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I nuovi poteri dei sindaci

I

Il Marchese del Ficus

Guest
...oddio, ho trasceso con l'ironia, ma volevo sottolineare quanto da queste nostre discussioni emerga un dato interessante e forse anche preoccupante: TUTTO ciò che ci riguarda, ogni problematica, se analizzata e discussa ci riporta alla politica. Mi rendo conto che qualsivoglia argomento sociale è poiltica, ma politica parlamentare, politica delle poltrone.
Non la politica di un tempo, la NOSTRA, fatta da noi in mezzo alle strade, all'Università, sul posto di lavoro. ma quella delegata, quella che col voto mettiamo in mano a certi soggetti. Di questo potremmo discutere.
 

pa0la

Florello
...oddio, ho trasceso con l'ironia, ma volevo sottolineare quanto da queste nostre discussioni emerga un dato interessante e forse anche preoccupante: TUTTO ciò che ci riguarda, ogni problematica, se analizzata e discussa ci riporta alla politica. Mi rendo conto che qualsivoglia argomento sociale è poiltica, ma politica parlamentare, politica delle poltrone.
Non la politica di un tempo, la NOSTRA, fatta da noi in mezzo alle strade, all'Università, sul posto di lavoro. ma quella delegata, quella che col voto mettiamo in mano a certi soggetti. Di questo potremmo discutere.

Non sono così d'accordo, è cambiato il modo. Magari c'è meno politica attiva nei luoghi di lavoro o nelle scuole, ma ci sono i blog e altri strumenti.
Esiste la politica delegata (esisteva anche prima), ma ogni nostro agire, ognuno di noi nel contesto in cui opera in una certa misura puoi considerarlo politico, e non lo deleghi a nessuno.....
Attuare o no una politica commerciale è di fatto un atto politico, limitato se vuoi all'orticello in questione, ma pur sempre scelta "politica".
Farsi parte attiva della sicurezza, indossando sempre tutte le protezioni a disposizione, PRETENDENDO di averle da chi invece non le fornisce, cazziando il collega che invece opera con leggerezza....pure quella è politica.
Quello che invece vedo è un colossale autoassolvimento collettivo, siccome son tutti dei figli di....tanto vale non impegnarsi a dare il meglio di se (ognuno per quel che può evidentemente).
Questo lo vedo a tanti livelli, questo è un problema reale, è una tendenza che bisogna assolutamente invertire.
E ben venga che i ragazzi quest'anno si debbano recuperare i debiti a settembre , stanno inventando nuove parolacce ma intanto ce n'è più d'uno che si sta passando l'estate a studiare. L'anno prossimo ci pensa due volte a fare il frillo per tutto l'inverno e sopratutto smette avere la tentazione di considerare uno s****to il compagno di scuola che magari si è divertito di meno e ha studiato di più. E adesso è più fico di quelli che ancora non sanno se passano alla classe successiva o no.
Ciao Marchè
pa0la
 
S

scardan123

Guest
Questa volta Paola sono pienamente d'accordo con te.

E l'educazione si fa innanzitutto con un sistema efficiente e certo di punizioni e di premi, per disincentivare ozio e menefreghismo, e incentivare invece il lavoro.

