Greenray
Esperto di Bonsai
Tornando al tuo primo post con cui hai aperto la discussione, leggo due liste di essenze: le preferite e quelle da evitare.
Ciascuno di noi in base alle soddisfazioni/mortificazioni ottenute potrebbe arricchire sia la "white" che (soprattutto) la "black", ma non sta nell'allungare le liste l'aiuto che è bene tu abbia.
Direi che va anche un po' a simpatia e che le tue liste sono ridotte, ma corrette (a parte la carmona che appare in entrambe).
Ora voglio perdere un po' di tempo esprimendo qualche parere sulle essenze citate.
Ficus
Sicuramente molto diffuso e soprattutto per ragioni commerciali, ha effettivamente l'apprezzabile proprietà d'essere facile da riprodurre per talea, ma quando arriva il gelo è un po' complicato per noi che non viviamo ai tropici trovare una collocazione realmente adeguata.
Olivo
Non ho alcuna esperienza, ma leggo che molti ne sono soddisfatti anche per la sua notevole capacità di sopravvivere a condizioni che non ci aspetteremmo. Suggerisco però di esaminare in sua alternativa la olea europaea (olivastro) che sebbene non produca un olio altrettanto buono, permette con maggiore facilità di realizzare piantine adatte ad essere trasformate in bonsai.
Facile da trovare anche a costi contenuti nei vivai.
Olmo, ulmus parvifolia, zelkova.
Piante tenaci, resistentissime e vitali. Foglie dall'aspetto semplice ma molto gradevole, facili da contenere nelle dimensioni. Esprimono grandissima vitalità soprattutto in primavera, alle prime pirotecniche gettate, in cui il colore verde chiarissimo rende queste essenze particolarmente attraenti. Si tratta delle essenze che d'inverno potrebbero quasi essere trascurate, dimenticate.
Carpino
Ha foglie molto simili all'olmo e talvolta lo si può confondere (nonostante sia di una famiglia diversa) , quindi direi che anche su di esso nutro un certo favore, ma forse un po' di più in quanto è meno utilizzato come bonsai.
Invece è una essenza molto duttile e ci si fa quel che si vuole, dall'albero alla siepe, al bonsai.
Te lo raccomando.
Oltre a farti conoscere il mio personale parere su queste essenze, solo in parte supportato da una limitatissima esperenza, va tenuto presente che in boschi, giardini e parchi puoi raccogliere una grande varietà di semi per fare degli esperimenti.
Purtroppo siccome nessuno di noi ha spazi illimitati e tantomeno il tempo, si rischia di essere un po' dispersivi, ma è un peccato, perché quasi ogni pianta se vista nascere soprattutto da seme, ci insegna qualcosa, soprattutto a conoscere la meraviglia delle sue trasformazioni.
Per il principiante è una grande tentazione nella quale io suggerisco per quanto possibile di cadere anche se senza esagerare.
Tu dei bonsai hai scritto:
Io penso che la tua sia una invidiabile posizione di vantaggio. Hai tutto o quasi da imparare e intuisco che sei anche piuttosto giovane.
Sei nella migliore condizione per divertirti apprendendo cose che ti piacciono, sperimentando ciò che ti incuriosisce, vedendo i progressi che non potranno mancare e facendo anche tesoro degli immancabili e necessari errori.
In questa materia, penso che spenderai del denaro in terriccio, palette, guanti (te li raccomando fortemente) vasi e vasetti, ma molto meno per le piante.
Tuttavia non spenderai dei capitali, nonostante a consuntivo, sommando ogni piccolo acquisto potresti accorgerti di avere speso quanto un bonsai bell'e fatto, ma senza esseri divertita, senza avere imparato un gran che, dipendendo esclusivamente dai negozi per successivi eventuali bonsai (o non bonsai).
Fittone
Il fittone non è "il diavolo", è solo quella parte che prima si elimina (soprattutto nei bonsai) e meglio è.
Ha una funzione temporanea che costringerebbe a vasi più profondi di quelli che ci piace usare.
Il fittone può essere tagliato anche prima dell'anno di vita di una pianta.
Terriccio
La torba non è praticamente usata per i bonsai, ma invece lo è moltissimo mescolata a sabbia per la nascita e crescita iniziale delle talee, che possono soggiornare nella loro "culla" anche un intero anno, altrimenti se le pianticelle fossero spostate in altri vasi, le loro piccole radici verrebbero danneggiate.
I terricci molto drenanti sono invece indispensabili nella fase finale del bonsai, e necessari nella fase intermedia, nella quale è bene che nel terriccio si evitino pericolosi ristagni.
Attila
Nonostante l'effetto serra sia davvero un po' eccessivo, credo che la tua camera sia meno adatta, sia per la temperatura insufficiente ad un vigoroso risveglio, sia soprattutto per la scarsità di luce.
Spero che tu possa trovare sulla tua terrazza una "zona franca" dove trovare un compromesso, magari all'esterno, una zona direttamante esposta al sole cocente, ma comunque difendibile.
Ormoni radicanti
Ti consiglio di usarli con la massima cautela oppure di non usarli affatto.
Le talee sono sempre state usate ancor prima che esistessero gli ormoni ed i negozi che li vendono. Inoltre anche questi espedienti aiutano chi già non ha bisogno di molto aiuto, mentre invece possono costituire un ostacolo proprio per chi è alle prime armi.
