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Ci riprovo con la gardenia.

camelia

Aspirante Giardinauta
Dopo vari tentativi , avevo deciso , basta gardenie ! Non mi durano più di un anno... arriva l ' inverno e le perdo. oggi , però , Non ho resistito , mi piacciono troppo. L'ho vista sola nello scaffale di viridea e l'ho presa. Appena arrivata a casa procedo con il rinvaso in contenitore più grande e terriccio per acidofile . Cosa altro devo fare ? Accetto ogni suggerimento
 

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Crimson king

Florello
Hai messo l'argilla espansa in basso? L'hai rimessa alla stessa quota di come era in vaso prima? Devi irrigare quando é asciutta. In inverno meglio metterla al riparo in esterno e avvolgerla con un tnt ma distanziato dalle foglie.
 

camelia

Aspirante Giardinauta
Oh, non ho messo l'argilla, provvedo subito! Cosa intendi per "stessa quota"? In inverno pensavo di lasciarla fuori, anche se di notte la temperatura scende parecchio .....le gelate durano parecchio, sarà sufficiente avvolgerla con il telo tnt?
Grazie per aver risposto, vorrei davvero riuscire a tenerla, mi piace tantissimo la gardenia.:)
 

Crimson king

Florello
Praticamnte nel nuovo vaso la pianta deve essere alla stessa altezza fuori terra di come era nel vaso iniziale. Certo se da te fà molto freddo meglio telo tnt, più messa al riparo, magari sotto una tettoia.
 

Delvi83

Giardinauta
Anche le più resistenti tra le Gardenie tendono a soffrire il freddo prolungato....detto questo, con qualche accorgimento, potresti riuscirci..scegli un posto riparato, avvolgi il vaso con cartone-paglia etc...per il tnt attenzione a non bruciare le foglie...se ti va Clicca Qua, c'è qualche informazione utile
 

camelia

Aspirante Giardinauta
Informazioni molto utili. Ho una tettoia adibita a legnaia che andrebbe proprio bene. Non credo di conoscere il cartone paglia ma credo di trovarlo nei vivai.... verso fine ottobre devo ritirarla. Grazie per le preziose informazioni.
 

danielep

Florello Senior
Quando leggo "gardenia" mi tuffo a pesce, la ritengo la pianta più elegante che esista e ne possiedo una da 30 anni (che, oltretutto, ha una valenza affettiva collegata ad un episodio della mia vita).
Ciò detto, a parte il freddo invernale che dalle tue parti sarà anche più intenso e duraturo che da me, io la vedo male in quel vaso, senza drenaggio e con una quantità eccessiva di terriccio, la pianta tende ad "annegare" creando marciume radicale.
Quindi, giustissimo il TNT, aggiungerei un giro di nylon multibolle attorno al vaso per proteggere le radici dal gelo e starei molto attento a bagnarla d'inverno (solo con temperature miti e solo quel tanto che basta per mantenere l'umidità).
Se sopravvive (scusa il pessimismo) in primavera la rinvasi in un vasetto di plastica adeguato (più piccolo) ed il vaso attuale puoi sfruttarlo come coprivaso, così salvi capra e cavoli, riempiendo il fondo e gli interstizi laterali con corteccia di pino, meglio, o argilla espansa.
Per il rinvaso mi sono trovato bene con un terriccio composto da : 3 parti di pomice (2/7 mm)- 3 p. lapillo fine-6 terriccio x acidofile-2 terriccio universale- 1/2 parte corteccia di pino sminuzzata-1/2 parte carbonella di legna sminuzzata.
L'ho già consigliato ad un' altra utente: non è che debba essere assolutamente così, ma, comunque, il terreno lo preferisco più drenante del puro terriccio x acidofile e ho visto che quelle piccole quantità di corteccia e carbonella (non so quale o se tutte e due) sono state determinanti per la salute delle piante.
 

