Mi farebbe piacere, comunque, vedere dov'è la possibilità di unione e compattezza quando
gli scienziati studiano, i mass media riportano i risultati degli studi, le persone si preoccupano....e poi?
Sono io poco informata ma da questi, studi, dalle informazioni, dalla preoccupazione non è seguita una qualche proposta precisa e organica sia pure solo per un tentativo concreto e mirato di azione?
Sono io troppo pessimista e poco fiduciosa in chi questo tentativo dovrebbe ritenerlo necessario, organizzarlo e imporlo se affermo che ho visto solo prendere provvedimenti di per sé giusti ma "sparpagliati" saltando di palo in frasca?
Quali?
- Imporre una raccolta differenziata dei rifiuti che poi non si sa dove stoccare ed eliminare?
- vietare l'uso di sacchetti di plastica inquinanti e non aver regolamentato a monte il settore degli imballaggi e delle confezioni delle derrate alimentari e non;
- pensare di disincentivare l'uso dei mezzi di trasporto privati anche con benefici economici quando il trasporto pubblico è allo sbando e la gente è costretta all'uso del privato;
- ignorare tratti di strade che hanno ceduto da decenni costringendo a fare chilometri su chilometri per raggiungere luoghi che sono ad un palmo di distanza;
- spacciare per provvedimenti "ecologici" e "salutistici" gli aumenti di prodotti che servono, invece, solo per fa cassa (aumentano le sigarette così si smette di fumare, aumenta la benzina così si lascia l'auto a casa come attualmente sta accadendo in Francia......;
- imporre provvedimenti di limitazione della circolazione veicolare (domeniche ecologiche, targhe alterne.....) che rispetto all'inquinamento sono come zanzare che pungono un rinoceronte se come qualcuno ha detto (non v'è certezza perché il discorso dell'incidenza del trasporto areo rimane per lo più sottaciuto) Il danno che abbiamo fatto con un viaggio internazionale ha sicuramente neutralizzato tutto il bene che abbiamo fatto nel corso dell’anno come riciclatori, eco-consumatori e contribuenti finanziari alle organizzazioni ambientali“.
...e potrei continuare sin quasi all'infinito.
Mi chiedo allora perché la Norvegia, il più grande produttore di petrolio del Vecchio Continente è il numero uno dei veicoli a zero emissioni (anche se ora debbono risolvere il problema di stare al passo con la disponibilità di colonnine di ricarica)? Perché è giudicato dalle Nazioni Unite il paese con la massima qualità di vita al mondo?
Non dico di applaudire ad occhi chiusi ma studiamolo 'sto Paese, le sue differenze morfologiche e di abitudini o d'altro, vediamo perché ce l'ha fatta, traiamo ispirazione! Scambiamoci esperienze con gli altri Paesi non restiamocene chiusi con i nostri conflitti d'interesse, con i magheggi e le incapacità, le ignoranze e le arroganze.
Ricordo che durante un viaggio a Parigi mi accorsi che a bordo strada scorreva dell'acqua; così il giorno dopo e il giorno dopo ancora. Che spreco, pensai, ma non si sono accorti che c'è una grossa perdita?
Che stupidità!!! Si trattava, invece, di un ingegnoso sistema che sfrutta la forza dell' acqua che scorre da un punto ad un altro per ripulire i bordi delle strade da cartacce, mozziconi, foglie, e piccoli rifiuti in genere, il tutto senza la necessità di spazzini o di predisporre il divieto di sosta.
Non utilizza acqua potabile ma attinge da una rete apposita di acqua non potabile prelevata dai canali parigini e in questi torna dopo essere stata filtrata.
Diverse delle nostre città, in primis Roma, sono assillate dagli allagamenti stradali dovuti alla mancata pulizia degli sgorghi fognari che si intasano non permettendo più il deflusso dell'acqua.
Ora non dico di applicare questo sistema, (ma su questa esperienza se ne possono individuare di simili possibili) ai centri storici ma all'enorme espansione edilizia periferica? Non è da ieri che Parigi ha questo sistema di pulizia delle strade ma da metà Ottocento, su iniziativa di Napoleone III!
Non si tengono in alcun conto esperienze d'altri e proprie! Si sono realizzati a Roma degli enormi quartieri (per lo più "dormitorio") dove i mezzi pubblici stentano a percorrere delle strade tanto sono strette e strade nuove, appena realizzate, ferite da scavi per aggiustamenti di reti idriche ed elettriche!!!. Evidentemente edilizia, viabilità, servizi........ non si parlano, ognuno segue una strada che, purtroppo non confluisce con le altre.
E io dovrei credere alla possibilità di un'azione unita e compatta per fronteggiare dei cambiamenti climatici che, oltretutto, credo ad uno stadio troppo avanzato per poter mettere loro riparo?
Mi spiace ma in questo mi vedo costretta ad un pessimismo che supera quello leopardiano!!!!!!!!