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Vogliamo parlarne???

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

tornando al discorso economia/ecologia/risparmio ieri sera ho sentito una notizia interessante legata alla nomina del nuovo primo ministro inglese (che ha un patrimonio personale maggiore di quello del nuovo re).
Una giornalista italiana residente in Inghilterra ha detto che gli inglesi sono bravi a non lavare i panni sporchi in pubblico, ma la situazione a Londra, dopo la brexit, è drammatica.
Ci sono intere vie con i negozi chiudi a causa della mancanza di personale (stranieri che sono stati mandati via) oppure a causa della crisi sia energetica sia di importazione dovuta alla brexit.
Ultimamente, ad esempio, c'è stato un netto calo nella vendita di patate che, per gli inglesi, sono il cibo primario, l'unica verdura che producono, l'equivalente a tavola della nostra pasta (non manca mai).
Questo perché le patate impiegano tanto a cucinare e consumano molta luce/gas. L'inglese di ceto medio/basso non ha i soldi per cucinare le patate. Quindi, anche se con la brexit se la sono cercata, la situazione in una nazione ricca ed evoluta come l'Inghilterra è peggiore della nostra.

Ste
 
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Luca Nasi

Maestro Giardinauta
D'altronde la ricchezza del Regno Unito si basa tutta su servizi (finanza, assicurazioni in primis) e turismo. L'agricoltura pesa uno zero virgola sul PIL e anche di industria ne hanno pochissima.
 

cmr

Maestro Giardinauta
la situazione a Londra, dopo la brexit, è drammatica.
Forse questa mia testimonianza è OT ma comunico che due vivai oltremanica che ho contattato tempo fa stanno sotto a un treno; per vendere piante fuori UK serve il certificato fitosanitario e con quello che costa le loro piante restano a crescere nei loro vivai; uno dei due, addirittura, si era messo a vendere piante senza far pagare spese postali e, comunque, non poteva farlo fuori UK. Mi hanno anche detto che qualcuno stava cercando di aprire una sede in qualunque paesello speduto all'interno dell' Europa per aggirare la brexit ma, poi, hanno sbattuto sulle tasse caricate sull' export delle loro piante verso queste sedi e hanno rinunciato.
Poi, ci criticano...
The-Economist.jpg
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
D'altronde la ricchezza del Regno Unito si basa tutta su servizi (finanza, assicurazioni in primis) e turismo. L'agricoltura pesa uno zero virgola sul PIL e anche di industria ne hanno pochissima.
Ciao,

ma finanza, assicurazioni e turismo erano convenienti fino a quando l'Inghilterra era dentro.
Ora anche i grandi Gruppi che avevano spostato la sede legale a Londra la stanno spostando nuovamente (tipicamente in Olanda) ed il turismo, con i prezzi di Londra, non è certo conveniente per uno che paga in Euro.
Adesso hanno il problema dei moltissimi stranieri che sono stati rimpatriati lasciando il loro posto vuoto. Nella sola città di Londra, ad esmepio, si trovano ristoranti di ogni etnia, gestiti o con maestranze straniere. Ristoranti inglesi con camerieri o cuochi inglesi (per non parlare di quelli delle pulizie) ce ne sono veramente pochi ed ora stanno chiudendo per la mancanza di personale e per i prezzi improponibili.
A loro costa troppo importare le materie prime ed alle gente costa troppo andare a mangiare.
E questo giusto per fare l'esempio dei ristoranti.
Gli inglesi hanno demandato i lavori "più umili" agli stranieri. Ora molti di questi sono stati rimpatriati e gli autoctoni non vogliono più fare questo genere di lavori.
Se, nel periodo del lock down, il nuovo primo ministro (che all'epoca era ministro delle finanze) non fosse intervenuto con un salvataggio nazionale mostruoso da 400 miliardi, l'Inghilterra sarebbe veramente alla canna del gas.

