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Da dove comincio?

Celestial55

Giardinauta
:confuso: :confuso: In effetti anche in un sito che ho trovato, stamane anche io ho letto che parlavano generalmente di letame maturo .... nonspecificando se pellettato o nature!!


Si, sono fortunata :D , mio papà lo usa per il suo orto estivo ..... e guai a chi glielo tocca!!:lol:

Comunqe grazie !!

:Saluto:


Infatti il riferimento è di solito a quello naturale.

Come si può facilmente verificare molti grandi produttori ed esperti di rose da Petr Beales a David Austin oltre ai tanti vivaisti nostrani cui spesso facciamo riferimento in questo forum, Barni, Peyron, La Campanella, Piedimonte, Branchi per citarne solo alcuni, consigliano all'impianto di utilizzare generosi quantitativi di letame.

Questo per dovere di cronaca come si suol dire... resta inteso che io non intendo assolutamente convincere qualcuno a fare qualsiasi cosa!
E' giusto che ognuno decida cosa è meglio per le sue piante e la sua terra, magari dopo aver approfondito l'argomento che gli sta a cuore.

Comunque per finire................................................. se te ne avanza un pò! :)
 

RosaeViola

Master Florello
Non vorrei contraddirti, ma ciò che tu affermi corrisponde perfettamente a quanto mi risulta in riferimento al letame del contadino più che al pellettato!

In base alle mie modeste conoscenze il letame maturo, quindi con oltre 12 mesi di maturazione, è un concime di IMMEDIATA DISPONIBILITA' a malapena per il 50% delle sue potenzialità, soprattutto se in riferimento all'azoto.
La trasformazione che avviene lentamente ad opera di microrganismi della materia organica in humus, fa si che si vada a costituire una sorta di riserva nutritiva cui le piante attingono al bisogno e i cui benefici non si esauriscono a breve termine, ma permangono nel terreno PER ANNI!


A dire la verità Celestial, anche il pellettato va a costituire una riserva per il terreno e lo fa in maniera duratura.

In quanto alla conoscenza dell'argomento, devo dirti che sono ancora molte le persone che non si avvicinano al pellettato perchè credono che, sposando una teoria "naturalistica", il letame di stalla sia un prodotto migliore del pellettato. In realtà l'uno non è migliore dell'altro per ciò che attiene alla sua composizione o ai suoi benefici, solo utilizzano percorsi diversi.
Va detto quindi, che il pellettato oltre ad essere un ottimo prodotto per la struttura del terreno, ha le stesse caratteristiche del letame di stalla, solo con un rilascio più lento, che lo rende concime d'elezione nel NON creare danni all'apparato radicale delle piante.

Poi vogliamo aggiungere che è molto più facilmente reperibile e che il letame di stalla, maturo di un anno, praticamente è introvabile?

Ma anche potendo reperirlo, non potrai mai utilizzarlo a diretto contatto con le radici delle rose o di altre piante proprio perchè è a rilascio immediato. Inoltre, il letame di stalla, necessita di essere periodicamente integrato, nel lungo termine, da altri concimi sempre per quanto ho scritto qui sopra, cosa che invece col pellettato non avviene e anche questo ha una sua valenza dal punto di vista del non impoverire il terreno, evento che si verifica aumentando le concimazioni con prodotti di sintesi.

In merito alle indicazioni dei più grossi produttori e ibridatori di rose, sull'uso massiccio di letame all'impianto, direi che sia normale che diano questa indicazione, considerato che a loro interessa avere un concime che lavori nell'immediato e non sul lungo termine, dato che le loro coltivazioni sono relative a prodotti che escono nel breve dal terreno di coltivo per essere venduti, ma quando parli con loro di coltivazione duratura, scopri che rispetto al pellettato sono più che favorevoli.

Molti appassionati o neofiti rodofili, poi, nel momento in cui iniziano a piantumare una rosa, nemmeno immaginano quali siano le necessità di queste piante, quindi l'indicazione di massima che danno i produttori è quella di instradare il cliente finale all'uso di questa sostanza, ma posso dire che, ogni volta che ne ho parlato con alcuni di loro, ti viene detto che l'uso del pellettato è anche meglio proprio perchè garantisce alla pianta un continuo e regolare flusso di nutrienti senza incorrere nel rischio di eccessi o di carenze o di irregolari somministrazioni che per la pianta sono più dannosi che altro, per giunta migliorando la struttura del terreno per lungo tempo.

