• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Vogliamo parlarne???

peppeorchid

Apprendista Florello
Per quanto mi riguarda, in tutto la giusta misura spesso sta nel mezzo e anche riguardo dove vivere la questione non si può ridurre tra ammassati in città o lontano da tutto.
Ho un collega che vive in Appennino e si fa tra andata e ritorno quasi 100km ogni giorno, io abito a 3km dal lavoro. Lui vive in mezzo al nulla (cosa che non dispiacerebbe neanche a me), io in una tranquilla frazione di provincia. Ecco, non so se alla fine lui se la passa meglio di me. E non prendo nemmeno in considerazione i servizi.
infatti per fortuna non siamo tutti uguali e le esigenze cambiano da persona a persona.
Io e Paola, da diversamente giovani, siamo ormai di una intolleranza assoluta verso qualsiasi forma di disturbo, per trovare un market che si possa chiamare tale debbo fare 20 Km, organizzo bene le compere e sinceramente andare 1/2 volte la settimana nel mondo "civile" non mi dispiace...toccata e fuga viviamo però già ora con una certa paranoia quando per forza di cose dovremo lasciare questa casa per una + facile da gestire e con i servizi + vicini, brrrrr non fatecimi pensare !
Paola ha invece una sorella che vive al centro di Bologna, non potrebbe vivere senza i negozi e le vetrine che trova sotto i portici appena esce di casa, purtroppo quelle rare volte che deve prendere l' auto, al ritorno impiega sicuramente +lei a trovare un parcheggio che io a fare 20 km per la spesa; se va bene a lei......va bene a tutti !
 

tartina

Master Florello
Per quanto mi riguarda, in tutto la giusta misura spesso sta nel mezzo e anche riguardo dove vivere la questione non si può ridurre tra ammassati in città o lontano da tutto.
Ho un collega che vive in Appennino e si fa tra andata e ritorno quasi 100km ogni giorno, io abito a 3km dal lavoro. Lui vive in mezzo al nulla (cosa che non dispiacerebbe neanche a me), io in una tranquilla frazione di provincia. Ecco, non so se alla fine lui se la passa meglio di me. E non prendo nemmeno in considerazione i servizi.
non sempre è scelta... purtroppo...
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Gli unici a guadagnarci sono i soliti capitalisti.
e non è vero, è un preconcetto anche questo,
le persone vogliono vivere in città, e la qualità di vita della persona media negli ultimi 100 anni è di molto migliorata
e se facessimo tutti gli assistiti, il mondo collasserebbe

come sempre il giusto sta nel mezzo, dal mio punto di vista

infatti per fortuna non siamo tutti uguali e le esigenze cambiano da persona a persona.
Io e Paola, da diversamente giovani, siamo ormai di una intolleranza assoluta verso qualsiasi forma di disturbo, per trovare un market che si possa chiamare tale debbo fare 20 Km, organizzo bene le compere e sinceramente andare 1/2 volte la settimana nel mondo "civile" non mi dispiace...toccata e fuga viviamo però già ora con una certa paranoia quando per forza di cose dovremo lasciare questa casa per una + facile da gestire e con i servizi + vicini, brrrrr non fatecimi pensare !

è questo il punto, a noi piace vivere nel nulla, ma avendo la possibilità ogni tanto di mettere il naso a recuperare i servizi nel caos
e sappiamo che grazie a quel caos prima o poi quando l'autosufficienza si ridurrà, avremo modo di poterci collocare dove questi servizi/caos .. sono a portata di zampa....

io poi non posso essere annoverata tra chi vive nel nulla

ho solo un po' di verde intorno, ma sono nel cuore del tutto vicino, ma in zona zero mezzi
vivo nel retro del centro del tutto
abbiamo tutto quello che la grande città chic rifiuta, perchè la rovina, non fa figo
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Un piccolo inciso sulla "diattriba" acquisti ONLINE piuttosto che in negozi fisici...
Un problema, il più classico, per cui al momento ci stanno ancora negozi fisici...è e rimane che quando si acquista online la maggior parte dei prodotti che tutti equiparano all'economicità dei prezzi... è che in realtà tale economicità esiste in virtù del fatto che la maggioranza dei prodotti È EFFETTIVAMENTE "fatta più in economia" ma poi ce se ne rende conto solo dopo ed una volta acquistata....infatti hanno milionate di resi in magazzino ...
Mentre in un negozio fisico nella maggioranza dei casi la acquisti solo dopo averla "toccata con mano"...
E almeno sino a che davvero non si vorrà mettere mano al regolamentare più seriamente questa situazione di mercato online...i negozi fisici hanno ancora qualche possibilità di campare....

ma anche, se pur vero, che come avete già scritto per l'inquinamento è "sempre meglio che viaggi UN corriere solo piuttosto che tutti quanti ad andare a cercare ed acquistare un articolo X ...se vogliamo pignolare (per inquinamento") se a tale pratica di corrieraggio "unico" ci aggiungiamo l'inquinamento dovuto al reso, alla sua "inutile" produzione (stando che essendo reso nessuno userà quel prodotto) la sua rimessa/rispedizione al mittente, stoccaggio e successivamente al suo "smaltimento" ....HAI VOGLIA AD INQUINAMENTO PRODOTTO...altro che inquinare di meno a chi prende un veicolo per semplicemente acquistare in unica sola volta il GIUSTO, SOLO quello che va davvero bene.
 

peppeorchid

Apprendista Florello
Mentre in un negozio fisico nella maggioranza dei casi la acquisti solo dopo averla "toccata con mano"...
ed il servizio dove lo mettiamo ? c' è un negozietto di prodotti per l' elettricità, ci andai senza conoscere l' anziano titolare perchè avevo un problema ad un piccolo elettrodomestico, lo smontò prese il saldatore, lo provò e quando gli chiesi quanto gli dovevo la risposta fu..... nulla.
Ora l' omino non c' è + ma il negozio ridimensionato è gestito dalla vedova; ormai le sarò fedele a vita, dovevo acquistare un phono ed ho preferito prenderlo da lei anzichè in un centro commerciale, mi sarà costato qualche caffè in + ma va bene così.
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Per le email, certo, messe tutte insieme ovviamente fanno una cifra, ma possiamo veramente rinunciare alle email? Cioè, è uno strumento di comunicazione ormai fondamentale. Le alternative sono ricominciare a spedirsi buste a non finire, telefonare ogni 5 minuti, oppure chiudere ogni attività commerciale. Bisogna anche distinguere quello che sono i bisogni umani più fondamentali, come parlare con gli altri e vivere in società, da quelli più frivoli, come il possesso di beni materiali.
Ciao,

ma io non dicevo di rinunciare alle e-mail, sarebbe impossibile.
Sarebbe però già una gran cosa evitare di spedirsi stupidate di ogni tipo o aggiungere risposte su risposte.
Io, da tecnico informatico, devo combattere tutti i giorni per lo spazio sempre crescente occupato sui server dalle e-mail.
A parte lo spam, il phishing, le pubblicità generate dai Cookie o dall'accettazione delle varie condizioni alla fine delle registrazioni etc., da noi capita una cosa incredibile (e credo capiti a tutti).
Uno manda una e-mail ad un altro (diciamo una e-mail di 1 mega). Questo risponde con una e-mail con scritto "ricevuto, grazie" (altro mega).
Il primo risponde a suo volta con "di nulla" (altro mega). Una e-mail ne ha generate tre, di cui la seconda ha un senso (e spesso viene scritta per avere traccia dell'avvenuta ricezione etc.) ma la terza è assolutamente inutile.

Un'altra cosa son le firme in fondo alle e-mail. Spesso arricchite di scritte e loghi ad alta definizione finiscono per far diventare una e-mail di due righe un mattoncino da 2 mega. Basterebbe ridurre la qualità dei loghi, non toglierli. Un'immaginetta di 3 cm per 3 cm non è necessario che sia ad una risoluzione altissima.
E' un po' come le immagini di questo sito. Se si potessero pubblicare immagini a dimensione libera non si avrebbe nessun vantaggio evidente per il forum ma un'enorme occupazione di spazio ed un più o meno sensibile rallentamento di navigazione.

