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A proposito di ciccia

celeste

Giardinauta Senior
Intendo la nostra ciccia, quella che in tante ci portiamo appresso e di cui non riusciamo nonostante tutto a liberarci. Ogni tanto se ne accenna di sfuggita: l’ultimo accenno che mi ha colpito è stato in un post molto bello e sentito di Seya nel thread sulle “Donne di plastica”. Vi va di parlarne in un thread dedicato?

Naturalmente la discussione - molto seria, anche se cerchiamo tutte di riderci sopra – è soprattutto dedicata a noi ciccione. Le magre se vogliono possono anche intervenire, ma sono pregate di considerare con il dovuto rispetto un tanto drammatico problema. :D

Assolutamente al bando, invece, quelle che si considerano grasse perché non riescono a entrare in una taglia 42. :lingua:

Premetto che io mi considero molto fortunata perché per circa 30 anni della mia vita (diciamo più o meno dai 20 ai 50) sono stata quasi sempre magra e anche molto magra. Non per miei meriti per una naturale evoluzione del mio corpo. Ma sono stata una bambina cicciotta, un’adolescente molto “in carne” e sono ora una vecchia signora fortemente sovrappeso. Essendo ormai oltre ogni tentazione, accetto un po’ meglio questa mia ciccia (solo un po’ meglio, eh :ciglione: ), ma la ciccia infantil/giovanile la ricordo ancora come un incubo e penso che abbia fortemente condizionato alcuni aspetti della mia personalità e della mia femminilità.

Fatevi avanti ciccione e cicciottelle: visto che il mondo ci emargina e ci boicotta proviamo ad aiutarci tra di noi.
:love_4: :love_4:
 

nicola71

Guru Giardinauta
be io la pancia ancora non ho,comunque metto le mani avanti,non si sa mai,dicendo:un uomo senza pancia è come un cielo senza stelle:D
 
A

ambapa

Guest
...Fatevi avanti ciccione e cicciottelle: visto che il mondo ci emargina e ci boicotta proviamo ad aiutarci tra di noi.
:love_4: :love_4:

S', si' me piace il gruppo di autosostegno per le cicciottelle...ne faccio parte di diritto. Provo a raccontarmi-vi la storia della mia ciccia. Per gran parte della mia vita sono stata "normale", ossia nè magra nè grassa, diciamo ben tornita. Durante l'adolescenza, come succede a moltissime, ho cominciato a pensare di avere un pò troppa roba addosso e ad impormi di tanto in tanto qualche dieta, ma senza farmi troppi problemi. Nel mio immaginario di allora la donna doveva essere esile, longilinea, leggiadra, una specie di farfalla volteggiante nell'aere :D...mentre io mi vedevo pesante e goffa. Per molti anni, fino a quando sono rimasta incinta la prima volta, a 33 anni, il mio peso ha sempre oscillato tra i 57-60-62 kg per un'altezza di 1,70. A pensarci adesso....ero perfetta! Dopo qualche anno dal parto sono riuscita, con tanta buona volontà, a riacquistare un aspetto decente, almeno per me, pur sempre un pò abbondante. Dalla nascita del secondo figlio, a 42 anni suonati, non mi sono più ripresa :cry: . I chili di troppo sono tanti e non riesco a trovare la convinzione, la forza di volontà e la costanza per affrontare seriamente una dieta. Però il problema c'è, lo sento fortemente, inutile negarlo. Non mi piaccio.
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Io penso che il problema della “ciccia” quasi sempre, inizialmente, percepito dalle persone interessate come un problema estetico dovrebbe essere da subito affrontato soprattutto come un problema di salute per le implicazioni che ha sullo sviluppo del bambino, prima, e su varie patologie dell’adolescenza, dell’età matura e, infine, della vecchiaia non fosse altro, in quest’ultimo caso, dei problemi deambulatori dovuti all’eccessivo aggravio sulle articolazioni.
Diete più o meno, improvvisate o anche seguite sotto controllo medico servono a cercare di risolvere un problema che si dovrebbe, invece, cercare di non far insorgere.
La soluzione non è semplice ma credo che l’introduzione dalle scuole medie inferiori (se non già prima) di lezioni tenute da nutrizionisti su come nutrirsi correttamente, su quali siano i rischi di un’alimentazione sbilanciata rivolta sia agli scolari che alle loro famiglie gioverebbe, nel medio termine, ad un rapporto più attento e sereno con il cibo di cui ci nutriamo.
Poiché, inoltre, il problema dell’obesità sta assumendo connotati di malattia sociale,
sarebbe anche utile uno screening mirato e rivolto alla seconda infanzia per accertare eventuali predisposizioni o patologie latenti che possano degenerare nel soprappeso importante o nell’obesità.
Occorrerebbe che anche i mass media collaborassero alla creazione di un clima più sereno nell’affrontare il problema. Il bombardamento di diete di tutti i tipi (del fantino, del minestrone, dissociata, dei tre giorni, ecc.) che regolarmente avviene da parte dei programmi televisivi e della carta stampata all’approssimarsi della stagione estiva non è certo il modo migliore per un approccio serio al problema. Senza contare che il problema stesso costituisce un vero e proprio “ affare”, una fonte di guadagno per una vasta cerchia di operatori più o meno autorizzati e competenti che lanciano sul mercato farmaci e beveroni miracolosi, macchinari sciogli grasso e rimodellanti e che non hanno grande interesse a soluzioni serie e durature.
 