Comunque sia, condivido il pensiero che ognuno sia libero di fare come preferisce, ma rimango anche dell'idea che conoscere maggiormente certe tecniche e certe esperienze possa servire a confrontarsi e a riflettere e sperimentare di più in merito.

P.S.: comunque io utilizzo il pellettato da anni e posso dire di non aver MAI più concimato le rose che ho messo a dimora. Le fioriture sono abbondanti e le piante sono sane. Rispetto a come mi dovevo muovere quando usavo il letame di stalla, credo di aver trovato una migliore soluzione. Ma questa è la mia esperienza. Appunto.
 
Ultima modifica:

Celestial55

Giardinauta
A dire la verità Celestial, anche il pellettato va a costituire una riserva per il terreno e lo fa in maniera duratura.

In quanto alla conoscenza dell'argomento, devo dirti che sono ancora molte le persone che non si avvicinano al pellettato perchè credono che, sposando una teoria "naturalistica", il letame di stalla sia un prodotto migliore del pellettato. In realtà l'uno non è migliore dell'altro per ciò che attiene alla sua composizione o ai suoi benefici, solo utilizzano percorsi diversi.


Poi vogliamo aggiungere che è molto più facilmente reperibile e che il letame di stalla, maturo di un anno, praticamente è introvabile?


Ma anche potendo reperirlo, non potrai mai utilizzarlo a diretto contatto con le radici delle rose o di altre piante proprio perchè è a rilascio immediato.

Comunque sia, condivido il pensiero che ognuno sia libero di fare come preferisce, ma rimango anche dell'idea che conoscere maggiormente certe tecniche e certe esperienze possa servire a confrontarsi e a riflettere e sperimentare di più in merito.

P.S.: comunque io utilizzo il pellettato da anni e posso dire di non aver MAI più concimato le rose che ho messo a dimora. Le fioriture sono abbondanti e le piante sono sane. Rispetto a come mi dovevo muovere quando usavo il letame di stalla, credo di aver trovato una migliore soluzione. Ma questa è la mia esperienza. Appunto.



Ciao Rosa,
ci tengo a precisare che anch'io utilizzo lo stallatico pellettato oltre a quello polverizzato (per pacciamare), anche perchè per me come per molti altri quello di stalla maturo, che preferirei comunque sempre in fase d'impianto, è di difficile reperimento.

Cerco anche di utilizzare terricci biologici e compost che produco personalmente, con lo scopo di ridurre al minimo l'uso di concimi minerali, ma questo senza pregiudizi nei confronti di chi si muove diversamente.


Il letame di stalla maturo è introvabile, sono d'accordo!

Ma se sono intervenuta è stato esclusivamente perchè in questo caso specifico, con Robin che non ha di questi problemi, avendo in casa il letame maturo che gli procura il padre, mi è sembrato fuori luogo consigliarle di andare a procurarsi il pellettato, e a maggior ragione in occasione dell'impianto delle rose!

Non si usa sicuramente a contatto delle radici ma questa norma vale sia per il letame di stalla, sia per il letame pellettato, sia per qualsiasi altro concime si voglia adoperare.

Anche il consiglio che ricorre spesso di mettere in fondo alla buca d'impianto il letame in qualsiasi forma sia, è sbagliato, visto che il modo corretto di distribuirlo è con una lavorazione piuttosto superficiale e intorno alla pianta ma distante dal pane radicale.

Confrontarsi e riflettere è la cosa meravigliosa che cerchiamo di fare su questo forum, ognuno con il proprio bagaglio di conoscenze che derivano dalle sue esperienze dirette e indirette oltre a quello che apprende dai libri.

Cordialmente:)
 

RosaeViola

Master Florello
Non si usa sicuramente a contatto delle radici ma questa norma vale sia per il letame di stalla, sia per il letame pellettato, sia per qualsiasi altro concime si voglia adoperare.


Non è vero Celestial. Il pellettato si usa tranquillamente a contatto con le radici. Sono certissima di questa affermazione e ne abbiamo ridiscusso in aula non molto tempo fa, proprio parlando con agronomi e con ibridatori.

