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sono triste....

Allopacs

Master Florello
sono triste........

Mi spiace per la tua amica Pam,é una cosa terribile perdere un essere caro.Cerca di passare dei bei momenti con lei,nei momenti cosi difficili della vita si ha bisogno di qualcuno accanto che ti sorregga,il morale conta molto!
:love_4: Riviera un grosso abbraccio anche a te.Allopacs
 

pampam

Giardinauta Senior
Grazie grazie a tutti per il vostro sostegno morale. Sono commossa....
Speriamo in bene, che tutta la tenacia, la forza di questa persona riescano a sconfiggere questa terribile malattia.
Grazie ancora a tutti un forte abbraccio. :love_4:
 

DRAGON

Maestro Giardinauta
Pam volevo dirti che pochi giorni fà ho invitato a cena una persona che a detta dei dottori era ormai spacciata.Invece sta abbastanza bene,deve riguardarsi,curarsi con le chemioterapie e mantenere un umore sempre positivo.Per cui mantieni la speranza e infodila in lei. Come ti hanno giustamente detto gli amici del forum stalle vicino appena ti è possibile e.....falla ridere,falla divertire.Per Riviera volevo dire che l'abbraccio fortissimo perchè conosco cosa si prova in questi frangenti,e stai sù col morale. :love_4:
 

Markino

Giardinauta Senior
Mi dispiace tantissimo per la tua cara amica.
Mi e' difficile trovare delle parole da dire in questa situazione, scusami.
Appena ho letto cio' che hai scritto ho pensato a quanto siano precarie le nostre vite e che spesso viviamo la nostra vita senza nemmeno accorgercene e diano tutto per scontato........
 
R

riverviolet

Guest
Ovviamente vi sono vicina anch'io, ad entrambe e ognuno di noi ha vissuto più o meno lo stesso percorso.
Dopo mia madre, con il tread che misi, che ora tira a campare con i diabete, è poi toccato a mio padre che ancora combatte e la settimana dopo, la notizia assurda di mia suocera, stessa malattia.
E l'impotenza, è grande, così come la paura nostra di diventare improvvisamente inadeguati, cerchiamo parole diverse adesso, temiamo la loro fragilità improvvisa.
Ti rendi un po' conto, di quel che forse occorre, sebbene no siamo tutti uguali, quando questo genere di cose accadono a te stessa/o.
Ti rendi conto che le priorità cambiano in un batter di ciglia e quel che ieri non hai soppesato, diventano l'unica vera possibilità e guardandoti intorno, mentre i colori del mondo si fanno più accesi, forse perchè per la prima volta ti fermi e li vedi davvero, speri che le persone che sapranno riescano ad andare oltre, a non trattarti in modo diverso, non come vaso di finissimo vetro, ma soltanto con le tue improvvise priorità, esserci.
Esserci non significa neppure farlo con la presenza, ma dare valore e vivere intensamente quel valore, saggiandolo dentro e fuori.
A volte, nella malattia, scopri di non essere mai stata tanto felice, di non aver mai goduto dela vita come accade ora, ora che il terreno frana.

La morte ci rimane meno indigesta quando si è molto anziani, ma sappiamo che spesso non è proprio vero, chi rimane soffre comunque.
La sofferenza, il percorso terapeutico è forse ancora più angoscioso.

L'unica strada che ci rimane è vivere, finchè è possibile.
E condividere sperando che il peso diventi meno gravoso per tutti.
 
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