Ste
 

Luca Nasi

Maestro Giardinauta
Ciao,

ma finanza, assicurazioni e turismo erano convenienti fino a quando l'Inghilterra era dentro.
Ora anche i grandi Gruppi che avevano spostato la sede legale a Londra la stanno spostando nuovamente (tipicamente in Olanda) ed il turismo, con i prezzi di Londra, non è certo conveniente per uno che paga in Euro.
Adesso hanno il problema dei moltissimi stranieri che sono stati rimpatriati lasciando il loro posto vuoto. Nella sola città di Londra, ad esmepio, si trovano ristoranti di ogni etnia, gestiti o con maestranze straniere. Ristoranti inglesi con camerieri o cuochi inglesi (per non parlare di quelli delle pulizie) ce ne sono veramente pochi ed ora stanno chiudendo per la mancanza di personale e per i prezzi improponibili.
A loro costa troppo importare le materie prime ed alle gente costa troppo andare a mangiare.
E questo giusto per fare l'esempio dei ristoranti.
Gli inglesi hanno demandato i lavori "più umili" agli stranieri. Ora molti di questi sono stati rimpatriati e gli autoctoni non vogliono più fare questo genere di lavori.
Se, nel periodo del lock down, il nuovo primo ministro (che all'epoca era ministro delle finanze) non fosse intervenuto con un salvataggio nazionale mostruoso da 400 miliardi, l'Inghilterra sarebbe veramente alla canna del gas.

Ste
Intendevo quel che dici tu in due righe. :laugh:
Ha voluto la Brexit e mo' ne pagano le conseguenze.
 

peppeorchid

Apprendista Florello
Forse questa mia testimonianza è OT ma comunico che due vivai oltremanica che ho contattato tempo fa stanno sotto a un treno; per vendere piante fuori UK serve il certificato fitosanitario e con quello che costa le loro piante restano a crescere nei loro vivai; uno dei due, addirittura, si era messo a vendere piante senza far pagare spese postali e, comunque, non poteva farlo fuori UK. Mi hanno anche detto che qualcuno stava cercando di aprire una sede in qualunque paesello speduto all'interno dell' Europa per aggirare la brexit ma, poi, hanno sbattuto sulle tasse caricate sull' export delle loro piante verso queste sedi e hanno rinunciato.
Poi, ci criticano...
Vedi l'allegato 750699
e lodici a me ? purtroppo in Inghilterra ci sono degli ottimi vivai di orchidee difficili da reperire nell' EU, ma ormai debbono sottostare anche loro alle regole del CITES per esportarle da noi
 
D

Davide N.

Guest
Economia, ecologia, demografia... è tutto legato. Non si può parlare di uno senza pensare agli altri, altrimenti si compiono gravi errori di valutazione. Se abbiamo il mondo che ci ritroviamo, è perché abbiamo parlato troppo a lungo di economia senza parlare di ecologia.
Se si guarda sempre solo a quelle realtà che si muovono in quella direzione avremo sempre giudizi falsati, c'è il retro, anzi sono tanti i retro

non ci sono solo gli imprenditori con la Ferrari come non ci sono solo i dipendenti che fanno bene il loro lavoro, o solo quelli che lo fanno male

ci sono i capitalisti che hanno perso il loro capitale, la loro casa di famiglia per sostenere l'azienda
e quando le cose non vanno sempre bene, gli stessi che pretendono la condivisione dei risultati ottenuti sono lì a sputare sull'imprenditore fallito, perchè "ha voluto lui fare l'imprenditore, che s'arrangi"
"il capitale investito deve rendere per tutti ma i problemi congiunturali sono solo caz..i del capitalista"

si struttura un "odio" per i grossissimi, ma lo si riversa sui piccoli che fanno parte del tuo microcosmo, e questo lo vedi quotidianamente, perchè i messaggi passano male se non si mettono sulla bilancia tutte le parti

se il "b.." non ci mette il suo "capitale" certe realtà non potrebbero svilupparsi
inutile vederci sempre...ma lui fa i dividendi

quanti operai e dipendenti pubblici fanno i dividendi sulle quote investite? e quello lo puoi fare solo con i grossi, l'aziendina non ha le azioni o le obbligazioni sul mercato, anche se ci stan provando con diversi strumenti, ma in Italia non è facile

non sono solo le tasse è molto altro quello che viene mosso e che ricade

mi sa che stiamo deragliando dal punto di partenza, anche se il punto di partenza è molto vago :)
e anche se tutto quello che vive inquina, e volendo essere pignoli tutto fa parte del punto di partenza :)