camelia

Aspirante Giardinauta
Hai una gardenia da 30 anni!!!!, ma allora è possibile.
Seguirò tutti i consigli che mi hai dato, anch'io adoro questa pianta, ma davvero non sono mai riuscita a tenerla per più di due anni.
Di solito la ritiravo in casa in una stanza fredda, ma cominciava a diventare nera e non c'era più niente da fare.
Il vaso dove l'ho messa adesso ha il foro e in fondo ho messo l'argilla e contavo di metterla, avvolta nel tnt, dentro la legnaia. Non è sufficiente?
 

danielep

Florello Senior
Hai una gardenia da 30 anni!!!!, ma allora è possibile.
Seguirò tutti i consigli che mi hai dato, anch'io adoro questa pianta, ma davvero non sono mai riuscita a tenerla per più di due anni.
Di solito la ritiravo in casa in una stanza fredda, ma cominciava a diventare nera e non c'era più niente da fare.
Il vaso dove l'ho messa adesso ha il foro e in fondo ho messo l'argilla e contavo di metterla, avvolta nel tnt, dentro la legnaia. Non è sufficiente?

Eh, si, trent'anni ormai, fa un metro di diametro, ma devo sempre accorciare i rami altrimenti non sta in serra d'inverno.
069 - Copia.JPG 036 - Copia.JPG

Penso che la stanza fredda in casa, purché illuminata, fosse una buona soluzione; probabilmente diventava nera per ristagno d'acqua alle radici.
Considera che un paio di notti e giorni a - 9 ° C unitamente ad una forte bora, anni fa, me l'ha praticamente azzerata ed ho dovuto ripartire da zero.
Tre anni fa, con condizioni analoghe, ho spostato tutto il contenuto della serra in garage con finestre, illuminazione così così, ma, con il termo ad olio riuscivo a tenere una temperatura attorno allo zero. Di certo, l'errore sarebbe ritirarla in casa, al caldo, se le condizioni esterne diventassero estreme. Con lo sbalzo, minimo, cadrebbero tutte le foglie.
Quindi, devi considerare le condizioni climatiche da te durante l' inverno e regolarti di conseguenza.
 

camelia

Aspirante Giardinauta
Complimenti , è bellissima ! Io abito a meno di un km dal fiume Po , quindi l'inverno è molto umido con tante gelate ! Gli ultimi inverni però sono stati abbastanza miti , la temperatura Non mi pare sia scesa tanto di più dei 6/7 sotto lo zero. Comunque al momento la lascio fuori riparata sotto una tettoia e man mano che il freddo aumenta la sposto ma mai al caldo . Grazie
 

kiwoncello

Master Florello
In trent'anni di quante rinvasature ha goduto? Te lo chiedo perché ormai il pane radicale dovrebbe essere un mattone compatto che da una parte la salva dall'eccesso di umidità ma che dall'altra le rende difficile il nutrimento.
 

danielep

Florello Senior
In trent'anni di quante rinvasature ha goduto? Te lo chiedo perché ormai il pane radicale dovrebbe essere un mattone compatto che da una parte la salva dall'eccesso di umidità ma che dall'altra le rende difficile il nutrimento.
Ha goduto, ha goduto:)
Adesso non riuscirei a quantificarle, ma, mediamente ogni tre anni, l'ho rinvasata accorciando le radici e immettendo terriccio nuovo.
Tra l' altro, la composizione di cui sopra non l'ha ancora assaggiata, le tocca l'anno prossimo. Prima era una composizione sempre drenante e con PH tendenzialmente acido, ma senza corteccia e carbonella.
La devo rinvasare nel vaso quadrato che si vede in foto (attualmente sta nel vaso tondo da 32 cm contenuto nel vaso quadrato).
Ha problemi di stabilità perché ad ogni raffica di vento un po' più forte tende a rovesciarsi quindi il vaso contenitore e dei pesi la mantengono più stabile.
 
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