PS: roostfellas, i servizi sociali purtroppo da nord a sud si sono di fatto tradotti 99.99 volte su 100 in un mangia mangia, luoghi dove far assumere gli amici degli amici che non sanno fare niente e allora "fanno sociale". In mezzo a persone che ci credono davvero e che si trovano come nani a combattere contro montagne. Un po' di sociale lo fa anche la chiesa, peccato che faccia anche molta ma molta politica. E qui mi fermo o mi bannano.
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
Non sono così d'accordo, è cambiato il modo. Magari c'è meno politica attiva nei luoghi di lavoro o nelle scuole, ma ci sono i blog e altri strumenti.
Esiste la politica delegata (esisteva anche prima), ma ogni nostro agire, ognuno di noi nel contesto in cui opera in una certa misura puoi considerarlo politico, e non lo deleghi a nessuno.....
Attuare o no una politica commerciale è di fatto un atto politico, limitato se vuoi all'orticello in questione, ma pur sempre scelta "politica".
Farsi parte attiva della sicurezza, indossando sempre tutte le protezioni a disposizione, PRETENDENDO di averle da chi invece non le fornisce, cazziando il collega che invece opera con leggerezza....pure quella è politica.Quello che invece vedo è un colossale autoassolvimento collettivo, siccome son tutti dei figli di....tanto vale non impegnarsi a dare il meglio di se (ognuno per quel che può evidentemente).
Questo lo vedo a tanti livelli, questo è un problema reale, è una tendenza che bisogna assolutamente invertire.
E ben venga che i ragazzi quest'anno si debbano recuperare i debiti a settembre , stanno inventando nuove parolacce ma intanto ce n'è più d'uno che si sta passando l'estate a studiare. L'anno prossimo ci pensa due volte a fare il frillo per tutto l'inverno e sopratutto smette avere la tentazione di considerare uno s****to il compagno di scuola che magari si è divertito di meno e ha studiato di più. E adesso è più fico di quelli che ancora non sanno se passano alla classe successiva o no.Ciao Marchè
pa0la

Devo dire che è vero. in neretto ciò che per me è VERISSIMO. E' anche vero che chi assume operai -però- NON caccia chi non indossa scarpe, protezioni etc. Di solito questi sono in nero, capisci? Nulla di polemico, solo una cosa che ho notato sui cantieri.
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
Ah.... rimandarmi a settembre, con ben tre materie una volta, e due l'altra, fu per me ESAGERATAMENTE istruttivo. I "debiti" sono stati una delle tante follie perpetrate nei confrondi dell'istruzione, assieme alla SIS, le lauree brevi etc...
 

Pietradiluna

Giardinauta
forse un po' ot

Quando insegnavo ai minorenni e non che avevano l'obbligo formativo (quindi lavoratori che erano costretti a tornare a scuola) mi son resa conto parlando con loro che molti non avevano cognizione di sè. Ho scoperto talento in molti ragazzi costretti a 15 anni a fare i muratori, elettricisti o manovali e mi sono impegnata a fargli comprendere che per il loro bene dovevano pretendere le protezioni antiinfortunistiche considerato che molti di loro lavoravo sui tetti o nei cantieri.:storto: Non erano lavoratori in nero! I datori di lavori li facevano lavorare così...se non andava bene c'era la fila di altri ragazzi pronti a prendere il loro posto italiani o immigrati che fossero.
Erano adolescenti o giovani che neppure riconoscevano l'importanza dei corsi che vivevano come imposizione. E in parte li capisco dato che molti formatori erano liberi professionisti spinti ad arrotondare con qualche ora di servizio con un compenso iniziale di 50 euro l'ora (poi ridotto). Anche qs era un mangia mangia. Eppure c'era chi ci credeva, chi urlava, chi metteva regole, chi si vedeva tirare i banchi addosso (io) da sedicenni strafumati (e spesso erano così anche in cantiere a detta loro) eppure non mollava. Però vedere i ragazzi che dopo il primo impatto/scontro mi aspettavano in classe è stata una vera soddisfazione. :love::D
C'era chi aveva la passione per il disegno e faceva cose meravigliose, chi invece aveva mente imprenditoriale e capacità gestionali pazzesche ma il contesto famigliare o culturale in cui vivevano gli impediva di esprimersi. Avevano bisogno di essere riconosciuti come individui, di sentirsi dire "Bravo", di sapere che valevano qualcosa. Mi facevano tenerezza...Non quando mi minacciavano! :mad:
Che fatica...però che soddisfazioni!
Qs per dire che non tutto quello che è sociale è sporco o sbagliato o inutile. C'è chi si impegna e ci crede davvero, c'è chi i soldi dello stipendio se li guadagna e chi, come in ogni altro campo, ci specula fregandose.
Io parto dal presupposto che preferisco dormire sonni tranquilli e stare in pace con la coscienza a costo di essere fuori dal coro e contro le regole di chi sfrutta ogni cosa, sempre e comunque.