inoltre la mia dialettica non è all'altezza :)
Sì, ci mancherebbe, il mondo è complesso, interconnesso, fare l'imprenditore è difficile, non tutti sono ricchi, anzi, ce ne sono tanti che fanno fatica, che sono sovraindebitati, e di tristi fallimenti se ne vedono tutti i giorni... e sono pure d'accordo con te che non bisogna entrare in una dinamica odiosa in cui si mette tutti in un fascio e si insulta il fascio a prescindere, magari dal caldo del proprio stipendio fisso mensile non facendo una beneamata. Come già detto, non sono contro il capitalismo di principio, e non sto dicendo neppure che i capitalisti sono tutti cattivi, e non c'è assolutamente nulla di male in sé ad essere ricchi ed avere un portafoglio di investimento, ma penso che, come tutte le cose, questo sistema economico abbia subito un'evoluzione dall'idea originaria, a mio parere dannosa. Ha permesso di fare cose prima impensabili, ma anche creato problemi che prima non avevamo.

Il problema per me è la retorica usata dagli organi di potere, vuoi esecutivo di un governo, vuoi legislativo di un parlamento, vuoi decisionale in qualità di professore/consulente/esperto che parla con i giornalisti o con i governanti. È un dato di fatto che la crescita economica sia un dogma quasi religioso, inculcato forse nelle Facoltà di economia e basate su modelli di sviluppo che NON tengono in considerazione gli aspetti ecologici. I giornalisti sono i primi ad assillarci quando la crescita rallenta o addirittura diventa negativa. Sarà perché in natura tutto ciò che vive cresce e quindi trasliamo questo principio naturale in un principio economico, dimenticando però che perfino gli alberi, organismo che cresce più di tutti e più longevo su questo pianeta, ad un certo punto rallenta e non cresce più, oltre ad una certa soglia massima. O forse ancora, perché la natura umana vuole sempre di più, quindi il popolo quando sente che comincia a diventare più "povero" comincia a protestare in piazza, e la persona di potere di turno vuole (o fa finta di) accontentarla. Insomma è un circolo vizioso. Ma la fine dov'è? Dov'è il limite? Se potessimo ampliare il pianeta a piacimento, avrebbe un senso tendere all'infinito. Però è il pianeta stesso a dirci che questo limite lo stiamo raggiungendo, ed anzi probabilmente l'abbiamo già superato. Quindi è forse meglio che questo infinito torniamo solo a fingerlo nel nostro pensiero, sedendo e mirando di là di quella siepe, con il cuore in pace.
Se una cosa è certa, è che il capitale in sé non ha limiti, né valori morali. La morale appartiene all'essere umano. L'obiettivo del capitale è semplicemente fare qualcosa, generare utili ed aumentare di valore, o almeno rimanere stabile. Per capitalista intendo quindi chiunque, ricco o povero che sia, che antepone il capitale e la sua crescita all'uomo e la natura.
 
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D

Davide N.

Guest
Forse questa mia testimonianza è OT ma comunico che due vivai oltremanica che ho contattato tempo fa stanno sotto a un treno; per vendere piante fuori UK serve il certificato fitosanitario e con quello che costa le loro piante restano a crescere nei loro vivai; uno dei due, addirittura, si era messo a vendere piante senza far pagare spese postali e, comunque, non poteva farlo fuori UK. Mi hanno anche detto che qualcuno stava cercando di aprire una sede in qualunque paesello speduto all'interno dell' Europa per aggirare la brexit ma, poi, hanno sbattuto sulle tasse caricate sull' export delle loro piante verso queste sedi e hanno rinunciato.
Poi, ci criticano...
Ma perché mai dovrei comprare una pianta prodotta in Inghilterra? Pensi che i francesi abbiano bisogno dei vivai inglesi? Perché sprecare risorse per trasportare per centinaia di km qualcosa che posso produrre qua? Non è forse proprio una delle cose che dovremmo smettere di fare? Non è forse una di quelle cose che possiamo fare "local"? Nel giardinaggio l'unico mercato sensato è quello interno.
 
