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granoturco senza pannocchie... ma cosa è???

rondinella

Giardinauta
questa estate ho visto per la prima volta una coltura che qui in Emilia non avevo mai mai visto.
purtroppo non ho la foto ma vi posso dire che erano appezzamenti di granoturco.... senza però le pannocchie.
ci siamo avvicinati ed abbiamo guardato attentamente: la pianta era identica in tutto e per tutto (colori, foglie, odore) ma non c'era alcun chicco...
inoltre le piante erano circa il doppio di altezza di quelle da granoturco.

mia sorella ha chiesto ad alcuni suoi amici contadini e loro stessi le hanno detto che hanno visto le piante in questione e non sapevano cosa fosse...

qualcuno ha qualche idea? ho pensato fosse tipo un granturco da foraggio... ma se non ha le pannocchie che senso ha?
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Potrebbe essere una coltivazione di Arundo donax una canna utilizzata per produrre bio carburante
da noi in Piemonte hanno cominciato a coltivarla su vasta scala
canna_c1--140x180.jpg

Può sembrare a granoturco se vista da lontano, perchè da vicino si vede subito che non è granoturco ma una canna.
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Sì potrebbe, ma in questo caso dovrebbe essere il Sorghum bicolor ssp. saccharatum che viene alto fino a 2/2,50 mt
mentre le altre varietà di sorgo sono molto più basse e quindi se dici che queste piante soo alte il doppio
del grano turco, per essere Sorgo dovrebbe essere la varietà che ti ho detto che viene coltivata anche quella
per produrre bio carburante. Il Sorgo comunque non produce pannocchie ma produce una spiga come il frumento,
solo molto più grande che dovresti avere visto....
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
No, te lo dico io cos'è.
Granoturco destinato alle centrali a biomassa. Viene mietuto ancora verde, triturato e portano nelle centrali a biogas per produrre metano...
Un'insulto all'agricoltura secondo me....
 

Commelina

Master Florello
mi sono chiesta anche io cosa fosse. Quest'anno per la prima volta in grandi appezzamenti del CNR che sono sulla Salaria circa 30 km a N/E di Roma, hanno seminato questa pianta che non avevo identificato ed è stata falciata in luglio. Era quella che nomina Pluteus, Arundo donax che ho appena ricercato sul web. Questi appezzamenti sono usati per sperimentare le colture. Gli anni precedenti prevalentemente seminavano erba medica o girasole.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Effettivamente ho visto anch'io le canne (mi pare che raggiungano anche un altezza maggiore del mais), ma comunque utilizzano anche il mais, almeno dalle mie parti quest'anno hanno messo diversi appezzamenti di mais vicino a casa mia, che hanno mietuto in luglio o ai primi di agosto (le pannocchie ancora non c'erano, o forse erano talmente piccole che non si vedevano ancora): sono venuti con 2 enormi mietitrebbie (trasporti eccezionali, hanno dovuto deviare il traffico), che trituravano e riempivano camion o trattori con rimorchio che si davano il cambio di fianco alla mietitrebbia. Nel giro di 2 ore hanno fatto tipo una decina di ettari e non so quante decine di rimorchi pieni... abbiamo una centrale a biogas entro 1 km.
 

rondinella

Giardinauta
immagino sia l'arundo. io l'ho visto ancora verde a fine giugno. l'ho guardato dalla strada ma la prossima volta entrerò proprio nel campo per vedere meglio la canna.

magari in Piamonte sono anni che lo si coltiva ma nella bassa modenese è la prima volta che lo vedo e ci sono nata e la cosa mi sconvolge.
sono consapevole che occorra trovare alternative al combustibile fossile ma l'idea di destinare terre fertili come quelle di pianura a produrre del carburante mi inquieta e non poco.
chissà, un giorno sceglieremo tra muoverci e mangiare (scusate l'estremizzazione)

scherzi a parte proprio ieri sera(!!!) si parlava di come interi pescheti (pesche bianche della qualità 'pelosa') e pereti (di pere abate) fossero stati sradicati per produzioni di sorbo... praticamente io che da piccola vivevo in mezzo ai pescheti adesso non ho presente nemmeno un frutteto nella mia zona di origine.

che dire... vedremo. voi cosa ne pensate?
 
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pluteus

Esperto di piante spontanee
Sorbo invece delle pesche? e, scusa l'ignoranza, ma che ci fate con il Sorbo?
In Piemonte per queste colture alternative si usano terreni gerbidi, golenali, ripariali che altrimenti
sarebbero tuttalpiù destinati ad altre sotto-colture non indispensabili e sopratutto non si sottrae terreno
all'agricoltura classica, per quello ci pensano invece ettari di capannoni in teoria destinati alla "logistica" ma che in pratica restano vuoti salvo diventare in breve tempo accampamenti per diverse varietà di senzatetto.

