RosaeViola
Master Florello
E' proprio vero. Ogni gatto come ogni umano, ha il suo carattere.
Ho sempre avuto gatti e quasi sempre trovatelli o relitti o poveri gattoni abbandonati in prossimità delle ferie e ognuno ha sempre dimostrato le sue possibilità, la sua volontà e i suoi desideri.
Ho sempre notato anche, che non sono tutti intelligenti allo stesso modo.
Ci sono gatti che riescono ad interagire con la comunicazione umana, in maniera più rilevante di altri.
Alcuni che imparano osservando l'uomo, a fare cose che da un gatto non ci si aspetterebbero mai, come ad esempio la gatta che arrivando qui, mi ha adottato diventando la mia ombra, apre le porte appendendosi alla maniglia.
Milli è troppo buffa...salta, si appende e fa scattare la molla, dopo di che, con la zampa apre bene la porta ed esce pacifica in giardino.
Lei è una di quelle che adora le coccole e ti si pianta addosso anche quando non vuoi o non puoi e impasta e fa le fusa che sembra un trattore.
Solitamente si siede qui a fianco alla tastiera e mentre scrivo mi riempie di testate...Ma non sia mai che voglia io coccolarla e lei non sia disponibile...non c'è santo che tenga.
Poi c'è Susi...una gatta di 40 giorni abbandonata dalla madre che non era in grado di sfamare. Presa e recuperata, allattata con un biberon piccolissimo ogni 3 ore, a cui si doveva massaggiare il pancino perchè facesse i bisogni, a cui dovevo fare anche le perettine di Microlax (quelle dei neonati per intenderci), a cui ho dovuto fare il bagno chiudendomi in una stanza caldissima in pieno agosto, per toglierle le pulci che la divoravano, che, crescendo, ha avuto problemi di calcificazione, considerato che il latte artificiale per i gatti non è molto completo, che si fratturava ogni volta che scendeva dalla sedia e che ho dovuto tenere al caldo nel letto con me una settimana, perchè era piena di microfratture che si era procurata cadendo dal tavolo, su cui era salita in un attimo in cui l'avevo persa di vista.
Io incinta di 7 mesi con la gatta nel mio letto perchè non si muovesse.
Poi Calcitonina a go-go e calcio e alla fine ce l'ha fatta, ma è rimasta nana, con le zampe anteriori a mo' di bull (il cane) e le posteriori a X.
Bene, questa ragazza ha un caratteraccio. E' dolcissima solo con me e mi segue dappertutto.
Per lo stress che ha avuto quando ho partorito, si è fatta venire la micosi.
Episodio che si è ripetuto anche con la seconda gravidanza e poi mai più.
E' bastato che sparissi qualche giorno per andare in crisi.
Ma comunica solo con me, emettendo un suono, quando ci guardiamo negli occhi, che è tipo uno SQUECK...insomma una papera.
Con gli altri si comporta come una vecchia zitella acida.
Poi c'è Spiri, grande portierona, capace di parare tiri incredibili, ma che con gli anni è diventata paurosissima al punto che vive segregata in cucina (per sua scelta).
Infine Micia. La più equilibrata, la più serena e la più dolce delle gatte che ho.
Recuperata dopo essere stata torturata da un gruppo di ragazzini del condominio in cui vivevo, aveva fiducia solo di me, ma col tempo ha imparato ad accettare tutti ed oggi è dolcissima, intelligente e si comporta proprio bene.
Bravissima a cacciare, dolce nello sguardo fortemente comunicativo e mansueta, diventa una jena quando la si porta in pensione del veterinario, che non fa nemmeno avvicinare per farsi nutrire, salvo poi ridiventare un agnellino al solo sentire la mia voce.
Ho cominciato la mia carriera di gattofila, dopo sposata, con un micio.
Le ore di solitudine erano molte perchè noi eravamo via tutto il giorno.
Dopo esserci fatti un sacco di problemi, ci siamo ritrovati a dover adottare Spiri, che dormiva sullo zerbino della scala condominiale, a cui sempre gli stessi maledetti avevano ucciso la madre e questo ci ha obbligato a by-passare il problema e Billy, l'ha accettata benissimo e il suo carattere, ne ha risentito positivamente.
Lui aveva un carattere straordinario.
Era un bellissimo gattone rosso, ma non tigrato completamente, in certi punti aveva macchie piuttosto grande di un rosso più scuro.
