3) cattiverie. perchè battere le mani fragorosamente quando una moderatrice è impegnata in un trasloco?vi ricordate i tandem per assicurarsi che il form restasse on line, mentre le moderatrici erano o in ferie o impegnate? A me quel battito di mani ha fatto male, ma io son troppo sensibile.....pare sia un problema....
Anche a me i "vecchi" mancano un pochino, però cerco di aprirmi, per quanto mi è possibile, e compatibilmente con il poco tempo che ho ultimamente, ai nuovi arrivati, cerco di conoscerli, cerco di capire se mi possono "dare" qualcosa.
P.S. A proposito del battimani per il trasloco di Elebar: sai, sono andata a rivedermi il post, avevo il dubbio di essere stata io a metterlo. Invece no, però a me non ha dato fastidio. Ho cercato di leggere ed interpretare quello che c'era sotto quel trasloco. Noi non lo possiamo sapere, perchè Ele non ce lo ha spiegato, se il trasloco era voluto, desiderato, oppure se è stato causato da qualche sventura o se era "obbligato"....
Io penso soltanto al mio, di trasloco, che farò, spero, prima di Pasqua. Avrei dovuto oggi scrivervi già dalla nuova casa, invece eccomi ancora qua, rinchiusa in questa sottospecie di salotto lavanderia e stendibiancheria con annesso locale per far da mangiare, bagno e camera da letto superincasinata.
A me la parola trasloco mette una gioia e un'allegria che nemmeno ti puoi immaginare, per me significa
FINALMENTE tornare al mio paese, ai miei campi ed alle solite e raggrinzite facce dei soliti vecchietti che escono da messa prima ed invadono la piazza alle otto di mattina, mentre io passo di corsa con la mia macchina per andare a lavorare e faccio slalom per evitarli. Significa alzarmi la mattina sentendo il suono di un uccellino che fa un verso strano ma inebriante, il cip cip deve essere ormai passato di moda. Significa lasciare aperte le finestre d'estate ed addormentarsi con il cra-cra delle rane nel fosso, significa alzarsi in queste giornate di freddo pungente e scoprire che la nebbia ha ricamato sopra ad ogni ramo, ad ogni tetto ed a ogni ringhiera, così come su ogni filo d'erba o sul naso del cavallo che bruca di fronte a casa mia .... la nebbia ha disegnato il suo ricamo, posandosi fredda ed umida su ogni cosa, creando quel magnifico ed impagabile disegno bianco che può essere solo dono del Signore.
Poi ti viene da dire qualche parolaccia, quando devi uscire di casa per raggiungere il posto di lavoro e non si vede di là del proprio naso, ma.....:hands13: :hands13:
Oppure significa finalmente poter andare alle prove di musica in banda, prendendo strumento e spartiti sottobraccio e facendo giusto quei sette-ottocento metri in mezzo ai campi che separano casa mia dalla sede della sala musica. Volendo, si può passare anche dal centro del paese, d'estate tanti vecchiotti (e meno vecchiotti) si ritrovano al bar a mangiare un ghiacciolo e tutti salutano alzando la mano... la banda è ancora una grande istituzione in paese, quasi degna di venerabilità...
Oppure significa passare al mattino alle otto dalla piazza del paese e fermarmi a salutare una carissima amica che gestisce il forno del pane, inebriandomi del profumo delle ultime sfornate che escono, ancora calde e croccanti.....
Oppure significa passare davanti all'asilo (pardon, scuola materna) e salutare con una mano il mio adorato nipotino che passa le sue giornate felicemente insieme a tanti simili, e che alza timido la sua manina e mi saluta gridando... ma io non lo posso sentire... "Ciao, zia Babala.....".....
Oppure significa passare ogni mattina davanti al teatro che ha accolto il giorno delle mie adorate nozze; già, la chiesa era chiusa per restauri durati più del dovuto, avrei voluto sposarmi a Verona, nella parrocchia di mio marito, non c'è stato nulla da fare, sembrava un capannone, io nella mia chiesa avevo ricevuto il battesimo, la prima comunione, la cresima e...... il matrimonio. E con buona pace dei miei amici che dall'alto della balconata ci hanno lanciato due secchi stracolmi di riso... per fortuna il mio cappello ha fatto da ombrello.
Io penso di fermarmi qui, come penso che di quei battimani ce n'erano pochi....:hands13: :hands13: :hands13: :hands13: :hands13: :hands13: :hands13: :hands13:
Avrai notato, che in tutto questo non ho inserito traccia di tutto il "caos" che crea un trasloco, le ore e le notti passate ad imballare tutto e di più e poi le giornate passate a rimettere tutto a posto, e sembra che la casa sia più grande, ma la confusione è tanta e tanta, che al momento sembra non ci entri più nulla. E per non parlar della polvere, che nelle case nuove si spreca a quintali, perchè i muri e i pavimenti un po' "si devono fare" ha detto il posatore, e per non parlare del freddo che ti ritrovi dentro, se come Ele o forse me traslochi in inverno, a casa mia a tutt'oggi non sappiamo cosa siano le finestre, e al mio paese di notte andiamo a -7/-8. La casa si scalderà a ferragosto, forse. E allora, dove sta il problema??????????????????????
OT: ancora tanti auguri ad Elebar, per il suo trasloco, che sia l'inizio della tua felicità.