Il mio Thai è arrivato in regalo, da mio fratello dopo che due anni prima ho perso il mio cane e non vi stò a raccontare nulla, perchè è stato ed è ancora spesso, un dramma terrificante.
Questo gatto segue al primo, che nonostante stia benissimo e abbia ormai i suoi 8 anni, ha voluto uscire, ha preferito l'aria aperta e la libertà ed io l'ho lasciata fare.
Mio fratello ha cercato o un siamese o un gatto nero, perchè dalla nostra esperienza sono fra i gatti che amano di più sia la casa che il rapporto con gli umani.
Anche i persiani è vero, ma da esperienze passate questi non devono vivere in ambienti troppo umidi o con giardini al piano casa, per la loro salute e incolumità.
Il mio gatto è stato acquistato in un allevamento amatoriale dove non si sono accorti che non fosse un siamese, ma un thai, simile ma differente.
E l'ho fatto sterilizzare appena è stato possibile, così come ho fatto sterilizzare sia la gatta che il cane.
Può essere una cosa opinabile e spesso è dibattuta, ma io di animali ne ho allevati tanti e vi ho lavorato per molti anni affianco, in diverse occasioni.
Molto spesso gli esseri umani fanno paralleli un po' azzardati, perchè il periodo del calore pr la maggioranza degli animali è una specie di tortura e l'animale soffre, soffre soprattutto se i suoi istinti gli vengono negati, cosa che accade a coloro che vivono con noi, soprattutto se in città.
Il mio cane, e non potevo permettermelo, l'ho trovato sulle colline di Lavagna, sui monti, insieme ad una muta di cani di 40 elementi, in condizioni tutti, come minimo precarie.
Il cane aveva tre mesi e mezzo il pelo è semilungo e nero, eppure le pulci che gli caminavano sul pelo si vedevano benissimo, aveva il pancino gonfio di vermi e pasta.
Il veterinario (o meglio la clinica veterinaria della Croce Bianca) gli ha scaricato addosso una bomboletta di antiparassitario dicendomi: ' o l'ammazza questo o lo amamzzano le pulci, ma se resiste all'antiparassitario si salva'.
Tenete conto del fatto che avevo mio figlio di tre anni e la piccola di 18 mesi, ma non mi sono fatta troppi scrupoli.
La persona che teneva questa muta, una volontaria non voleva saperne di far sterilizzare i cani e secondo lei questa era una barbaria.
Mentre allevare cani a pasta (per loro è veleno) e senza vaccinazione alcuna, era una cosa sensata.
Ho lascaito lì altri 5 cuccioli, nelel stesse condizioni, ma una volta in città mi sono vista costretta a 'denunciare' la persona.
Scusate la mattonella che vi ho lanciato, ma è per dirvi la mia, sono troppi i gatti nei cassonetti, troppi i ricoveri per randagi, occorre ridurre il loro numero, per il loro bene.
Il mio gatto, pur sapendo che è un thai, avrei potuto lasciarlo intero, farlo accoppiare e vendere i micini, ma non avrei mai potuto sopportare di vederlo 'impazzire' ogni tre mesi, ovvero ogni qualvolta le gatte entrano in calore.
Il giorno che decidessi di prendere un'altro gatto andrò in un ricovero per gatti randagi.
E' molto, molto difficile piazzare gattini. Quando vivevo in campagna mi sono permessa compagnie di mici anche di 15 elementi per volta, facendo sempre e comunque sterilizzare le gatte anziane, alla terza gravidanza e se non riuscivo a piazzare i gattini in modo certo e sicuro, me li tenevo, non v'erano nè pericoli nè difficoltà a mantenerli, ma quì in città, m'è difficile allevarne anche solo uno, per non parlare del cane.