A

ambapa

Guest
Io penso che il problema della “ciccia” quasi sempre, inizialmente, percepito dalle persone interessate come un problema estetico dovrebbe essere da subito affrontato soprattutto come un problema di salute...
Verissimo e condivisibile ciò che dici datura ma la questione è complessa. L'alimentazione scorretta e sovrabbondante ha molteplici cause non facili da affrontare. Le abitudini sociali e familiari, l'insoddisfazione che ti fa vivere il cibo come rifugio e gratificazione, la fretta che ti porta a buttare in padella la prima cosa che ti capita sottotiro, ecc. ecc. In più ci sono i condizionamenti contraddittori che noi tutti volenti o nolenti subiamo. I programmi televisivi sono pieni di gente che spadella e sbevazza a tutte le ore del giorno, salvo poi ammorbarci col dietologo, alimentarista, naturista di turno che ci impartisce la sua lezioncina quotidiana. In mezzo c'è tutto il can can di ragazzette magrissime super sexy, per finire con il solito chirurgo plastico che ci presenta le ultime meraviglie della tecnica per affettare, modellare, togliere, aggiungere, ecc.ecc. Un mare di contraddizioni senza buon senso.
 

fio_rella

Maestro Giardinauta
ecco qua un'altra "cicciottella"
fino a 24 anni sono stata molto magra ( sono andata a partorire il primo figlio, che io e lui, insieme. pesavamo 48 kg)
poi a 25 anni, dopo aver fatto il secondo figlio, sono diventata normale, sui 50 kg. e cosi' sono rimasta fino ad un paio di anni fa, quando ho praticamente smesso di fare sport ( nuoto e ciclismo)
...devo dirlo?....
ci ho messo 25 kg:cry: :cry: :cry:
chiaramente sono una buona forchetta, ma lo sono sempre stata, anche da magrissima.
provo, riprovo, ma oltre ad essere golosa ( di cose salate, non di dolci), sono anche un'ottima cuoca:martello: :martello: e adoro cucinare, ho spesso amici a cena.
ma non sono cicciottella...sono bassa di statura!!!!!!!!:lol: :lol: :lol:
 

celeste

Giardinauta Senior
Cara Datura,
non avertene ma il tuo post, così tecnico e ineccepibile, serve solo a farci stare più male. Le cose che tu dici sono tutte verissime e le sappiamo bene: sono uno dei motivi per cui, otre a non piacerci, ci sentiamo anche in colpa. Però se siamo cicciottele o decisamente ciccione, significa che questa benedetta prevenzione non abbiamo saputo farla e tantomeno riusciamo a risolvere il problema una volto insorto. :martello: Magari potrebbe servirci qualche politica di "riduzione del danno", se esiste.
Ambapa ha giustamente parlato di alcuni dei tanti fattori che condizionano le nostre abitudini alimentari e di vita. Sono sicura che ognuna di noi potrebbe aggiungere qualcosa alla lista, tanto il problema è complesso e radicato nel fondo della nostra psiche.
Benissimo dunque per tutte le campagn di prevenzione, gli screening ecc. ma lo scopo del mio messaggio era tutt'altro: dare spazio alle nostre personalissime storie, ai nostri tentativi, ai nostri piccoli successi e ai nostri tanti fallimenti. Raccontare come abbiamo vissuto e viviamo la nostra ciccia. Che bello sarebbe poi se uscisse fuori almeno una cicciotta serena e contenta di sé!