Ciascuno di noi in base alle soddisfazioni/mortificazioni ottenute potrebbe arricchire sia la "white" che (soprattutto) la "black", ma non sta nell'allungare le liste l'aiuto che è bene tu abbia.
Direi che va anche un po' a simpatia e che le tue liste sono ridotte, ma corrette (a parte la carmona che appare in entrambe).
Ora voglio perdere un po' di tempo esprimendo qualche parere sulle essenze citate.
Ficus
Sicuramente molto diffuso e soprattutto per ragioni commerciali, ha effettivamente l'apprezzabile proprietà d'essere facile da riprodurre per talea, ma quando arriva il gelo è un po' complicato per noi che non viviamo ai tropici trovare una collocazione realmente adeguata.
Olivo
Non ho alcuna esperienza, ma leggo che molti ne sono soddisfatti anche per la sua notevole capacità di sopravvivere a condizioni che non ci aspetteremmo. Suggerisco però di esaminare in sua alternativa la olea europaea (olivastro) che sebbene non produca un olio altrettanto buono, permette con maggiore facilità di realizzare piantine adatte ad essere trasformate in bonsai.
Facile da trovare anche a costi contenuti nei vivai.
Olmo, ulmus parvifolia, zelkova.
Piante tenaci, resistentissime e vitali. Foglie dall'aspetto semplice ma molto gradevole, facili da contenere nelle dimensioni. Esprimono grandissima vitalità soprattutto in primavera, alle prime pirotecniche gettate, in cui il colore verde chiarissimo rende queste essenze particolarmente attraenti. Si tratta delle essenze che d'inverno potrebbero quasi essere trascurate, dimenticate.
Carpino
Ha foglie molto simili all'olmo e talvolta lo si può confondere (nonostante sia di una famiglia diversa) , quindi direi che anche su di esso nutro un certo favore, ma forse un po' di più in quanto è meno utilizzato come bonsai.
Invece è una essenza molto duttile e ci si fa quel che si vuole, dall'albero alla siepe, al bonsai.
Te lo raccomando.
Oltre a farti conoscere il mio personale parere su queste essenze, solo in parte supportato da una limitatissima esperenza, va tenuto presente che in boschi, giardini e parchi puoi raccogliere una grande varietà di semi per fare degli esperimenti.
Purtroppo siccome nessuno di noi ha spazi illimitati e tantomeno il tempo, si rischia di essere un po' dispersivi, ma è un peccato, perché quasi ogni pianta se vista nascere soprattutto da seme, ci insegna qualcosa, soprattutto a conoscere la meraviglia delle sue trasformazioni.
Per il principiante è una grande tentazione nella quale io suggerisco per quanto possibile di cadere anche se senza esagerare.
Tu dei bonsai hai scritto:
«Mi piacerebbe crearne uno da zero, ma temo di non avere le conoscenze adatte. ............ temo di non essere in grado di riconoscere poi le varie parti da curare, in primis il fittone. Temo quindi di fare poi solo danno, "sprecando" tempo e denaro.»
Io penso che la tua sia una invidiabile posizione di vantaggio. Hai tutto o quasi da imparare e intuisco che sei anche piuttosto giovane.
Sei nella migliore condizione per divertirti apprendendo cose che ti piacciono, sperimentando ciò che ti incuriosisce, vedendo i progressi che non potranno mancare e facendo anche tesoro degli immancabili e necessari errori.
In questa materia, penso che spenderai del denaro in terriccio, palette, guanti (te li raccomando fortemente) vasi e vasetti, ma molto meno per le piante.
Tuttavia non spenderai dei capitali, nonostante a consuntivo, sommando ogni piccolo acquisto potresti accorgerti di avere speso quanto un bonsai bell'e fatto, ma senza esseri divertita, senza avere imparato un gran che, dipendendo esclusivamente dai negozi per successivi eventuali bonsai (o non bonsai).
Fittone
Il fittone non è "il diavolo", è solo quella parte che prima si elimina (soprattutto nei bonsai) e meglio è.
Ha una funzione temporanea che costringerebbe a vasi più profondi di quelli che ci piace usare.
Il fittone può essere tagliato anche prima dell'anno di vita di una pianta.
Terriccio
La torba non è praticamente usata per i bonsai, ma invece lo è moltissimo mescolata a sabbia per la nascita e crescita iniziale delle talee, che possono soggiornare nella loro "culla" anche un intero anno, altrimenti se le pianticelle fossero spostate in altri vasi, le loro piccole radici verrebbero danneggiate.
I terricci molto drenanti sono invece indispensabili nella fase finale del bonsai, e necessari nella fase intermedia, nella quale è bene che nel terriccio si evitino pericolosi ristagni.
Attila
Nonostante l'effetto serra sia davvero un po' eccessivo, credo che la tua camera sia meno adatta, sia per la temperatura insufficiente ad un vigoroso risveglio, sia soprattutto per la scarsità di luce.
Spero che tu possa trovare sulla tua terrazza una "zona franca" dove trovare un compromesso, magari all'esterno, una zona direttamante esposta al sole cocente, ma comunque difendibile.
Ormoni radicanti
Ti consiglio di usarli con la massima cautela oppure di non usarli affatto.
Le talee sono sempre state usate ancor prima che esistessero gli ormoni ed i negozi che li vendono. Inoltre anche questi espedienti aiutano chi già non ha bisogno di molto aiuto, mentre invece possono costituire un ostacolo proprio per chi è alle prime armi.
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