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marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Economia, ecologia, demografia... è tutto legato. Non si può parlare di uno senza pensare agli altri, altrimenti si compiono gravi errori di valutazione. Se abbiamo il mondo che ci ritroviamo, è perché abbiamo parlato troppo a lungo di economia senza parlare di ecologia.

Sì, ci mancherebbe, il mondo è complesso, interconnesso, fare l'imprenditore è difficile, non tutti sono ricchi, anzi, ce ne sono tanti che fanno fatica, che sono sovraindebitati, e di tristi fallimenti se ne vedono tutti i giorni... e sono pure d'accordo con te che non bisogna entrare in una dinamica odiosa in cui si mette tutti in un fascio e si insulta il fascio a prescindere, magari dal caldo del proprio stipendio fisso mensile non facendo una beneamata. Come già detto, non sono contro il capitalismo di principio, e non sto dicendo neppure che i capitalisti sono tutti cattivi, e non c'è assolutamente nulla di male in sé ad essere ricchi ed avere un portafoglio di investimento, ma penso che, come tutte le cose, questo sistema economico abbia subito un'evoluzione dall'idea originaria, a mio parere dannosa. Ha permesso di fare cose prima impensabili, ma anche creato problemi che prima non avevamo.

Il problema per me è la retorica usata dagli organi di potere, vuoi esecutivo di un governo, vuoi legislativo di un parlamento, vuoi decisionale in qualità di professore/consulente/esperto che parla con i giornalisti o con i governanti. È un dato di fatto che la crescita economica sia un dogma quasi religioso, inculcato forse nelle Facoltà di economia e basate su modelli di sviluppo che NON tengono in considerazione gli aspetti ecologici. I giornalisti sono i primi ad assillarci quando la crescita rallenta o addirittura diventa negativa. Sarà perché in natura tutto ciò che vive cresce e quindi trasliamo questo principio naturale in un principio economico, dimenticando però che perfino gli alberi, organismo che cresce più di tutti e più longevo su questo pianeta, ad un certo punto rallenta e non cresce più, oltre ad una certa soglia massima. O forse ancora, perché la natura umana vuole sempre di più, quindi il popolo quando sente che comincia a diventare più "povero" comincia a protestare in piazza, e la persona di potere di turno vuole (o fa finta di) accontentarla. Insomma è un circolo vizioso. Ma la fine dov'è? Dov'è il limite? Se potessimo ampliare il pianeta a piacimento, avrebbe un senso tendere all'infinito. Però è il pianeta stesso a dirci che questo limite lo stiamo raggiungendo, ed anzi probabilmente l'abbiamo già superato. Quindi è forse meglio che questo infinito torniamo solo a fingerlo nel nostro pensiero, sedendo e mirando di là di quella siepe, con il cuore in pace.
Se una cosa è certa, è che il capitale in sé non ha limiti, né valori morali. La morale appartiene all'essere umano. L'obiettivo del capitale è semplicemente fare qualcosa, generare utili ed aumentare di valore, o almeno rimanere stabile. Per capitalista intendo quindi chiunque, ricco o povero che sia, che antepone il capitale e la sua crescita all'uomo e la natura.
"Traslando" credo che tutto possa definirsi in :
...Sino a che il benessere del pianeta (e quindi "anche" il suo verde sia flora e sia fauna, "benessere tutto") è e rimane suddiviso tra chi personalmente lo ritiene, nel proprio singolo "piccolo" un bene suo privato (e quel "piccolo" moltiplicato per miliardi di persone è diventa una vera enormità) da usarsi e commercializzare (venderlo e/o acquistarlo, purtroppo pure conquistarlo) invece che considerarlo come un bene comune e di tutti...decidendo di tralasciare/traslare i propri interessi "economici", che ognuno nel bene o nel male considera vitali, anche ad altri e non tenerlo solo per se stesso ....ci si salverà poco...
Credo di sbagliarmi poco pensando che è un utopia a cui certamente non siamo ne portati ne pronti ...
Vuoi perché almeno si dovrebbe tornare "al puro baratto" scardinando il perenne nostro bisogno di soldi per vivere e mantenerci
Vuoi perché si dovrebbe scardinare di pari passo la finanza e l'economia così com'è stata impostata al momento, indispensabile e cucita attorno alla nostra vita sia quotidiana sia intesa nel lungo lunghissimo periodo ...un esempio banale tra tutti...viviamo e lavoriamo per prospettarci un certo agio anche solo pensionistico ...chi ad oggi anche solo pensa che ne potrebbe fare davvero a meno per poter vivere green ??
Perché sino ad ora tutti ma proprio tutti (compreso me) abbiamo postato messaggi opinioni ecc che possono TUTTI essere traslati in "soldi" .

