Acero palmato lo è senz'altro, ma, dato che nei secoli ne hanno creato un migliaio di varietà, era opportuno sapere se si trattava di una "cultivar" più delicata, innestata su di un acero palmato ruspante.
Sembra di vedere un punto di innesto in basso (discontinuità di colore, rigonfiamento del tronco), ma non è determinante.
La pianta ha tutta l'aria di essere in salute.
Lascia che perda le foglie per conto suo e non farci niente per ora se non metterla fuori e badare che, durante l'inverno, non resti completamente asciutta per settimane di siccità prolungate.
Il che non vuol dire che devi annaffiarla come se fosse in vegetazione, ma che il terriccio deve mantenere un certo grado di umidità (che imparerai a gestire)
Per la fine dell'inverno procurati della pomice ( o akadama se hai voglia di scialare) e preparati per un primo rinvaso. Nel frattempo studiati le forme più adatte per l'acero palmato.
Ora come ora puoi anche prelevare delle talee e piantarle all'esterno. Io, da un acero palmato comune che comprai nel 2012, ho ricavato decinaia di talee che mi sono divertito a foggiare in mille modi.
Se è una cultivar l'attecchimento delle talee è più problematico, molte volte impossibile ( donde la necessità di innestare).
Al contrario il palmato comune è come il maiale, non si butta via niente, però non puoi farci la salama da sugo:LOL: