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Aiuto per tenere bonsai

aleda

Giardinauta
Ci sono due tipi di talee quelle erbacee che si fanno ad aprile,mentre le semilegnose si fanno a giugno.Tutti i metodi in terreno che mantenga l`umidita ma che sia poroso.
Riguardo la margotta eliminare un anello di corteccia uguale allo spessore del ramo.
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Caro Tomas,
fra tante stupidaggini che scrivo in questo forum, le talee e le margotte hanno una notevolmente pertinenza con i bonsai.
Il bonsai non è una pianta che è cresciuta lentissimamente, ma una pianta che è stata dapprima fatta crescere con una libertà sufficiente ad un suo adeguato sviluppo che poi è stato limitato (vaso, radici, chioma).
Tutto questo richiede del tempo che talee, margotte e innesti, permettono di ridurre sensibilmente, rispetto la riproduzione per semina.
Talee, margotte e innesti permettono anche di "modellare" il "telaio" dell'albero, quindi si tratta di operazioni di estrema gravità per una pianta.
Queste tecniche unite ad alcune altre (ingrossature, legature, ecc.) permetterebbero per esempio al mio acero malandato di essere allungato, accorciato, strizzato, gonfiato ecc. a piacimento (entro certi limiti immagino).
Perché si fa questo? Beh immagino perché con le parole non si otterrebbe un gran che da una pianta, nemmeno a mostrarle le foto di come si vorrebbe che diventasse.
Lo si fa anche perché si vuole che la forma di un albero bonsai rispetti il nostro gusto, determinato da regole non tutte prevedibili.
Ad esempio la forma del tronco dovrebbe (ma non tutti sono obbligati a vederla così), essere conica, a differenza del mio Acero "Riciclatum" che ormai alto più di un metro, ma fra la base e l'apice il diametro quasi non cambia.
Con opportuni tagli del fusto (dicesi capitozzatura), eventuali innesti praticati sulla sommità della parte radicata, di rami delle opportune dimensioni, opportune cure per rimarginare le ferite, rimuovere le cicatrici e gli antiestetici gonfiori o deformazioni, si può finalmente ottenere una pianta che si candida ad essere un bonsai.
Si perché poi ci sarebbe anche l'aspetto stilistico ed artistico, che comprende anche l'accostamento del vaso e tante altre cose che al punto attuale della discussione possono parere dettagli poco importanti.

Per me le tecniche di riproduzione, di cui fanno parte semina, talee, margotte, innesti, sono al momento l'aspetto più interessante in ambito bonsaistico.
Cerco di leggere forum e libri, di parlare con amici, ma mi manca purtroppo la possibilità di fare "laboratorio" ed acquisire anche quela pratica che permetterebbe di raggiungere un certo grado di fiducia in queste ardue operazioni.

Se per esempio vivessi ai margini di un bosco, potrei esercitarmi con tutte quelle piante che a fine estate i contadini tagliano per "ripulire le selve".
Non sacrificherei nessuna pianta, ma anzi rischierei di farne sopravvivere qualcuna che diversamente sarebbe destinata alla morte.
Così attualmente ho tolto dal cammino di una ruspa, i due aceri che ora ti spiegi perché son così, non spogli, ma spogliati poveretti.

PS se io avessi 16 o 17 anni temo che scrvr csì invc d kosì e mgr srei +rpd ma nn kiaro. Purtoppo è una cattiva e brutta abitudine che contagia non solo gli adolescenti, ma ridicolizza anche i miei coetanei. Abitudine contraria alle regole di questo forum!

x Aleda:
ancora un grazie, ma ancora una domanda: altri accorgimenti per stimolare la radicazione come li valuti es. ormoni radicanti?
Un giardiniere mi ha detto che buttando qualsiasi ramo da lui tagliato non importa dove, e poco importa quando, nel cassone dove lui butta tutta la roba che taglia per farne concime, le radici vengono prodotte anche senza alcuna cura.
Mi ha anche detto che talvolta, quando pota un albero e trova un nido abbandonato, magari quasi in cima, togliendo tutti i legnetti ed altro materiale con cui il nido è stato costruito (e sporcato) trova delle radici che la pianta ha prodotto!
Magari a farlo apposta non ci si riuscirebbe!
 