Se uno reputa importante spegnere gli elettrodomestici in stand-by per risparmiare un zic (unità di misura internazionale) di corrente, potrebbe anche evitare di spammare cavolate a tutto spiano per risparmiare un zic (la stessa unità di misura si usa per varie grandezze fisiche) di anidride carbonica.

Ste
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Un piccolo inciso sulla "diattriba" acquisti ONLINE piuttosto che in negozi fisici...
Un problema, il più classico, per cui al momento ci stanno ancora negozi fisici...è e rimane che quando si acquista online la maggior parte dei prodotti che tutti equiparano all'economicità dei prezzi... è che in realtà tale economicità esiste in virtù del fatto che la maggioranza dei prodotti È EFFETTIVAMENTE "fatta più in economia" ma poi ce se ne rende conto solo dopo ed una volta acquistata....infatti hanno milionate di resi in magazzino ...
Mentre in un negozio fisico nella maggioranza dei casi la acquisti solo dopo averla "toccata con mano"...
E almeno sino a che davvero non si vorrà mettere mano al regolamentare più seriamente questa situazione di mercato online...i negozi fisici hanno ancora qualche possibilità di campare....

ma anche, se pur vero, che come avete già scritto per l'inquinamento è "sempre meglio che viaggi UN corriere solo piuttosto che tutti quanti ad andare a cercare ed acquistare un articolo X ...se vogliamo pignolare (per inquinamento") se a tale pratica di corrieraggio "unico" ci aggiungiamo l'inquinamento dovuto al reso, alla sua "inutile" produzione (stando che essendo reso nessuno userà quel prodotto) la sua rimessa/rispedizione al mittente, stoccaggio e successivamente al suo "smaltimento" ....HAI VOGLIA AD INQUINAMENTO PRODOTTO...altro che inquinare di meno a chi prende un veicolo per semplicemente acquistare in unica sola volta il GIUSTO, SOLO quello che va davvero bene.
Ciao,

ed è proprio per salvaguardare questo "toccare con mano" che i negozi di abbigliamento fanno pagare la prova.
Perché altrimenti uno tocca con mano e poi compra on-line, essendo sicuro di non sbagliare e pagando di meno.
E questo "vado nel negozio, vedo quello che mi piace e poi lo compro su Internet" si verifica non solo su abbigliamento e scarpe ma anche sulle TV, sui telefoni, etc.
Purtroppo molti negozi (a meno che non vendano manufatti) sono diventati delle vetrine interattive dove poter fisicamente vedere e tastare un oggetto per poi prenderlo (magari dopo aver fatto una bella foto del model number e del part number per non sbagliare) in un negozio virtuale.

Ste
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
ed il servizio dove lo mettiamo ? c' è un negozietto di prodotti per l' elettricità, ci andai senza conoscere l' anziano titolare perchè avevo un problema ad un piccolo elettrodomestico, lo smontò prese il saldatore, lo provò e quando gli chiesi quanto gli dovevo la risposta fu..... nulla.
Ora l' omino non c' è + ma il negozio ridimensionato è gestito dalla vedova; ormai le sarò fedele a vita, dovevo acquistare un phono ed ho preferito prenderlo da lei anzichè in un centro commerciale, mi sarà costato qualche caffè in + ma va bene così.
Ciao,

il fatto è che quando la vedova cederà il negozio questo verrà probabilmente chiuso o, se mantenuto aperto, verrà preso da uno che metterà il profitto al primo posto, il mancato sbattimento al secondo e la felicità/fidelizzazione del cliente all'ultimo.
Da noi sono molti i negozi che, dopo la pensione dei vecchi proprietari, sono stati chiusi oppure hanno cambiato gestione "in peggio", finendo poi per venir chiusi non tanto tempo dopo.
Solo 1 negozio su 100 trova un nuovo proprietario degno di dare nuova vita all'attività. Negli altri 99 casi i subentranti si dimostrano incompetenti, inadeguati o semplicemente svogliati.
Avere un negozio e farlo "girare" è un'arte. La competenza si acquisisce ma l'affabilità, la capacità di stare dietro ad un bancone e la propensione al sorriso per 6 giorni su 7, anche quando il cliente è un rompic. e ti verrebbe voglia di buttarlo fuori a calci, non si imparano...o le hai o non le hai.

Ste
 

monikk64

Fiorin Florello
Ciao,

ed è proprio per salvaguardare questo "toccare con mano" che i negozi di abbigliamento fanno pagare la prova.
Perché altrimenti uno tocca con mano e poi compra on-line, essendo sicuro di non sbagliare e pagando di meno.
E questo "vado nel negozio, vedo quello che mi piace e poi lo compro su Internet" si verifica non solo su abbigliamento e scarpe ma anche sulle TV, sui telefoni, etc.
Purtroppo molti negozi (a meno che non vendano manufatti) sono diventati delle vetrine interattive dove poter fisicamente vedere e tastare un oggetto per poi prenderlo (magari dopo aver fatto una bella foto del model number e del part number per non sbagliare) in un negozio virtuale.

Ste
è un continuo, anche in orologeria........
gioielleria per ora no, ma non manca molto......
sgrunt!
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
è un continuo, anche in orologeria........
gioielleria per ora no, ma non manca molto......
sgrunt!
Non è che on-Line cambi moltissimo, la clientela scorretta lo è a prescindere
con la giusta regola del reso entro un mese, ci sono persone che acquistano elettronica e la rendono praticamente usata
qualcuno dice pure, volevo solo vedere com’era.. eh scusa se poi il trasporto lo pago io perchè tu ti tolga uno sfizio, ed ho una macchina invendibile come nuova

e hai sprecato viaggi avanti e indietro inquinando! Inutilmente
 
D

Davide N.

Guest
Per quanto mi riguarda, in tutto la giusta misura spesso sta nel mezzo e anche riguardo dove vivere la questione non si può ridurre tra ammassati in città o lontano da tutto.
Ho un collega che vive in Appennino e si fa tra andata e ritorno quasi 100km ogni giorno, io abito a 3km dal lavoro. Lui vive in mezzo al nulla (cosa che non dispiacerebbe neanche a me), io in una tranquilla frazione di provincia. Ecco, non so se alla fine lui se la passa meglio di me. E non prendo nemmeno in considerazione i servizi.
Certamente, le cose non sono mai tutte nere o bianche... Infatti io non sono contro le città a prescindere, anzi. Adoro uscire nei centri storici... dove non ci sono macchine. In Europa dal secolo scorso abbiamo sviluppato le nostre città e in generale la nostra vita a misura di automobile, copiando gli americani. Però le nostre città storiche non sono state concepite a misura di macchina, ma a passo d'uomo, o al massimo di cavalli e carri per qualche ricco signore. Dopo un'eternità in cui vivevamo e lavoravamo in uno stesso posto, siamo entrati nell'epoca del pendolarismo, perché vogliamo lo stipendio della città ma lo spazio e la convenienza della campagna, con tutte le conseguenze del caso. Fare 100km ogni giorno è una cosa che non farò mai, è una questione di principio.
e non è vero, è un preconcetto anche questo,
le persone vogliono vivere in città, e la qualità di vita della persona media negli ultimi 100 anni è di molto migliorata
e se facessimo tutti gli assistiti, il mondo collasserebbe
Certo, c'è chi preferisce vivere in città, non lo nego, e non nego che alcune cose siano migliorate, però ce ne sono anche molti che dalle città scappano... La qualità di vita invece non so come la misuri, e non so nemmeno se la misuri a livello globale o solo nel nostro piccolo mondo...
È la seconda volta che parli di assistenzialismo in risposta a un mio messaggio e non capisco proprio cosa c'entra.
Ciao,

