cercherei di non essere ot, ci provo: sono reduce dalla camargue, posto dove vado tutte le volte che posso. la sera a aigues mortes, il giorno, al mare a saintes maries de la mer. è un posto adorabile, non so se lo conoscete. al di là del paesaggio, delle spiagge, dei monumenti storici (che i francesi sono bravissimi a valorizzare), lì mi sento 'a casa', nel senso che mi sento a mio agio completamente: a aigues mortes passano di tutti i paesi, di tutte le razze, di tutte le età, di tutte le tasche, belli, brutti... si possono stare ore al caffè in piazza sorseggiando un bicchiere di vino e non una volta vedi che qualcuno 'nota', criticandolo, qualcun altro. ognuno si fa gli affari suoi, un po' come dire che lì nessuno è straniero. e nessuno ma proprio nessuno fa il villano, non so se è l'aria che si respira, ma lì tutti sono tranquilli, cortesi, e liberi. nessuno ha abbigliamento 'vergognoso' e, volendo, tutti sono vestiti esattamente come gli va, dall'abito da sera alla maglietta sdrucita, e nessuno ci trova nulla di sorprendente. in spiaggia, invece, rigorosamente libera e bella e ampia e pulitissima, trovi di tutti i colori e di tutti i paesi, chi mangia in spiaggia lo fa sobriamente sotto il proprio ombrellone che si porta da casa, c'è chi si denuda e chi no, ma anche qui con talmente tanta naturalezza e tranquilla spontaneità che se ci fosse una sirena si beccherebbe la stessa minima occhiata vaga e fuggevole che si becca la signora di 80 anni con le improbabili tette rifatte. come vorrei che fosse ovunque così. nè stranieri, nè maleducati. un sogno? voglio credere di no! ci vuole educazione, indipendentemente dalla provenienza, e ci vuole tolleranza. un bimbo è nudo? uno ha le squame verdi? e allora? che problema c'è? basta che il bambino non mi salti sulla pancia a piedi uniti, se per la sua mamma è ok così, saranno problemi loro! scusate il polpettone, per niente buonista, vi assicuro, solo di lunga osservazione (20 anni che ci vado) di un posto davvero ospitale