Ultima modifica:

tomas

Aspirante Giardinauta
che stupido! hai ragione le ho studiate l'anno scorso e non me le ricordo gia' piu' grazie di avermele fatte ricordare! :slow:

per le foto del qunquat un attimo solo
 
Ultima modifica di un moderatore:

aleda

Giardinauta
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x Aleda:
ancora un grazie, ma ancora una domanda: altri accorgimenti per stimolare la radicazione come li valuti es. ormoni radicanti?
Un giardiniere mi ha detto che buttando qualsiasi ramo da lui tagliato non importa dove, e poco importa quando, nel cassone dove lui butta tutta la roba che taglia per farne concime, le radici vengono prodotte anche senza alcuna cura.
Mi ha anche detto che talvolta, quando pota un albero e trova un nido abbandonato, magari quasi in cima, togliendo tutti i legnetti ed altro materiale con cui il nido è stato costruito (e sporcato) trova delle radici che la pianta ha prodotto!
Magari a farlo apposta non ci si riuscirebbe![/QUOTE]

Riguardo le talee non so dirti molto,perche non ho la pazienza di aspettare cosi a lungo.
Per le margotte,ne ho fatte diverse,nella parte alta dell `anello uso ormoni radicanti per stimolare la nascita delle radici
Al momento sto margottando un acero palmato"deshojo"e un palmato"shishi-gashira",il primo perche ha un tronco troppo corto,il secondo perche a un quarto del tronco escono delle radici che rovinano il tutto.
 

simike87

Bannato
ci sono molti tipi di talea, c'è anche quella da foglia, ma quella ancora non l'ho provata, c'è la talea con il chicco che per me è la migliore, e le talee legnose e non che però fann fatica a venire
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Riguardo le talee non so dirti molto,perche non ho la pazienza di aspettare cosi a lungo.
Per le margotte,ne ho fatte diverse,nella parte alta dell `anello uso ormoni radicanti per stimolare la nascita delle radici
Al momento sto margottando un acero palmato"deshojo"e un palmato"shishi-gashira",il primo perche ha un tronco troppo corto,il secondo perche a un quarto del tronco escono delle radici che rovinano il tutto.

Quando ti sarà possibile mi indicheresti sia per l'acero che per il melo cotogno il tempo necessario affinché una margotta di radichi?
Mi interessano anche i tuoi criteri personali per valutare quando è il momento di staccare il ramo margottato.
Tutti i libri che ho letto sono ovviamente molto generici perché parlano della margotta in generale e sempre in generale di qualsiasi pianta, di qualsiasi clima, di qualsiasi terriccio, insomma non entrano nello specifico e dicono da 3 a 6 settimane (molto meno che per le conifere).
Ammesso invece che lo si possa fare, come può fare un profano o quasi, a capire che le radici si sono formate e sono sufficientemente sviluppate, senza aprire la "caramella" e danneggiarla?
C'é qualche espediente che permetta di avere una idea approssimativa del raggiungimento del momento giusto?

Per il melo cotogno mi hai già gentilmente indicato il periodo in cui eseguire la margotta; mi indicheresti anche il momento che tu consideri appropriato per l'acero campestre e montano (ha foglie ancora piccole, non sono sicuro del riconoscimento).
Intanto ho letto che su aceri diversi dai miei sono già in corso presso di te delle margotte, immagino che tu le abbia preparate non poco tempo fa e che le aprirai fra altre 2 o tre settimane quindi che tu le abbia preparate ad aprile e le staccherai all'inizio di settembre: ho indovinato?

A proposito del mio acero (quello che chiamo Acero2, visibile sul mio album)
La parte più vitale è quella che si dirama dalla base e mi chiedo fin quando lasciarlo fare visto che sottrae energia al resto.
Mi chiedo se, pur correndo molti rischi (è un po' troppo tardi), vale la pena e quando di ...minimargottarlo per separarlo dall'astronave madre.

Penso che la piccola margotta risulterebbe piuttosto semplice e neppur tanto "aerea" e chein caso di fallimento farei morire "solo" quel rametto.
Peccato però che al momento è l'unica parte gradevole di tutto l'apparato.

Ti ringrazio e ti auguro una bella e piacevole giornata (che invece ho già in parte compromesso)
 
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aleda

Giardinauta
Voglio provare a rispondere alla tue domande,riguardo il periodo di radificazione delle margotte va dalle sei settimane alle dodici.Due anni fa ho fatto una margotta di glicine e nel giro di due mesi la caramella era piana di radici,ho lasciato tutto come era e dopo altri due mesi dopo aver tagliato ho fatto il rinvaso,la primavera successiva ha fiorito discretamente,ora cresce bene.Lo scorso anno ho provato con l`acero deshojo sempre con la caramella,purtroppo dopo sei mesi aveva solo tre piccole radici,probabilmente non era umido a sufficenza,cosi quest`anno dato che si trova in piena terra provo con la rettina.Ho fatto anche una margotta con un pyracanta con lo stesso sistema della caramella,radici ne aveva molte pero ha stentato a riprendersi cosi ora tutte la margotte che faccio le lascio un anno attaccate alla pianta almeno sono sicuro che non moriranno.
La caramella la devi fare con due tipi di plastica,la prima quella dove cie la terra ,trasparente la secondo nera cosi puoi controllare lo stato delle radici senza disfare niente.
Per quanto riguarda l`acero 2 non aver fretta aspetta sima primavera per fare qualche cosa,nel frattempo l`alberello si irrobustise
 

simike87

Bannato
Ciao Mister Enky, cosa si intende per "talea con il chicco"?? :confused::confused:

