sasiks
Giardinauta
ciao a tutti!
discussione generale per parlare dei nostri delitti botanici: piante che, involontariamente (!) abbiamo ammazzato o ridotto in fin di vita. Specie che, nonostante gli infiniti tentativi, a casa nostra proprio non vogliono sopravvivere.
Tradotto: pulitevi la coscienza e mostrate il pollice nero! (si accettano anche sfumature del giallo e del marrone, come le foglie che inesorabilmente seccano )
Do il cattivo esempio e comincio io con le mie vittime più recenti:
- dracena (forida beauty, almeno così diceva il cartellino): amore a prima vista, presa piccina a pochi euro in un vivaio. La nostra storia d'amore è durata pochissimo; non ci siamo mai capite. Per ogni nuova foglia che metteva, una andava persa. Ho provato a innaffiarla di più, poi di meno. A darle più luce, meno luce, più concime, niente concime... alla fine durante le vacanze, l'addetto alle innaffiature le ha dato il colpo di grazia annegandola e ponendo fine alle sue (e mie) sofferenze. Ancora oggi non capisco che cosa volesse da me.
- banano nano: qui c'è un concorso di colpa. La pianta piaceva tanto al mio ragazzo che ha deciso di prendersene cura. Peccato che questo abbia portato a un eccesso di innaffiature (io davo acqua, poi il giorno dopo la dava lui, ecc). La fine per annegamento è sopraggiunta, inesorabile, nel giro di pochi mesi.
- calathea orbifolia e stromanthe tricolor: due piantine prese al lidl. Stavano benone, crescevano rigogliose. Giusto qualche problema di umidità ambientale negli ultimi tempi. Poi sono arrivati i tripidi e nel giro di un paio di settimane le piante si sono disintegrate. Mi sono sbarazzata dei cadaveri per evitare che altre piante venissero colpite.
Attualmente in rianimazione:
- un anthurium con marciume radicale. ho salvato una piantina in argilla espansa, ma la ripresa è lenta
- monstera: eccesso idrico, poca luce e ferie sono state una brutta combinazione.
la lista sarebbe lunga, e continuo dopo, intanto lascio la parola a voi e ai vostri fallimenti, per sentirci meno soli
discussione generale per parlare dei nostri delitti botanici: piante che, involontariamente (!) abbiamo ammazzato o ridotto in fin di vita. Specie che, nonostante gli infiniti tentativi, a casa nostra proprio non vogliono sopravvivere.
Tradotto: pulitevi la coscienza e mostrate il pollice nero! (si accettano anche sfumature del giallo e del marrone, come le foglie che inesorabilmente seccano )
Do il cattivo esempio e comincio io con le mie vittime più recenti:
- dracena (forida beauty, almeno così diceva il cartellino): amore a prima vista, presa piccina a pochi euro in un vivaio. La nostra storia d'amore è durata pochissimo; non ci siamo mai capite. Per ogni nuova foglia che metteva, una andava persa. Ho provato a innaffiarla di più, poi di meno. A darle più luce, meno luce, più concime, niente concime... alla fine durante le vacanze, l'addetto alle innaffiature le ha dato il colpo di grazia annegandola e ponendo fine alle sue (e mie) sofferenze. Ancora oggi non capisco che cosa volesse da me.
- banano nano: qui c'è un concorso di colpa. La pianta piaceva tanto al mio ragazzo che ha deciso di prendersene cura. Peccato che questo abbia portato a un eccesso di innaffiature (io davo acqua, poi il giorno dopo la dava lui, ecc). La fine per annegamento è sopraggiunta, inesorabile, nel giro di pochi mesi.
- calathea orbifolia e stromanthe tricolor: due piantine prese al lidl. Stavano benone, crescevano rigogliose. Giusto qualche problema di umidità ambientale negli ultimi tempi. Poi sono arrivati i tripidi e nel giro di un paio di settimane le piante si sono disintegrate. Mi sono sbarazzata dei cadaveri per evitare che altre piante venissero colpite.
Attualmente in rianimazione:
- un anthurium con marciume radicale. ho salvato una piantina in argilla espansa, ma la ripresa è lenta
- monstera: eccesso idrico, poca luce e ferie sono state una brutta combinazione.
la lista sarebbe lunga, e continuo dopo, intanto lascio la parola a voi e ai vostri fallimenti, per sentirci meno soli