Puoi chiedere a qualunque coltivatore di rose, vivaista preparato o agronomo e ti confermerà questa cosa, considerato che il pellettato, è a lento rilascio. :)

Anche il consiglio che ricorre spesso di mettere in fondo alla buca d'impianto il letame in qualsiasi forma sia, è sbagliato, visto che il modo corretto di distribuirlo è con una lavorazione piuttosto superficiale e intorno alla pianta ma distante dal pane radicale.

Anche questa affermazione non è corretta. La buca di impianto va dotata o di stallatico maturo o di pellettato nella parte più profonda.
Su questa va distribuita una certa quantità di terra e poi, a riempimento, stallatico (io uso il pellettato) e terra miscelate insieme nelle proporzioni di 1/3 di stallatico e 2/3 di terra.

Sono certissima della bontà di questo impianto dato che anche da Rose Rifiorentissime nella persona del titolare che è direttamente coinvolto nella cura e nella coltivazione delle rose, mi è stato confermato insieme ad altri addetti del settore.

In ogni caso, se girovaghi per la rete o in forum dedicati puoi reperire tranquillamente questa informazione. Anzi, ti dirò che chi usa questo sistema ha risultati migliori relativamente alle fioriture e meno fitopatologie.

Comunque sia, ognuno porta la sua esperienza. :)
 

RosaeViola

Master Florello
Ma se sono intervenuta è stato esclusivamente perchè in questo caso specifico, con Robin che non ha di questi problemi, avendo in casa il letame maturo che gli procura il padre, mi è sembrato fuori luogo consigliarle di andare a procurarsi il pellettato, e a maggior ragione in occasione dell'impianto delle rose!


Celestial se ho detto a Robin di rivolgersi al pellettato è solo perchè, da neofita, avrebbe molte meno problematiche da affrontare relativamente agli eccessi e alle carenze nutrizionali che danneggiano sensibilmente un rosaio di nuovo impianto e il suo sviluppo.

Non va nemmeno sottovalutato il fatto che comunque lo stallatico sfarinato o il letame vero e proprio, vanno comunque periodicamente integrati con altre concimazioni di origine sintetica che sicuramente tanto bene non fanno al terreno, considerato che se da un lato gli diamo letame di stalla per favorire il miglioramento del terreno, dall'altro lo impoveriamo con i concimi di sintesi.

Mi sembra alquanto antitetico oltre che poco pratico. No?
 

RosaeViola

Master Florello
Celestial, questa è la tecnica di impianto suggerito da Rose Rifiorentissime (il primo che avevo sottomano) http://www.roserifiorentissime.it/La coltivazione.htm#MessaADimora ma se dai un'occhiata in rete, potrai vedere che tutti consigliano l'uso di stallatico e in grandi quantità.

Ovviamente, usando il letame di stalla, le quantità che si dovrebbero impiegare sono di molto aumentate rispetto al pellettato e, in più, usando letame di stalla, non si dovrà per nessuna ragione meterlo a contatto con le radici.

Va anche detto, che a seconda del periodo di impianto, l'utilizzo di concimi di pronta disponibilità, spingerà la pianta ben oltre le sue reali possibilità, dato che prima della fioritura, dovrà stabilizzarsi nell'ambientamento al nuovo contesto e privilegiare l'attività vegetativa anche a scapito della fioritura.
Nel concimare con sostanze che danno nutrienti di pronta disponibilità, a mio avviso la pianta subirà comunque una forzatura che, con il tempo, la esporrà a maggiori fitopatologie perchè in un certo senso, indebolita.

Tutti questi rischi, con il pellettato non ci sono, proprio perchè a lento rilascio.

Comunque sia, tu prova a preparare una buca di impianto come descritto nel mio post precedente e poi prova a confrontare i risultati con quelli di un impianto in cui non è stato preparato il fondo.
A mio avviso una certa differenza si nota tra un impianto e l'altro. Almeno, io l'ho notato eccome. :eek:k07: :)
 

Celestial55

Giardinauta
Vogliamo parlare ancora di letame?

Va bene parliamone, anche se, considerata la piega che ha preso questa discussione, forse sarebbe stato meglio spostarla in Tecniche, per darle più visibilità e consentire eventualmente la partecipazione di utenti che non frequentano il forum delle rose.
A meno che l'argomento interessi solo ed esclusivamente a tre persone!

