Io faccio l'esempio dei platani (non so se vale lo stesso per gli altri alberi, ma credo di si).
Per consentire il transito ai mezzi alti, i platani vengono sempre privati dei rami bassi, sia verso la strada (dove sono spogli per almeno 4-5 metri), sia verso l'esterno (credo a questo punto per bilanciare il peso). In tal modo questi alberi sono costretti a crescere verso l'alto, e quindi si ritrovano con tronchi lunghissimi e spogli, e rami solo in cima. Questo alla lunga provoca un effetto "vela" facendo che quando c'è un temporale molto forte, la forza esercitata sul tronco è molto più alta, e spesso capita che l'albero si spezzi alla base (anche senza sradicarsi).
Facendo un paragone con gli stessi alberi piantati ad esempio nei parchi, la loro forma è molto più equilibrata, il tronco ha una conicità e si assottiglia man mano che sale.
Ma non è finita: le radici che crescono verso la strada sono sacrificate, mentre dalla parte opposta a volte ci sono veri e propri pendii, o scoline, o canali, e questo contribuisce a renderli ancora più instabili.
Per non parlare delle cicatrici dovute a urti (purtroppo per chi ci sbatte contro...), cartelli inchiodati, catarifrangenti, guard-rail, rami cicatrizzati male, ecc... alla lunga provocano escrescenze brutte da vedere e tutt'altro che sane per la salute delle piante. Per me è un po' come vedere degli animali in gabbia...
Però danno almeno un po' di verde, basta che non siano appiccicati alla strada, e diventano dei veri e propri alberelli...