Allora possiamo dire che dalle sei alle otto ore di sole sono garantite, naturalmente se il sole c'è. Direi che è una ottima condizione, sicuramente più di quanto strettamente indispensabile.
Non posso dirti una quantità d'acqua giusta perché non esiste una dose costante, ne per la tua pianta ne per le altre.
Quello che consiglio è eseguire alcune semplici misure approssimative che però danno una misura di "quanta" acqua beve la pianta.
Da un bicchiere graduato (o con un qualunque sistema che ti permetta di conoscere la quantità) dài acqua lentissimamente alla tua pianta e fermati quando l'acqua fuoriesce.
Registra questo valore.
Attendi i giorni necessari più uno affinché il terriccio sia apparentemente asciutto sia in superficie che in profondità (usa come sonda nel terriccio uno stecco per spiedino)
Registra il numero di giorni.
Innaffia nuovamente, ripetendo il ciclo e registrando le misure. Già dopo il primo ciclo, dividendo i cc. versati per il numero di giorni avrai un'idea del fabbisogno approssimativo della tua pianta.
Ogni ciclo ti permetterebbe di affinare il valore medio, ma mutando la stagione e le varie condizioni ambientali, non credo sia necessario ripetere numerosi cicli, anche se ne uscirebbe un interessantissimo grafico. Ma non è che serva spaccare il cc. Quello che serve è avere una idea approssimativa di quanta acqua serve a saturare il terriccio nel vaso, ma soprattutto di quanto tempo dobbiamo astenerci dall'innaffiare.
Come saprai avendo ormai letto su questo forum e altrove, noi principianti tendiamo ad esagerare con l'acqua, pochi a darne troppo poca, pochissimi che l'imbroccano e che mi fanno tanta rabbia.
Conoscendo i risultati delle misure che ti ho consigliato, ti sarà più facile regolarti quando ti sembrerà che la pianta avrà più sete e saprai con maggiore sicurezza quanta acqua dare (ma quella cambierà di poco) e quanto tempo attendere. Ti consiglio comunque di ripetere queste misure di tanto in tanto, almeno per il primo anno. Poi, una volta fatta conoscenza, sarà ache aumentata la tua esperienza e sicurezza, ma queste semplici operazioni, anticiperanno quel momento.
Fai bene a non concimare finchè la paianta non sarà uscita dai problemi. Secondo me, farai bene a mantenere sospese anche le altre operazioni.
Valutare il terriccio non è una cosa facile, soprattutto per chi come me li osserva da poco tempo.
Le foto certo aiutano, ma da quanto vedo sul forum, almeno per il terriccio sono più utli le parole.
Senza togliere per nessun motivo il bonsai dal vaso (per ora) descrivici consistenza, colore, reazione all'acqua, odore, qualsiasi cosa che riesci a descrivere e che i tuoi sensi rilevano.
Tu sai che il riscio più grosso è il ristagno dell'acqua nel vaso che provoca il marciume radicale.
Sperando che tu non sia costretto a farlo dal precipitare della situazione, potresti dover esaminare le radici, estraendo il "pane radicale" dal vaso, dopo aver tolto il filo che normalmente lo lega alla pianta per fissarla.
Il marciume si manifesta con radici zuppe, flosce, scurissime e maleodoranti.
In questo caso dovresti eliminare la parte macrescente e ridurle un po' se sono molto fitte, perchè finirebbero col soffocarsi da sole.
Poi dovresti pulire bene il vaso (userei qualche minuto nel microonde) e rinvasare con un terriccio NUOVO e ben composto, soprattutto drenante.
Una delle prime operazioni del rinvaso è quella di fissare nuovamente la pianta al vaso, per evitare che piccoli movimenti distruggano le neonate radici.
Per il "mattone che cementa le radici", l'unica informazione che hai trovato utile, dovresti valutarla senza togliere la pianta dal vaso, sondando con degli stecchi o stuzzicadenti asciutti e senza punta, infilati nel terriccio evitando di danneggiare le radici. Dopo una decina di minuti dall'innaffiatura, estraendoli ed osservando se hanno assorbito acqua, capirai se ci sono zone dove l'acqua proprio non arriva.
Poi, finché il terreno appare umido, potresti sondare di nuovo, per saggiarne la consistenza che dovrebbe essere diminuita.
Queste sono le poche indicazioni pratiche che posso darti.
Però tornando alle misure del quantitativo d'acqua, se nel vaso ci fosse quello che ho chiamato "mattone", misureresti una quantità d'acqua molto inferiore alla capacità del vaso, mentre se il terriccio assorbe acqua, la quantità sarebbe maggiore.
Maggiore, minore, sono valutazioni relative! Ma relative a che cosa? Potresti obbiettare che manca un punto di partenza: se dovesse servire, proviamo a trovarne uno.
Il modo è quello di immergere il vaso nell'acqua per mezz'oretta.
Se il termine "cemento" è stato solo un modo di dire, anche il peggior terriccio assorbirà acqua seppur lentamente.
Misurando il peso prima dell'immersione e dopo, si conoscerà quanta acqua si riesce a far assorbire al terriccio inzuppandolo completamente.
Naturalmente questa misura dipende anche dal residuo di acqua nel terriccio ed allora vale la pena eseguirla, partendo da terriccio il più asciutto possibile.
Un buon terriccio, un terriccio "drenante", dopo un minuto o dopo mezz'ora di acqua, peserebbe all'incirca allo stesso modo, mentre un terriccio relativamente impermeabile impiegherebbe più tempo per aumentare il suo peso.
Come vedi è complicatello scriverlo e noioso leggerlo, ma non è difficile nella sostanza.
Quando dico spero che sia comprensibile, non è per offendere chi legge (che motivo avrei?) ma proprio perché mi rendo conto che per un concetto semplice, rischio di girarci attorno con troppe parole, rischiando di confondere chi legge.
Il rinvaso non è una operazione difficile e nessuno può escludere di riuscirci bene, ma naturalmente si tratta di prestare attenzione ad un certo numero di accortezze che se eseguite bene aumentano la bontà del risultato, se invece eseguite male danno un beneficio leggermente inferiore ad una pianta che rischiava di morire.
Inoltre il mio punto di vista è che anche sbagliando, si finisce coll'impadronirsi oltre che della pianta anche delle sue cure, cosa che garantisce una crescita di esperienza, indispensabile per guardare avanti con sicurezza.
Lezioni di vita non ne do a nessuno, non ne sono capace e credo che con chiunque sarebbe tempo perso, ciascuno vive la propria come crede opportuno.
Ciao