RosaeViola,
limitata com'è fra te e la sottoscritta rischia di essere sterile oltre che monotona, o peggio, forse anche noiosa per gli altri.


Non è vero Celestial. Il pellettato si usa tranquillamente a contatto con le radici. Sono certissima di questa affermazione e ne abbiamo ridiscusso in aula non molto tempo fa, proprio parlando con agronomi e con ibridatori.

Puoi chiedere a qualunque coltivatore di rose, vivaista preparato o agronomo e ti confermerà questa cosa, considerato che il pellettato, è a lento rilascio.


Intanto ti invito a dirmi dove hai letto, chi lo dice, dove sta scritto che il pellettato sia a lento rilascio mentre il letame di stalla no, così che anch'io o chi fosse interessato possa verificarlo.


Si direbbe quasi che la discussione sia : letame si, letame no!

Ti ricordo che stiamo parlando dello stesso prodotto, anche se formulato in maniera diversa.

Detto questo, metterei tranquillamente ( ma non ne vedo la ragione) a contatto delle radici un letame di stalla compostato, cioè con una provata maturazione superiore ai 12 mesi, mentre lo farei con una certa cautela con del pellettato.

Considera che nel sacco i produttori spesso aggiungono al letame bovino miscele di letami equini, avicoli, e meno spesso materiali vegetali, privilegiandone la funzione fertilizzante a spese dell'aspetto ammendante e organico che costituisce il pregio del letame.
A parità di volume il pellettato e anche lo sfarinato contengono una più elevata quantità di nutrienti rispetto al letame naturale, fino a cinque volte superiore.
Per es. citando l'azoto ho appena controllato quanto riportato sui sacchi che mi ritrovo in casa ne riscontro l'1,5% nello sfarinato e il 2% nel pellettato.
Il letame di stalla ne apporta in totale lo 0,4% di cui nel primo anno circa il 40-50% viene reso disponibile e il resto ( ma questo l'ho già detto ) va a costituire una riserva attiva per anni.



Anche questa affermazione non è corretta. La buca di impianto va dotata o di stallatico maturo o di pellettato nella parte più profonda.
Su questa va distribuita una certa quantità di terra e poi, a riempimento, stallatico (io uso il pellettato) e terra miscelate insieme nelle proporzioni di 1/3 di stallatico e 2/3 di terra.


1- Dotare di stallatico la parte "più profonda" di una buca d'impianto ( parliamo di un arbusto) equivale a "seppellirlo" a 40/50 cm. di profondità, giusto?

Agendo in questo modo ne privilegi l'effetto concimante ( utile fino a che punto non lo so, visto che con le innaffiature le sostanze nutritive si allontaneranno sempre di più dalle radici, andando in profondità e dando oltretutto un contributo involontario all'inquinamento) e il motivo è semplice: l'umificazione della frazione indecomposta di sostanza organica, presente nello stallatico, in qualsiasi forma esso sia, avviene ad opera della microflora e microfauna aerobica presente sia nello stallatico stesso che nel terreno, solo in presenza di ossigeno.
Dubito che ciò possa verificarsi a tale profondità senza ricorrere, scusa la battuta, alla bombola di ossigeno!

2- Per quale ragione mettere una " certa quantità di terra" sopra il letame, se prima hai sostenuto che si può mettere a diretto contatto delle radici?


Sono certissima della bontà di questo impianto dato che anche da Rose Rifiorentissime nella persona del titolare che è direttamente coinvolto nella cura e nella coltivazione delle rose, mi è stato confermato insieme ad altri addetti del settore.

Il fatto che lo dicano a Rose Rifiorentissime, senza offesa per nessuno, non è sufficiente, l'argomento è talmente scontato che non c'è nulla da improvvisare, nè da inventare.
Se ne può usare quanto e come si vuole, ma c'è sempre un modo più corretto di fare qualsiasi cosa.
 

Celestial55

Giardinauta
Celestial se ho detto a Robin di rivolgersi al pellettato è solo perchè, da neofita, avrebbe molte meno problematiche da affrontare relativamente agli eccessi e alle carenze nutrizionali che danneggiano sensibilmente un rosaio di nuovo impianto e il suo sviluppo.

Non vedo problematiche!