è un tipo di talea che ho trovato scritta su un libro, praticamente si taglia il ramo non ancora lignificato, si fa un'incisione a croce alla base, sisparge l'ormone radicante e dentro all'incisione a croce gli si mette un chicco di grano (o qualsiasi altra cosa insomma, anche un cuneo di legno) e poi si lega per tenerlo fermo e si pianta come una normalissima talea!
 

Greenray

Esperto di Bonsai
è un tipo di talea che ho trovato scritta su un libro, praticamente si taglia il ramo non ancora lignificato, si fa un'incisione a croce alla base, sisparge l'ormone radicante e dentro all'incisione a croce gli si mette un chicco di grano (o qualsiasi altra cosa insomma, anche un cuneo di legno) e poi si lega per tenerlo fermo e si pianta come una normalissima talea!

Quindi in sostanza è uno stratagemma per far si che le quattro parti ottenute col taglio a croce non si riuniscano nuovamente, ma rimangano divaricati, per favorire ulteriormente la formazione delle radici.
Ho capito bene? :confuso:
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Certo tomas,

è certamente una bella pianta, ma voglio dirti a malincuore, con tutta franchezza che la foto non è all'altezza dell'indubbia bellezza della pianta.
Magari non ti interessa la fotografia, ma anche se la consideri solo un mezzo per mostrare ciò che vuoi mostrare, tieni conto che ciascuno di noi è distratto da dettagli che nella foto, spesso sfuggono proprio a chi l'ha scattata.

Quindi mi permetto di consigliarti di avere maggior cura, nella scelta dello sfondo, del punto di vista, dell'illuminazione ecc.
Al momento faresti più contenti noi e farebbero una meritata maggior figura le tue piante, le tue foto e chi le scatta, ma fra un po' di anni non avresti da rimproverarti di aver trascurato aspetti ai quali darai maggior peso.

A margine ti chiedo di evitare tanti frettolosi e brevissimi messaggi, ma di avere più calma e con pazienza scrivere tutto in uno solo. Questa è anche una norma di comportamento del forum.

Quelli che si vedono nella foto sono frutti vero? Ed hai provato ad assaggiarli? Ah, ecco perché è spelacchiato
Nella foto sembrano giallo-verdi, ma immagino che diventino gialli e poi color mandarino: mandaci il link delle foto quando le rifarai, una volta che avranno assunto quel colore.

Poi mi sta venendo una idea, ma mentre scrivo s'é già allungata troppo.
Ora la digerisco e poi quando l'avrò elaborata deciderò se è applicabile ed in quel caso vi svelerò quello che mi frulla in capo.

Ciao
 
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Greenray

Esperto di Bonsai
Dunque l'idea di cui parlavo ha .....radici fotografiche.
C'é già nel forum un'idea per comporre un calendario con le fotografie scelte fra quelle candidate e trattandosi di un calendario, ci sarà una scelta per ciascun mese, non so ancora come gestiranno le varie sezioni.

Io pensavo a qualcosa di molto meno complesso e molto meno ambizioso, in cui piante come ad quella di tomas possano mostrare il "loro" calendario.
Sarebbe per me interessante vederla quando ha i frutti (perché poi tomas se li mangia), quando ha i fiori (che chissà chi fra di noi conosce), quando è spoglia, quando le copre la neve (guardate sul sito di aleda http://members.home.nl/alexbonsai/Album1.htm la foto "Veduta invernale del giardino"), altre condizioni, eccetera.
Quindi creare degli album personali contenenti cartelle dedicate alle specifiche piante che si decide di seguire con la macchina fotografica.
Sollecitare e guidare i partecipanti a migliorare prima ed a mantenere dopo, il metodo di realizzare le riprese.
Intendo dire che così come pur essendo noi degli inesperti in bonsai riusciamo a combinare qualcosa aiutandoci, anche nelle fotografie dei nostri alberelli potremmo aiutarci e migliorare, almeno fino a non essere più sprovveduti quando ci cimentiamo.
L'ambizione di avere delle foto sempre migliori spero che ci spinga a curare anche questo aspetto delle nostre atività.
Io sono molto ingenuo in proposito, ma non ho mai creduto che ci si impegni solo in vista di un premio.
Comunque penso che imparare a fotografare meglio sia un premio, come pure sarebbe un premio riuscire col nostro aiuto e la nostra competenza a far migliorare chi ha la volontà di farlo.
 
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