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Maestro Giardinauta
Si percepisce netto l'approccio antropocentrico alla faccenda. "Mangiamo, dormiamo, ci riproduciamo e ci difendiamo esattamente come gli animali" affermava Srila Prabhupada in discorsi più profondi e articolati, e qui si afferma che le piante, sostanzialmente, debbano fare lo stesso: "crescere, mantenere la linea, riprodursi". Mi sembra una visione della Natura molto limitata. Se, poi, mi nascondessi dietro al fatto che non posso 'comunicare' con le piante se non vocalmente per conoscere le loro necessità, credo che alla stessa stregua deciderei di collezionare tappi di sughero: nemmeno a loro posso chiedere se stanno bene! Luther Burbank ci parlava e ottenne risultati importanti e anche Chandra Bose riusci a stabilire un contatto. Per restare sull'esempio, se una Cylindropuntia è evoluta in un certo modo per vivere in un certo ambiente ma affermiamo che per lei non è l'optimum, perche non la coltiviamo come le petunie, annaffiandola ogni sera?Quello che contesto è la giustificazione di un tale approccio con il benessere della pianta. Posto che nessuno ha mai chiesto a una pianta quali siano le sue idee sul senso della vita ottenedone una risposta, e visto che Darwin non l'ho tirato in ballo io, direi che si può riassumere lo scopo vitale di una pianta nel crescere, mantenere una fitness riproduttiva produrre semi.
Anche qui: mi sembra sia sotto gli occhi di tutti che queste 'opportune tecniche agronomiche' tese ad incentivare questi fattori, che non rispettano le piante non considerandole come cellula primitiva, fondante la Natura ma solo come 'unità produttive' si stiano rivelando piuttosto dannose per il pianeta, facendo di fatto saltare equilibri naturali difficilmente ricreabili nel breve-medio periodo.Ora è un fatto e non un'opinione che con opportune tecniche agronomiche si incrementano questi tre fattori a livelli che in un ambiente naturale sono assolutamente irraggiungibili quindi l'idea di imitazione della natura come rispetto della pianta va beatamente a farsi benedire.
E, poi, anche Ben Johnson o Lance Armstrong, con ' opportune tecniche' riuscirono a battere record e vincere medaglie ma furono squalificati!
Ho trovato una notizia che, forse, può far rivalutare al ribasso l'entusiasmo sui successi riproduttivi in cattività dei pinguini.Come ti sfido a trovare in natura una popolazione di pinguini sani ben pasciuti e con un successo riproduttivo simile a quello di un qualsiasi Bioparco.
"Quattro pinguini sono nati fra fine aprile e inizio maggio da due coppie distinte.
Si tratta di un evento estremamente raro e si considera anche che è accaduto in animali in cattività."
Parco Faunistico Le Cornelle
Si: c'è scritto proprio "evento estremamente raro...accaduto in animali in cattività".
@miciajulie : si, le radici nelle piante seguono uno schema ben preciso e va da se che in un vaso, quello schema salta. Sradicando la Aloe dichotoma e altre aloe abbastanza grandi da terra mi accorsi di due serie di radici ben distinte: una che andava verso il basso, in profondità, probabilmente a creare il sostegno della pianta e un altro, molto esteso, che più o meno si sviluppava nei primi 15 centimetri del terreno a cercare l'acqua. Se coltivi qualsiasi aloe in vaso non lo puoi notare e troverai solamente un groviglio contorto di radici: queste partono poi sbattono sul bordo, scendono, salgono, girano...!