Per rimanere nel più becero luogo comune è la solita vecchia storia che sarebbe bello avere la botte piena e la moglie ubriaca, ma non è facile, anzi è pressoché impossibile, sembra bello non usare il petrolio per produrre energia, ma poi ci si accorge che si distruggono ettari di colture destinate all'alimentazione umana o animale per destinarli a ettari di impianti fotovoltaici, oppure ettari di altre colture destinate ai biogas o ai biofuel o semplicemente per bruciarle negli inceneritori
sottoforma di pellets o di sfarinati di cellulosa e le conseguenti emissioni di CO2 in atmosfera non si è nemmeno sicuri che siano veramente migliori di quelle che si otterrebbero bruciando i rifiuti solidi urbani, e allora noi i nostri li mandiamo a caro prezzo (per noi) in Germania, così ce li bruciano loro, come se le loro emissioni di CO2 in atmosfera non arrivassero il giorno dopo da noi, esattamente come se ce li bruciassimo noi, però aggratis.

Prima si piantavano pioppeti dovunque, poi l'industria della carta è andata in crisi e adessso si tenta di metterci una pezza
coltivando l'Hirundo donax, per adesso in impianti sperimentali, bisognerà vedere se questo tipo di coltura sarà
capace di mantenere le promesse quanto a produzione di energia e di reddito equiparabile a quelle del pioppeto o
del bosco ceduo planiziale......vedremo....:Saluto::Saluto:
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Concordo Pluteus.
C'è da dire comunque che in tutta questa storia l'alternativa al petrolio c'entra poco, o meglio sulla carta tutto giusto, sarebbe una bella cosa utilizzare scarti di lavorazione, o coltivare terreni altrimenti inutilizzati, per fare biomassa e biodiesel, ma purtroppo (complice forse una legge italiana o delle singole regioni, ma più probabilmente a livello europeo....), è nei fatti possibile coltivare a scopo energetico anche terreni fertili e produttivi (parlo di pianura padana, granaio d'Europa...). La cosa , ben lungi dall'essere "sostenibile" dal punto di vista ambientale, è possibile grazie agli incentivi europei, perchè per quanto l'agricoltura possa essere in crisi e il rendimento economico dei terreni basso, non può essere materialmente "più conveniente" coltivare Arundo donax o mais per biogas invece di prodotti agricoli alimentari classici, e neppure di quelli destinati alla produzione di mangimi per gli allevamenti...
Allora, le centrali a biogas ricevono un incentivo, con il quale si possono permettere di acquistare biomassa dai contadini pagando di più di quanto i contadini ricaverebbero dalla coltivazione a scopo alimentare (ed è così, altrimenti non si spiegherebbe il perchè un contadino dovrebbe coltivare questa roba invece di metterci frumento o frutteti).
Però tutto ciò è un'evidente forzatura, perchè poi il cibo non prodotto deve essere acquistato altrove, direttamente o indirettamente.... e inoltre, non so se qualcuno ha mai fatto un conto di quanto combustibile si utilizza per tutto il processo produttivo, e se alla fine il biodiesel prodotto è maggiore di questo, io nutro seri dubbi..... mi pare più tutto un tentativo di far tornare i conti sulla carta ma tralasciando volutamente altre voci nel bilancio...:squint:
Ora qui si vedono anche piantagioni di Pawlonia (albero che partendo da piccole talee nel giro di qualche mese è già alto 5-6metri, al confronto i pioppi sono delle tartarughe), sempre destinato a fare biomassa.
 
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bac73tm

Giardinauta
Io lavoro in una centrale a biomasse e sono ben informato sulla questione. Iniziamo col dire che se non ci fosse la sovvenzione europea tutto questo non sarebbe possibile in quanto costa di più produrre energia che il ricavo effettivo pagato da enel, se a questo mancato guadagno si somma lo strappare terre fertili per la coltivazione degli alberi da biomassa il quadro è storto per forza. Ci sommiamo alla fine ettari di terreno fertile per impiantare il fotovoltaico e tutto va a farsi benedire. Ora però bisogna chiedersi a livello di consumi di energia ne abbiamo veramente così tanta richiesta? La risposta è no in quanto se guardate nelle vostre bollette da anni i consumi delle case sono invariati, a questo sommiamo la decimazione delle industrie in Italia si fa presto a capire che il tutto non ha senso. Sorge allora la domanda: ma perché l'europa non ha speso questi soldi (i nostri soldi) per garantire uno stile di vita dignitoso per tutti?
 
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