:Saluto: :Saluto:
 

seya

Master Florello
sob...
devo assolutamente mettermi a dieta.
altrimenti qui in ufficio mi ha detto la collega che mi fa togliere i braccioli alla sedia!
meglio che non ne parlo seriamente.
divento noiosa.
è diventato un problema di salute ormai.
devo intervenire, ma sono assolutamente disperata, perchè non riesco ad autodisciplinarmi e soprattutto a motivarmi.
quando sono giù di morale, (e nonostante la mia allegria, lo sono spesso)
mangio come un cammello nella stagione degli amori...

che delirio!

e dire che sono sempre stata magra. che è successo al mio corpo?

mio fratello continua a dirmi che mi sono mangiata sua sorella.
io non ci penso, non mi fanno più male le critiche, poi dipende anche da chi me le fa, di solito ci rido genuinamente su.

ma quando sono sola, e mi guardo allo specchio, mi viene da piangere.
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Cara Datura,
non avertene ma il tuo post, così tecnico e ineccepibile, serve solo a farci stare più male. Le cose che tu dici sono tutte verissime e le sappiamo bene: sono uno dei motivi per cui, otre a non piacerci, ci sentiamo anche in colpa. :Saluto: :Saluto:
Cara Celeste non me ne ho assolutamente e ti dico che anche io ho il problema del sovrappeso e il mio post voleva servire proprio a togliere i sensi di colpa. Perché se abbiamo il problema del peso è sì anche perché ci mettiamo del nostro con forchetta e coltello:food: ma anche perché veniamo da una generazione di genitori (almeno io, tu non so) per i quali grassezza faceva bellezza e ai quali far stare a dieta un figlio o una figlia troppo floridi sembrava un peccato contro natura. Io ho dovuto puntare i piedi io a sedici anni per trovare qualche soluzione.
Pertanto abitudini alimentari sbagliate "congenite", campagne pubblicitarie incentrate sulla taglia 38 che innescano sensi di colpa a gatto che si morde la coda dovrebbero farci capire che la nostra responsabilità è molto bassa e che se avessimo avuto il supporto adeguato non staremmo, forse a parlarne. Il mio discorso era rivolto a far sì che i bambini di oggi non dovessere avere più questo problema.
Mi spiace di non essermi spiegata bene.
Per quanto riguarda le esperienze personali che dire della strenua ricerca di capi di abbigliamento che non sembrassero dei sacchi di iuta, della rabbia quando, perso qualche chilo, ci si stava gratificando magari con un cioccolatino e arrivava qualcuno e con un "Ma tu non stavi a dieta??:martello2 te lo mandava di traverso?
Attualmente io sto cercando di inventarmi ricette dietetiche per piatti non tristi. Ne ho già quattro o cinque e, se ti interessano, ne possiamo parlare e, magari, mettendoci tutti insieme ne potrebbe venir fuori un ricettario "salutistico". Che ne dici???
 

seya

Master Florello
baccccccioAmbapa :)

mia mamma quest'estate tutti quelli che incontravamo, giù alla casa al mare, gli diceva, ti presento mia figlia, sai, quando viveva con me era più magra, ma ora....
le ho detto, quando eravamo sole, mà ti vergogni di me?
e lei: no, assolutamente.
e io: allora perchè a tutti quelli che incontriamo racconti la storia della mia dieta? gliel'ho detto ridendo, ma ero seria.
e poi le ho chiesto se poteva evitare, perchè non è che sia proprio il massimo della vita, dover giustificare le abitudini mangerecce della propria prole, la motivazione poi?
s'è azzittita, non ha più detto niente.
si vede che lo faceva senza accorgersene.
vede che quando mi parla di diete, e sono assolutamente certa che lo faccia perchè mi ama, e mi vorrebbe più sana, io non reagisco, rido, e mi prendo in giro, magari pensa di non infastidirmi con certe battute, oppure di farmi reagire.
ma le ho sempre spiegato che la sua psicologia da :
DALLE UNO STRATTONE FORTE E REAGIRA' POSITIVAMENTE...
con me non ha seguito..
il risultato è solo:

MAGNO TUTTO E DEPPIU' STASERA, TE FACCIO VEDE' IO....
E PURE ER DOLCE DOPPIO ME PRENDO!!

non so perchè ma in romano mi veniva meglio ahahahah
:)
 

seya

Master Florello
io ho lo specchio a metà, ovvero dovrei comprarmi lo specchio intero.
perchè continuando a guardarmi solo sopra mi dico, ah ma mica sono poi tanto cicciona, va lì che bel faccino...
il problema è che sotto al faccino ci sono due persone e mezza...ahahahahah

ho persino i polpacci più grossi, non mi si chiudono bene gli stivali!!!!
 