Sempre banalmente...Una pianta perché ordinarla... (soldi/costi) se poi posso coltivarmela da me (sempre costi sempre soldi sono)
Come esiste la matematica in tutto e tutto si può ben riportare in ambito matematico....
La nostra vita (di tutti e di tutti i gg) così come è oggi, ben si riporta TUTTA in ambito a meri numeri economici-finanziari ...
E questo, sotto gli occhi tutti, ha portato il mondo a questo esatto punto ...in cui un "piccolo" uomo con il suo fare purtroppo poco riesce e ad un punto in cui anche milioni di piccoli uomini anche se riuniti non riescono "a fare"...o per meglio dire nel loro piccolo riuscirebbero pure a fare ...ma producendo risultati "non degni di nota"

Poi è un vero controsenso che se uno vuole vivere green debba PAGARE quasi al doppio una vettura elettrica
Per mangiare bio quasi il doppio il suo cibo
Se vuole una casa green costa dai 100mila€ in su più di una casa "normale"
Ecc ecc
La "rivoluzione" green che dovrebbe salvare il pianeta è pure lei ad oggi un controsenso se come sino ad oggi "economicamente te la devi poter permettere" perché quel green sino ad ora proposto è speculativamente messo "in vendita" perché deve far guadagnare e produrre capitali economico-finanziari
Quindi attualmente rivolta "NON ai più" ma a quei pochi ....
Certo poi quei pochi personalmente lo fanno per vivere meglio ...ma il pianeta si continua a depauperare ...perché quel loro vivere meglio è stato, a tutt'oggi, in vario modo prodotto con materiali "spogliati/rubati" al pianeta stesso...cambia il materiale ma non il "modo" e tutto ciò che ci ruota attorno ...questa a tutt'oggi è la contraddizione...l'attuale paradosso.

Ripeto a me sembra un utopia...non riusciamo manco e per davvero ad accordarci tra familiari, vicini ecc...ecc
 
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peppeorchid

Apprendista Florello
Se abbiamo il mondo che ci ritroviamo, è perché abbiamo parlato troppo a lungo di economia senza parlare di ecologia
qui rischio di andare ot, quindi sarò + che breve
ieri ho ascoltato l' intervento della Meloni, debbo dire che nonostante le mie opposte vedute politiche, in certi passaggi l' ho trovata condivisibile, ma una, dico una parola sull' ambiente non l' ho sentita
 

cri1401

Florello Senior
qui rischio di andare ot, quindi sarò + che breve
ieri ho ascoltato l' intervento della Meloni, debbo dire che nonostante le mie opposte vedute politiche, in certi passaggi l' ho trovata condivisibile, ma una, dico una parola sull' ambiente non l' ho sentita
di ambiente ha parlato, l'ho sentito alla radio mentre tornavo a casa
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

in ogni caso le parole Green ed Ecologia sono tanto "di moda" ma nessuno è disposto a rinunciare ai benefici che la tecnologia, la modernità e l'industrializzazione ci hanno portato.
Alla stessa Greta è stato fatto notare che, quando si muove per il mondo, lo fa in aereo. Alloggia in alberghi di prima fascia. Usa regolarmente il telefono. Mangia nei ristoranti. Si veste con abiti moderni.
E' giusto che tutti abbiano rispetto per l'unico pianeta che abbiamo. E' giusto che tutti facciano il possibile per salvaguardare l'ecologia e la precaria salute della Terra.
Ma non si ferma il progresso.
Spesso, ad esempio, la gente compra l'acqua in bottiglia perché quella che esce dai rubinetti della propria casa fa schifo. Oppure perché l'acqua della sua zona è molto pesante, solforosa, calcarea etc.
E' facile dire "bevete acqua dei rubinetti" a chi vive in un paesino di montagna, con l'acqua che sgorga dalla sorgente dietro casa (ed io sono uno di questi).
Ma nei posti in cui l'acqua è desalinata dal mare? O in quelli in cui nell'acquedotto c'è più cloro che in piscina? In questi casi la gente non può fare altro che comprare acqua in bottiglia, cercando di spendere il meno possibile e questo, quasi sempre, si traduce nella generazione di una montagna di plastica.

