Mio suocero di 92 anni con lieve diabete ha un unico pensiero, il cibo, non fa altro che mangiare in continuazione e mio marito non sa più come risolvere questo problema. C' è da dire che mangia la qualsiasi soprattutto di mattina per poi arrivare a pranzo che non ha fame e gettare via la pasta salvo poi dire che non l'abbiamo cucinata. Idem il pomeriggio e adesso anche la notte. Il medico minimizza il problema, dice che è l'età ma io penso che potrebbe essere qualche malattia, voi cosa ne pensate?
Hermoniet mio suocero ricorda tutto della sua vita passata ma niente del presente, mio marito a volte è suo padre a volte suo fratello e a volte un estraneo completo. Gli chiede se è sposato, a chi appartiene, se ha moglie e se ha figli, mio marito a volte ci rimane male. Vicino casa c'è un forno dove un giorno s'è messo davanti la porta ad elemosinare un biscotto mentre un'altra volta è entrato in pigiama con tanto di cappellino di lana chiedendo come mai nessuno lo metteva a letto. Un'altra volta invece è andato in giro in paese alle due del mattino chiedendosi come mai i negozi erano chiusi. Io ho il terrore di invecchiare così, non mi fa paura l'invecchiamento fisico ma quello mentale.
piera, il tuo primo racconto poteva ben far pensare a un qualche tipo di problema legato al metabolismo degli zuccheri, ma quello che poi hai aggiunto, come anche altri ti hanno detto, parla soprattutto di una problematica legata a un qualche tipo di degenerazione cognitiva, i segni ci sono tutti e a mio avviso ci sarebbe da fare una visita neurologica per una diagnosi, in modo che voi possiate sapere di cosa si tratta con più precisione (può essere alzeheimer come altro) e provvedere a tutto il necessario, soprattutto anche per rendervi meglio conto di cosa potete fare voi e cosa aspettarvi.
una prima raccomandazione, dato il livello che ha già raggiunto (visto quanto racconti), è quella di non lasciarlo mai solo in casa per evitare cose come l'accensione dei fornelli o simili.
anche, fate attenzione a quanto beve, perché potrebbe dimenticare di bere sufficiente acqua così da poter essere ben idratato (quando ha crisi -smemoratezza, straparlare, ecc.- di quel tipo potrebbe infatti essere anche che non abbia bevuto abbastanza, cosa che crea scompensi immediati). andrà poi seguito certamente anche dal punto di vista alimentare, avendo un principio di diabete, se ormai non se ne cura da solo.
non esistono al momento delle reali cure (nel senso, che guariscono da questo tipo di patologie), ma ci sono dei farmaci che a seconda dello stadio della malattia possono rallentarne gli effetti più o men efficacemente. anche per questo motivo io lo farei vedere da un neurologo il prima possibile e non 'sottovaluterei' la situazione focalizzando solo sul fatto del cibo o della difficoltà ad averci uno scambio verbale di senso, perché se è una persona che può uscire di casa non sorvegliato e andare in giro può benissimo dimenticare come tornare indietro e quindi perdersi, ad esempio.
trovo siano cose che dovete sapere se potrebbero già accadere o meno e un medico testandolo può dirvi quanto lui abbia già perso in funzioni cognitive e quindi darvi modo di prendere le migliori decisioni di momento in momento per la sua gestione (e la vostra tranquillità, per quanto possibile!).
ah, un'altra cosa: alle volte se proprio la malattia ormai è avanzata dicono quel che dicono in qualche modo in buona fede, nel senso che avvero non hanno ricordo di fatti o persone, confondo eventi, date, nomi, visi, ecc. anche da un minuto all'altro. invece, a volte all'inizio quando hanno ancora una discreta consapevolezza ma si ritrovano ad avere a che fare con i primi sintomi, possono tendere a nasconderli dando strane spiegazioni, giustificandosi, ecc. valutate tutte le cose che dice e che non vi suonano e al posto di prenderle come puerili bugie tenetene conto e riferite al neurologo al momento della prima visita.
vi faccio un grande in bocca al lupo!