seya

Master Florello
ci si stava gratificando magari con un cioccolatino e arrivava qualcuno e con un "Ma tu non stavi a dieta??:martello2 te lo mandava di traverso


quant'èvvero!!!!
quant'evvero!!!!!!!!!!
 

celeste

Giardinauta Senior
Datura rosa ha scritto:
Pertanto abitudini alimentari sbagliate "congenite", campagne pubblicitarie incentrate sulla taglia 38 che innescano sensi di colpa a gatto che si morde la coda dovrebbero farci capire che la nostra responsabilità è molto bassa e che se avessimo avuto il supporto adeguato non staremmo, forse a parlarne.
Cara Datura, questo dei sensi di colpa è un problemaccio. Hai voglia a razionalizzare: dei chili in più tendiamo tutte a vergognarci. Un altro difetto fisico, è considerato in genere una sfortuna. Ma se sei grassa, no, vuol dire che sei tu che non sai prenderti cura di te oppure - peggio ancora - sei una che non sa controllarsi, che ha appetiti insaziabili.

Datura rosa ha scritto:
Il mio discorso era rivolto a far sì che i bambini di oggi non dovessere avere più questo problema.
Mica è facile, sai. Io ho quattro nipotini e tra i quattro ce n'è uno (5 anni) a cui non farebbe male perdere un po' di peso. E' stato cresciuto come gli altri. Non solo ha buon appetito ma è anche un buongustaio. E' già abbastanza grandino da capire che non dovrebbe eccedere in certe cose come merendine, dolcetti e gelati e ogni tanto ci prova. Ma, mannaggia, come fai a negargli il gelato quando gli brillano gli occhi all'idea e magari accanto a lui c'è l'amichetto secco come un chiodo che può mangiare qualsiasi cosa e sempre secco resta?


Datura rosa ha scritto:
Per quanto riguarda le esperienze personali che dire della strenua ricerca di capi di abbigliamento che non sembrassero dei sacchi di iuta ..
Che dire, infatti? Io sono anche alta e con ossatura grande (quando ero davvero molto magra portavo la 44), quindi ormai i vestiti "normali" non c'è speranza di poterli mettere, ti si leva pure il piccolo piacere di guardare le vetrine. Nei reparti taglie forti dei grandi magazzini è tutto un pullulare di roba orribile che proprio non n'è nel mio stile. In più mettono 'ste taglie strane (sempre diverse) che ti costringono a provare mille misure diverse prima di trovare quella giusta: abbiate pietà, scrivetemi bello grande un numero che si capisca, io cerco una 52 (o magari una 54) non una 39, 41 o chessò io!:ciglione:
Finisce che porto sempre delle specie di tute (maschili. ahimè) e mi trascino appresso da anni quei pochi vestiti in cui mi sento a mio agio

Datura rosa ha scritto:
Attualmente io sto cercando di inventarmi ricette dietetiche per piatti non tristi. Ne ho già quattro o cinque e, se ti interessano, ne possiamo parlare e, magari, mettendoci tutti insieme ne potrebbe venir fuori un ricettario "salutistico". Che ne dici???
Io non riesco a decidermi a fare una dieta, anche se ormai, data l'età, mi basterebbe una diminuzione di peso modesta (un 4-5 chili) per sentirmi meglio. Il fatto è che ho avuto esperienze molto brutte con le diete fatte in passato, che mi portavano al limite del disturbo alimentare (sai quando ti svegli la notte e ti cominci a fare fette su fette di pane e burro, finché ti viene da vomitare?), per cui ora ne ho il terrore. Attualmente ho un rapporto equilibrato con il cibo, che ho paura di toccare, perché capisco che per me è un punto critico: mangio sempre di buon appetito e volentieri, ma senza nessuna ossessione. Purtroppo però è il mio fisico che è cambiato, con la menopausa: per mantenere un minimo di forma dovrei mangiare molto molto meno di quello che ero abituata a fare. :cry: :cry:
 
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celeste

Giardinauta Senior
seya ha scritto:
io ho lo specchio a metà, ovvero dovrei comprarmi lo specchio intero.
perchè continuando a guardarmi solo sopra mi dico, ah ma mica sono poi tanto cicciona, va lì che bel faccino...
il problema è che sotto al faccino ci sono due persone e mezza...ahahahahah

ho persino i polpacci più grossi, non mi si chiudono bene gli stivali!!!!
No seya, no, continua con lo specchio a metà. Guarda il tuo bel faccino e fatti un grande sorriso
:love_4: :love_4:
 
