Walnut
Giardinauta Senior
Non lo so Zia Ros, forse è solo questione di "sfortuna"...... :love_4:Che sia questione di forza? :confuso:
Non lo so Zia Ros, forse è solo questione di "sfortuna"...... :love_4:Che sia questione di forza? :confuso:
Non lo so Zia Ros, forse è solo questione di "sfortuna"...... :love_4:
Mi sono letteralmente rotta di leggere e sentire certi discorsi come quelli in merito al sostenere che se qualcuno ci fa del male è perchè noi lo permettiamo.
perchè oltre al danno devo subire anche il senso di colpa che ne deriva?
Ma sai che mi son proprio stufata di vedere che certe folli teorie, disseminate nel forum non molto tempo fa da una persona tutt'altro che equilibrata, hanno attecchito enormemente?
alla fine ne siamo soggiogati al punto di pensare che sia sempre solo NOSTRA la responsabilità
no, ma tant'è che comunque se lo prendono questo diritto.Ma il fatto di essere vulnerabili e fragili, dà il diritto agli altri di far del male?
Ivana, non dico che sia facile.
assolutamente.
ma credo che sia da fare. e prima lo farai, prima riuscirai a rendere tutto ciò che ti attornia più equilibrato e sereno, non solo per te, ma anche per chi ti sta intorno e sente la tua preoccupazione, la tua angoscia e la tua depressione che è assolutamente, per quanto mi riguarda, più che giustificata.
quello che dici è sacrosanto. ma credo che non sia scappare, in questo caso, sia decidere di non voler più soffrire, come adesso, e non permettere (il più possibile) al male e al dolore di ritornare a bussare alla tua porta.
è una difesa. è vero.
ma come pensi e immagini di uscirne, altrimenti?
è una riflessione questa, che vorrei fare insieme a te.
credo che in generale tu abbia ragione.
sulla tua questione personale invece io, e te lo dico sinceramente, ho il dubbio che tu invece l'abbia permesso.
è un dubbio.
mi spiace se ti ho ferita.
ma a me rimane.
non era questo il mio intento.
cerco di spiegarmi.
io vorrei che tu reagissi in modo diverso.
che voltassi le spalle a quella realtà e te ne cercassi una più solida per te e le persone a cui vuoi bene.
e credo anche che tu abbia tutte le prerogative per farlo, oltre ad una buona dose di forza d'animo che hai in te, c'è, anche se ora ti senti annientata, quella c'è ed è con te.
il problema se continui a pensarla in questo modo, non riuscirai mai ad arginarlo.
credo , scusami se mi permetto, che tu debba metterti da parte, e lasciare che le persone a te vicine interagiscano direttamente, e non filtrate da te, con chi ti fa del male serio.
e finchè tu permetterai che al contrario, questo accada, perchè sei tu, accettando questa situazione, in casa tua, che lo permetti, io sono e resto del parere che non risolverai mai nulla.
metti i paletti.
prima che puoi.
e fancu.lo il senso di colpa Ivana, chi cacchio te lo ha messo in testa?
nonnò. quetta mi spiace, è farina del mio saccoseya.
se uno mi fa del male, è perchè mi ha trovata fragile.
non me ne faccio una colpa.
ma mi preparo il colpo in canna, per una eventuale prossima volta.
e gliela faccio pagare con gli interessi maturati.
Ma cos'è questa cultura che fa della vittima l'aguzzino di sè stesso???
mai pensato questo.
no, ma tant'è che comunque se lo prendono questo diritto.
e allora tanto vale cercare con ogni mezzo di togliere loro questo potere.
Oh, ma guardate che generalmente non si parla di situazioni in cui una persona in maniera malata, si fa fare del male e lo ricerca in una dinamica masochistica continuamente, ma di eventi che ti crollano addosso come farebbe un palazzo che si siede su sè stesso e ti travolge mentre vi passi accanto.
Che colpe hai nel cercare di rimuovere le macerie per venirne fuori? Che colpe hai nel cercare di quantificare i danni e vedere da che parte salvarsi la pelle? Che colpe hai nel cercare di superare lo shock con i tuoi tempi per arrivare alla soluzione definitiva? Che colpe hai nel cercare di capire quali pilastri rimuovere dalla scena per non procurare altri crolli improvvisi che non sei in grado di prevedere e che potrebbero essere fatali?
__________________
parlo di una fragilità che l'altro ha colto, e che subito ha pensato bene di picconare picconare e ancora picconare fino a toglierti la tua protezione, la tua armatura di dosso.
ecco, la tua fragilità è sacrosanta, ma cerca di proteggerla, non lasciarti alla mercè di questa persona , solo perchè hai voluto bene ad una persona, non lasciare che questa possa permettersi di dire o fare cose che ti dispiacciono e feriscono nel profondo.
non è facile, ti ripeto.
ma non è nemmeno impensabile.
è una scelta dolorosa, soprattutto di coraggio e anche se vuoi di egoismo.
ma è anche una scelta d'amore.
verso te stessa, e di riflesso anche verso chi ti ama e ti è vicina, perchè sente il tuo dolore, cosa è meglio? continuare a violentare sè stessa e accettare il male, oppure rifiutarlo e tenerlo a distanza, per quanto ci è possibile?
è una cosa vostra, tra te e questa persona.
non c'è bisogno di tirare in ballo altri.
soffrono cmq per quello che stai vivendo tu.
fai molto male a te stessa così.
e ne sei perfettamente consapevole.
e infatti l'ho capito.Il decidere di non soffrire più non è cosa che dipenda esclusivamente da me e pensavo di avertelo ampiamente spiegato.
mi rivolgerei a chi di competenza per due cose:Silvia e se il cercare di togliere di mezzo queste persone mettesse a rischio la tua vita che faresti?
ma a questo punto, di chi è la responsabilità della sofferenza? Mia perchè ho come tutti delle fragilità o di chi ferisce?