ciao orti...ogni vita è indubbio che merita rispetto e la sua morte merita rispetto. Tuttavia sul suo operato ci sono prove e testimonianze quantomeno non proprio "limpide" alla prova dei fatti. Ricordo che furono i suoi sottoposti a "scoprire" il covo di via Monte Nevoso dal corpo "speciale" al comando del capitano Arlati (arrestato negli anni 90 nell'inchesta "mani pulite") sottoposto del colonnello Bonaventura (passato nel 92 al Sismi) e che in quella operazione furono trovate le famose fotocopie di dattiloscritti del sequestro Moro: 78 fogli dei quali solo 49 messi a verbale, mentre gli altri riguardavano lettere delle statista. ritrovati in duplice copia, quindi 156 dattiloscritti. Ma la storia di quelle carte è talmente ingarbugliata da depistaggi, omissioni, complicità a tutti i livelli che rimane in parte, ma solo in parte, un mistero: fatto sta che di quei documenti in mano al corpo speciale dei carabinieri di Dalla Chiesa, escono dal covo per essere fotocopiati e trasmessi all'autorità giudiziaria, ma quando ritornano (secondo molte testimonianze) sono meno della metà. Questo verrà confermato dal successivo ritrovamento delle parti mancanti (e questa volta fotocopie di manoscritti, ma non tutti gli originali) nella seconda "parte" della storia, ossia nel secondo ritrovamento del 1990. Ho sintetizzato in due righe. Per chi è interessato consiglio "Il memoriale della repubblica" dello storico Miguel Gotor.