Non va nemmeno sottovalutato il fatto che comunque lo stallatico sfarinato o il letame vero e proprio, vanno comunque periodicamente integrati con altre concimazioni di origine sintetica che sicuramente tanto bene non fanno al terreno, considerato che se da un lato gli diamo letame di stalla per favorire il miglioramento del terreno, dall'altro lo impoveriamo con i concimi di sintesi.

Mi sembra alquanto antitetico oltre che poco pratico. No?


Ancora... ne parli come se si trattasse di due prodotti completamente differenti!

Poi, dimmi per quale ragione bisogna ricorrere ai concimi chimici?
Chi ci impedisce se il terreno è povero di integrare la concimazione autunnale con una primaverile sempre a base di letame maturo o di pellettato o di humus di lombrico?
 

RosaeViola

Master Florello
Celestial, non capisco questo tono quasi irritato e provocatorio. Non capisco che problema ci sia tanto da negare una notizia certa e fondata di cui si hanno riscontri da tempo.

Non sei d'accordo con chi sostiene che il pellettato sia un concime a lento rilascio dopo che se ne parla da anni?
Non so che dirti. Magari prova a chiedere a qualche agronomo, se ne conosci oppure scrivi alle ditte produttrici e senti che ti rispondono.
Io come ti ho già detto, ne ho parlato spesso anche con agronomi docenti in aula e con vivaisti o ibridatori di rose in questi 3 anni di scuola.

L'esperienza che ho maturato sia in privato sia nel confronto con molte realtà di quest'ambito, mi hanno confermato, ma se per te non è così, non so che farci.

Forse appunto, varrebbe la pena che tutte le domande che poni a me, le girassi ai veri esperti del forum o ad esperti di altri forum che già frequenti oppure a esperti fuori rete.
Io quel che dovevo dire l'ho detto e non ho altro da aggiungere. Non voglio come ben dici tu, ridurre una discussione ad una polemica.
Non ho da convincere nè te nè nessuno di nulla. Ognuno di noi ha le sue convinzioni o le sue conoscenze in merito o agli studi che ha fatto e agisce di conseguenza. Tutto qui.

Sempre cordialmente. :)
 

Celestial55

Giardinauta
Celestial, questa è la tecnica di impianto suggerito da Rose Rifiorentissime (il primo che avevo sottomano) http://www.roserifiorentissime.it/La coltivazione.htm#MessaADimora ma se dai un'occhiata in rete, potrai vedere che tutti consigliano l'uso di stallatico e in grandi quantità.

Ovviamente, usando il letame di stalla, le quantità che si dovrebbero impiegare sono di molto aumentate rispetto al pellettato e, in più, usando letame di stalla, non si dovrà per nessuna ragione meterlo a contatto con le radici.

Va anche detto, che a seconda del periodo di impianto, l'utilizzo di concimi di pronta disponibilità, spingerà la pianta ben oltre le sue reali possibilità, dato che prima della fioritura, dovrà stabilizzarsi nell'ambientamento al nuovo contesto e privilegiare l'attività vegetativa anche a scapito della fioritura.
Nel concimare con sostanze che danno nutrienti di pronta disponibilità, a mio avviso la pianta subirà comunque una forzatura che, con il tempo, la esporrà a maggiori fitopatologie perchè in un certo senso, indebolita.

Tutti questi rischi, con il pellettato non ci sono, proprio perchè a lento rilascio.

Comunque sia, tu prova a preparare una buca di impianto come descritto nel mio post precedente e poi prova a confrontare i risultati con quelli di un impianto in cui non è stato preparato il fondo.
A mio avviso una certa differenza si nota tra un impianto e l'altro. Almeno, io l'ho notato eccome. :eek:k07: :)


Che tutti consiglino di incorporare generosi quantitativi di stallatico, se leggi i miei post l'ho già scritto io e citando pure un pò di nomi!

Non mi risulta però che qualcuno abbia scritto da qualche parte, neppure sul sito da te citato come esempio, che sia da preferire il pellettato al letame maturo! E ti assicuro che ho un brutto vizio: leggo parecchio!

Che di letame maturo se ne debba usare di più non è un fatto negativo!

E' tutto da dimostrare, sia che a contatto delle radici puoi mettere l'uno ma non puoi farlo con l'altro, sia che l'uno sia a lento rilascio ( credo solo un pò più lento), mentre l'altro a disponibilità immediata!