Ste
 
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cmr

Maestro Giardinauta
Ma perché mai dovrei comprare una pianta prodotta in Inghilterra? Pensi che i francesi abbiano bisogno dei vivai inglesi? Perché sprecare risorse per trasportare per centinaia di km qualcosa che posso produrre qua? Non è forse proprio una delle cose che dovremmo smettere di fare? Non è forse una di quelle cose che possiamo fare "local"? Nel giardinaggio l'unico mercato sensato è quello interno.
Semplicemente perché in Inghilterra producono piante che nessun altro vivaio in Europa produce. Certo che se ne potrebbe fare a meno: potrei anche fare a meno di andare al mare in costume visto che è Made in China ma in mutandoni italiani non farei la mia porca figura! :lol:

ma una, dico una parola sull' ambiente non l' ho sentita
Certamente ti è sfuggito questo passaggio in cui ha preso due piccioni con una fava affermando: "... il Mezzogiorno è il paradiso delle rinnovabili, un patrimonio di energia verde troppo spesso bloccato da burocrazia e veti incomprensibili."
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
potrei anche fare a meno di andare al mare in costume visto che è Made in China ma in mutandoni italiani non farei la mia porca figura! :lol:
Ciao,

in realtà potresti anche comprare un costume "made in Italy"...se non fosse che lo pagheresti come un abito di sartoria.

Si ritorna sempre allo stesso problema. I soldi.
Specie in città, uno che non ha problemi economici non ha difficoltà a comprare nel negozio di primizie, dal fruttivendolo esclusivamente biologico, dal macellaio che macella solo animali di sua proprietà etc.
Chi invece deve fare i conti con uno stipendio basso, un mutuo, un paio di bambini etc. compra la frutta da quel fruttivendolo che si chiama "dove costa meno" e si accontenta anche se non ha un sapore eccezionale.
In campagna è più facile essere Green. Basta farsi un piccolo orticello o mettere qualche piantina in vaso.
Ma se uno abita al terzo piano di un palazzo, ha un balcone di 2 metri quadri (nel quale deve far stare anche tutti i bidoni della raccolta differenziata) ed al 20 del mese deve già centellinare gli spiccioli, l'essere Green è un miraggio.

Essere Green o Bio alla fin fine costa molto. Anche questo è un lusso che non tutti si possono permettere.

Ste
 
D

Davide N.

Guest
Semplicemente perché in Inghilterra producono piante che nessun altro vivaio in Europa produce. Certo che se ne potrebbe fare a meno: potrei anche fare a meno di andare al mare in costume visto che è Made in China ma in mutandoni italiani non farei la mia porca figura! :lol:
Ma non hai capito. Non ho detto che si deve fare a meno di comprare piante in Inghilterra, ho detto che si può fare a meno di comprare piante che vengono da lontano se si trovano qui vicino. Per esempio se compro una qualsiasi pianta prodotta in Svizzera la pago x, se la compro in Italia la pago x/2. La compro comunque in Svizzera per una questione di principio, e se mi risulta troppo cara per le mie tasche non la compro e basta.
Se quel tizio in UK vende piante rare che nessun altro ha, allora è ovvio che non c'è niente di male a comprarle lì. A me personalmente non interessano affatto le piante rare quindi non ho contemplato questa possibilità.

