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Dov'è LA VERANDA 2?

R

riverviolet

Guest
Noooooooooo, non mi soo appennicata, magariiiiiiiiii, mi sveglierei tra secoli fosse per il desiderio che ho di dormire.

Ma tengo famiglia, ehehehe.

Manuuuuuuuuuuuuuu, poi me la spieghi eh?
Che significa che mi faccio del male?

Posso dirvi una cosina nei riguradi dei casini vari sentimentali?
Anzi, una domanda:
Se, i vostri compagni, le vostre moglie o mariti, non fossero che semplici amici, ve lo permettereste un simile comportamento?
Quel MIO, mio marito, mia moglie, il Mio boy, fanno disastri.
Si scaricano sulle persone vicine, frustrazioni, tensioni e problemi personali e non è nè corretto, nè esente da contraccolpi, sacrosanti oserei.

Comprensione? certo, non deve mancare, ma se manca il rispetto per la persona, se questo viene a mancare, l'altro deve capire che la sua libertà ha un limite, che non si appartiene come oggetti agli altri.
Ora, io sono per: se mi tiri uno schiaffo, stai pur certo che ti giro i denti e ti lascio una notte a riflettere.

Ci permettiamo e mi ci metto anch'io dentro, non son esente da meschinate, atteggiamenti con chi ci stà accanto, compagni, famigliari, figli, che non oseremmo mai con altri.
 
R

riverviolet

Guest
Rosa, per la fretta e per il rintronamento da dentista, oggi ti ho letta, ma non ho prestato attenzione: mi dispiace, da morire.
Anch'io pultroppo sono passata per quella strada nel buio e nemmeno una volta sola, e ti sono vicina, certe cose non si dimenticano nemmeno campando mill'anni. :love_4:
 

gigino67

Florello Senior
riverviolet ha scritto:
Noooooooooo, non mi soo appennicata, magariiiiiiiiii, mi sveglierei tra secoli fosse per il desiderio che ho di dormire.

Ma tengo famiglia, ehehehe.

Manuuuuuuuuuuuuuu, poi me la spieghi eh?
Che significa che mi faccio del male?

Posso dirvi una cosina nei riguradi dei casini vari sentimentali?
Anzi, una domanda:
Se, i vostri compagni, le vostre moglie o mariti, non fossero che semplici amici, ve lo permettereste un simile comportamento?
Quel MIO, mio marito, mia moglie, il Mio boy, fanno disastri.
Si scaricano sulle persone vicine, frustrazioni, tensioni e problemi personali e non è nè corretto, nè esente da contraccolpi, sacrosanti oserei.

Comprensione? certo, non deve mancare, ma se manca il rispetto per la persona, se questo viene a mancare, l'altro deve capire che la sua libertà ha un limite, che non si appartiene come oggetti agli altri.
Ora, io sono per: se mi tiri uno schiaffo, stai pur certo che ti giro i denti e ti lascio una notte a riflettere.

Ci permettiamo e mi ci metto anch'io dentro, non son esente da meschinate, atteggiamenti con chi ci stà accanto, compagni, famigliari, figli, che non oseremmo mai con altri.


Succede questo perche' ormai con i nostri compagni...si e' instaurato un rapporto di FUSIONE e quindi ci permettiamo di andare oltre.....non so' se sono stato chiaro....

Invece con amici, parenti..ecc...ecc... le discussioni e i comportamenti hanno un limite e tutto si risolve ( piu' o meno) in modo tranquillo.

credo che fosse questo il senso...o no??????
 

RosaeViola

Master Florello
Se mio marito mi tirasse uno schiaffo mi sentirei morire ma proverei il deisderio fortissimo di prendere e andarmene, perchè a quel punto non credo ci sia più granchè da salvare.

Credo comunque che quello che più manchi nei rapporti sia la complicità e l'amicizia.
Spesso sento parlare di rapporti di coppia che sembrano essere fazioni contrapposte: maschi e femmine, i mariti e le mogli, lui e io...ma l'appartenenza, la condivisione, l'intimità mentale dove stanno?
Io credo che si debba conservare una propria autonomia, una certa libertà interiore di PENSIERO ,prima di tutto ma perfettamente fusa, nell'autonomia e nella libertà del mio compagno.
 