Si direbbe quasi che lo equipari al peggiore dei concimi liquidi a pronta assimilazione, non ti sembra che sia un pò riduttivo?

Le fitopatologie di cui parli sono dovute a un eccesso di concimazione cosa che con il letame difficilmente avviene.
Anzi per la precisione è una concimazione azotata spinta che può incentivare gli attacchi parassitari, soprattutto di afidi, con produzione di zuccheri e conseguente presenza di formiche.
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
Ho letto attentamente tutta la discussione e personalmente mi trovo pienamente d'accordo con ciò che ha affermato Celestial che ha espresso chiaramente le sue opinioni "citando" anche nomi e fonti che possono avvalorare le sue tesi.
Per quanto riguarda il pensiero di Ivana vorrei precisare che se come dice Lei:
Non capisco che problema ci sia tanto da negare una notizia certa e fondata di cui si hanno riscontri da tempo.
Se questo fosse vero ( mi riferisco sempre alle differenze di assorbimento da te riscontrate tra pellettato e letame maturo) allora penso che questa precisazione comparirebbe nomalmente nei consigli riportati per impianti e concimazioni di mantenimento ( e non solo per le rose). Mentre quando si parla di letame si cita sia quello "del contadino" che quello disidrato indifferentemente.
Un piccolo OT: tutti sanno ad es. che le azalee sono piante acidofile, penso sia notizia certa e affermata anche questa....:) .eppure ogni volta che si parla della loro coltivazione si specifica sempre la messa a dimora in terreno torboso. Mi chiedo allora come mai non avvenga anche per il caso in questione.
Io sono sempre stata abituata, fin dai tempi dell'Università, a citare lavori scientifici precedenti che potessero avvalorare le mie tesi e non riportare notizie solo per "sentito dire" anche se provenienti da persone degne della massima fiducia.
Ribadisco che se effettivamente ci fosse questa grande differenza tra i due prodotti sopracitati, almeno "qualcuno" ne avrebbe dovuto scrivere anche perché, sempre secondo il tuo parere, le differenze sono notevoli e ciò comporterebbe impieghi e usi nettamente diversi tra i due prodotti. Non mi sembra neppure si parli dello stesso prodotto.
Uno: ( lo stallatico pellettato) non brucia le radici, è a cessione prolungata, non ha bisogno di essere integrato con altri concimi, dura a lungo nel terreno e ne migliora la struttura chimico-fisica.
Due: ( lo stallatico maturo) :brucia le radici, è a cessione immediata e ha bisogno di integrazioni da parte di altri concimi.
Ammesso che tutto ciò sia vero cosa rende il pellettato così diverso dallo stallatico maturo, visto che entrambi hanno in comune le stesse origini?


In merito alle indicazioni dei più grossi produttori e ibridatori di rose, sull'uso massiccio di letame all'impianto, direi che sia normale che diano questa indicazione, considerato che a loro interessa avere un concime che lavori nell'immediato e non sul lungo termine, dato che le loro coltivazioni sono relative a prodotti che escono nel breve dal terreno di coltivo per essere venduti, ma quando parli con loro di coltivazione duratura, scopri che rispetto al pellettato sono più che favorevoli.

Molti appassionati o neofiti rodofili, poi, nel momento in cui iniziano a piantumare una rosa, nemmeno immaginano quali siano le necessità di queste piante, quindi l'indicazione di massima che danno i produttori è quella di instradare il cliente finale all'uso di questa sostanza, ma posso dire che, ogni volta che ne ho parlato con alcuni di loro, ti viene detto che l'uso del pellettato è anche meglio proprio perchè garantisce alla pianta un continuo e regolare flusso di nutrienti senza incorrere nel rischio di eccessi o di carenze o di irregolari somministrazioni che per la pianta sono più dannosi che altro, per giunta migliorando la struttura del terreno per lungo tempo.
Su questo punto posso esporre la mia personale esperienza ( per quel che può valere....). In ottobre sono stata al vivaio Pejron e mentre Celestial fotografava le splendide e gigantesche rose del vivaio io stavo scegliendo rose con la Signora Anna Pejron e la figlia Saskia. Come concimazione di mantenimento ed all’impianto mi hanno “vivamente” consigliato lo stallatico ben maturo di vacca e come seconda scelta pellettato o humus di lombrico. Tutte le loro rose piantate in piena terra hanno molti anni e sono enormi ( vedi reportage di Celestial) e sono concimate ESCLUSIVAMENTE con stallatico di vacca, per cui non mi pare intendessero coltivazione a “breve termine”, ma forse si riferivano a qualcosina di più ( visti i risultati raggiunti dalle loro piante)!

