R
riverviolet
Guest
Ho la schiena a pezzi, mi par che ogni volta sia più dura, quindi o sto invecchiando precocemente o mangio ancora troppa poca cioccolata
fatto stà che ieri mi sono messa di piglio e ho tirato via la passiflora careula per metterla in vaso, non avete idea del mostro.
Radici spesse come un pollice, una decina, che correvano lungo il muro, sotto le piante, hai voglia a cercar di capire come mai, avevo tralci a distanze astronomiche dalla pianta madre!
Dopo un ora di smottamenti, scavi, tagli dei radiconi più lunghi ho avuto la meglio.
Ora la cucciolona è sulle scale, si occuperà di ricoprire il giro fienstra, ha più sole, sebbene sarà sacrificata in vaso, ma la sua vigoria radicale và tenuta a bada!!!
Altro peso paura è stato trasportare la brugmansia dal vaso-conca di terra argillosa al giardino e poi in piena terra, rivolta a sud, protetta dalla aiola delle acidofile, in terra umida argilosa, dovrebbe ritornare a rinfogliarsi.
Ho poi ritolto la bignonia capreolata e rimessa in vaso, dovrà coprire la rete del giardinetto-bunker in modo da schermare il sole alle acidule e alle orchidee che popolerano il lo****, questa primavera .
Alla fine ho letto che questa piantona liana, non è così semplice portarla a fioritura e che, il vaso è collocazione migliore, per ottenerla, rispetto al piena terra.
E poi mi serviva spazio, spazio a terra per le mie due rose, Gloire de Dijon e Aimèe Vibert, che correranno per metri e metri.
Immessa anche la abelia grandilora della varietà a fiori rosa e la yucca in piena terra accanto all'aghapanthus e al laghetto.
Ho poi liberato le rose dalla loro reincalzatura, nonostante quel che dice il meteo, le gemme gonfie del pruno, l'odore dell'aria, mi dicono che il gelo almeno quì, è finito.
Ho sparso concime un po' ovunque, tolto mille erbacce e il solito vilucchio comincia a ri-rompere le ballotas e fà capolino, come Mandrake, in ogni dove.
Ieri pensavo che potrei aprire un florido commercio in oxalis, calle, callette e arum, lamium e centranthus roseum e potenthille e miosothys.
Più le tolgo e più son numerose.
Ho pulito le aquilegie, credendole ormai spacciate, ma dal cespo principale ho scorto nuove piante, speriamo quest'anno sia la volta buona per vederle in fiore, acci, le ho seminate lo scorso anno!
Ho immesso in piena terra l'acero giapponese, quel che il gelo ha defogliato che era in vaso e mi sono detta, se deve defogliarsi, lo faccia in piena terra, verrà protetto dalla magnolia, dalle rose in crescita, dai muri di fronte e dal vibruno tinus che dovrebbe alzarsi velocemente.
Ho perfino pensato di pulire il prato, poi l'ho guardato e mi son detta, perchè questo è un prato?
Ed io dovrei ammazzarmi nel tentativo di areare un campetto di festuca e gramigna?
Sarà che la stanchezza mi aveva ubriacato, ma son scoppiata a ridere.
Il ceratophyllum nel laghetto stà facendo il suo porco lavoro, anche se acqua e sabbia in fondo sono pieni di animaletti, bene, scorta alimentare per l'arrivo dei pesciolini affamati.
Oggi dovrei andare a vedere le ninfee e altra robetta :food:.
Sono diventata verde, gialla, rossa e blu alla vista di foglie apicali della Pierre colme di ruggine, ma porc! Ma come, sei lì bella verde, non hai nemeno una fogliolina macchiata e ti prendi la ruggine?
Non sei addossata a muri, ha i rami belli all'aria, aria del nord, mica quisquiglie e te, ti ammali? Ma non ti vergogni?
Guarda la Claire Matin, in piena rivigoria e con le foglie color bronzo, non ha nemmeno un brufolo, stà per esplodere e te che fai?
Guarda ragazzina che non ho mica voglia di scappare di già, per consorzi quindi fà la brava eh?
Ho regalato qualche piantina ieri, la pachira, il ficus benja e il ficus elastica e il mio giardino bunker è meno affollato, nell'attesa che le temperature mi costringano a portar fuori, accanto ai cymbidium, tutte le orchidee.
I limone protetto è pieno di limoncini e cescono bene i piccoli pompelmini che dovrò rinvasare.
Non sò come diamine piazzare il cereus peruviano, c'ho pensato e ripensato, niente non trovo collocazione possibile, nè riesco a trovare qualcuno che possa adottarlo, sarei disposta a portarlo anche distante, pur di saperlo felice, ma non mi riesce ed è una pena vederlo chiuso in un angolo! Prima o poi, l'umidità lo danneggerà.
Ecco, fuori è quasi tutto pronto, l'iberis semprevirens è in fiore, le piccoline da seme, crescono bene e presto faranno da border bianco fiorito.
I bulbi di narciso,di iris e i tulipani fanno capolino, mentre i giacinti cominciano a fiorire senza però tirar fuori la capoccia.
Le due lonicere della LIDL ce l'hanno fatta e sono in netta ripresa e crescita, le clematis confiano le gemme, tra poco esploderanno.
Eppure, eppure guardo il mio giardino e mi vien da piangere, e tutto terribilmente incasinato, poco armonioso, molte piante sono ancora troppo piccole e non riempono gl spazi.