H

Hobbit

Guest
Buonasera!!!

arrivo adesso adesso....forse sono in tempo per un the....oppure è già troppo tardi???
ma caspita è solo lunedì e la pagine sono già 37.....mi chiedo venerdì sera quante saranno???
Non riuscirò mai a leggerle tutte!!! sigh... :storto:
 
R

riverviolet

Guest
gigino67 ha scritto:
Succede questo perche' ormai con i nostri compagni...si e' instaurato un rapporto di FUSIONE e quindi ci permettiamo di andare oltre.....non so' se sono stato chiaro....

Invece con amici, parenti..ecc...ecc... le discussioni e i comportamenti hanno un limite e tutto si risolve ( piu' o meno) in modo tranquillo.

credo che fosse questo il senso...o no??????

Sì ma è sbagliato Gigì, fusione di sentimenti, percorrere la stess strada, non significa far quello che ci pare nella vita degli altri.
Abbiamo i cosiddetti: 'migiori amici',ed anche lì, seppure in maniera diversa, viviamo fusione, ma non ci permettiamo di mancare di rispetto.
 

RosaeViola

Master Florello
gigino67 ha scritto:
Succede questo perche' ormai con i nostri compagni...si e' instaurato un rapporto di FUSIONE e quindi ci permettiamo di andare oltre.....non so' se sono stato chiaro....

Invece con amici, parenti..ecc...ecc... le discussioni e i comportamenti hanno un limite e tutto si risolve ( piu' o meno) in modo tranquillo.

credo che fosse questo il senso...o no??????

gigino, non sono d'accordo...questi atteggiamenti non sono fusione, ma sono incomprensione dell'universo di chi ci sta vicino e viceversa.
E' un comportamento superficiale quello di cui parla River perchè non considera che ci vive con noi, uomo o donna che sia, ha MAGGIORMENTE bisogno di attenzione e rispetto, di quanto ne abbia bisogno chi gravita attorno alla nostra sfera intima.
 

gigino67

Florello Senior
RosaeViola ha scritto:
Se mio marito mi tirasse uno schiaffo mi sentirei morire ma proverei il deisderio fortissimo di prendere e andarmene, perchè a quel punto non credo ci sia più granchè da salvare.

Credo comunque che quello che più manchi nei rapporti sia la complicità e l'amicizia.
Spesso sento parlare di rapporti di coppia che sembrano essere fazioni contrapposte: maschi e femmine, i mariti e le mogli, lui e io...ma l'appartenenza, la condivisione, l'intimità mentale dove stanno?
Io credo che si debba conservare una propria autonomia, una certa libertà interiore di PENSIERO ,prima di tutto ma perfettamente fusa, nell'autonomia e nella libertà del mio compagno.


Guarda che le parole spesso feriscono piu' delle mani.........
 
R

riverviolet

Guest
RosaeViola ha scritto:
Se mio marito mi tirasse uno schiaffo mi sentirei morire ma proverei il deisderio fortissimo di prendere e andarmene, perchè a quel punto non credo ci sia più granchè da salvare.

Credo comunque che quello che più manchi nei rapporti sia la complicità e l'amicizia.
Spesso sento parlare di rapporti di coppia che sembrano essere fazioni contrapposte: maschi e femmine, i mariti e le mogli, lui e io...ma l'appartenenza, la condivisione, l'intimità mentale dove stanno?
Io credo che si debba conservare una propria autonomia, una certa libertà interiore di PENSIERO ,prima di tutto ma perfettamente fusa, nell'autonomia e nella libertà del mio compagno.

Ti quoto con tutta la forza che ho nel cuore.
 

luckybamboo

Florello Senior
california ha scritto:
concordo con gigino..

sì, è vero, i nostri compagni sono lì anche per sopportare cose che altri non capirebbero, così come lo stesso facciamo noi per loro, resta però che il tutto deve essere nei limiti dell'assoluto rispetto dell'altro. :eek:k07:
quindi ok sfogarci oltre a quello che faremmo con alter persone, ma mai mancare di rispetto, fisico e mentale
 
R

riverviolet

Guest
gigino67 ha scritto:
Guarda che le parole spesso feriscono piu' delle mani.........

