R
Riverviolet
Guest
Ciò che segue è un tread ed un messaggio assolutamente da eretica dei rosofili e vi invito a NON seguire le mie orme.
Ho ribaltato il giardino e quando mi prende male, mi attivo in un nanosecondo, fregandome di che stagione è.
E poi, è nella bella di stagione che vedo gli errori o ciò che non mi piace e nonostante l'autotraining che tento sempre, finisco con fare, non riuscendo a sopportare a lungo la vista di ciò che non mi piace.
Ho eliminato l'aiola centrale, bella grossa, quasi 8 metri per 6.
Ho allargato quella di confine portandola a due metri e, ho spostato tutte le rose della aiolona, più qualcuna inserita nella fascia.
Soltanto Jude the Obscure e Boule de Neige sono state risparmiate dalla mia furia e verranno spostate a tempo idoneo, ossia questo inverno.
C'è però da tenere conto che erano tutti giovani impianti ed è venuto via il pane di terra, quindi è stato quasi un rinvaso.
Ma, qualcuna ha reagito male anche se giovane e di recente impianto, qualcun'altra è ancora in sala rianimazione con prognosi rivervatissima, mentre c'è chi, sta ancora smaltendo la sbornia del festino che ha messo su, felice per lo spostamento.
Di 20 rose, solo tre stanno lamentandosi, anche se una è in nettissima ripresa.
Astronomia è colei che pur spuntandomi quando passo, stà riarmando a verde.
Stanwell perpetual, mi volta le spalle, non mi da soddisfazioni e pare che voglia suicidarsi solo per rendermi il dispetto, ma sono sicurissima che è araba fenice.
L'unica che temevo seriamente di aver ucciso è la The Fairy, a terra, da talea, da quasi 5 anni.
E' ancora più secca che no, ma stà arrossando le gemme basali, forse non la perdo.
Tutto sto lavorone in quasi un mese, in piena estate, con il caldo che temo, conosciate anche voi.
Le rose sono vive, qualcuna più felice, come Mutabilis che finalmente gode del sole.
E Rosa Glauca che ingialliva le foglie protestando contro l'eccesso di ombra e soprattutto di terreno acidognolo, del sottomagnolia.
Ho spostato anche le rose da innesto messe a dimora lo scorso inverno.
Maman Cochet, la davo per mai attecchita, perchè dopo il primo fulgore del dopo impianto, non ha mai più prodotto nemmeno una foglia che sia una.
Nonostante l'ottima esposizione.
Ora torna a vegetare.
E' quindi molto, molto difficile uccidere una rosa, pur agendo nel modo più sconsiderato, come ho fatto io.
Ho ribaltato il giardino e quando mi prende male, mi attivo in un nanosecondo, fregandome di che stagione è.
E poi, è nella bella di stagione che vedo gli errori o ciò che non mi piace e nonostante l'autotraining che tento sempre, finisco con fare, non riuscendo a sopportare a lungo la vista di ciò che non mi piace.
Ho eliminato l'aiola centrale, bella grossa, quasi 8 metri per 6.
Ho allargato quella di confine portandola a due metri e, ho spostato tutte le rose della aiolona, più qualcuna inserita nella fascia.
Soltanto Jude the Obscure e Boule de Neige sono state risparmiate dalla mia furia e verranno spostate a tempo idoneo, ossia questo inverno.
C'è però da tenere conto che erano tutti giovani impianti ed è venuto via il pane di terra, quindi è stato quasi un rinvaso.
Ma, qualcuna ha reagito male anche se giovane e di recente impianto, qualcun'altra è ancora in sala rianimazione con prognosi rivervatissima, mentre c'è chi, sta ancora smaltendo la sbornia del festino che ha messo su, felice per lo spostamento.
Di 20 rose, solo tre stanno lamentandosi, anche se una è in nettissima ripresa.
Astronomia è colei che pur spuntandomi quando passo, stà riarmando a verde.
Stanwell perpetual, mi volta le spalle, non mi da soddisfazioni e pare che voglia suicidarsi solo per rendermi il dispetto, ma sono sicurissima che è araba fenice.
L'unica che temevo seriamente di aver ucciso è la The Fairy, a terra, da talea, da quasi 5 anni.
E' ancora più secca che no, ma stà arrossando le gemme basali, forse non la perdo.
Tutto sto lavorone in quasi un mese, in piena estate, con il caldo che temo, conosciate anche voi.
Le rose sono vive, qualcuna più felice, come Mutabilis che finalmente gode del sole.
E Rosa Glauca che ingialliva le foglie protestando contro l'eccesso di ombra e soprattutto di terreno acidognolo, del sottomagnolia.
Ho spostato anche le rose da innesto messe a dimora lo scorso inverno.
Maman Cochet, la davo per mai attecchita, perchè dopo il primo fulgore del dopo impianto, non ha mai più prodotto nemmeno una foglia che sia una.
Nonostante l'ottima esposizione.
Ora torna a vegetare.
E' quindi molto, molto difficile uccidere una rosa, pur agendo nel modo più sconsiderato, come ho fatto io.