ma io non dicevo di rinunciare alle e-mail, sarebbe impossibile.
Sarebbe però già una gran cosa evitare di spedirsi stupidate di ogni tipo o aggiungere risposte su risposte.
Io, da tecnico informatico, devo combattere tutti i giorni per lo spazio sempre crescente occupato sui server dalle e-mail.
A parte lo spam, il phishing, le pubblicità generate dai Cookie o dall'accettazione delle varie condizioni alla fine delle registrazioni etc., da noi capita una cosa incredibile (e credo capiti a tutti).
Uno manda una e-mail ad un altro (diciamo una e-mail di 1 mega). Questo risponde con una e-mail con scritto "ricevuto, grazie" (altro mega).
Il primo risponde a suo volta con "di nulla" (altro mega). Una e-mail ne ha generate tre, di cui la seconda ha un senso (e spesso viene scritta per avere traccia dell'avvenuta ricezione etc.) ma la terza è assolutamente inutile.

Un'altra cosa son le firme in fondo alle e-mail. Spesso arricchite di scritte e loghi ad alta definizione finiscono per far diventare una e-mail di due righe un mattoncino da 2 mega. Basterebbe ridurre la qualità dei loghi, non toglierli. Un'immaginetta di 3 cm per 3 cm non è necessario che sia ad una risoluzione altissima.
E' un po' come le immagini di questo sito. Se si potessero pubblicare immagini a dimensione libera non si avrebbe nessun vantaggio evidente per il forum ma un'enorme occupazione di spazio ed un più o meno sensibile rallentamento di navigazione.

Se uno reputa importante spegnere gli elettrodomestici in stand-by per risparmiare un zic (unità di misura internazionale) di corrente, potrebbe anche evitare di spammare cavolate a tutto spiano per risparmiare un zic (la stessa unità di misura si usa per varie grandezze fisiche) di anidride carbonica.

Ste
Allora su questo ti do pienamente ragione!
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
È la seconda volta che parli di assistenzialismo in risposta a un mio messaggio e non capisco proprio cosa c'entra.



il capitalismo, anche in piccolo è fare cose, imprendere, ingegnarsi e buttarsi nel mercato
detto alla brutale

il contrario, sempre detto alla brutale, è ritenere che lo stato debba dare quel che serve a vivere

il problema è che senza uno non ci sono le risorse per soddisfare l’altro, ma solo se c’è un certo equilibrio, serve chi lavora, serve chi dà lavoro
serve chi produce, serve che faccia funzionare i servizi, perchè tutto ciò arrivi ad altri

è sempre l’equilibrio quello che va trovato
come quello tra mobilità e inquinamento, tra internet e inquinamento, tra tutto quello che facciamo e la nostra impronta ecologica
 
Ultima modifica:

peppeorchid

Apprendista Florello
Ciao,

il fatto è che quando la vedova cederà il negozio questo verrà probabilmente chiuso o, se mantenuto aperto, verrà preso da uno che metterà il profitto al primo posto, il mancato sbattimento al secondo e la felicità/fidelizzazione del cliente all'ultimo.
Da noi sono molti i negozi che, dopo la pensione dei vecchi proprietari, sono stati chiusi oppure hanno cambiato gestione "in peggio", finendo poi per venir chiusi non tanto tempo dopo.
Solo 1 negozio su 100 trova un nuovo proprietario degno di dare nuova vita all'attività. Negli altri 99 casi i subentranti si dimostrano incompetenti, inadeguati o semplicemente svogliati.
Avere un negozio e farlo "girare" è un'arte. La competenza si acquisisce ma l'affabilità, la capacità di stare dietro ad un bancone e la propensione al sorriso per 6 giorni su 7, anche quando il cliente è un rompic. e ti verrebbe voglia di buttarlo fuori a calci, non si imparano...o le hai o non le hai.

