Datura rosa
Guru Master Florello
In fondo alla stradina nella quale abito c’è una casa “segnata” da sfortuna sia per il proprietario che per cani e mici.
Nel giro di due anni vi si sono alternati tre inquilini che dopo pochi mesi se ne sono andati per motivi diversi con grande disagio per il proprietario. Ora è di nuovo libera.
La cosa ancor più grave è che ognuno degli abitanti “a tempo” ha ritenuto di prendere degli animali: la prima un cane e un gatto, il secondo due cani e il terzo due gatti persiani e due piccoli pinscher .
Andandosene, tutti hanno abbandonato le povere bestiole. L’ultimo, che ha dovuto andarsene per gravi motivi di salute sarebbe il più comprensibile se, forse nella falsa e crudele – ma molto diffusa, purtroppo - convinzione che tanto il gatto sa cavarsela da solo, non avesse portato con sé i due cani abbandonando i due mici.
Della femmina non si sa più nulla mentre il maschio, dopo aver girovagato per diverso tempo, è ricomparso nel mio giardino non vi sto a dire in che condizioni!
Per la mia età e per il fatto che dove abito sono in affitto sento pesare su di me la possibilità di dover tornare a Roma nel mio appartamento senza neanche un balcone ed è costante il pensiero di come farei a sistemare adeguatamente i miei 4 mici che non ritengo, con la vita libera che conducono attualmente tra casa e campagna intorno, potrebbero vivere felici in un piccolo appartamento.
Non mi sento, quindi, di accogliere un quinto micio oltretutto osteggiato piuttosto vivacemente dagli altri (Monella specialmente, quando si incontrano, si mette in assetto di guerra violento).
Cerco, quindi, di allontanarlo dal mio giardino pur provvedendolo di acqua e cibo accanto alla sua vecchia “abitazione” ma è un agire che mi fa star male perché vorrebbe entrare in casa e mi fa “il poverello d’Assisi” nel portico. Cerco di fare il cuore duro ma è una sofferenza quotidiana ripetuta.
Inizialmente non si faceva avvicinare ma sabato scorso, incoraggiato da una mia vicina (che ha anche lei due gatti e due cani), si è avvicinato e ha cominciato a fare le feste e a chiedere carezze.
Abbiamo così deciso di portarlo dal Vet per una visita, una cura ricostituente, la castrazione (se non già avvenuta), le vaccinazioni e una sistemazione del pelo che, tutto ammassato, gli cade anche a piccoli lembi.
Tutto ciò sperando che, esponendone la foto nello studio del Vet una volta tornato il bel micione che era in origine, qualcuno possa decidere di accoglierlo in dono.
E se nessuno volesse adottarlo nonostante tutto?
Nel giro di due anni vi si sono alternati tre inquilini che dopo pochi mesi se ne sono andati per motivi diversi con grande disagio per il proprietario. Ora è di nuovo libera.
La cosa ancor più grave è che ognuno degli abitanti “a tempo” ha ritenuto di prendere degli animali: la prima un cane e un gatto, il secondo due cani e il terzo due gatti persiani e due piccoli pinscher .
Andandosene, tutti hanno abbandonato le povere bestiole. L’ultimo, che ha dovuto andarsene per gravi motivi di salute sarebbe il più comprensibile se, forse nella falsa e crudele – ma molto diffusa, purtroppo - convinzione che tanto il gatto sa cavarsela da solo, non avesse portato con sé i due cani abbandonando i due mici.
Della femmina non si sa più nulla mentre il maschio, dopo aver girovagato per diverso tempo, è ricomparso nel mio giardino non vi sto a dire in che condizioni!
Per la mia età e per il fatto che dove abito sono in affitto sento pesare su di me la possibilità di dover tornare a Roma nel mio appartamento senza neanche un balcone ed è costante il pensiero di come farei a sistemare adeguatamente i miei 4 mici che non ritengo, con la vita libera che conducono attualmente tra casa e campagna intorno, potrebbero vivere felici in un piccolo appartamento.
Non mi sento, quindi, di accogliere un quinto micio oltretutto osteggiato piuttosto vivacemente dagli altri (Monella specialmente, quando si incontrano, si mette in assetto di guerra violento).
Cerco, quindi, di allontanarlo dal mio giardino pur provvedendolo di acqua e cibo accanto alla sua vecchia “abitazione” ma è un agire che mi fa star male perché vorrebbe entrare in casa e mi fa “il poverello d’Assisi” nel portico. Cerco di fare il cuore duro ma è una sofferenza quotidiana ripetuta.
Inizialmente non si faceva avvicinare ma sabato scorso, incoraggiato da una mia vicina (che ha anche lei due gatti e due cani), si è avvicinato e ha cominciato a fare le feste e a chiedere carezze.
Abbiamo così deciso di portarlo dal Vet per una visita, una cura ricostituente, la castrazione (se non già avvenuta), le vaccinazioni e una sistemazione del pelo che, tutto ammassato, gli cade anche a piccoli lembi.
Tutto ciò sperando che, esponendone la foto nello studio del Vet una volta tornato il bel micione che era in origine, qualcuno possa decidere di accoglierlo in dono.
E se nessuno volesse adottarlo nonostante tutto?
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