susymillerighe
Aspirante Giardinauta
Ne ho avuti due di gatti che andavano a spasso. Una era una gatta tricolore bellissima che decise di trasferirsi nell'appartamento al primo piano dei miei genitori (vivevo ancora con loro). Però (noi siamo a Roma), le piaceva uscire e voleva pattugliare il suo ex giardino di sotto... per un po' la condividemmo con la signora del pianterreno, poi traslocò definitivamente (la decisione fu indubbiamente sua). Ma per uscire usciva: si metteva davanti alla porta, e quando voleva tornare a casa saliva al primo piano e aspettava che qualcuno ci suonasse il campanello.
Morta lei, mia madre era disperata finchè non trovò un gattino soriano maschio sotto casa. Era piccolo e brutto; diventò un gattone meraviglioso ma selvatico. Affettuoso, ma pronto a graffiare. Si chiamava Schubert. Beh, Schubi (anche lui se ne è andato, prematuramente, povera stella) era fantastico e non si poteva tenere in casa. La sera, quando era tardi, ci affacciavamo dalla finestra e lo chiamavamo; e se gli andava di tornare - ma in genere sì - lo vedevamo arrivare al galoppo dai suoi nascondigli. E come correva col suo bel corpicino muscoloso e scattante. Allora scendevamo ad aprirgli il portone e poi salivamo per le scale con lui che ci precedeva trotterellando (sempre che non si fermasse per ore a annusare gli angoli).
A volte, sia la gatta Giotta che Schubert stavano fuori per giorni, scomparivano (Giotta una volta per una settimana, ce la riportarono dopo che avevamo tappezzato il quartiere di foto)... Francamente, non tutti i gatti sanno tornare, e molti si acconciano a fare vita domestica (i miei, ne ho due, non escono). Ma alcuni hanno sete di libertà. Non li si può frenare. Unica avvertenza, sterilizzarli: corrono meno rischi, soprattutto i maschi. Anche Schubert è morto di malattia, e non per incidenti... ma a dire il vero, per quanto ti faccia soffrire, se un gatto vuole uscire non si può tenere in casa. Bisogna correre il rischio, e sperare, e armarsi di santa pazienza... ma sono anche i gatti più vivaci e intelligenti e affascinanti... :froggie_r
Morta lei, mia madre era disperata finchè non trovò un gattino soriano maschio sotto casa. Era piccolo e brutto; diventò un gattone meraviglioso ma selvatico. Affettuoso, ma pronto a graffiare. Si chiamava Schubert. Beh, Schubi (anche lui se ne è andato, prematuramente, povera stella) era fantastico e non si poteva tenere in casa. La sera, quando era tardi, ci affacciavamo dalla finestra e lo chiamavamo; e se gli andava di tornare - ma in genere sì - lo vedevamo arrivare al galoppo dai suoi nascondigli. E come correva col suo bel corpicino muscoloso e scattante. Allora scendevamo ad aprirgli il portone e poi salivamo per le scale con lui che ci precedeva trotterellando (sempre che non si fermasse per ore a annusare gli angoli).
A volte, sia la gatta Giotta che Schubert stavano fuori per giorni, scomparivano (Giotta una volta per una settimana, ce la riportarono dopo che avevamo tappezzato il quartiere di foto)... Francamente, non tutti i gatti sanno tornare, e molti si acconciano a fare vita domestica (i miei, ne ho due, non escono). Ma alcuni hanno sete di libertà. Non li si può frenare. Unica avvertenza, sterilizzarli: corrono meno rischi, soprattutto i maschi. Anche Schubert è morto di malattia, e non per incidenti... ma a dire il vero, per quanto ti faccia soffrire, se un gatto vuole uscire non si può tenere in casa. Bisogna correre il rischio, e sperare, e armarsi di santa pazienza... ma sono anche i gatti più vivaci e intelligenti e affascinanti... :froggie_r