi scrivere un libro fantasy non avrei mica voglia di andare a pensare che schema narrativo,che genere preciso etc...Sarò io che sono fatta così,ma darei spazio alla fantasia e chissenefrega...Non mi piace dover seguire regole e schemi fissi...Proprio per niente!! Questo sarebbe un motivo per "andare fuori dagli schemi",ma sicuramente c'è anche chi lo fa solo per avere più lettori...

"è come permettere ad una coppia di tonni dalle pinne gialle di passeggiare in bicicletta per il centro di Roma alla ricerca della Principessa Cozza e obbligarli a combattere contro Capitan Findus sulle rive del Tevere per la salvezza del genere ittico."
:lol::lol: ahaha ci uscirebbe fuori un bel film,per rimanere in tema :lol:


...Forse non li doveva chiamare vampiri,se ha cambiato così tanto il personaggio,almeno non si facevano paragoni ! Capisco anche chi è appassionato del genere vampiresco e non riesce proprio a sopportare questi vampiri-non vampiri con tutte queste differenze...io non avendo mai letto niente del genere non avevo neanche trovato tutte ste stranezze..sui vampiri sinceramente non sapevo poi molto...Dracula l'ho letto dopo,da poco..
 
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