Con questo post non voglio assolutamente insegnare nulla a nessuno, ma solo dare qualche consiglio ai meno esperti su come innaffiare i nostri amati bonsai.
Ribadisco, come sempre, che ciò che riporterò qui è basato sulle mie esperienze ( dopo 15 anni di coltivazione di bonsai),sul clima della mia zona e, indicativamente, su tutte le piante, specificando che alcune necessitano di qualche variazione.
Innanzi tutto spiego cosa significa innaffiare ( in parole povere per non annoiare nessuno): L'annaffiatura è, infatti, fondamentale per il bonsai più che per le piante, perché il vaso che lo contiene dispone di ben poca terra che, soprattutto d'estate, si asciuga molto in fretta pregiudicandone la vita. Non bisogna, però, neppure esagerare, dal momento che alcune specie non gradiscono molta acqua, ma attenersi a quanto sappiamo che la pianta gradisca.
L'acqua viene poi assorbita ( mediante assorbimento per osmosi) dalle radici e messa in circolo, dopo essere trasformata e miscelata con nutrimenti che, in natura, percepiscono dal terreno, ma in vaso siamo noi a fornirli.
Questi circolo fa si che, una volta raggiunte le foglie, avvenga il processo di trasformazione, rimandate alle radici e così via( è un poco più complicato ma ho cercato di stringere....:embarrass:embarrass:embarrass).
Guardando la natura, si può capire che l'acqua utilizzata dalla pianta, viene assorbita mediante percolamento dal terreno e dall'alto verso il basso, e non per immersione ( e quindi dal basso verso l'alto ), fatto questo che, oltre a dilavare in maniera eccessiva il terreno, provoca scaravoltamenti del terriccio, troppa irrigazione e conseguente insorgenza di marciumi radicali.
Purtroppo sempre più spesso di sente dire che si è stati consigliati di innaffiare per immersione...:martello::martello:cat:cat: ma da quanto ho cercato di spiegare sopra, potete capire che è una grossa castroneria.
Ovvio che anche il terreno fa la sua parte: nella stragrande maggioranza di bonsai diciamo...commerciali, il terreno è un pastone infame, compatto come cemento e con una altissima percentuale di materiale organico ( torba e di pessima qualità), mentre invece il terreno ideale è molto drenante.
Inoltre, nella stagione estiva, l'acqua la si deve somministrare innaffiando con calma e più volte, per fare in modo che il terreno si inumidisca in modo corretto, tanto ,se il terreno è drenante, la parte in eccesso se ne andrà via tramite i fori di drenaggio.
Poi dai è una cosa meravigliosa, concedersi un pò di tempo per innaffiare le nostre piante, abbiamo coì modo di osservarle bene
Aggiungo che, oltre ad innaffiare le nostre piante, dobbiamo rifornirli di nutrimenti in quanto, in natura, li trovano naturalmente, ma in vaso no.
E' anche da sconsigliare sottovasi, creano ristagni pure quelli e sono ricettacolo di larve di zanzara.
Sconsiglio inoltre di innaffiare a pioggia perchè, oltre a non essere sicuri al 100% che il terreno abbia ricevuto la giusta quantità di acqua ( la parte aerea può fermare o deviare acqua diretta al terriccio), fa insorgere patologie fungine ( oidio in primis) e causa stress termici alle foglie.
Io ho trovato ideale l'irrigazione goccia a goccia, sia per praticità ( ho quasi 200 piante ed ho per questo installato 5 centraline ) che per irrigazione corretta.
Non esiste un periodo ogni quanto innaffiare, ma dovete essere voi a capire il momento giusto di quando farlo.
per fare un esempio, io nel momento clou della vegetazione ( giugno ) innaffio anche 2 volte al giorno, mentre può anche passare giorni e giorni in altri periodi.
Sembrerà strano, ma non è nel periodo più caldo che le piante hanno più bisogno di acqua, ma nel periodo di più spinta vegetativa.
In quanti, leggo sui vari forum, sentono caldo, pensano che la pianta soffra e giù acqua a catinelle.....e la pianta si debilita, pensano che sia per mancanza di acqua e giù altra acqua....i funghi sguazzano e la pianta si debilita ancora di più...e si innaffia ancora....
Io quest'anno in agosto, stavo anche 1 giorno senza innaffiare e nessuna pianta ha sofferto.
Ultimo appunto: è ormai risaputo che la prima causa di morte di bonsai, è la troppa acqua, per l'insorgere di patologia che questa errata operazione comporta.
Un giusto apporto idrico, fa si che le piante ridicano le dimensioni delle foglie e accorcino l'internodo, cosa amata da noi bonsaisti.
Decisamente da sconsigliare acqua proveniente da riciclo di condizionatori, acqua distillata o altri intrugli.
Forse gli unici casi in cui si bagna per immersione è al momento del rinvaso ( per far si che si inumidisca bene il terriccio ) ed in caso di terreno infame e compatto, cosa questa che non fa penetrare bene l'acqua nel profondo delle radici.
