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Florello
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Roma, 1 giu. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - La piccola Shani ha appena due anni e mezzo, ma dovrebbe compierne 14. E' stata concepita nell'estate del '95, poi l'embrione è rimasto congelato per 11 anni. E' la storia raccontata dal quotidiano britannico 'Daily Mail', la storia di un calvario affrontato da una giovane coppia di Birmingham per diventare genitori.
Quando hanno deciso di utilizzare l'embrione crioconservato, i due avevano perso le speranze di avere un figlio, dopo innumerevoli tentativi andati a vuoto. Debbie, 39 anni, segretaria in uno studio legale, e Colin, 44enne direttore aziendale, si conoscono nell'87, giovanissimi. Entrambi vogliono una famiglia numerosa, ma dopo un anno e mezzo i figli ancora non arrivano.
La donna scopre di avere le tube di Falloppio chiuse. Si sottopone a un intervento chirurgico, senza successo. E ad appena 19 anni le sue chance di concepire in modo naturale sono davvero molto basse. Nonostante tutto ha una gravidanza ectopica: l'embrione si impianta nelle tube, anziché nell'utero. E per salvarle la vita, Debbie viene subito operata. Ma prova ancora ad avere figli. Le resta la strada della fecondazione assistita, a cui si sottopone, a sue spese grazie all'aiuto dei genitori e della nonna, per ben 4 volte. Tutte andate a vuoto.
Se però la prima clinica a cui la coppia si era rivolta non aveva la tecnologia per congelare gli embrioni ottenuti, la struttura a cui ricorrono all'inizio del '95 offre questa possibilità. Quindici embrioni vengono crioconservati, di cui tre sono poi impiantati nel '96. Ancora una volta inutilmente: la donna non riesce a restare incinta.
A questo punto la coppia si rassegna, nel 2001 si sposa, cambia casa, si abitua all'idea di invecchiare senza figli. Ogni anno continua a pagare le 150 sterline alla clinica per la conservazione degli embrioni. Fino a quando nell'autunno 2005 arriva la lettera con cui la struttura informa i due che stanno per scadere i 10 anni consentiti dalla legge per la conservazione degli embrioni, che a questo punto vanno usati, donati o distrutti.
"Non volevamo sottoporci a un altro trattamento per la fertilità, ma nemmeno potevamo accettare che gli embrioni fossero lasciati morire", racconta Debbie. I due migliori le vengono impiantati e, a sorpresa, la donna resta incinta. A settembre 2006 nasce Shani, che in lingua Swahili significa 'meraviglia'. La bimba cresce e sta bene e i genitori stanno provando a darle un fratellino o una sorellina.
Roma, 1 giu. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - La piccola Shani ha appena due anni e mezzo, ma dovrebbe compierne 14. E' stata concepita nell'estate del '95, poi l'embrione è rimasto congelato per 11 anni. E' la storia raccontata dal quotidiano britannico 'Daily Mail', la storia di un calvario affrontato da una giovane coppia di Birmingham per diventare genitori.
Quando hanno deciso di utilizzare l'embrione crioconservato, i due avevano perso le speranze di avere un figlio, dopo innumerevoli tentativi andati a vuoto. Debbie, 39 anni, segretaria in uno studio legale, e Colin, 44enne direttore aziendale, si conoscono nell'87, giovanissimi. Entrambi vogliono una famiglia numerosa, ma dopo un anno e mezzo i figli ancora non arrivano.
La donna scopre di avere le tube di Falloppio chiuse. Si sottopone a un intervento chirurgico, senza successo. E ad appena 19 anni le sue chance di concepire in modo naturale sono davvero molto basse. Nonostante tutto ha una gravidanza ectopica: l'embrione si impianta nelle tube, anziché nell'utero. E per salvarle la vita, Debbie viene subito operata. Ma prova ancora ad avere figli. Le resta la strada della fecondazione assistita, a cui si sottopone, a sue spese grazie all'aiuto dei genitori e della nonna, per ben 4 volte. Tutte andate a vuoto.
Se però la prima clinica a cui la coppia si era rivolta non aveva la tecnologia per congelare gli embrioni ottenuti, la struttura a cui ricorrono all'inizio del '95 offre questa possibilità. Quindici embrioni vengono crioconservati, di cui tre sono poi impiantati nel '96. Ancora una volta inutilmente: la donna non riesce a restare incinta.
A questo punto la coppia si rassegna, nel 2001 si sposa, cambia casa, si abitua all'idea di invecchiare senza figli. Ogni anno continua a pagare le 150 sterline alla clinica per la conservazione degli embrioni. Fino a quando nell'autunno 2005 arriva la lettera con cui la struttura informa i due che stanno per scadere i 10 anni consentiti dalla legge per la conservazione degli embrioni, che a questo punto vanno usati, donati o distrutti.
"Non volevamo sottoporci a un altro trattamento per la fertilità, ma nemmeno potevamo accettare che gli embrioni fossero lasciati morire", racconta Debbie. I due migliori le vengono impiantati e, a sorpresa, la donna resta incinta. A settembre 2006 nasce Shani, che in lingua Swahili significa 'meraviglia'. La bimba cresce e sta bene e i genitori stanno provando a darle un fratellino o una sorellina.