GIULY83
Giardinauta
Eccomi @Stefano-34666. Riporto i nostri ultimi post dall'altro argomento, oltre a quello di cmr, come promemoria. Se ci riesco.
La risposta di cmr alla mia domanda:
E' corretto quello che scrivi a proposito di ciò che accade alle nostre piante coltivate in terrazzo e, più in generale, in piante coltivate in situazioni di luminosità particolare: se ne vanno a spasso all'interno del vaso alla ricerca della migliore esposizione. Si chiama 'fototropismo' e genera all'interno della pianta degli aggiustamenti sia chimici che morfologici che andare a modificare periodicamente, appunto ruotandole, è utile solamente nelle nostre convinzioni non certo coincidenti con quelle della pianta che c'ha messo del tempo per raggiungere proprio quell'equilibrio. Forse non gli fa 'male', non mi sembra di aver mai letto nulla nel merito di specifico, ma la vedo molto come una forma di rispetto: se la pianta ha 'deciso' di crescere in quella direzione è perché è la scelta per lei più vantaggiosa per esprimersi al meglio delle sue potenzialità. Perché disturbarla?
Un caso emblematico è quello che accade nella famosa Copiapoa valley in Cile dove tutte le Copiapoa cinerea hanno il medesimo orientamento: perché? Rimase un simpatico mistero fin quando non misurarono le temperature del corpo di queste piante accorgendosi che il sole riscaldava solamente l'apice della pianta (con temperature prossime ai 30 gradi) lasciando il corpo intorno ai 19 gradi: immaginiamo cosa accadrebbe esponendo una zona 'fresca' al sole a picco!
L'ultimo intervento di Ste:
dipende anche molto da dove sono posizionate le piante.
Se un vaso è, ipoteticamente, al centro di un prato riceve sole e luce da ogni direzione e la pianta decide autonomamente quale prendere (come nel caso della foto di @cmr)
Se il vaso è addossato ad un muro la pianta riceverà sole da un unico lato e tenderà a crescere sempre e solo verso quel lato (senza poter scegliere ma orientandosi, con il suo apice, verso la fonte di luce). Non mi sarebbe mai capitato di vedere piante che crescono verso il muro a meno che non siano rampicanti.
Ci saranno poi piante che si incurvano facilmente (tipo molte mammillarie) mentre altre che tendono a crescere verticali anche se il sole gli arriva sempre e solo di lato (tipo le colonnari).
Ste
Il mio ultimo intervento:
Bene Ste, come puoi immaginare mi interessa molto anche la tua opinione, tanto più da quando ho scoperto, in una discussione, la tua passione per le succulente.
È chiaro che la situazione di un balcone è una situazione di cattività per qualsiasi tipo di pianta. È chiaro che se voglio coltivarle mi devo arrangiare anche ad addossarne un discreto numero a muro. L'altra soluzione sarebbe acquistarne molte meno, saperle scegliere in base alle condizioni che posso offrire e possedere una grande terrazza invece che un balcone.
Ma come si fa....?!!
Come si fa a rimanere impassibili quando ti prende la compulsione dell'acquisto?! Anche quando sai che magari il tuo balcone è sempre al sole, mentre la piantina (così cariiina!) necessita più ombra?!
E soprattutto: come si fa a cambiare casa con un'altra dotata di grande terrazzo quando non c'hai i soldi...??
Ti arrabatti, e le piante con te.
Se seguo il discorso di cmr capisco che, per le piante in cattività, lasciar fare alla natura è come per noi uscire fuori a prendere una boccata d'aria. Anche noi siamo "addossati ai muri" di casa nostra, e dopo un po' sentiamo l'esigenza di aria e luce e orizzonti un po' più ampi. Quindi "ci allunghiamo verso il sole", noi come le piante.
Il suo discorso è convincente, nel momento in cui la pianta, già in difficoltà per posizioni non consone alla sua natura (balcone, vaso, muro), viene ulteriormente privata del diritto di andare dove vuole per seguire la
propensione alla luce, necessaria alla sua sopravvivenza al meglio delle possibilità.
Non so se sono riuscita a spiegarmi...
Cosa ne pensi?
La risposta di cmr alla mia domanda:
E' corretto quello che scrivi a proposito di ciò che accade alle nostre piante coltivate in terrazzo e, più in generale, in piante coltivate in situazioni di luminosità particolare: se ne vanno a spasso all'interno del vaso alla ricerca della migliore esposizione. Si chiama 'fototropismo' e genera all'interno della pianta degli aggiustamenti sia chimici che morfologici che andare a modificare periodicamente, appunto ruotandole, è utile solamente nelle nostre convinzioni non certo coincidenti con quelle della pianta che c'ha messo del tempo per raggiungere proprio quell'equilibrio. Forse non gli fa 'male', non mi sembra di aver mai letto nulla nel merito di specifico, ma la vedo molto come una forma di rispetto: se la pianta ha 'deciso' di crescere in quella direzione è perché è la scelta per lei più vantaggiosa per esprimersi al meglio delle sue potenzialità. Perché disturbarla?
Un caso emblematico è quello che accade nella famosa Copiapoa valley in Cile dove tutte le Copiapoa cinerea hanno il medesimo orientamento: perché? Rimase un simpatico mistero fin quando non misurarono le temperature del corpo di queste piante accorgendosi che il sole riscaldava solamente l'apice della pianta (con temperature prossime ai 30 gradi) lasciando il corpo intorno ai 19 gradi: immaginiamo cosa accadrebbe esponendo una zona 'fresca' al sole a picco!
L'ultimo intervento di Ste:
dipende anche molto da dove sono posizionate le piante.
Se un vaso è, ipoteticamente, al centro di un prato riceve sole e luce da ogni direzione e la pianta decide autonomamente quale prendere (come nel caso della foto di @cmr)
Se il vaso è addossato ad un muro la pianta riceverà sole da un unico lato e tenderà a crescere sempre e solo verso quel lato (senza poter scegliere ma orientandosi, con il suo apice, verso la fonte di luce). Non mi sarebbe mai capitato di vedere piante che crescono verso il muro a meno che non siano rampicanti.
Ci saranno poi piante che si incurvano facilmente (tipo molte mammillarie) mentre altre che tendono a crescere verticali anche se il sole gli arriva sempre e solo di lato (tipo le colonnari).
Ste
Il mio ultimo intervento:
Bene Ste, come puoi immaginare mi interessa molto anche la tua opinione, tanto più da quando ho scoperto, in una discussione, la tua passione per le succulente.
È chiaro che la situazione di un balcone è una situazione di cattività per qualsiasi tipo di pianta. È chiaro che se voglio coltivarle mi devo arrangiare anche ad addossarne un discreto numero a muro. L'altra soluzione sarebbe acquistarne molte meno, saperle scegliere in base alle condizioni che posso offrire e possedere una grande terrazza invece che un balcone.
Ma come si fa....?!!
Come si fa a rimanere impassibili quando ti prende la compulsione dell'acquisto?! Anche quando sai che magari il tuo balcone è sempre al sole, mentre la piantina (così cariiina!) necessita più ombra?!
E soprattutto: come si fa a cambiare casa con un'altra dotata di grande terrazzo quando non c'hai i soldi...??
Ti arrabatti, e le piante con te.
Se seguo il discorso di cmr capisco che, per le piante in cattività, lasciar fare alla natura è come per noi uscire fuori a prendere una boccata d'aria. Anche noi siamo "addossati ai muri" di casa nostra, e dopo un po' sentiamo l'esigenza di aria e luce e orizzonti un po' più ampi. Quindi "ci allunghiamo verso il sole", noi come le piante.
Il suo discorso è convincente, nel momento in cui la pianta, già in difficoltà per posizioni non consone alla sua natura (balcone, vaso, muro), viene ulteriormente privata del diritto di andare dove vuole per seguire la
propensione alla luce, necessaria alla sua sopravvivenza al meglio delle possibilità.
Non so se sono riuscita a spiegarmi...
Cosa ne pensi?