Era buonissimo, anch'esso abbandonato e quando me l'hanno messo in braccio, ha preso a leccarmi la faccia.
Fischiando arrivava ed ha sempre accolto tutte le gatte che gli abbiamo piazzato in casa, con grande festa.
Ultimamente, quando ci dovevamo spostare, avevamo capito che gradivano molto di più rimanere a casa loro, in compagnia che andare dal veterinario, dove comunque erano piuttosto liberi.
Evidentemente sapevano tutti, che quello era il nostro territorio e lì saremmo tornati.
Ho notato comunque che se sono di sesso diverso, hanno meno difficoltà ad andare d'accordo, dato che non vivono il controllo del territorio.
Poi ci sono gatti che i primi giorni soffiano come dei Geyser, ma in capo a un paio di settimane, solitamente la situazione si normalizza.
Billy sopportava le mie figlie che, malgrado i nostri divieti, addirittura gli andavano a cavallo (era davvero grande...non grosso, proprio grande e muscoloso), Billy capiva che qualcuno stava poco bene e si piazzava nelle vicinanze usando il calore del suo corpo per dare affetto.
Billy è stato dolcissimo anche quando è morto. E' stato con noi 15 anni e poi ha avuto un fibrosarcoma.
Nelle ultime settimane non riusciva nemmeno a muoversi e andava a nascondersi sotto un tavolino in camera da letto.
Alla fine, era paralizzato e dovevo io andarlo a prendere, portarlo in bagno e sfamarlo.
Così, ci siamo risolti con una tristezza immensa, per l'eutanasia.
Quella mattina mi guardava fisso, mi leccava ancora, succhiava il lobo del mio orecchio come aveva sempre fatto, ed era dolcissimo e struggente.
L'ho portato dal veterinario e sono stata con lui fino a che ha chiuso gli occhi, ma l'ultimo sguardo era ancora pieno di tenerezza e di amore.
Gli devo molto e l'ho amato moltissimo. Il suo carattere indubbiamente lo permetteva e ci legava tanto.
Scusate la prolissità, ma questo è un argomento a me carissimo e solo chi non li ama, non vive con loro, non può capire.
Trovare qui dentro tanto amore per gli animali, mi ha davvero confortato e scaldato il cuore.
Ho sempre avuto gatti e quasi sempre trovatelli o relitti o poveri gattoni abbandonati in prossimità delle ferie e ognuno ha sempre dimostrato le sue possibilità, la sua volontà e i suoi desideri.
Ho sempre notato anche, che non sono tutti intelligenti allo stesso modo.
Ci sono gatti che riescono ad interagire con la comunicazione umana, in maniera più rilevante di altri.
Alcuni che imparano osservando l'uomo, a fare cose che da un gatto non ci si aspetterebbero mai, come ad esempio la gatta che arrivando qui, mi ha adottato diventando la mia ombra, apre le porte appendendosi alla maniglia.
Milli è troppo buffa...salta, si appende e fa scattare la molla, dopo di che, con la zampa apre bene la porta ed esce pacifica in giardino.
Lei è una di quelle che adora le coccole e ti si pianta addosso anche quando non vuoi o non puoi e impasta e fa le fusa che sembra un trattore.
Solitamente si siede qui a fianco alla tastiera e mentre scrivo mi riempie di testate...Ma non sia mai che voglia io coccolarla e lei non sia disponibile...non c'è santo che tenga.
Poi c'è Susi...una gatta di 40 giorni abbandonata dalla madre che non era in grado di sfamare. Presa e recuperata, allattata con un biberon piccolissimo ogni 3 ore, a cui si doveva massaggiare il pancino perchè facesse i bisogni, a cui dovevo fare anche le perettine di Microlax (quelle dei neonati per intenderci), a cui ho dovuto fare il bagno chiudendomi in una stanza caldissima in pieno agosto, per toglierle le pulci che la divoravano, che, crescendo, ha avuto problemi di calcificazione, considerato che il latte artificiale per i gatti non è molto completo, che si fratturava ogni volta che scendeva dalla sedia e che ho dovuto tenere al caldo nel letto con me una settimana, perchè era piena di microfratture che si era procurata cadendo dal tavolo, su cui era salita in un attimo in cui l'avevo persa di vista.
Io incinta di 7 mesi con la gatta nel mio letto perchè non si muovesse.