Ste
infatti le poco attività che vengono aperte da giovani spesso non mi vedono cliente, manca spesso la professionalità, la gentilezza è spesso formale "arrivederci e buona giornata" ma sopratutto i giovani sono affamati di guadagno subito; guarda caso i bar di vecchia proprietà nella zona sono quelli con i prezzi + moderati, uno serve ancora il caffè e le paste ad 1€, un bar ha chiuso e sono subentrati dei ragazzi/e e sono nella zona i più cari, non fanno un caffè decente e non curano la qualità delle consumazioni...dureranno poco.
 

peppeorchid

Apprendista Florello
il problema è che senza uno non ci sono le risorse per soddisfare l’altro, ma solo se c’è un certo equilibrio, serve chi lavora, serve chi dà lavoro
serve chi produce, serve che faccia funzionare i servizi, perchè tutto ciò arrivi ad altri

è sempre l’equilibrio quello che va trovato
allora cominciamo subito dall' equilibrio, i manager servono, mi sta bene che guadagnino bene, ma che i dipendenti oggi siano i nuovi poveri no, non ci sto; per tanti anni da commerciante sono stato a contatto con imprenditori e quando li sentivo lamentarsi delle prestazioni dei loro dipendenti mi arrabbiavo un po', mi ricordo di un quasi litigio con un mio cliente che fuori dell' ufficio accanto alla sua Berlinetta Boxer, mi indicava la svogliatezza degli operai all' ingresso della sua fabbrica di accessori inox per cucine, peccato che lui stesse appoggiato alla sua Ferrari e gli operai parcheggiassero le loro vespe
 

cri1401

Florello Senior
allora cominciamo subito dall' equilibrio, i manager servono, mi sta bene che guadagnino bene, ma che i dipendenti oggi siano i nuovi poveri no, non ci sto; per tanti anni da commerciante sono stato a contatto con imprenditori e quando li sentivo lamentarsi delle prestazioni dei loro dipendenti mi arrabbiavo un po', mi ricordo di un quasi litigio con un mio cliente che fuori dell' ufficio accanto alla sua Berlinetta Boxer, mi indicava la svogliatezza degli operai all' ingresso della sua fabbrica di accessori inox per cucine, peccato che lui stesse appoggiato alla sua Ferrari e gli operai parcheggiassero le loro vespe
Io no ma il mio fidanzato, mia madre e anche molti miei amici hanno lavorato o lavorano in fabbrica e sono i primi a dire che molti colleghi non fanno una beneamata e si approfittano dei loro diritti.
Ci sono imprenditori che hanno la bella macchina e se ne fregano ma molti invece che hanno si una bella macchina ma alla loro azienda e ai loro dipendenti ci tengono.
 
D

Davide N.

Guest
il capitalismo, anche in piccolo è fare cose, imprendere, ingegnarsi e buttarsi nel mercato
detto alla brutale

il contrario, sempre detto alla brutale, è ritenere che lo stato debba dare quel che serve a vivere

il problema è che senza uno non ci sono le risorse per soddisfare l’altro, ma solo se c’è un certo equilibrio, serve chi lavora, serve chi dà lavoro
serve chi produce, serve che faccia funzionare i servizi, perchè tutto ciò arrivi ad altri

è sempre l’equilibrio quello che va trovato
come quello tra mobilità e inquinamento, tra internet e inquinamento, tra tutto quello che facciamo e la nostra impronta ecologica
Sì ma io non ho mai detto che dobbiamo passare ad uno Stato assistenzialista o che dobbiamo abolire il capitalismo e sono d'accordo con te che ci vuole un equilibrio. Dicevo solo che questa crescita costante fa comodo solo ai capitalisti, inteso come tutte le persone, fisiche o giuridiche, che detengono azioni, obbligazioni e in generale asset finanziari (capitali) che devono per forza di cosa 1) aumentare costantemente di valore 2) erogare sempre maggiori dividendi/interessi remunerativi. E questo aumento del patrimonio e della reddività si ottiene abbassando i costi ed aumentando il fatturato. Se la popolazione da un giorno all'altro si dimezza, il fatturato si dimezza, e spesso e volentieri i costi sono molto più difficili da ridurre. Figuriamoci se chi possiede un determinato patrimonio non faccia di tutto per evitare che venga dimezzato. Poi si è vero che una parte viene tassata e ridistribuita socialmente, ma mi sembra un ragionamento un po' perverso voler fare arricchire sempre di più i ricchi per poter aumentare la propria quota di ricchezza distribuita.
Sentivo proprio ieri sera una trasmissione televisiva in un cui un economista diceva che per combattere l'inflazione ed evitare la "recessione"... bisogna aumentare la produzione. E sì, perché la domanda cresce più in fretta dell'offerta e siamo d'accordo, ma se aumentiamo incessantemente la produzione e l'offerta di beni e servizi a un certo punto arriveremo all'esaurimento delle risorse e un pianeta inabitabile.
 
