visto che dalle mie parti nevica a dirotto e non ho quasi nulla da fare, ho deciso di aprire questo post sulla margotta ( cosa che anche il mio amico boba è molto abituato a farne).
si opera in primavera inoltrata su tutti i tipi di piante.
si scorteccia una porzione ti tronco o ramo alta uguale al diametro del tronco, cercando di arrivare bene al cambio ( quella parte di legno interno in cui circola verso il basso la linfa elaborata ), si cosparge il pezzo con ormoni radicanti in polvere, si ricopre tutta la parte con sfagno tenuto a bagno in acqua e stimolante radicale liquido e la si ferma con del cellophane trasparente a mo di caramella ( chiusa sopra e sotto con dei legacci).
si ricopre il tutto con un altro cellophane nero, in modo che le future radici non prendano la luce. si terrà poi umido lo sfagno siringando dentro la caramenlla un pò di acqua ogni tanto. attenti a non farlo mai seccare. se no moriranno le radici appena spuntate.
dopo un periodo che può variare da 20gg per un salice a 2 anni per piante tipo querce o conifere, si può staccare, segandolo sotto alla caramella, e piantandolo in un vaso con del terriccio potando anche parte della vegetazione per ridurre al traspirazione.
allego a questo poema alcune foto di una querciona che ho margottato.
giugno 1999: la quercia spuntava da un costone roccioso FOTO1 il diametro del tronco è di 8 cm e invece del cellophane ho operato con una cassettina di legno costriuta sul posto.
ottobre 2000: taglio della pianta e ricoverata in serra fredda per non farle gelare le giovani radici. qui purtoppo non ho le foto.
la pianta come è ora dopo anni di concimazioni e cure FOTO2-3-4-5
si opera in primavera inoltrata su tutti i tipi di piante.
si scorteccia una porzione ti tronco o ramo alta uguale al diametro del tronco, cercando di arrivare bene al cambio ( quella parte di legno interno in cui circola verso il basso la linfa elaborata ), si cosparge il pezzo con ormoni radicanti in polvere, si ricopre tutta la parte con sfagno tenuto a bagno in acqua e stimolante radicale liquido e la si ferma con del cellophane trasparente a mo di caramella ( chiusa sopra e sotto con dei legacci).
si ricopre il tutto con un altro cellophane nero, in modo che le future radici non prendano la luce. si terrà poi umido lo sfagno siringando dentro la caramenlla un pò di acqua ogni tanto. attenti a non farlo mai seccare. se no moriranno le radici appena spuntate.
dopo un periodo che può variare da 20gg per un salice a 2 anni per piante tipo querce o conifere, si può staccare, segandolo sotto alla caramella, e piantandolo in un vaso con del terriccio potando anche parte della vegetazione per ridurre al traspirazione.
allego a questo poema alcune foto di una querciona che ho margottato.
giugno 1999: la quercia spuntava da un costone roccioso FOTO1 il diametro del tronco è di 8 cm e invece del cellophane ho operato con una cassettina di legno costriuta sul posto.
ottobre 2000: taglio della pianta e ricoverata in serra fredda per non farle gelare le giovani radici. qui purtoppo non ho le foto.
la pianta come è ora dopo anni di concimazioni e cure FOTO2-3-4-5
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