_Orchidea_Rara_
Florello
Ciao a tutti,
volevo proporre un metodo di coltivazione delle nostre Vanda da poter utilizzare in appartamento e in questa stagione ovviamente su un bel balcone luminoso, per garantire una migliore gestione e apporto di umidità a livello radicale per le nostre amate orchidee.
Nelle nostre abitazioni e alle nostre latitudini non è semplice gestire orchidee di grandi dimensioni come le Vanda a radice nuda che necessitano di costante umidità, siamo costretti a continue immersioni in docce o vasche al fine di idratare correttamente le nostre Vanda che però dopo pochi minuti o ore (complice in inverno i riscaldamenti domestici) tornano ad avere l'apparato radicale completamente asciutto (cosa per loro del tutto innaturale) per non parlare degli spostamenti e sgocciolamenti che a livello domestico sono davvero molto indesiderati.
Ho fatto così un tentativo che spero posaa essere utile a molti di coloro che desiderano coltivare in casa una Vanda con un esemplare acquistato in un garden center per provare questa mia semplice tecnica.
La Vanda in questione è questa:
All'acquisto presentava un apparato radicale non molto florido ma neanche compromesso era però molto disidrata (come si vede dalla foto i fiori erano abbassati per la mancanza d'acqua) ed anche le foglie all'attaccatura presentavano grinze sintomo di disidratazione.
Inizialmente ho tentato con una idratazione intensiva, come proposto da altri nel forum, immergendola in acqua da mattino sino a sera quando poi la lasciavo sgocciolare sicura nell'umidità nottura, ho voluto provare anche se immaginavo che la continua esposizione all'acqua soprattutto così prolungata delle radici non le potesse essere per niente salutare.
Ho continuato così da metà aprile (periodo di acquisto) sino a inizio giugno ma, nel mio caso, con risultati davvero scarsi e deludenti in quanto la pianta si è reidratata perfettamente però come prevedevo alcune radici hanno iniziato ad ingiallire presumo proprio per la troppa esposizione all'acqua e non avrei potuto continuare la coltivazio e in quel modo.
Cercavo un metodo piu gestibile anche per i neofiti che rendesse la pianta piu indipendente da continue nuvulizzazioni o immersioni delle radici e così ho deciso di utilizzare un grande vaso in cotto toscano che ormai era inutilizzato da tempo e provare questa mia idea che già da un po' avevo in mente.
Un"idea davvero molto semplice e se vogliamo banale: ho preso il vaso di coccio e l'ho completamente bagnato poi l'ho messo su di un sottovaso pieno d'acqua perché rimanesse idratatato ed umido e all'interno vi ho posto la mia Vanda.
Ecco come ho posizionato la pianta:
Questo accadeva i primi giorni di giugno quando le radici non davano alcun segno di voler crescere, in soli sette giorni dal cambiamento di metodo di coltivazione i risultati sono questi:
Solo una radice (quella che si vede in foto) ha 7 nuovi apici di radici in crescita, ma altri sono in radici sottostanti il fusto della pianta e sul retro che non si riescono a vedere dalla foto.
Ci tengo a precisare che la Vanda è posta su un balcone dove prende luce e sole diretto da mattino si o al primo po' pomeriggio e da quando posizionata nel vaso i cotto non l'ho più immersa in acqua (le radici non toccano l'acqua del sottovaso) e il sottovaso l'ho rabboccato solo oggi.
Sicuramente le immersioni sono necessarie per idratare la pianta che ovviamente non può vivere di sola umidità ricreata dal vaso in cotto ma indubbiamente con questo metodo si avrà la possibilità di diradare le bagnature anche di molti giorni senza creare alcun stress per mancanza d'umidita alla pianta.
Il mio vaso è di grandi dimensioni, ma ovviamente andrebbe benissimo anche molto più piccolo, ripeto ho utilizzato questo perché lo avevo vuoto e disponibile al momento, sicuramente un vaso più piccolo rispetto al mio sarebbe molto più comodo come gestione della pianta e degli spazi.
Al momento questo mi sembra un ottimo e comodo metodo di coltivazione casalingo per chi non dispone di una serra ma solamente di un appartamento, a mio parere rende molto piu comoda la gestione della pianta lasciandola indipendente anche per alcuni giorni.
Ovviamente il luogo (stanza di appartamento o balcone) deve essere molto soleggiato ed illuminato visto il grande bisogno di luminosità di cui necessita questo tipo di orchidea.
Spero di essere stata utile nel condividere questo mio metotodo di coltivazione soprattutto per chi ama questo tipo di orchidea e cercava un metodo semplice e comodo per gestirla.
Vi aggiornerò su come si comporterà la pianta nei prossimi mesi!
