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Della luna e altro

Clorophilla

Florello
Walnut ha scritto:
Io penso che alla base di tutto ci sia un problema di "sentire".
Se ci fidassimo un pò più delle nostre sensazioni, delle nostre intuizioni, delle nostre mani, daremmo molto meno peso a tutta la spazzatura che ci gira intorno. Basta fermarsi e imparare ad ascoltare e tutto appare più chiaro. La natura, le piante, la terra, ci inviano costantemente un'infinità di segnali, siamo noi che siamo diventati un pò più sordi, un pò più frettolosi, un pò più incuranti.
E' bellissima l'immagine della nonna che cura la sua nipotina..... questa nonna un pò curatrice un pò sciamana. I suoi metodi non scritti si sono probabilmente tramandati di madre in figlia. Un tempo immagino non esistessero gli oroscopi o una conoscenza approfondita delle stelle o della luna, ma esisteva una sintonia di fondo, un senso di appartenenza e di rispetto profondo per ciò che esisteva.
Penso che luna, costellazioni e pianeti, contengano potenzialmente in sè una forza immensa ma che i loro benefici non possano essere sfruttati al meglio se non vi è di fondo una certa disposizione d'animo da parte di chi li applica.
A parte la sensibilità e la predisposizione naturale di alcune persone, penso che da nulla non nasca nulla, è che gli ingredienti necessari per giocare con la luna siano la curiosità, l'osservazione, la pazienza e tanto tanto amore....!

Splendide parole Walnut, il sentire va' a pari passo con l'istinto e la sensazione, ossia le cose più "naturali" e "semplici"......
 
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R

riverviolet

Guest
Io non posso fornire nomi, mi spiace.
Queste persone, non soo professionisti come i medici al nostro servizio e che paghiamo.
Gli astrologi si trovano, per caso, come si incontrano altre 'menti', studiosi, ricercatori che caminano più o meno sulla stessa strada.

Walnutt, splendido, semlicemente splendido, concordo e straquoto in pieno, avrei voluto dirlo come lo hai detto tu, ma quando si parla di 'sentire', è facilissimo che qualcuno ti risponda che queste cose sono da fattucchieria popolare o peggio, ti dia della casalinga di Voghera.
Che poi, poracce!
Immagino che a Voghera, nessuna donna si azzardi a far la casalinga. :lol:
 

ciaseta

Florello Senior
riverviolet ha scritto:
Io non posso fornire nomi, mi spiace.
Queste persone, non soo professionisti come i medici al nostro servizio e che paghiamo.
Gli astrologi si trovano, per caso, come si incontrano altre 'menti', studiosi, ricercatori che caminano più o meno sulla stessa strada.

Walnutt, splendido, semlicemente splendido, concordo e straquoto in pieno, avrei voluto dirlo come lo hai detto tu, ma quando si parla di 'sentire', è facilissimo che qualcuno ti risponda che queste cose sono da fattucchieria popolare o peggio, ti dia della casalinga di Voghera.
Che poi, poracce!
Immagino che a Voghera, nessuna donna si azzardi a far la casalinga. :lol:

per carità, le casalinghe no! :lol:

river, io pensavo a dei testi, non pensavo ci si dovesse rivolgere a qualcuno di persona.... avevo frainteso....
cmq grazie per le spiegazioni, è davvero affascinante! :hehe:

per i libri mi segno quelli da te già proposti!
 
R

riverviolet

Guest
ciaseta ha scritto:
per carità, le casalinghe no! :lol:

river, io pensavo a dei testi, non pensavo ci si dovesse rivolgere a qualcuno di persona.... avevo frainteso....
cmq grazie per le spiegazioni, è davvero affascinante! :hehe:

per i libri mi segno quelli da te già proposti!
Intendi libri sull'astrologia?

Se su motore di ricerca di Google, metti archeoastronomia, vedrai quante cose incredibili escono fuori, sulla nostra belissima Italia misterica!
Menhir, dolmen, ritrovamenti continui, di orologi spesso allineati di kilometri e kilometri fra loro e che segnalano, equinozi, solstizi, tante cosucce simpatiche.
E codesti signori, sono scienziati.

Se vuoi un libro serio sull'astrologia te lo dò, ma ti vien un mal di testa da paura.

