Finnigan's Wake
Florello
E poi dice che dovremmo metterci intorno ad un tavolo a dialogare... che squallore.
chi dice cosa?
circa lo squallore ti stra-stra-quoto
E poi dice che dovremmo metterci intorno ad un tavolo a dialogare... che squallore.
Anche se l'ultima frase fa molto "go veg" ti quoto in pieno.Piaccia o no, la politica è un mestiere come un altro, e se vogliamo che le istituzioni funzionino, è necessario che chi fa quel lavoro sia un professionista. Altrimenti, potremmo andare a farci operare dal fruttivendolo, riparare la macchina dall'avvocato e comprare la carne all'obitorio.
In un paese che non sia questo: uno dei problemi dell' Italia da circa 1200 anni è l'essere abituati ad avere UN capo che sia re, imperatore,duce, papa o granduca che sia. In alternativa un'elìte che sia nobiltà o classe politica o imprenditoriale. Questo per comodità, incapacità di autogestione e per i motivi chehai citato e che riporto più sotto.E proprio per questo è importante che non sia "il capo a scegliere i suoi" ma i cittadini. Perchè, tornando ai concetti fondamentali, i parlamentari rappresentano i cittadini, non il capo. Sovvertire questo principio è una bestemmia istituzionale.
Questo è un altro problema socio culturale dell'Italia. L'importante è trovare qualcuno a cui dare la colpa. Prima ancora che si inizi a fare qualcosa, è importante avere una strategia per trovare un colpevole.
Supponiamo che, invece di cercare un colpevole, si inizi a cercare una soluzione. Magari tutti assieme. Così, come ipotesi di lavoro...
Olmo, sono anni che facciamo finta di essere una repubblica presidenziale. Perché poi non dovremmo esserlo ? Sono passati 70 anni, forse siamo un po' cambiati.
forse volevi dire che "facciamo finta di essere una repubblica parlamentare" mentre nella pratica siamo altro..eh si....che tristezza, povere Brigate Garibaldi! ...era meglio se se ne fossero andati a chiedere asilo aiKotzebuensi invece di morire per sta Costituzione schifata da tutti.
l'Italia è davvero ingovernabile, vecchia, marcia, tutti contro tutti in una violenta campagna elettorale permanente dal dopoguerra ad oggi, fra cogli.ni e pesti rosse. Davvero senza speranza.
La sottile distinzione tra voltagabbana ed elettore-cervellomunito è la stessa che passa tra l'informarsi, l'acoltare e il cercare di capire (magari senza riuscirci) e il continuare a crociare ciecamente i vari La Russa, Santanchè, Storace et similia.
vi prego qualcuno lo fermi.Tu che continui a votare a destra
Gli ideali di destra sono morti a Piazzale Loreto anzi già sul Gransasso
... questa non è destra è il circo ... se magari si evitasse di votarli forse un giorno potremmo avere di nuovo un Almirante invece di uno Storace ...
No spiegami sto concetto, ma non eri tu quello favorevole alle liste bloccate?No spiegami sto concetto ... spiegami come fai a votare qualcuno che reputi un cerebroleso (solo i Compagni piu "duri" li senti al bar di paese dire "no te ga da interessare chi ca l'è te ga da votare pal partito!!). Se nel tuo collegio invece il candidato fosse una persona di spessore non puoi generalizzare come fai tu perché l'elettore di centro destra come me che si trova Brunetta capolista cosa dovrebbe fare? Votarlo facendo finta di nulla? E' no porca trota ...
"Il saggio sa di essere stupido, è lo stupido invece che crede di essere saggio" (cit. di uno che ha scritto qualche libro)
No spiegami sto concetto, ma non eri tu quello favorevole alle liste bloccate?
Non ci volevo credere ... Dopo la perla su Storace (che va bene tanto è solo ladro!!!!) citiamo niente meno di Forrest Gump ... cioè riporto una citazione di Shakespeare e mi citi Forrest Gump???????????"stupido è chi lo stupido fa" (cit. di uno che camminava molto)
E comunque ti consiglio veramente di leggere qualche libro serio
Che cosa? Socialista??? e magari mi vorresti pure far credere che Benito Amilcare faceva anche il direttore di qualche giornale di sinistra hahahahTu lo sai che Mussolini era nato socialista?
Guarda che con le liste bloccate con il tuo voto non sai chi eleggerai, perchè dipende dalla percentuale di voti del collegio. Quindi, per l'elettore si tratta dell'equivalente di una lotteria.Le liste bloccate hanno anche un altro "vantaggio" ... se non sei Caligola non puoi pensare di nominare senatore il tuo cavallo e sperare che la gente ti voti ... Se tu candidi il Brunetta o la Santanchè di turno non sperare di avere il mio voto soprattutto se hai già dimostrato di non essere in grado di fare neppure una minima parte di quanto paventato ...
Bene, è impossibile fare le cose nel modo giusto (chissà perchè solo in Italia), allora facciamole ancora peggio? No, resta un'alternativa sbagliata.Io sono d'accordo con te sul fatto che pagarne 1000 per fare decidere a uno solo sia sbagliato, ma in Italia è impossibile fare diversamente, nessuno pensa mai al paese e tutti pensano solo al proprio orticello.
Certo, è giusto che chi sbaglia paghi. Ma il problema è che in Italia ci si preoccupa prima di far pagare a chi sbaglierà, piuttosto che di provare a fare le cose in maniera giusta. Esempio pratico: il M5S ha preferito restare all'opposizione lasciando che si facesse un governo PD-FI. Ora il M5S urla in tutti i modi che "gli altri" stanno facendo ogni genere di orrore, ma quando ha avuto la possibilità di fare qualcosa, ha fatto di tutto per starne alla larga. Come si dice a Staglieno (quartiere poco popoloso di Copenhagen) "Quæ de luà sartime addosso" (tradotto in italiano: Voglia di lavorare, saltami addosso!).Quanto al colpevole mi pare un ragionamento privo di logica ... visto che le cose vengono fatte non perché "Dio lo vuole" ma per delle ragioni ben precise penso che sia giusto che chi sbaglia paga ... ma non solo in Italia ma in tutto il mondo
Ora il M5S urla in tutti i modi che "gli altri" stanno facendo ogni genere di orrore, ma quando ha avuto la possibilità di fare qualcosa, ha fatto di tutto per starne alla larga.
Quel compromesso che in Italia, da una parte di politici e di elettori viene negativamente bollato come "inciucio".
La democrazia è questa: trovare accordi. La politica dello scontro non porta da nessuna parte.