A presto!
volevo proporre un metodo di coltivazione delle nostre Vanda da poter utilizzare in appartamento e in questa stagione ovviamente su un bel balcone luminoso, per garantire una migliore gestione e apporto di umidità a livello radicale per le nostre amate orchidee.
Nelle nostre abitazioni e alle nostre latitudini non è semplice gestire orchidee di grandi dimensioni come le Vanda a radice nuda che necessitano di costante umidità, siamo costretti a continue immersioni in docce o vasche al fine di idratare correttamente le nostre Vanda che però dopo pochi minuti o ore (complice in inverno i riscaldamenti domestici) tornano ad avere l'apparato radicale completamente asciutto (cosa per loro del tutto innaturale) per non parlare degli spostamenti e sgocciolamenti che a livello domestico sono davvero molto indesiderati.
Ho fatto così un tentativo che spero posaa essere utile a molti di coloro che desiderano coltivare in casa una Vanda con un esemplare acquistato in un garden center per provare questa mia semplice tecnica.
La Vanda in questione è questa:
All'acquisto presentava un apparato radicale non molto florido ma neanche compromesso era però molto disidrata (come si vede dalla foto i fiori erano abbassati per la mancanza d'acqua) ed anche le foglie all'attaccatura presentavano grinze sintomo di disidratazione.
Inizialmente ho tentato con una idratazione intensiva, come proposto da altri nel forum, immergendola in acqua da mattino sino a sera quando poi la lasciavo sgocciolare sicura nell'umidità nottura, ho voluto provare anche se immaginavo che la continua esposizione all'acqua soprattutto così prolungata delle radici non le potesse essere per niente salutare.
Ho continuato così da metà aprile (periodo di acquisto) sino a inizio giugno ma, nel mio caso, con risultati davvero scarsi e deludenti in quanto la pianta si è reidratata perfettamente però come prevedevo alcune radici hanno iniziato ad ingiallire presumo proprio per la troppa esposizione all'acqua e non avrei potuto continuare la coltivazio e in quel modo.
Cercavo un metodo piu gestibile anche per i neofiti che rendesse la pianta piu indipendente da continue nuvulizzazioni o immersioni delle radici e così ho deciso di utilizzare un grande vaso in cotto toscano che ormai era inutilizzato da tempo e provare questa mia idea che già da un po' avevo in mente.
Un"idea davvero molto semplice e se vogliamo banale: ho preso il vaso di coccio e l'ho completamente bagnato poi l'ho messo su di un sottovaso pieno d'acqua perché rimanesse idratatato ed umido e all'interno vi ho posto la mia Vanda.
Ecco come ho posizionato la pianta:
Questo accadeva i primi giorni di giugno quando le radici non davano alcun segno di voler crescere, in soli sette giorni dal cambiamento di metodo di coltivazione i risultati sono questi:
Solo una radice (quella che si vede in foto) ha 7 nuovi apici di radici in crescita, ma altri sono in radici sottostanti il fusto della pianta e sul retro che non si riescono a vedere dalla foto.
Ci tengo a precisare che la Vanda è posta su un balcone dove prende luce e sole diretto da mattino si o al primo po' pomeriggio e da quando posizionata nel vaso i cotto non l'ho più immersa in acqua (le radici non toccano l'acqua del sottovaso) e il sottovaso l'ho rabboccato solo oggi.
Sicuramente le immersioni sono necessarie per idratare la pianta che ovviamente non può vivere di sola umidità ricreata dal vaso in cotto ma indubbiamente con questo metodo si avrà la possibilità di diradare le bagnature anche di molti giorni senza creare alcun stress per mancanza d'umidita alla pianta.
Il mio vaso è di grandi dimensioni, ma ovviamente andrebbe benissimo anche molto più piccolo, ripeto ho utilizzato questo perché lo avevo vuoto e disponibile al momento, sicuramente un vaso più piccolo rispetto al mio sarebbe molto più comodo come gestione della pianta e degli spazi.
Al momento questo mi sembra un ottimo e comodo metodo di coltivazione casalingo per chi non dispone di una serra ma solamente di un appartamento, a mio parere rende molto piu comoda la gestione della pianta lasciandola indipendente anche per alcuni giorni.
Ovviamente il luogo (stanza di appartamento o balcone) deve essere molto soleggiato ed illuminato visto il grande bisogno di luminosità di cui necessita questo tipo di orchidea.
Spero di essere stata utile nel condividere questo mio metotodo di coltivazione soprattutto per chi ama questo tipo di orchidea e cercava un metodo semplice e comodo per gestirla.
Vi aggiornerò su come si comporterà la pianta nei prossimi mesi!
A presto!
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