Autore: Sementovky Kurilo
Titolo: Astrologia - trattato completo teorico -pratico
edizioni HOEPLI

Se riesci ad utilizzarlo ti fai il Tema Natale da sola e poi, sei pronta per essere assunta alla NASA :lol:
 

Walnut

Giardinauta Senior
Walnutt, splendido, semlicemente splendido, concordo e straquoto in pieno, avrei voluto dirlo come lo hai detto tu, ma quando si parla di 'sentire', è facilissimo che qualcuno ti risponda che queste cose sono da fattucchieria popolare o peggio, ti dia della casalinga di Voghera.
Che poi, poracce!
Immagino che a Voghera, nessuna donna si azzardi a far la casalinga. :lol:[/QUOTE]


Il fatto è che "il sentire" e il comunicare sono alla base di tutti i rapporti, umani e non. Non c'è nulla di strano o di esoterico se ci pensi bene, ma il fatto di esserci dis-abituati ad ascoltare e ad osservare, rende atteggiamenti naturalissimi ed innati, qualcosa di anormale. Prendi il forum: io non conosco nulla di te, tu non conosci nulla di me, ma ci accomuna il desiderio di accogliere qualcosa dell'altro e a nostra volta di esprimere qualcosa a chi ci ascolta. Ecco fatta la magia!
Potresti dire che per noi è più facile: siamo entrambi esseri umani che per di più parlano e scrivono la stessa lingua, ma sentire e comunicare non è prerogativa assoluta dell'uomo e anzi ultimamente la comunicazione tra uomo e uomo sembra aver perso qualche colpo!! La cosa essenziale penso sia mettersi sullo stesso piano, riconoscere una dignità e un diritto di esistere a tutto ciò che ci circonda e lasciare che la magia accada. Così potrai ricevere dal sole, dal vento, dal mare, dal bruco, dall ragno, dall'altro...... è una questione di scambio di energie! Niente più!



A dimenticavo:
In "Servirsi della luna" di Johanna Paungger e Thomas Poppe si possono trovare informazioni semplici e pratiche.
 
R

riverviolet

Guest
Lo sò bene, sò che no vi è nulla di esoterico, ma non è facile farlo comprendere.
Scambio energetico, già, è vero, energie che comunicano.

Riquoto.
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Per chi non ci capisse un fico :D questi messaggi arrivano da QUESTA discussione, che ormai divagava un po' troppo... :rolleyes:
 

ciaseta

Florello Senior
Walnut ha scritto:
Il fatto è che "il sentire" e il comunicare sono alla base di tutti i rapporti, umani e non. Non c'è nulla di strano o di esoterico se ci pensi bene, ma il fatto di esserci dis-abituati ad ascoltare e ad osservare, rende atteggiamenti naturalissimi ed innati, qualcosa di anormale. Prendi il forum: io non conosco nulla di te, tu non conosci nulla di me, ma ci accomuna il desiderio di accogliere qualcosa dell'altro e a nostra volta di esprimere qualcosa a chi ci ascolta. Ecco fatta la magia!
Potresti dire che per noi è più facile: siamo entrambi esseri umani che per di più parlano e scrivono la stessa lingua, ma sentire e comunicare non è prerogativa assoluta dell'uomo e anzi ultimamente la comunicazione tra uomo e uomo sembra aver perso qualche colpo!! La cosa essenziale penso sia mettersi sullo stesso piano, riconoscere una dignità e un diritto di esistere a tutto ciò che ci circonda e lasciare che la magia accada. Così potrai ricevere dal sole, dal vento, dal mare, dal bruco, dall ragno, dall'altro...... è una questione di scambio di energie! Niente più!



A dimenticavo:
In "Servirsi della luna" di Johanna Paungger e Thomas Poppe si possono trovare informazioni semplici e pratiche.

concordo perfettamente... hai detto cose splendide! :flower: :flower: :flower:
 

Walnut

Giardinauta Senior
ciaseta ha scritto:
concordo perfettamente... hai detto cose splendide! :flower: :flower: :flower:


Grazie! Con le parole me la cavo abbastanza bene......
Nella pratica (in giardinaggio si intende!)..... ogni tanto qualcuno ci lascia le penne sotto i ferri.....ma.....

"Se tentassi e fallissi, non so come sarebbe il resto della mia vita: di conseguenza, è meglio vivere pensando a un sogno piuttosto che affrontare l'eventualità di vederlo fallire."

dal "Lo zahir di P. Coelho

Bel dilemma vero? Cosa ne pensate?
 

ciaseta

Florello Senior
Walnut ha scritto:
Grazie! Con le parole me la cavo abbastanza bene......
Nella pratica (in giardinaggio si intende!)..... ogni tanto qualcuno ci lascia le penne sotto i ferri.....ma.....

"Se tentassi e fallissi, non so come sarebbe il resto della mia vita: di conseguenza, è meglio vivere pensando a un sogno piuttosto che affrontare l'eventualità di vederlo fallire."

dal "Lo zahir di P. Coelho

Bel dilemma vero? Cosa ne pensate?

per me non sono solo belle parole....

il dilemma? meglio tentare ed eventualmente fallire che sognare e rimanere fermi... :eek:k07:
 

Clorophilla

Florello
La penso anch'io come Ciaseta...e se il sogno potesse almeno in parte divenire realtà? Posso rischiare di negarmi quest'eventualità? Almeno tentare, allora la possibile delusione sarebbe comunque frutto di azione e non di paura, preferisco la delusione al rimpianto.
 