Silvia
 

Vagabonda

Florello Senior
io però riguardo i cassonetti voglio dire una cosa che mi ha sconvolta.
Ero a Roma, esattamente a via di Monteverde, ero a piedi ed ad un certo punto ho visto sbucare da dentro un cassonetto una persona. Stava rovistando dentro, ma completamente immerso!!! E non cercava cibo (maddeche) cercava roba da riciclare. Ora, sinceramente, a me non sembra una cosa così normale. E se veniva il camion e lo scaricava dentro? E se si sentiva male là dentro e nessuno se ne accorgeva?
E poi vedo decine di persone coi carrelli che rovistano, buttano in giro tutto e recuperano roba vecchia. Naturalmente lasciano tutto quello che hanno smosso a terra.
Volevo aggiungere questo perchè di gente che rovista (e sporca in terra) per recuperare roba vecchia ne ho viste a decine, per mangiare mai.
p.s. quella dei parchi non l'ho capita manco io, sinceramente.
 

pa0la

Florello
Devo dire che è vero. in neretto ciò che per me è VERISSIMO. E' anche vero che chi assume operai -però- NON caccia chi non indossa scarpe, protezioni etc. Di solito questi sono in nero, capisci? Nulla di polemico, solo una cosa che ho notato sui cantieri.

Per questo ti dico che tutto ciò per cui combattiamo giornalmente è politica (attivissima per me quanto a questo). E non dubito affatto di quello che dici, ma sappi che c'è anche chi, multato per non aver indossato la dotazione che invece era stata regolarmente fornita (è scomoda, tiene caldo, rompe le balle, son trent'anni che lo faccio tutti i giorni è non è mai successo niente....etc etc), si è rivolto ai sindacati e al giudice del lavoro perchè gli era stata trattenuta la sanzione sulla busta paga (non ha cavato un ragno dal buco ma l'ha fatto).
E credimi che a volte a occuparsi di sicurezza (con coscienza), ti vai a picchiare con l'imbecillità più assurda. E magari il collega non ti segnala, perchè non ha voglia di rogne.
Quanti se ne vedono sulle impalcature, cannone e cazzuola.....lo fanno da sempre.
C'è anche un deficit formativo colossale. Ormai son vecchietta, ho visto il crollo della formazione professionale.
Una volta i ragazzini che uscivano dal nautico, o dal tecnico...un pezzo di cultura spicciola di norme di sicurezza personale ce le avevano, ora ti trovi a dover dire loro le ovvietà - non buttare acqua sull'olio che brucia - sembra ovvio a noi, ma non credere che lo sia per un ragazzotto ignorante che però crede di saper tutto.
Anche questo senza nessuna polemica....se non si fosse capito mi picchio con la sicurezza e la formazione un giorno si e l'altro anche.
Che poi ci siano fior di datori di lavoro che invece se ne f....no è anche quello vero :burningma
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
io però riguardo i cassonetti voglio dire una cosa che mi ha sconvolta.
Ero a Roma, esattamente a via di Monteverde, ero a piedi ed ad un certo punto ho visto sbucare da dentro un cassonetto una persona. Stava rovistando dentro, ma completamente immerso!!! E non cercava cibo (maddeche) cercava roba da riciclare. Ora, sinceramente, a me non sembra una cosa così normale. E se veniva il camion e lo scaricava dentro? E se si sentiva male là dentro e nessuno se ne accorgeva?

te confesso una cosa... nei cassonetti de Roma ce trovi di tutto. Spesso ci si trovano cose funzionanti !! ^_^
 

Vagabonda

Florello Senior
guardate, io pure vado in cerca di legno, con quel che costa! Siccome faccio dei lavoretti in legno quando ne trovo, lo prendo. Però non rovisto, non butto a terra le altre cose...... so che ci si trova roba riutilizzabile, però insomma..... mi ha fatto un effetto vedere quel ragazzo dentro il cassonetto...
 
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