Giusto e con questo?
Se vengo ferita da chi mi vive accanto, e parlo solo per me, gli faccio vedere i sorci verdi e, se non capisce, ognuno andrà per la propria strada.
Fusione, sì quando nessuno possiede una sua personalità, altrimenti non ve n'è bisogno, basta la voglia di stare insieme.

Quello che io, per lo meno io, non concepisco è sentirsi in diritto di ferire, non lo si ha questo diritto.
 

RosaeViola

Master Florello
gigino67 ha scritto:
Guarda che le parole spesso feriscono piu' delle mani.........

gigino, è verissimo...ma l'abuso delle mani è qualcosa che va anche oltre le parole.
Io sono una donna adulta ed ho un cervello perfettamente funzionante...quindi mi chiedo: che diritto hai tu di alzare le mani su di me?
Cosa sono io, alla fine, un oggetto, un sacco da box, un qualcosa che non ha valore?
Le parole sono lame, ma la violenza del gesto è qualcosa di molto peggio e non aiuta certo la persona che hai di fronte e che colpisci, a sentirsi una bella persona...anzi...

Ognuno di noi sente, prova rabbia nei confronti del proprio compagno che talvolta non capisce e questo ci svilisce, ci fa sentire di non aver sufficiente valore...e su questo ci sarebbe da scrivere per giorni e giorni...
Ma allora mi chiedo, perchè non provare a tirar fuori il bello che sta dentro ogni persona, anzichè il lato più oscuro? E tutti l'abbiamo...
La rabbia è un sentimento umano, normale ma bisogna averne la consapevolezza, solo così le si toglie importanza.
 

gigino67

Florello Senior
riverviolet ha scritto:
Giusto e con questo?
Se vengo ferita da chi mi vive accanto, e parlo solo per me, gli faccio vedere i sorci verdi e, se non capisce, ognuno andrà per la propria strada.
Fusione, sì quando nessuno possiede una sua personalità, altrimenti non ve n'è bisogno, basta la voglia di stare insieme.

Quello che io, per lo meno io, non concepisco è sentirsi in diritto di ferire, non lo si ha questo diritto.


ti quoto e straquoto...e aggiungo.........

parlare , parlare e parlare........io parlo.....ma dall'altra parte c'e' un silenzio tombale.........tiene tutto dentro e si fa' le pippe mentali.....quindi io sono quello volgare, quello sboccato, quello che non porta rispetto perche' urla...lei invece e' la santa del paradiso.......

era solo una mia piccola parentesi......
 

RosaeViola

Master Florello
...ecco, e questa è rabbia...sanissima, umana, normale rabbia.

Tu sei rabbioso perchè ti senti quello cattivo e lei non capisce...ma hai provato a dirle che i suoi silenzi, il suo atteggiamento da "santa" ti fanno sentire sbagliato?

Gigino, hai provato a pensare che se lei è così chiusa è perchè in parte è il suo carattere e in parte è un retaggio educazionale?
Hai provato a pensare che anche lei abbia bisogno di aiuto? Non lo stesso che serve a te, ma comunque di aiuto.

Quello che difficilmente si percepisce, in queste situazioni, è che il disagio è reciproco, che siete entrambi su quella stessa, identica barca...
 
R

riverviolet

Guest
gigino67 ha scritto:
ti quoto e straquoto...e aggiungo.........

parlare , parlare e parlare........io parlo.....ma dall'altra parte c'e' un silenzio tombale.........tiene tutto dentro e si fa' le pippe mentali.....quindi io sono quello volgare, quello sboccato, quello che non porta rispetto perche' urla...lei invece e' la santa del paradiso.......

era solo una mia piccola parentesi......

Ed è l'ora già scoccata da tempo di separere i percorsi.
E' l'ora che ognuno faccia i conti con sè stesso e la smetta di incolpare l'altro.
A parte i bambini e gli animali, io sono sempre stata convinta di una cosa:
'la vittima è sempre complice del proprio aguzzino'; se ti permetto una volta di calpestarmi, penserai che non m hai fatto male, penserai che ho le spalle larghe per sorbirmi i tuoi casini, per fare da sacco per i calci.
Se reagisco o ti fermi e rifletti sui tuoi comportamenti oppure i tuoi casini te li risolvi altrove, ma non nella mia vita, che è mia, non tua.
 
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