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RosaeViola

Master Florello
Ciao kyoko,
purtroppo il mondo dei professionisti e degli amatori e non comunicano, a scapito dei secondi e per colpa dei primi.

Eh sì, caro Renato, questa è una grande verità. Io ne so qualcosa, dato che sono reduce da un corso professionale, dove i giardinieri professionisti guardano dall'alto al basso gli amatori come se fossero tutti degli inetti e degli ignoranti...ma a che pro?

C’è poi una sorta di moda che sostiene che le loro piante non sono “forti”.
Ci sono persone, che incontrano molto quando scrivono, che sostengono quanto sopra, altre, ho letto recentemente, pontificano “non bisogna avvelenare le piante!” Chi legge interpreta - non bisogna fare trattamenti alle piante - Le piante, come le persone e gli animali, quando sono malate vanno curate, pensate solo quanti trattamenti si fanno all’uva per poter bere un buon vino!

Eccomi, sono qui. Sono io che sostengo che ci sia una nuova corrente fra gli amatori che sposa la linea dell'avvelenamento selvaggio.
Io credo che questo atteggiamento sia eccessivo, perchè le piante, come animali ed esseri umani, hanno anche qualche diritto a provare a combattere le malattie. Mi spiego meglio. Sono dell'idea che prima di irrorare una pianta che mostra un attacco di afidi o un inizio di ticchiolatura o mal bianco (adesso mi riferisco alle rose) si debba evitare di farsi prendere dall'ansia del "Oddio mi si è ammalata una pianta" e fermarsi a riflettere un momento.
Se la pianta in questione ha il mal bianco a fine della stagione ed è una caducifoglia, inutile irrorarla se l'attacco non è massivo e quindi pericoloso per la sopravvivenza della pianta o trovo sia assolutamente inutile, irrorare un albero attaccato dall'Ifantria, se siamo a fine agosto e se la parte fogliare è facilmente asportabile ed è di modesta entità. Sai meglio di me che l'Ifantria ha più generazioni in una stagione e fare un trattamento in quella fase non mi risulta abbia dato significativi risultati. Certo, se poi la pianta è in procinto di essere completamente defogliata, allora convengo con te che il discorso cambi...ma credimi, ho visto dare di tutto e di più solo per qualche decina di foglie che potevano essere tranquillamente asportate e bruciate. In questo caso, forse, avrebbe più senso un trattamento preventivo e ripetuto in maniera mirata...o sbaglio?
Trovo che il fai-da-te sulle fitopatologie a volte, sia più un inutile se non addirittura dannoso, intervento.
In quanto al vino, per come certa gente utilizza i trattamenti (parlo di situazioni di tipo casalingo e non professionale) forse sarebbe meglio che evitassero di produrselo da sè, considerato che molti nemmeno sanno cosa stanno utilizzando e come utilizzarlo.

Oltre tutto parliamo di hobbistica, situazione in cui non è a rischio la produzione e quindi la pagnotta che è sacra, ma al limite solo un minimo rischio calcolato.
Trovo che ci sia un'esagerazione nell'utilizzare a profusione sostanze che a lungo andare non saranno benefiche nè alle piante nè all'ambiente.
Trattare è giusto, ma solo dove strettamente necessario e riflettere prima di agire è doveroso.

Chiedo scusa per l'OT ma l'argomento è parecchio interessante anche per me.
Renato, se vuoi, puoi aprire una discussione in Tecniche. Credo sarebbe utile un confronto su questo!

Volevo aggiungere che oltre a preoccuparsi di come noi hobbisti peroriamo la causa del non irrorare veleni in maniera scriteriata, sarebbe una grande cosa che i giardinieri, i vivaisti, i manutentori, smettessero di capitozzare gli alberi, moda molto più preoccupante di chi cerca di avere maggiore rispetto delle piante considerandole interamente per la loro capacità di sopravvivenza alle malattie e all'uomo stesso. Scusa se dico questo, ma sono un po' arrabbiata con chi taglia perchè il cliente lo chiede e non sa nemmeno se sta facendo un danno o se quel che fa, è fatto correttamente.
Perchè non si apre una campagna in cui spiegare alla gente l'albero? Perchè invece della capitozzatura di un grande e maestoso albero non si consiglia con i dovuti modi e con i termini e le informazioni giuste che ad un simile scempio, ad un inutile e dannoso intervento che mina ancor di più la stabilità dell'albero, sia preferibile (dove richiesto dalle condizioni locali) l'abbattimento?

Ciao! :)
 
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RosaeViola

Master Florello
Condivido in maniera razionale e non integralista (River non sobbalzare sulla sedia :love_4: ) il metodo biologico, specie quello teorizzato e poi praticato da Steiner, ma preferisco fermarmi qui con questo discorso. In un'altra situazione forumistica, a seguito di quanto scrissi, successe il finimondo...sorry. :storto:
 
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