Non sei d'accordo con chi sostiene che il pellettato sia un concime a lento rilascio dopo che se ne parla da anni?
Da ciò che ho letto e riletto Celestial non ha mai messo in dubbio questo dato di fatto.

L'esperienza che ho maturato sia in privato sia nel confronto con molte realtà di quest'ambito, mi hanno confermato, ma se per te non è così, non so che farci.
Forse appunto, varrebbe la pena che tutte le domande che poni a me, le girassi ai veri esperti del forum o ad esperti di altri forum che già frequenti oppure a esperti fuori rete.
Celestial, come mi sembra di aver capito, non ha dubbi su quanto afferma, non vuol far polemica, ma ha semplicemente richiesto un chiarimento su quanto viene da te affermato, logicamente corredato da scritti e non solo da testimonianze in fondo unicamente private ( perchè rivolte solo a te) che comprovino ciò che tu hai esposto. Per cui mi chiedo: visto che sei Tu ad affermare la netta differenza tra stallatico e pellettato, che bisogno ha di trovare risposte in altri luoghi?
Sperando di non averti offesa ed in attesa di una tua risposta ti saluto
Ileana:Saluto:
 

gianfra

Guru Giardinauta
Metto solo un ditino, per non rischaire unghiate da gattaccione quali voi siete :

Il campanella dice di mettrere nella buca :conc. organico ( letame maturoo stallatico disidratato) o un conc a lenta cessione ....poi solita pcedura

Sul mio libello estartto dell' RH.S. Parla di 1/2 sacco di compost ( residui vegetali e quantaltro presumo ) + una manciata di farina d' osso o un fertlizzante a lenta cessione poi solita procedura

Branchi parla di palata di letame maturo;

Austin cita : " generosa quantità di concime , letame maturo o entrambi

Dal Le Mie Rose di Paolo Cottini ed. Gribaudo ( piccolo libello sulle Rose ) cita : miscuglio di terra di giardino +concime maturo+ terriccio di foglie ( 50%) +manciata di cenere d'ossa opprure fertilizzante x rose a lenta cessione.

Non riesco ad aprire il c.d. della Meilland se no vi davo anche la loro versione.

Ho altri articoli ma ricalcano sempre le sopra citate versioni

P.s. Ho ritrovato un cartellino Nino/meilland col disegno dell'impianto :

Buca - strato di concime sul fondo poi strato di stallatico, strato di terra di zolla ,la rosa col suo pane e terra di zolla a riepimento della buca.
 
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Echinodorus

Maestro Giardinauta
Ciao
Metto solo un ditino, per non rischaire unghiate da gattaccione quali voi siete :
Hai fatto benissimo ad intervenire e non preoccuparti.... non graffio e oltretutto le mie unghie sono sempre accuratamente limate:lol:

E' molto significativo ciò che tu riporti e tale da far comprendere che tra letame maturo e pellettato non esiste differenza nei tempi di cessione, essendo entrambi considerati a lento rilascio.
Il campanella dice di mettrere nella buca :conc. organico ( letame maturoo stallatico disidratato) o un conc a lenta cessione ....poi solita pcedura

Sul mio libello estartto dell' RH.S. Parla di 1/2 sacco di compost ( residui vegetali e quantaltro presumo ) + una manciata di farina d' osso o un fertlizzante a lenta cessione poi solita procedura

Brnchi parla di palata di letame maturo;

Austin cita : " generosa quantità di concime , letame maturo o entrambi

Dal Le Mie Rose di Paolo Cottini ed. Gribaudo ( piccolo libello sulle Rose ) cita : miscuglio di terra di giardino +concime maturo+ terriccio di foglie ( 50%) +manciata di cenere d'ossa opprure fertilizzante x rose a lenta cessione.

Bob riesco ad aprire il c.d. della Meilland se no vi davo anche la loro versione.
Più chiaro di così?:)

Ho altri articoli ma ricalcano sempre le sopra citate version.