L'altro giorno ho comprato quattro cachi prodotti in Italia. 1 perché mi piacciono, 2 perché è stagione, 3 perché in Svizzera non se ne producono. Però visto che si tratta di un prodotto importato evito di mangiarmene 1 o 2 ogni giorno per un mese o andarli a cercare chissà dove in marzo. Mi accontento di mangiarmene 4-8 una volta all'anno quando è stagione e basta, punto. Le fragole le compro svizzere a 4 volte il prezzo di quelle importate ma pago e basta per principio e perché sono migliori, ma magari ne mangio meno di altri che le prendono dalla Spagna perché comunque non mi va di spendere un patrimonio per abbuffarmi di fragole. Le banane non le compro quasi mai. Per me è questa ecologia, non significa rinunciare a tutto, significa usare il buon senso e rispettare l'energia necessaria a produrre e trasportare i prodotti che arrivano nei negozi.
 
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peppeorchid

Apprendista Florello
Essere Green o Bio alla fin fine costa molto. Anche questo è un lusso che non tutti si possono permettere.
rischio di essere impopolare:
c' è sicuramente chi ha avuto di + e chi di - dalla vita, poi c' è chi ha fatto scelte come quelle di mettere su famiglia e vedo i problemi economici di alcuni miei amici che hanno 3 figli (tutti voluti) e non ce la fanno + (noi avremmo desiderato farci un cagnone, ma vedendo cosa già ci incide ungatto abbiamo rinunciato), poi c' è chi sceglie di farsi l' orto e risparmiare sulle verdure, c' è chi non può saltare una partita allo stadio, e poi c'è e poi c' è........comunque specie nell' alimentazione si può mangiare sano senza strafare.
Esempio questa sera cenato con pasta e fagioli bio essendo del mio orto, ne ho cotti un po' di + così domani replichiamo, venerdì avrò un pollo da pollaio, lo pagherò un po' di + ma espettorato e diviso a metà avrò due cotte di pollo arrosto e con il petto un pasto di pollo riso e curry verde.
Io credo che il problema esista solo a chi ha avuto delle vere sfortune, il resto è coerente con quello che si è scelto di fare
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
rischio di essere impopolare:
c' è sicuramente chi ha avuto di + e chi di - dalla vita, poi c' è chi ha fatto scelte come quelle di mettere su famiglia e vedo i problemi economici di alcuni miei amici che hanno 3 figli (tutti voluti) e non ce la fanno + (noi avremmo desiderato farci un cagnone, ma vedendo cosa già ci incide ungatto abbiamo rinunciato), poi c' è chi sceglie di farsi l' orto e risparmiare sulle verdure, c' è chi non può saltare una partita allo stadio, e poi c'è e poi c' è........comunque specie nell' alimentazione si può mangiare sano senza strafare.
Esempio questa sera cenato con pasta e fagioli bio essendo del mio orto, ne ho cotti un po' di + così domani replichiamo, venerdì avrò un pollo da pollaio, lo pagherò un po' di + ma espettorato e diviso a metà avrò due cotte di pollo arrosto e con il petto un pasto di pollo riso e curry verde.
Io credo che il problema esista solo a chi ha avuto delle vere sfortune, il resto è coerente con quello che si è scelto di fare
Ciao,

ma non sei impopolare, hai semplicemente confermato quello che dicevo io.
Tu, abitando in campagna come me, hai la possibilità di fare l'orto ed il pollo da pollaio lo trovi ad un certo prezzo.
Se abitassi in centro a Torino o Roma o Milano etc. non avresti la possibilità di fare l'orto e saresti costretto a prendere i fagioli secchi o in scatola. Inoltre lo stesso pollo, già solo per il fatto di arrivare da un pollaio, lo pagheresti il triplo.

Per quello che dicevo che essere Green o Bio è molto più semplice se si vive fuori città mentre in città è quasi un lusso.

Ste
 

peppeorchid

Apprendista Florello
Ciao,

spero che ti volessi dire EVISCERATO, perché non credo che tu abbia mangiato il pollo, l'abbia sputato per poi mangiarlo di nuovo :laugh::laugh::laugh::laugh:

Ste
no, forse qualcuno mi correggerà il termine espettorato, ma dal macellaio faccio togliere il petto, che arrostito non ci piace, e ci farei dell' altro, anche perchè con il petto mezzo pollo è sicuramente troppo per una cotta per noi......sto pensando a Wawes che starà soffrendo per quello che sto scrivendo

p.s. sono andato a vedere:
espettorare = Espellere per via orale il muco bronchiale

che figuraccia, però dai, rendeva l' idea
 
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