Ultima modifica di un moderatore:

peppeorchid

Apprendista Florello
Io no ma il mio fidanzato, mia madre e anche molti miei amici hanno lavorato o lavorano in fabbrica e sono i primi a dire che molti colleghi non fanno una beneamata e si approfittano dei loro diritti.
Ci sono imprenditori che hanno la bella macchina e se ne fregano ma molti invece che hanno si una bella macchina ma alla loro azienda e ai loro dipendenti ci tengono.
certo bisogna vedere caso x caso, un altro mio cliente facoltoso, officina di parti idrauliche per trattori Fiat, aveva reso azionisti i suoi operai, l' atmosfera nell' ambiente di lavoro migliorò tantissimo, poi essendo tutti un po' "padroni" nessuno si poteva permettere di fare una "beneamata" davanti ai colleghi poichè gli avrebbero fatto "il mazzo" come si dice da noi.
Invece nel magazzino dove ho svolto l' ultimo lavoro avevamo un contratto a 30 ore, poi spesso venivano chiamati gli straordinari "obbligatori" anche la domenica e con quelli si riusciva qualche volta a percepire 1000 €, se ti accorgevi che qualcuno non faceva una "beneamata" o se dagli scaffali vedevi fregare una merendina......lo si vedeva non come un furto ma come un esproprio
Sì ma io non ho mai detto che dobbiamo passare ad uno Stato assistenzialista o che dobbiamo abolire il capitalismo e sono d'accordo con te che ci vuole un equilibrio. Dicevo solo che questa crescita costante fa comodo solo ai capitalisti, inteso come tutte le persone, fisiche o giuridiche, che detengono azioni, obbligazioni e in generale asset finanziari (capitali) che devono per forza di cosa 1) aumentare costantemente di valore 2) erogare sempre maggiori dividendi/interessi remunerativi. E questo aumento del patrimonio e della reddività si ottiene abbassando i costi ed aumentando il fatturato. Se la popolazione da un giorno all'altro si dimezza, il fatturato si dimezza, e spesso e volentieri i costi sono molto più difficili da ridurre. Figuriamoci se chi possiede un determinato patrimonio non faccia di tutto per evitare che venga dimezzato. Poi si è vero che una parte viene tassata e ridistribuita socialmente, ma mi sembra un ragionamento un po' perverso voler fare arricchire sempre di più i ricchi per poter aumentare la propria quota di ricchezza distribuita.
Sentivo proprio ieri sera una trasmissione televisiva in un cui un economista diceva che per combattere l'inflazione ed evitare la "recessione"... bisogna aumentare la produzione. E sì, perché la domanda cresce più in fretta dell'offerta e siamo d'accordo, ma se aumentiamo incessantemente la produzione e l'offerta di beni e servizi a un certo punto arriveremo all'esaurimento delle risorse e un pianeta inabitabile.
infatti ancora c' è chi pensa che aumentare le produzioni ed i consumi sia quello che serve, la ritengo una pura cecità, non è ancora sufficente vedere come ciò abbia prodotto oltre al "benessere" tanto stress, arrivismo disonestà e non per ultimo inquinamento ? I soldi piacciono anche a me, ma non li scambio con la salute e la serenità
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
infatti le poco attività che vengono aperte da giovani spesso non mi vedono cliente, manca spesso la professionalità, la gentilezza è spesso formale "arrivederci e buona giornata" ma sopratutto i giovani sono affamati di guadagno subito; guarda caso i bar di vecchia proprietà nella zona sono quelli con i prezzi + moderati, uno serve ancora il caffè e le paste ad 1€, un bar ha chiuso e sono subentrati dei ragazzi/e e sono nella zona i più cari, non fanno un caffè decente e non curano la qualità delle consumazioni...dureranno poco.