Quest'ultimo caso però, è da valutare come segno di un rinvaso urgentissimo!!!!
Ribadisco, come sempre, che ciò che riporterò qui è basato sulle mie esperienze ( dopo 15 anni di coltivazione di bonsai),sul clima della mia zona e, indicativamente, su tutte le piante, specificando che alcune necessitano di qualche variazione.
Innanzi tutto spiego cosa significa innaffiare ( in parole povere per non annoiare nessuno): L'annaffiatura è, infatti, fondamentale per il bonsai più che per le piante, perché il vaso che lo contiene dispone di ben poca terra che, soprattutto d'estate, si asciuga molto in fretta pregiudicandone la vita. Non bisogna, però, neppure esagerare, dal momento che alcune specie non gradiscono molta acqua, ma attenersi a quanto sappiamo che la pianta gradisca.
L'acqua viene poi assorbita ( mediante assorbimento per osmosi) dalle radici e messa in circolo, dopo essere trasformata e miscelata con nutrimenti che, in natura, percepiscono dal terreno, ma in vaso siamo noi a fornirli.
Questi circolo fa si che, una volta raggiunte le foglie, avvenga il processo di trasformazione, rimandate alle radici e così via( è un poco più complicato ma ho cercato di stringere....:embarrass:embarrass:embarrass).
Guardando la natura, si può capire che l'acqua utilizzata dalla pianta, viene assorbita mediante percolamento dal terreno e dall'alto verso il basso, e non per immersione ( e quindi dal basso verso l'alto ), fatto questo che, oltre a dilavare in maniera eccessiva il terreno, provoca scaravoltamenti del terriccio, troppa irrigazione e conseguente insorgenza di marciumi radicali.
Purtroppo sempre più spesso di sente dire che si è stati consigliati di innaffiare per immersione...:martello::martello:cat:cat: ma da quanto ho cercato di spiegare sopra, potete capire che è una grossa castroneria.
Ovvio che anche il terreno fa la sua parte: nella stragrande maggioranza di bonsai diciamo...commerciali, il terreno è un pastone infame, compatto come cemento e con una altissima percentuale di materiale organico ( torba e di pessima qualità), mentre invece il terreno ideale è molto drenante.
Inoltre, nella stagione estiva, l'acqua la si deve somministrare innaffiando con calma e più volte, per fare in modo che il terreno si inumidisca in modo corretto, tanto ,se il terreno è drenante, la parte in eccesso se ne andrà via tramite i fori di drenaggio.
Poi dai è una cosa meravigliosa, concedersi un pò di tempo per innaffiare le nostre piante, abbiamo coì modo di osservarle bene
Aggiungo che, oltre ad innaffiare le nostre piante, dobbiamo rifornirli di nutrimenti in quanto, in natura, li trovano naturalmente, ma in vaso no.
E' anche da sconsigliare sottovasi, creano ristagni pure quelli e sono ricettacolo di larve di zanzara.
Sconsiglio inoltre di innaffiare a pioggia perchè, oltre a non essere sicuri al 100% che il terreno abbia ricevuto la giusta quantità di acqua ( la parte aerea può fermare o deviare acqua diretta al terriccio), fa insorgere patologie fungine ( oidio in primis) e causa stress termici alle foglie.
Io ho trovato ideale l'irrigazione goccia a goccia, sia per praticità ( ho quasi 200 piante ed ho per questo installato 5 centraline ) che per irrigazione corretta.
Non esiste un periodo ogni quanto innaffiare, ma dovete essere voi a capire il momento giusto di quando farlo.
per fare un esempio, io nel momento clou della vegetazione ( giugno ) innaffio anche 2 volte al giorno, mentre può anche passare giorni e giorni in altri periodi.
Sembrerà strano, ma non è nel periodo più caldo che le piante hanno più bisogno di acqua, ma nel periodo di più spinta vegetativa.
In quanti, leggo sui vari forum, sentono caldo, pensano che la pianta soffra e giù acqua a catinelle.....e la pianta si debilita, pensano che sia per mancanza di acqua e giù altra acqua....i funghi sguazzano e la pianta si debilita ancora di più...e si innaffia ancora....
Io quest'anno in agosto, stavo anche 1 giorno senza innaffiare e nessuna pianta ha sofferto.
Ultimo appunto: è ormai risaputo che la prima causa di morte di bonsai, è la troppa acqua, per l'insorgere di patologia che questa errata operazione comporta.
Un giusto apporto idrico, fa si che le piante ridicano le dimensioni delle foglie e accorcino l'internodo, cosa amata da noi bonsaisti.
Decisamente da sconsigliare acqua proveniente da riciclo di condizionatori, acqua distillata o altri intrugli.
Forse gli unici casi in cui si bagna per immersione è al momento del rinvaso ( per far si che si inumidisca bene il terriccio ) ed in caso di terreno infame e compatto, cosa questa che non fa penetrare bene l'acqua nel profondo delle radici.
Quest'ultimo caso però, è da valutare come segno di un rinvaso urgentissimo!!!!
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