Poi Calcitonina a go-go e calcio e alla fine ce l'ha fatta, ma è rimasta nana, con le zampe anteriori a mo' di bull (il cane) e le posteriori a X.
Bene, questa ragazza ha un caratteraccio. E' dolcissima solo con me e mi segue dappertutto.
Per lo stress che ha avuto quando ho partorito, si è fatta venire la micosi.
Episodio che si è ripetuto anche con la seconda gravidanza e poi mai più.
E' bastato che sparissi qualche giorno per andare in crisi.
Ma comunica solo con me, emettendo un suono, quando ci guardiamo negli occhi, che è tipo uno SQUECK...insomma una papera.
Con gli altri si comporta come una vecchia zitella acida.
Poi c'è Spiri, grande portierona, capace di parare tiri incredibili, ma che con gli anni è diventata paurosissima al punto che vive segregata in cucina (per sua scelta).
Infine Micia. La più equilibrata, la più serena e la più dolce delle gatte che ho.
Recuperata dopo essere stata torturata da un gruppo di ragazzini del condominio in cui vivevo, aveva fiducia solo di me, ma col tempo ha imparato ad accettare tutti ed oggi è dolcissima, intelligente e si comporta proprio bene.
Bravissima a cacciare, dolce nello sguardo fortemente comunicativo e mansueta, diventa una jena quando la si porta in pensione del veterinario, che non fa nemmeno avvicinare per farsi nutrire, salvo poi ridiventare un agnellino al solo sentire la mia voce.
Ho cominciato la mia carriera di gattofila, dopo sposata, con un micio.
Le ore di solitudine erano molte perchè noi eravamo via tutto il giorno.
Dopo esserci fatti un sacco di problemi, ci siamo ritrovati a dover adottare Spiri, che dormiva sullo zerbino della scala condominiale, a cui sempre gli stessi maledetti avevano ucciso la madre e questo ci ha obbligato a by-passare il problema e Billy, l'ha accettata benissimo e il suo carattere, ne ha risentito positivamente.
Lui aveva un carattere straordinario.
Era un bellissimo gattone rosso, ma non tigrato completamente, in certi punti aveva macchie piuttosto grande di un rosso più scuro.
Era buonissimo, anch'esso abbandonato e quando me l'hanno messo in braccio, ha preso a leccarmi la faccia.
Fischiando arrivava ed ha sempre accolto tutte le gatte che gli abbiamo piazzato in casa, con grande festa.
Ultimamente, quando ci dovevamo spostare, avevamo capito che gradivano molto di più rimanere a casa loro, in compagnia che andare dal veterinario, dove comunque erano piuttosto liberi.
Evidentemente sapevano tutti, che quello era il nostro territorio e lì saremmo tornati.
Ho notato comunque che se sono di sesso diverso, hanno meno difficoltà ad andare d'accordo, dato che non vivono il controllo del territorio.
Poi ci sono gatti che i primi giorni soffiano come dei Geyser, ma in capo a un paio di settimane, solitamente la situazione si normalizza.
Billy sopportava le mie figlie che, malgrado i nostri divieti, addirittura gli andavano a cavallo (era davvero grande...non grosso, proprio grande e muscoloso), Billy capiva che qualcuno stava poco bene e si piazzava nelle vicinanze usando il calore del suo corpo per dare affetto.
Billy è stato dolcissimo anche quando è morto. E' stato con noi 15 anni e poi ha avuto un fibrosarcoma.
Nelle ultime settimane non riusciva nemmeno a muoversi e andava a nascondersi sotto un tavolino in camera da letto.
Alla fine, era paralizzato e dovevo io andarlo a prendere, portarlo in bagno e sfamarlo.
Così, ci siamo risolti con una tristezza immensa, per l'eutanasia.
Quella mattina mi guardava fisso, mi leccava ancora, succhiava il lobo del mio orecchio come aveva sempre fatto, ed era dolcissimo e struggente.
L'ho portato dal veterinario e sono stata con lui fino a che ha chiuso gli occhi, ma l'ultimo sguardo era ancora pieno di tenerezza e di amore.
Gli devo molto e l'ho amato moltissimo. Il suo carattere indubbiamente lo permetteva e ci legava tanto.
Scusate la prolissità, ma questo è un argomento a me carissimo e solo chi non li ama, non vive con loro, non può capire.
Trovare qui dentro tanto amore per gli animali, mi ha davvero confortato e scaldato il cuore.