il vecchio bar ha ammortizzato tutti gli investimenti, e se va verso la chiusura senza pensare di rinnovarsi il suo reddito di sussistenza gli basta (anche se poi l'agenzia delle entrate gli contesterà che non è congruo e con quel reddito dichiarato non potrebbe vivere)
il nuovo bar deve pagare tutto, e quindi non può starci con certi prezzi.
tolti gli estremi in entrambi i casi, questa è la motivazione per cui noti certe differenze

Io no ma il mio fidanzato, mia madre e anche molti miei amici hanno lavorato o lavorano in fabbrica e sono i primi a dire che molti colleghi non fanno una beneamata e si approfittano dei loro diritti.
Ci sono imprenditori che hanno la bella macchina e se ne fregano ma molti invece che hanno si una bella macchina ma alla loro azienda e ai loro dipendenti ci tengono.

Sì ma io non ho mai detto che dobbiamo passare ad uno Stato assistenzialista o che dobbiamo abolire il capitalismo e sono d'accordo con te che ci vuole un equilibrio. Dicevo solo che questa crescita costante fa comodo solo ai capitalisti, inteso come tutte le persone, fisiche o giuridiche, che detengono azioni, obbligazioni e in generale asset finanziari (capitali) che devono per forza di cosa 1) aumentare costantemente di valore 2) erogare sempre maggiori dividendi/interessi remunerativi. E questo aumento del patrimonio e della reddività si ottiene abbassando i costi ed aumentando il fatturato. Se la popolazione da un giorno all'altro si dimezza, il fatturato si dimezza, e spesso e volentieri i costi sono molto più difficili da ridurre. Figuriamoci se chi possiede un determinato patrimonio non faccia di tutto per evitare che venga dimezzato. Poi si è vero che una parte viene tassata e ridistribuita socialmente, ma mi sembra un ragionamento un po' perverso voler fare arricchire sempre di più i ricchi per poter aumentare la propria quota di ricchezza distribuita.
Sentivo proprio ieri sera una trasmissione televisiva in un cui un economista diceva che per combattere l'inflazione ed evitare la "recessione"... bisogna aumentare la produzione. E sì, perché la domanda cresce più in fretta dell'offerta e siamo d'accordo, ma se aumentiamo incessantemente la produzione e l'offerta di beni e servizi a un certo punto arriveremo all'esaurimento delle risorse e un pianeta inabitabile.

Se si guarda sempre solo a quelle realtà che si muovono in quella direzione avremo sempre giudizi falsati, c'è il retro, anzi sono tanti i retro

non ci sono solo gli imprenditori con la Ferrari come non ci sono solo i dipendenti che fanno bene il loro lavoro, o solo quelli che lo fanno male

ci sono i capitalisti che hanno perso il loro capitale, la loro casa di famiglia per sostenere l'azienda
e quando le cose non vanno sempre bene, gli stessi che pretendono la condivisione dei risultati ottenuti sono lì a sputare sull'imprenditore fallito, perchè "ha voluto lui fare l'imprenditore, che s'arrangi"
"il capitale investito deve rendere per tutti ma i problemi congiunturali sono solo caz..i del capitalista"

si struttura un "odio" per i grossissimi, ma lo si riversa sui piccoli che fanno parte del tuo microcosmo, e questo lo vedi quotidianamente, perchè i messaggi passano male se non si mettono sulla bilancia tutte le parti

se il "b.." non ci mette il suo "capitale" certe realtà non potrebbero svilupparsi
inutile vederci sempre...ma lui fa i dividendi

quanti operai e dipendenti pubblici fanno i dividendi sulle quote investite? e quello lo puoi fare solo con i grossi, l'aziendina non ha le azioni o le obbligazioni sul mercato, anche se ci stan provando con diversi strumenti, ma in Italia non è facile

non sono solo le tasse è molto altro quello che viene mosso e che ricade

mi sa che stiamo deragliando dal punto di partenza, anche se il punto di partenza è molto vago :)
e anche se tutto quello che vive inquina, e volendo essere pignoli tutto fa parte del punto di partenza :)


inoltre la mia dialettica non è all'altezza :)
 
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