A

ambapa

Guest
baccccccioAmbapa :)

mia mamma quest'estate tutti quelli che incontravamo, giù alla casa al mare, gli diceva, ti presento mia figlia, sai, quando viveva con me era più magra, ma ora....
ah le mamme! Prima ti mettono all'ingrasso e poi...mia mamma ha sempre servito porzioni che sarebbero bastate per tre e continua a farlo, salvo poi guardarmi con infinita tenerezza e ripetermi un giorno sì e l'altro pure..stella mia SARESTI tanto carina se solo ti decidessi a dimagrire un pò :burningma
 

RosaeViola

Master Florello
Ed ecco qui la bulimica.

Lo sono stata fin dall'adolescenza. Aprivo il frigorifero anche la notte per riempire i vuoti affettivi che sentivo dentro.
Ho passato la mia vita ad ingrassare e dimagrire, spontaneamente però, perchè come ogni bulimica che si rispetti, GUAI a nominare la parola dieta.
Sono stata fortunata nell'aver sviluppato questa patologia del comportamento alimentare, senza però mai arrivare all'autodistruzione, come spesso succede, considerato che molte bulimiche mangiano e poi si ficcano due dita in gola per vomitare, riducendosi ad essere dei cadaveri ambulanti.

Infatti dentro di me, c'era il bisogno di riempirmi il più possibile per compensare, c'era una pulsione vitale e non distruttiva.

Ci sono voluti anni e un percorso duro e doloroso dentro me stessa, per capire fino in fondo le ragioni e arrivare alla coscienza di me stessa e del mio corpo che tanto ho negato, cancellato, non considerato per una serie di ragioni gravi e profonde che non starò qui a raccontare, dato che siamo su una piazza pubblica.

Il mio corpo ha sempre reagito discretamente al peso che gli ho imposto, anche se oggi pago continuamente tutto questo.

In più, sconto anche il fatto che quando sono sotto stress (come negli ultimi mesi), pur mantenendo lo stesso regime alimentare, comincio a metter su chili e se riduco drasticamente il cibo, non perdo un etto nemmeno a digiunare.
Poi, magicamente, quando l'ansia si placa, arrivo a mangiare anche di più e dimagrisco che è una bellezza.

Comunque, va detto che la mia struttura fisica non mi consentirà mai il peso previsto dalle famose e famigerate tabelle, perchè 60kg per 1.70 di altezza, su di me mi farebbero apparire davvero malaticcia.

Poi, il concetto, la percezione del proprio corpo. Ecco qui un altro disastro.
Celeste, ad esempio, dice di sè stessa di essere fortemente in sovrappeso ma...non è vero!!!
Lo è per come lei sente il suo corpo, per come la sua psiche percepisce e concepisce il suo corpo, per come l'ha sempre vissuto e, per come ha vissuto il suo essere cicciottella da bambina e da ragazza.

Per contro, invece, io non riesco ad immaginare magro magro, il mio corpo.
Amo le rotondità, amo sentirlo carnoso e morbido.
Il perchè...Mah, può essere che la mia mente inconscia abbia interiorizzato il contatto con la morbidezza del corpo di mia madre che non era grassa ma nemmeno magra, ma è difficile dire perchè per ognuno di noi.

In questo ultimo anno, ho recuperato parecchi chili che avevo perso e questo proprio a causa di un forte stress che sto vivendo.
Non mi sento a mio agio e non mi piaccio granchè.
Mi è di grande conforto la sensazione dell'essere amata e desiderata comunque moltissimo dal mio compagno e fra me e me, cerco di combattere il meno possibile, perdonandomi questo momento e dicendo a me stessa, stai tranquilla, passerà e tornerai a piacerti tanto come negli ultimi anni.

Però sappiatelo, il mio corpo più rotondo di quelli imposti dai canoni sociali, mi piace.
Fino ad un anno fa, mi guardavo nello specchio e, malgrado i segni dell'età, malgrado certi danni che gli ho procurato io (e lo dico con profondo dolore, oggi perchè mi spiace tanto avergli fatto questo) mi piacevo molto, mi sentivo a mio agio in questo corpo botticelliano che vedevo caldo e accogliente, materno e morbido.
 
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