yuhuuuu, ho visto un gran bel film ieri sera, non escludo ne abbiate già parlato, ma non ricordo.
prima della pioggia. non ne avevo letto nulla. ora l'ho fatto e nella 'recensione' di wikipedia ho scoperto che viene dato risalto alla stessa particolarità che ho notato. manca il senso del tempo. è suddiviso in 3 parti, collegate tra loro, ma in una cronologia improbabile. tutto si interseca, ma non si deve cercare il filo logico del racconto, nè si può, p.es. il fotografo (affascinantissimo signore, tra l'altro) scatta immagini prima che il fatto possa essere successo (e non è fanta horror movie!). quadri di una lunga e sporca guerra, ex yugoslavia smembrata, etnie le une contro le altre armate, anzi, peggio, faide familiari e riti tribali ad acuire il già incommensurabile dramma. mi ha fatto lo stesso effetto di due libri: cent'anni di solitudine di marquez e la casa degli spiriti della allende, una specie di cerchio che puoi cominciare a disegnare (leggere-libro/vedere-film) in qualsiasi punto e trovarlo comunque sensato, comprensibile, avvolgente, stupendo. una frase, volendo, fa da spiega, il tempo non muore mai: il cerchio non è rotondo, e la troviamo all'inizio e alla fine, per chi, come me, quel cerchio non è riuscito a vederlo nè perfetto nè compiuto. più, forse, un puzzle con delle tessere intercambiabili
se vi capita, ve lo consiglio.