Ieri avevo scritto l'esperienza mia, a caldo (risale proprio a ieri...). Tornando a piedi dall'officina dove ho lasciato l'auto, sono passata davanti ad un noto vivaio milanese, ed ovviamente sono entrata (con la scusa che mi serviva un acaricida...). Il vivaio è bello e le piante sono ben tenute, apparentemente non v'è nulla da eccepire. Però...
Dopo aver fatto un giro nella serra coperta (piante esotiche, delicate, succulente) agguanto una gentile donzella e le chiedo se abbia una hoya kerrii. Questa parte in quarta, ma dopo cinque o sei metri si ferma di botto, chiede conferma del nome, dice che ha capito male, ah, sì, la hoya (sguardo assolutamente vuoto)! Si guarda intorno (io mi guardo bene dall'aiutarla, le spiego soltanto che ha le foglie a cuore), poi mi dice che pensa che non ci sia. Infatti non ci sono hoye di nessun tipo.
Poi dò un'occhiata alle succulente: i vasi piccoli (4 cm, direi) non hanno alcuna indicazione, quelli medi (8 cm) riportano, quando le riportano, indicazioni generiche (Euphorbia, per esempio), oppure semplicemente "cactus".
Infine esco all'aperto, alla ricerca di un falso gelsomino. Ne trovo tra i gerani e le piante annuali, chiaramente per attirare i clienti, in pieno sole. Sono piante alte, due metri o giù di lì, come tutte le altre intorno. A me ne serve una piccola, in fondo sono a piedi e non vicinissima a casa, e poi cresce in fretta. Cerco ancora e ne trovo altre due altezze, in piena ombra. Non faccio attenzione ed agguanto un vaso, le foglie mi sembrano un po' bizzarre, infatti è una clematide. Ma uno che non conosce e non riesce ad immaginarsi niente dal nome (uno a cui abbiano detto di andarsi a comprare un falso gelsomino non conosce necessariamente le clematidi né il nome scientifico con cui era etichettato, trachelospermum) come fa?
PS: c'era un geranio bicolore spettacoloso, ma 30 euro, porca paletta!