Walnut
Giardinauta Senior
Cari amici,
ricordate come è nata la vostra passione per le piante, per il giardino, il terrazzo etc...?
Io ricordo che fino a qualche anno fa, sebbene mia mamma amasse i fiori, non distinguevo una viola da una primula. Mio nonno e mio babbo hanno sempre dedicato il loro tempo esclusivamente all'orticello di casa e per me era una palla pazzesca dover innaffiare le piante di pomodoro senza bagnare le foglie, spostare la gomma dell'acqua tra le file delle patate o seminare i piselli. Certo, coglievo con soddisfazione i frutti, rubavo sistematicamente fragole, piselli, ravanelli (che sapore!!) e secondo la mia coscienza tentavo di salvare lumache e dorifore buttandole nel campo del vicino, ma queste operazioni non è che facessero vibrare qualcosa dentro.
Ricordo benissimo invece, che qualche anno fa mi fermai davanti ad un'edicola e rimasi affascinata e folgorata dalla foto in copertina di una magnolia soulangeana. Comprai il giornale, lo portai a casa e quella fu l'inizio di una crescente ricerca e passione che come tutte le passioni non necessita di forzature per diventare sempre più grande, intensa e profonda.
Questo è stata l'occasione che mi ha permesso e mi sta permettendo di conciliare, realizzare ed esternare vari aspetti del mio sentire: l'osservazione e l'ascolto, il rispetto, la cura, la creatività, l'uso del colore, il senso di potenza ed impotenza, lo scorrere del tempo, l'atto divino...... tutte cose che oltre ad una crescita legata allo specifico campo del giardinaggio sono un cammino, una crescita interiore fatta di fiori pronti a sbocciare, pronti ad essere nutriti, che regalano un seme pronto ad essere fecondato da nuova energia e pronti a generare nuova vita....
ricordate come è nata la vostra passione per le piante, per il giardino, il terrazzo etc...?
Io ricordo che fino a qualche anno fa, sebbene mia mamma amasse i fiori, non distinguevo una viola da una primula. Mio nonno e mio babbo hanno sempre dedicato il loro tempo esclusivamente all'orticello di casa e per me era una palla pazzesca dover innaffiare le piante di pomodoro senza bagnare le foglie, spostare la gomma dell'acqua tra le file delle patate o seminare i piselli. Certo, coglievo con soddisfazione i frutti, rubavo sistematicamente fragole, piselli, ravanelli (che sapore!!) e secondo la mia coscienza tentavo di salvare lumache e dorifore buttandole nel campo del vicino, ma queste operazioni non è che facessero vibrare qualcosa dentro.
Ricordo benissimo invece, che qualche anno fa mi fermai davanti ad un'edicola e rimasi affascinata e folgorata dalla foto in copertina di una magnolia soulangeana. Comprai il giornale, lo portai a casa e quella fu l'inizio di una crescente ricerca e passione che come tutte le passioni non necessita di forzature per diventare sempre più grande, intensa e profonda.
Questo è stata l'occasione che mi ha permesso e mi sta permettendo di conciliare, realizzare ed esternare vari aspetti del mio sentire: l'osservazione e l'ascolto, il rispetto, la cura, la creatività, l'uso del colore, il senso di potenza ed impotenza, lo scorrere del tempo, l'atto divino...... tutte cose che oltre ad una crescita legata allo specifico campo del giardinaggio sono un cammino, una crescita interiore fatta di fiori pronti a sbocciare, pronti ad essere nutriti, che regalano un seme pronto ad essere fecondato da nuova energia e pronti a generare nuova vita....