Penso che ciò che hai inserito sia stato più che sufficiente e ti ringrazio per il tuo intervento!:Saluto:
 
Ultima modifica:

Robin1976

Giardinauta
Urca miseria che vespaio che ho avviato ........ :martello:
Dai fate i bravi e non litigate .......
Sicuramente prima mi avete chiarito le idee..... poi non ci ho capio più nulla :martello: .... ma alla fine gli ultimi post sono serviti a riportarmi alla comprensione di questo dilemma .........

In ogni caso penso che questa discussione servirà non solo a me, ma anche a chi è nel dubbio e non sa che decidere ....... o perchè se ne consiglia uno piuttosto che l'altro .....

A Marzo ci provo e pianto!!!! Visto che ho a disposizione quello naturale ...... parto con quello ..... e un paio di rose , tanto per fare una prova ..... Vi saprò dire!!!

Besitos ...... a tutti!!!! :love_4:
 

gianfra

Guru Giardinauta
Comunque anch' io ho il dubbio amletico del letto di concime e/o quantaltro ( non mi pongo il problema in qunanto prima ammnendavo col terriccio universale con unpò di stallatico in pellets, poi sono passato allo strato di conc. più stratino di terra per non mettere a contatto diretto le radici a coprire il tutto, o un compost di terra + stallatico nat. o una cosa a strati : strato consistente di terra ,sprvero cosistente di concine fino a pareggiare a quota zero ( chiaramente prima dell'ultimo strato do la classica pressata, giro giro col piede). Una cosa che ho fatto in alcuni casi è stata quella di mettere , mescolando qualche manciata di foglie di quercia secche spezzettate a mano) ; Poichè questa è un'idea che mi stimola molto sfrutterò il mio asp/trituratore e farò un bel sacco di foglie trituratedi quercia per ammndare la terra dei trapianti che ho da fare, ma anche in generale per altre essenze che ho in mente di acquistare da qui alla primavera.

P.S. fate conto di essere a tavolino sotto un bel bersò e di fare una passatella con una meravigliosa scatola di cioccolatini di Revoire ( Firenze P.zza Signoria).
 
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elleboro

Florello
non so cosa sia la passatella, ma mi ricordo di cosa siano i cioccolatini (mi hanno messo per un mese a una dieta così pazzesca che non so se riuscirò a reggere). se poi la scatola è su un tavolo sotto un bersò che sta - dico poco - in pz.della Signoria.... è mia.

robin, non spaventarti. Sono solo discussioni tra esperte, quelle qui sopra.
io sono un poco più avanti di te, ma non molto. Tanto che approfitto di questa discussione per farmi chiarire due dubbi che ho da anni.

1°) concime sul fondo della buca, protetto da strato di terra. Non ne ho mai capito il perchè. le radici impiegheranno un anno o due a raggiungere
il letame (o il pellettato che sia). Nel frattempo le grandi piogge autunnali e primaverili (sperando che riprendano il loro dovere) avranno raggiunto la sostanza ammendante e nutritiva e l'avranno fatta in parte percolare, perdendone l'intero beneficio e per di più inquinando rogge, falde e terreni.. se invece questa sostanza venisse messa in superficie, il percolato raggiungerebbe le radici e sfrutterebbe al meglio tutta la sostanza. Perchè mai, allora, viene invece suggerito di arricchire la buca (il che non mi sembra del tutto giusto?)

2°) già abbiamo discusso sulla consuetudine di non reinvasare jn vasi "troppo" grandi. Però siamo tutti d'accordo nel sostenere che, se invece di metterla in vaso, la pianta la mettessimo in terra, starebbe meglio.
Un vaso bello grande è quanto di meglio abbiamo per avvicinarci ai benefici della piena terra. (Ovviamente eccezion fatta per quelle piante che fanno meno verde e più fiori, se tenute in un vaso stretto: vedi gerani).
Capisco i vivaisti, costretti a tenere i vasi più piccoli possibile per ragione di spazio. Ma noi perchè mai dovremmo imitarli?

Infine mi sembra che la discussione qui sopra non abbia tenuto conto del fattore determinante che tagliava la testa al toro (che ce l'abbiano in antipatia? il toro intendo.). Infatti Robin dispone GRATUITAMENTE, fortunato lui, di buon letame al naturale.
 
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