Come allora, quando disegnavo, non sono mai contenta di quel che vedo.
Diario-delirio finito.
Alla prossima.
fatto stà che ieri mi sono messa di piglio e ho tirato via la passiflora careula per metterla in vaso, non avete idea del mostro.
Radici spesse come un pollice, una decina, che correvano lungo il muro, sotto le piante, hai voglia a cercar di capire come mai, avevo tralci a distanze astronomiche dalla pianta madre!
Dopo un ora di smottamenti, scavi, tagli dei radiconi più lunghi ho avuto la meglio.
Ora la cucciolona è sulle scale, si occuperà di ricoprire il giro fienstra, ha più sole, sebbene sarà sacrificata in vaso, ma la sua vigoria radicale và tenuta a bada!!!
Altro peso paura è stato trasportare la brugmansia dal vaso-conca di terra argillosa al giardino e poi in piena terra, rivolta a sud, protetta dalla aiola delle acidofile, in terra umida argilosa, dovrebbe ritornare a rinfogliarsi.
Ho poi ritolto la bignonia capreolata e rimessa in vaso, dovrà coprire la rete del giardinetto-bunker in modo da schermare il sole alle acidule e alle orchidee che popolerano il lo****, questa primavera .
Alla fine ho letto che questa piantona liana, non è così semplice portarla a fioritura e che, il vaso è collocazione migliore, per ottenerla, rispetto al piena terra.
E poi mi serviva spazio, spazio a terra per le mie due rose, Gloire de Dijon e Aimèe Vibert, che correranno per metri e metri.
Immessa anche la abelia grandilora della varietà a fiori rosa e la yucca in piena terra accanto all'aghapanthus e al laghetto.
Ho poi liberato le rose dalla loro reincalzatura, nonostante quel che dice il meteo, le gemme gonfie del pruno, l'odore dell'aria, mi dicono che il gelo almeno quì, è finito.
Ho sparso concime un po' ovunque, tolto mille erbacce e il solito vilucchio comincia a ri-rompere le ballotas e fà capolino, come Mandrake, in ogni dove.
Ieri pensavo che potrei aprire un florido commercio in oxalis, calle, callette e arum, lamium e centranthus roseum e potenthille e miosothys.
Più le tolgo e più son numerose.
Ho pulito le aquilegie, credendole ormai spacciate, ma dal cespo principale ho scorto nuove piante, speriamo quest'anno sia la volta buona per vederle in fiore, acci, le ho seminate lo scorso anno!
Ho immesso in piena terra l'acero giapponese, quel che il gelo ha defogliato che era in vaso e mi sono detta, se deve defogliarsi, lo faccia in piena terra, verrà protetto dalla magnolia, dalle rose in crescita, dai muri di fronte e dal vibruno tinus che dovrebbe alzarsi velocemente.
Ho perfino pensato di pulire il prato, poi l'ho guardato e mi son detta, perchè questo è un prato?
Ed io dovrei ammazzarmi nel tentativo di areare un campetto di festuca e gramigna?
Sarà che la stanchezza mi aveva ubriacato, ma son scoppiata a ridere.
Il ceratophyllum nel laghetto stà facendo il suo porco lavoro, anche se acqua e sabbia in fondo sono pieni di animaletti, bene, scorta alimentare per l'arrivo dei pesciolini affamati.
Oggi dovrei andare a vedere le ninfee e altra robetta :food:.
Sono diventata verde, gialla, rossa e blu alla vista di foglie apicali della Pierre colme di ruggine, ma porc! Ma come, sei lì bella verde, non hai nemeno una fogliolina macchiata e ti prendi la ruggine?
Non sei addossata a muri, ha i rami belli all'aria, aria del nord, mica quisquiglie e te, ti ammali? Ma non ti vergogni?
Guarda la Claire Matin, in piena rivigoria e con le foglie color bronzo, non ha nemmeno un brufolo, stà per esplodere e te che fai?
Guarda ragazzina che non ho mica voglia di scappare di già, per consorzi quindi fà la brava eh?
Ho regalato qualche piantina ieri, la pachira, il ficus benja e il ficus elastica e il mio giardino bunker è meno affollato, nell'attesa che le temperature mi costringano a portar fuori, accanto ai cymbidium, tutte le orchidee.
I limone protetto è pieno di limoncini e cescono bene i piccoli pompelmini che dovrò rinvasare.
Non sò come diamine piazzare il cereus peruviano, c'ho pensato e ripensato, niente non trovo collocazione possibile, nè riesco a trovare qualcuno che possa adottarlo, sarei disposta a portarlo anche distante, pur di saperlo felice, ma non mi riesce ed è una pena vederlo chiuso in un angolo! Prima o poi, l'umidità lo danneggerà.
Ecco, fuori è quasi tutto pronto, l'iberis semprevirens è in fiore, le piccoline da seme, crescono bene e presto faranno da border bianco fiorito.
I bulbi di narciso,di iris e i tulipani fanno capolino, mentre i giacinti cominciano a fiorire senza però tirar fuori la capoccia.
Le due lonicere della LIDL ce l'hanno fatta e sono in netta ripresa e crescita, le clematis confiano le gemme, tra poco esploderanno.
Eppure, eppure guardo il mio giardino e mi vien da piangere, e tutto terribilmente incasinato, poco armonioso, molte piante sono ancora troppo piccole e non riempono gl spazi.
Come allora, quando disegnavo, non sono mai contenta di quel che vedo.
Diario-delirio finito.
Alla prossima.